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Autore: L Lawliet    29/01/2008    3 recensioni
Questa fanfic risponde ad un questio che mi era venuto in mente. Cosa sarebbe successo se Mimi avesse parlato con Sheshe del fatto che avrebbe voluto cambiare vita, lasciando Mikeru e il lavoro, e Mikeru avesse acconsentito?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaito Domoto, Luchia Nanami, Mimi, SheShe
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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mimi life Era un giorno come tanti altri, a Tokio...

O meglio, non proprio come tutti gli altri.
Era il primo giorno di scuola dell'anno!
La mattina presto decine, centinaia, migliaia di studenti si alzarono controvoglia, preparandosi per andare a divertirsi, studiare, ritrovarsi con gli amici, studiare, giocare, STUDIARE!

Ma a quanto pare qualcuno non aveva ancora afferrato il concetto dell'"alzarsi presto" all'albergo "la Perla"...

Hippo-Luchia! alzati! Farai tardi a scuola!-

Luchia (rigirandosi nel letto)-...solo cinque minuti...-

Luchia cercò di riaddormentarsi, ma la pace durò solo pochi minuti.
Difatti Hippo pensò bene di svegliarla tirandole una secchiata d'acqua ghiaccia addosso.

Hippo -ALZATI!-
Luchia -AAAAAAAAAAAAh!-

Luchia, tramutata in sirena, gocciolante dalla testa ai piedi, iniziava a trovare veramente irritante quel pinguino parlante! ma cosa aveva da rompere così presto alle...alle...
Luchia sgranò gli occhi, pallida come un cencio.
La sveglia segnava placidamente le 7.45

Luchia -NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MA CHE...??! AVEVO MESSO LA SVEGLIA ALLE SETTE!-
Hippo -e ha suonato la sveglia, ma tu non l'hai nemmeno sentita, addormentata com'eri. Di compenso, hai svegliato Hanon e Rina, che sono già uscite.-
Luchia -E loro non potevano svegliarmi??(Si alza di corsa e si dirige verso l'armadio, per prendere la sua uniforme scolastica)
Hippo -Ci hanno provato, in tutti i modi e le salse! Ma niente! parevi in stato catatonico. Alla fine si sono arrese e sono uscite.-

Luchia iniziò a indossare l'uniforme in fretta e furia! Non poteva fare tardi il primo giorno del nuovo anno!! Erano in terza! TERZA LICEO! Arrivare tardi alla cerimonia d'apertura in terza poteva significare MORTE!!! Poi se fosse arrivata tardi con che faccia avrebbe guardato Kaito?? Si erano dati appuntamento all'ingresso dell'istituto prima che suoni la campanella di inizio.

Luchia-IO ESCO! Ciao Nikora! Ciao Hippo!-
Afferrando un croissant dal buffet dell'albergo, Luchia si precipitò in strada, correndo come una furia. Dalla hall Hippo la osservava con fare pensieroso, affiancato da Nikola.

Hippo -Non camierà mai...-
Nikora -Ma è la nostra Luchia, no? Le vogliamo bene per questo-

Correndo come una forsennata, Luchia riuscì a stabilire un nuovo record mondiale di corsa, arrivando davanti all'istituto mentre suonava la campana. Trasse un sospiro di sollievo, quando vide che Kaito era ancora là che l'aspettava.

Luchia -Kaito!-
Kaito -finalmente, dormigliona! Ti stavo aspettando, sai?-
Luchia -Sì, scusa...è che...-
Kaito -Hanon e Rina mi hanno già detto tutto, dai andiamo, la cerimonia sta per iniziare-


Mettendo una mano sulla spalla di Luchia, Kaito l'accompagnò fino alla sala grande, dove ogni anno si tenevano le varie cerimonie scolastiche.

Mentre si dirigevano verso l'edificio, una macchina rossa sportiva si fermò davanti al cancello. Una ragazza dai lunghi capelli castani stava alla guida. Dallo sportello del passeggiero scese una ragazza dai capelli corti grigi, un paio di occhiali con la montatura quadrata nera e l'uniforme della scuola.
Ragazza castana -Allora ci vediamo più tardi.-
Studentessa -Sì, ciao-
Sorridendo, la ragazza coi capelli grigi corse allegra nella scuola, dirigendosi anche lei nella sala grande. La macchina rossa ripartì.

L'apertura di quest'anno non fu particolarmente brillante, e nè Kaito, nè Luchia seguirono molto di quello che veniva detto.
Mentre uscivano, Luchia non potè trattenere un grossolano sbadiglio che premeva per farsi sentire.
Luchia -Yaaaawn...-
Kaito -Assonata? come mai?-
Hanon arrivò al loro fianco correndo, saltando al collo di Luchia.
-Perchè gozzoviglia tutta la notte, ecco perchè!-
Rina li raggiunse camminando, tranquilla, come era suo solito.
Luchia -Ma...ma che dici, Hanon? Rina, dille qualcosa!-
Rina -e perchè? il problema è tuo, non mio.-
Luchia -T_T...sei cattiva...comunque, che abbiamo alla prima ora?-
Kaito prese il diario dalla sua cartella, scorrendo le pagine velocemente.
-Giapponese contemporaneo, con la Ochi.-
Luchia -Meno male...almeno potrò riposarmi un po'...devo ancora svegliarmi...-

Arrivati in classe, aspettarono la professoressa Ochi, che arrivò dopo pochi minuti. Si alzarono tutti in piedi.
-Buongiorno, prof.ssa Ochi.-
Ochi -Buongiorno, ragazzi. Anno nuovo, vita nuova. Vi vorrei presentare una nostra nuova studentessa. Si è trasferita qui da poco e frequenterà la terza.-
Luchia e Hanon si guardarono incuriosite. Nuova studentessa? chi poteva essere?
Ochi -prego, presentati.-
La ragazza coi capelli grigi e gli occhiali dalla spessa montatura nera entrò titubante nella classe. Il rosa dell'uniforme quasi faceva a pugni con i capelli argenteo-scuri e gli occhiali. Si avvicinò timida alla lavagna, e prese un gessetto per scrivere il proprio nome.
A Luchia, Hanon e Rina, quella ragazza ricordava qualcuno, ma non sapevano ricordare esattamente chi...
Dopo aver scritto, la ragazza si girò verso la classe, iniziando a presentarsi.
-Il...il mio nome è Umina Mari...ho 17 anni e vivo nel quartiere di Asakusa con la mia sorella maggiore. Il mio cognome è scritto con gli ideogrammi di Umi "mare" e Nami "onda", mentre il nome è scritto in katakana. Mi piace leggere riviste di moda e disegnare. Spero un giorno di diventare una stilista.-
Hanon Luchia e Rina saltarono in piedi, puntando un dito contro Mari, sgranando gli occhi.
H.L.R. -MARI?!-
Mari riconobbe loro tre a sua volta.
Mari -Voi?!-
H.L.R. -Oddio che bello vederti! Quando sei arrivata? racconta racconta!-
La prof.ssa Ochi battè la bacchetta sulla cattedra.
Ochi -Ragazze, un minimo di silenzio. Vedo che vi conoscete già. Bene, Mari, c'è un posto libero vicino alle tue amiche, se vuoi puoi sederti là.-
Mari accennò un lieve sorriso, annuendo con la testa.
-S...sì-
SI sedette, sorridendo alle sue amiche.
Non si aspettava di vederle lì, e di averle nella stessa classe.
La sua mattinata non poteva iniziare meglio.
Sorridente pensò.
*sono contenta della scelta che ho fatto. Sheshe, sorella, grazie di avermi aiutato.*
  
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