Anime & Manga > My HiME - My Otome
Segui la storia  |       
Autore: Atlantislux    30/01/2008    2 recensioni
Gli universi di Earl ed Earth collidono, mentre qualcosa di oscuro li minaccia entrambi.
Genere: Drammatico, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Earth' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Viceversa


Il comitato di benvenuto le stava già aspettando in un'ordinata fila quando la macchina sbucò sul piazzale dietro il Garderobe.
Mashiro era al centro del gruppo, e inalberava un'aria corrucciata che non prometteva nulla di buono.
Natsuki sbirciò il volto invece serafico del Generale De Windbloom. Il confronto con la sua controparte non poteva essere più stridente.
'Sara avrà detto a tutti chi esattamente riceveremo, e lei non ne sembra per niente felice. Ma come non darle ragione, visto che tra gli altri ci sono il suo peggior nemico e la sé stessa più adulta e cinica. Se la mia posizione è deprimente, la sua è quasi tragica.'
Miss Maria, Sara, Nina e Arika circondavano Mashiro come una compatta legione d'onore, ognuna con stampata in viso una differente espressione preoccupata. Anche Nao era presente, e solo lei sembrava indifferente come al solito, anche se Natsuki era certa che quella non fosse niente altro che la maschera preferita della ragazza.
'Questi sono i momenti nei quali non posso fare altro che invidiarla un po'.'
La macchina si fermò davanti al gruppo e, prima di scendere, Natsuki si rivolse un'ultima volta al Generale.
“Sono atterrati?”
La donna lanciò uno guardo allo schermo del comunicatore, annuendo. “In questo momento.”
“Allora possiamo andare.”
Fece scendere Mashiro per prima, mentre lei e Shizuru si posizionavano alle sue spalle. Vide la Regina di Windbloom diventare ancora più pallida di quello che era, e Arika portarsi molto poco elegantemente le mani al volto.
'Quando vi dicevo che erano come noi non immaginavate così tanto, non è vero? Chissà, magari non mi avete nemmeno creduta totalmente.'
Una folata di aria calda la investì da dietro, e l'elettricità statica generata dal campo di stasi che si dissolveva le fece venire la pelle d'oca.
Persino Nao stavolta non poté che spalancare gli occhi sorpresa, mentre lo sguardo di Miss Maria si faceva ancora più cupo.
Gli occupanti del veicolo uscirono velocemente, raggiungendo il Generale. Nemmeno una ventina di passi dividevano i due gruppi ma nessuno sembrava volere compiere il primo. Dopo qualche imbarazzante momento Natsuki decise che era suo dovere fare gli onori di casa.
Marciò verso la Regina di Windbloom e le sue Otome, con il passo sicuro di chi ha, a dispetto di tutto, la situazione in pugno.

Mashiro Blan De Windbloom decontrasse i pugni, guardando il gruppo venire avanti, e maledicendo per l'ennesima volta il destino che l'aveva resa regina in un momento come quello. 'Quando ero piccola qualcuno mi augurò di diventare sovrana in tempi interessanti. Scommetto che non era niente altro che una maledizione. Prima la guerra con Artai, poi l'attacco dell'aliena Yuna, adesso questo. Se non altro ho la certezza che tra dieci anni sarò ancora bella. E crescerò di statura ancora un po'' pensò miseramente, nel pallido tentativo di trovare qualcosa di buono in quella situazione assurda.
Era sempre stata piuttosto bassa, anche tra le bambine della sua età, ma l'adolescenza le aveva allungato le gambe e assottigliato la figura. La donna che le stava davanti, però, la superava ancora di parecchi centimetri fino ad essere quasi alta come Shizuru, e la divisa nera che indossava ne evidenziava il portamento altero.
'Non farti intimidire' si ripeté per l'ennesima volta. 'Dopotutto quella non è altro che... me.'
Anche se non era esattamente il Generale la persona che Mashiro temeva di più di incontrare. Disperatamente cercò di mantenere gli occhi sulla donna dai capelli ametista, arrendendosi dopo pochi secondi.
Respirando profondamente si risolse finalmente a guardare in faccia Nagi De Artai, odiando il fatto che anche lui fosse cresciuto molto più di lei.
'Avevo sperato che almeno fossi rimasto il solito nanerottolo.'
Come aveva temuto arrossì violentemente, maledicendosi un secondo dopo, quando vide un sorrisetto compiaciuto spandersi sul volto di lui.
Non aveva mai incontrato nessuno che le causasse un sentimento così violento di antipatia. Ma odiava sé stessa ancora di più al pensiero che per una frazione di secondo, anni prima, l'aveva addirittura considerato un bambino molto affascinante.
'Sì, come una vipera cornuta. Quanto mi sono sbagliata. E che Nagi pensi tuttora che io mi senta attratta da lui mi fa imbestialire. Arrossisco perché ti odio talmente tanto che mi va il sangue alla testa, idiota.'
Lo fissò, notando che i dieci anni passati non avevano cancellato la sua perpetua aria diabolicamente allegra.
'Quanto ho sperato che ti fossi rotto l'osso del collo giù da qualche dirupo in Aries. Ne avevo quasi la certezza, perché mi sembrava impossibile che dopo essere evaso tu fossi sparito dalla faccia di Earl.'
Le lucide mostrine argentate sul colletto del soprabito di lui attirarono l'attenzione di Mashiro, e le ricordarono che l'uomo aveva un grado parecchio alto nella gerarchia di quello strano mondo.
'E invece era proprio così. Chi l'avrebbe mai detto?'
Il gruppo era intanto giunto davanti a lei. Sorrise a denti stretti, inclinando la testa in un leggerissimo cenno di saluto.
“Vi do il benvenuto, Generale De Windbloom.”


-----------------------------


I corridoi erano deserti, e rimbombavano al suono degli stivali degli ufficiali di Earth.
Natsuki guidava il gruppo verso il suo ufficio, chiedendosi quanto Mashiro ci avrebbe messo ad esplodere, e Arika ad uscirsene con qualcosa di assolutamente inappropriato.
Era stato con estremo orrore che aveva visto la giovane Regina arrossire come un'adolescente di fronte a Nagi, per poi abbassare la testa imbarazzata quando il Generale De Windbloom l'aveva guardata, letteralmente, dall'alto in basso. Mashiro era stata comunque brava a mantenere la calma, ma Natsuki non era certa che potesse resistere ancora a lungo.
'Stanno giocando con lei sapendo bene che è giovane ed inesperta. Anche se, a dire la verità, è la reazione di Nina quella che mi preoccupa di più.'
Aveva osservato la bruna Meister Otome fissare con aria neutrale la sua controparte di Earth, quando questa si era presentata come il Maggiore Wang della Repubblica Occidentale, ma Natsuki aveva dovuto reprimere un brivido quando, in un lapsus abbastanza comprensibile, Nina aveva chinato il capo chiamando Nagi “Vostra Altezza”.
'Eppure non dovrei sorprendermi. Ha passato anni a sentirsi ripetere che era praticamente di proprietà dell'Arciduca.'
Fu quasi con rabbia che afferrò la maniglia della porta del suo ufficio, spalancandola.
'Cosa mi aspettavo di diverso? Forse che accogliesse un po' più freddamente l'uomo che l'aveva trasformata in un'assassina? E di fronte a Mashiro, poi, la sua attuale Master. D'altronde, saranno affari di quest'ultima. O almeno lo spero.'
Si sedette alla sua scrivania, facendo cenno agli altri di accomodarsi, e notando come anche visivamente gli abitanti di Earth fossero diversi da quelli di Earl.
A parte le uniformi scure, così diverse dai colorati abiti delle Otome, erano tutti accomunati da una certa aria guardinga, e a Natsuki non piaceva, in particolare, come Nina e il Maggiore Yumemiya sembrassero addirittura soppesare le sue Otome, come per verificare se fossero veramente così pericolose.
Si schiarì la voce, fissando il Generale. “Bene, ora che ci siamo conosciuti, è tempo di sapere come mai siete qui.”
'E prima lo sapremo prima ve ne andrete. Non mi piace vedervi a casa mia, per niente.'
La donna le sorrise. “Sono d'accordo. E, se non dispiace alla vostra Regina, lascerei perdere le formalità. Con noi non sono necessarie.”
Natsuki vide Mashiro annuire rigidamente.
“Bene. Tanto per cominciare vorrei aggiornarvi sulla situazione politica di Earth. Immagino che sappiate tutti che quando Natsuki visitò il nostro paese eravamo sull'orlo di una guerra globale che, grazie al lungimirante intervento della vostra Direttrice, è stato scongiurato. Come può testimoniare la presenza del Maggiore Yumemiya, qui accanto a me, la pace con la Coalizione Est è stata raggiunta.”
'Interessante, meno male che quando vi ho lasciato tu sembravi augurarti tutto fuorché questo. E in ogni caso mi sembra strano che dopo trecento anni abbiate liquidato le vostre divergenze così velocemente.'
Come a volerla smentire la Arika di Earth sorrise. “La nostra Regina avrebbe voluto ringraziarti personalmente per quello che hai fatto, Direttrice, ma chissà che non ce ne sia modo in futuro.”
“Cosa intendi?” chiese Natsuki.
Lo sguardo di Arika era quanto di più innocente ci potesse essere.
“Come mio superiore tocca al Generale De Windbloom dirvelo.”
Tutte le teste si girarono a quel punto verso l'ufficiale.
“Il motivo per il quale siamo qui è per proporre un'alleanza tra il nostro mondo e il vostro. Un patto che sarà di reciproco vantaggio.”
Natsuki guardò la Regina Mashiro che fissava, chiaramente senza capire, la sua controparte in nero.
Quanto a lei, aveva già intuito dove quelli di Earth volessero arrivare. Si piantò le unghie nei palmi delle mani, maledicendo ancora il momento nel quale aveva deciso di non permettere agli abitanti di Earth di autodistruggersi.
“E quali sarebbero i nostri vantaggi, tanto per cominciare?” chiese Mashiro.
“La nostra tecnologia è ovviamente a vostra disposizione. Il vostro livello scientifico non è pari al nostro, e saremmo lieti di condividere con voi le nostre scoperte. Esse potrebbero risolvere molti problemi del vostro mondo.”
Con una punta di preoccupazione Natsuki vide gli occhi di Yokho, che li aveva raggiunti, brillare di interesse.
'Se questa cosa si sapesse in giro saremmo in un mare di guai. Qualunque paese sarebbe interessato a quello che hanno da offrire.'
“Non mi sono chiari i vostri invece, di vantaggi” si azzardò a domandare, con la voce che quasi le tremava dalla tensione.
“Rame.”
Sbatté le palpebre, sicura di non aver inteso bene. “Che significa? Avete bisogno di... un minerale?”
“È un minerale qualunque per voi, ma è molto prezioso per i chip di nuova generazione che i nostri scienziati hanno inventato. Le nostre riserve di rame si sono esaurite negli anni, mentre il vostro pianeta ne è ancora ricco. Ma allo stato attuale della vostra tecnologia a voi non serve. Se lo dividerete con noi, invece, ve lo ritorneremo sotto forma di prodotti finiti. È un accordo vantaggioso per entrambi.”
“Aspetta. Perché qui? Il Generale Viola mi disse che quelle porte sbucano su infiniti universi. Perché non avete scelto un'altra “Earth” alternativa? Ce ne sarà stata sicuramente qualcuna addirittura spopolata dove prelevare il vostro minerale. E perché non un altro pianeta del vostro sistema solare?”
Il Generale scosse la testa. “Il costo per estrarre minerali in quel modo sarebbe improponibile, mentre ci vorrebbero incredibili risorse per mettere in piedi dal nulla un'industria estrattiva su uno dei mondi disabitati raggiunti dalle porte. Oltretutto, c'è un limite alla stazza dei macchinari che possiamo fare passare attraverso. Bisognerebbe smontarli, così come abbiamo fatto con il nostro aereo. Pianeti più civilizzati invece, a volte non avevano le condizioni, diciamo “politiche”, ideali. Così, per risolvere il nostro problema, abbiamo preso in considerazione il vostro mondo.”
Natsuki si appoggiò le mani sotto il mento. “È strano che quando avete bisogno di aiuto vi rivolgiate sempre a noi.”
“Il nostro pianeta e il vostro sono quelli che hanno avuto lo sviluppo più simile. È ovvio quindi che abbiamo per voi una speciale considerazione.”
Pallidi sorrisi di circostanza si sparsero sui volti degli ufficiali di Earth, ma non ingannarono Natsuki.
'Bugiarda. Come sempre, e come tutti i tuoi compatrioti. Quella del rame è sicuramente una scusa, mi chiedo per arrivare a cosa, però.'
Fece un cenno verso Nagi. “Non è invece perché lui vi ha sempre suggerito dove guardare? Tra l'altro, trovo davvero poco indicato che parliate di accordo venendo qui accompagnati dal nostro peggior nemico, un evaso, per giunta. E vi ricordo che la mia precedente esperienza con voi non è di certo stata felice.”
“Ne sono consapevole ma, come ben sai, fu il Generale Viola l'unica responsabile del tuo rapimento. Quanto al Colonnello De Artai, come ti ho detto, non abbiamo prove, se non la storia che Nagi stesso ci ha raccontato, che sia veramente il vostro Arciduca.”
Natsuki colse un'inconsueta ostilità nelle parole del Generale, come se l'accenno che Nagi potesse avere qualcosa a che fare anche con la sua prima visita su Earth l'avesse profondamente irritata.
“Ma che dici?” la Regina di Windbloom sbottò, scattando in piedi. “Guardatelo” urlò indicando Nagi. “Quel sorrisetto io lo riconoscerei ovunque. In cambio del minerale che vi serve dovreste darci lui, perché in questo momento dovrebbe stare a marcire in prigione.”
Natsuki dovette resistere alla tentazione di mettersi ad ululare. Nonostante fossero passati anni, con Mashiro era sempre la stessa storia: quando c'era di mezzo Nagi la ragazza perdeva totalmente il lume della ragione.
'Ha scoperto le carte troppo presto. Quella era una cosa che avremmo potuto chiedergli più avanti. Anche se non credo comunque che il Generale avrebbe accettato di darci la testa del suo amichetto.'
Come a confermare la sua supposizione, lo sguardo del Generale De Windbloom si fece improvvisamente duro. “I termini dell'accordo sono negoziabili, ma non sulla pelle dei miei uomini. Non so come si usa qui da voi, ma tenete bene a mente che il Colonnello è un cittadino della Repubblica Occidentale, e soggetto alle nostre leggi.”
Mashiro incrociò le braccia davanti al petto, ostinata. “Ne riparleremo. Come del vostro accordo. È ovvio che non posso decidere da sola, devo riunire il Consiglio.”
“Fai pure come pensi sia più giusto” replicò il Generale. Poi indicò la sottile valigetta che si era portata appresso. “Ti lascio questa. Contiene un testo piuttosto semplice che i nostri diplomatici si sono permessi di stendere e che, se vorrete prendere in considerazione la nostra proposta, potremo usare come base di discussione.”
“E se rifiutassimo?” chiese Natsuki.
“Ci sono altri mondi ai quali proporre la cosa. Avremmo più problemi, è ovvio, ma niente è insormontabile con la volontà.”
“Siete stati carini ad offrire questa possibilità proprio a noi per primi” Mashiro fece, piccata.
“Perché no? Dopotutto questo pianeta è la casa della donna che ci ha salvato, dovevamo fare almeno un tentativo.”
Il Generale addolcì la voce, fissando Natsuki. “Non credere che abbia dimenticato a chi devo il mio posto.”
'E tu non puoi immaginare quante volte ho pensato di avere compiuto un passo falso.'
Natsuki si sfregò gli occhi, scacciando i cattivi pensieri. “Va bene, lasciateci convocare il Consiglio e vi daremo una risposta. I membri sono per la maggior parte già tutti qui a Windbloom, convenuti per un'altra occasione, quindi sarà una cosa veloce.”
“Perfetto, noi intanto torneremo a Artai. Possiamo aspettare là fino a quando non avrete preso una decisione.”
Mashiro guardò la sua omonima. “Esattamente dove?”
“Abbiamo stabilito un piccolo campo base nelle rovine attorno al portale, là dove siamo sbucati un paio di giorni fa.”
“Ero convinta che fosse stato distrutto.”
Il Generale scosse le spalle. “Solo la sovrastruttura. Non sappiamo ancora chi le abbia create, ma sono costruite attorno ai portali, punti nei quali lo spazio e il tempo dei nostri universi collassano e vengono a contatto. E che esistono indipendentemente da quello che gli sta attorno.”
La donna fissò Natsuki. “Per questa ragione, distruggere le strutture intorno è assolutamente irrilevante.”
La Direttrice ricambiò il suo sguardo. 'Come a dire che non è possibile chiudervi fuori da questo universo. O forse è solo un'altra frottola che ci state raccontando.'
“In ogni caso non mi sembra opportuno che ritorniate ad Artai” si intromise Mashiro.
Per una qualche strana ragione, l'idea che se ne andassero in giro per Earl era motivo sufficiente a Natsuki per farle venire i crampi allo stomaco, e fortunatamente la Regina sembrava condividere la sua preoccupazione.
Mashiro si rivolse a Generale. “Fino a quando non avremo deciso qualcosa sarete miei ospiti al castello. Oltretutto è possibile che il Consiglio voglia sentire il tuo parere. Farò preparare delle stanze.”
Gli ufficiali di Earth si scambiarono una veloce occhiata.
“Va bene, credo sia la cosa migliore per tutti” le rispose il Generale. “Dopotutto non approfitteremo molto della tua ospitalità. Siamo solo noi quattro, più i due piloti.”
Mashiro guardò sospettosamente il gruppo. “Tutto qui? Niente domestiche o assistenti?”
L'altra scosse la testa. “No. Sono un soldato, so prendermi cura di me stessa.”
“Come vuoi. Ma sia chiaro, non posso darvi il permesso di gironzolare a vostro piacimento nella mia città. E la cosa vale soprattutto per lui” sibilò Mashiro indicando Nagi. “Gli proibisco di uscire dalla sua stanza se non accompagnato da qualcuno di voi e con una scorta che gli verrà assegnata.”
Il Generale aprì la bocca per parlare, ma Nagi la anticipò.
“Non ti preoccupare, sono certo che alla mia Nina non dispiacerà scortarmi. Le ho chiesto di venire con me su Earl anche per mostrarle questa bella città.”
Qualcosa nel tono di Nagi fece squillare un campanello d'allarme nella testa di Natsuki.
'Come l'hai chiamata? La 'tua' Nina? Non oserai...'
“Tra l'altro, ti puoi risparmiare il disturbo di preparare troppe camere” continuò Nagi imperterrito.
A quelle parole, Nastuki soppresse un silenzioso improperio. 'Tu, schifoso bastardo.'
“E perché?” gli chiese Mashiro, totalmente disorientata.
Nagi scrollò le spalle, palesemente divertito dalla situazione. “Io e Nina possiamo benissimo condividere la stessa.”
La Direttrice spezzò senza volerlo la matita che aveva in pugno. 'Sotto quale infame e sciagurata congiunzione celeste sei nato?'
Vide contemporaneamente la Meister Nina sbiancare e Mashiro arrossire violentemente. Una reazione solo apparentemente opposta che Natsuki si era aspettata con trepidazione.
Si alzò bruscamente in piedi, fissando Nagi e pregando che le venisse concesso, anche solo per un secondo, il potere di uccidere con lo sguardo.
'Per quanto messe in posizioni di responsabilità sono sempre ragazzine poco più che adolescenti. Grazie per aver dato loro qualcosa su cui spettegolare, invece di discutere degli affari di stato. E Nina sta già male, glielo posso leggere in faccia.'
La ragazza aveva lo sguardo incollato al pavimento, e sembrava stesse per mettersi a vomitare da un momento all'altro.
“Bene” Natsuki disse gelida. “Frivolezze a parte credo sia tempo di aggiornare la riunione. Domani sarà una lunga giornata.”
Il Generale le sorrise cordialmente, inclinando la testa. “E spero ci sarà tempo per fare un giro nei dintorni. Windbloom, da quel poco che ho visto, sembra un paese molto prosperoso.”
“Ci siamo dati molto da fare in questi anni” rispose Mashiro debolmente.
“Nulla togliendo ai tuoi concittadini, non dubito che sia soprattutto grazie a te.”
“Non è il caso di blandirmi, ora”.
La Mashiro di Earth socchiuse gli occhi, annuendo. “Ma non è nemmeno necessario che tu ti sminuisca. Sei giovane, ma credo che tu abbia già capito i sacrifici che si debbono fare per il proprio popolo. Sacrifici, a volte, necessari. Devi essere fiera di te.”
Colpita da quelle parole la Regina di Windbloom chinò il capo, serrando i pugni. “Può essere” disse semplicemente.


-----------------------------


Mashiro guardò gli ufficiali di Earth andarsene, seguendo con lo sguardo la donna che fino a quell'ultima battuta le era sembrata terribilmente ostile.
'Io non voglio diventare così' aveva pensato per tutta la durata della conversazione, ma quello che il Generale le aveva detto alla fine l'aveva profondamente stupita.
'Le stesse cose che io urlai ad Arika, la ragione di quel monumentale litigio prima che Yuna attaccasse il nostro pianeta. Il Generale è il capo della sua gente, mi deve capire per forza.'
Guardò verso le vetrate, oltre la figura di Natuski che sembrava essere rimasta impietrita al suo posto. Fissò il proprio riflesso nel vetro.
'La possono girare come vogliono. Ma non ci sono dubbi. Quella sono io. O io come sarei diventata se fossi nata in quel mondo. Se fossero stati alieni 'normali' sarebbe stato brutto, ma così?' si chiese impotente, mentre il suo sguardo correva a Nina, seduta sul sofà con in mano una tazza di tè offertole da Shizuru. 'Cosa sarà di noi?'

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > My HiME - My Otome / Vai alla pagina dell'autore: Atlantislux