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Autore: Lucilux    19/07/2013    1 recensioni
Neutron star collision parla chiaro nell'individuare l'unica e sola donan con cui si deve vivere e morire e anche l'intervista a Panorama di quel giorni di abbandono ribadisce che, costi quel che costi, è lei la sola e unica. I cantastorie parlano a vanvera, i poeti MAI!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gaia Polloni, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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  • “Dom, alzati, andiamo a fare colazione che poi abbiamo le interviste…forza Dom, forza….ancora dormi?”- un Matthew Bellamy rinvigorito più dal pianto e dal vomito della sera precedente che dalla prolungata doccia e dalle poche ore di sonno susseguenti era sbarbato, lavato, vestito di tutto punto e si apprestava ad iniziare il nuovo giorno con una vigorìa insospettabile pensando alla nottata trascorsa
  • “Aaaaaah….oddio la schiena…..oddio le gambe…..ahò, ma lo vedi che sei dissociato sul serio? Passata la bua, signorino? Cosa è successo di tanto risolutivo mentre dormivo per farti cambiare umore dal nero al bianco? Hai sognato le sfere angeliche che ti indicavano il cammino? No, gli alieni: eri a Roswell e loro ti han detto:”Lascia perdere, sfigato! Ci potevi pensare prima!”
  • “La vita, Dom….la vita stessa ti indica il cammino….”
  • “Eh?”
  • “Ho deciso, Dom”
  • “Ti tagli l’uccello e la pianti con le femmine attuali, ex e le future. Bravo, approvo, sottoscrivo!”
  • “No, ho deciso, la chiamo….niente concerto….niente cena….niente discorsi preconfezionati: a Como…IO VOGLIO rivederla a Como”
  • “Vaffanculo Matt…di cuore”
  • “Perché?”
  • “L’atmosfera vuoi….per cosa? Rovinarti la vita? O rovinarla di nuovo a lei? Sai cosa avrei fatto io invece? Non la avrei cercata….o al limite le avrei dato un appuntamento alla stazione…o al limite le avrei mandato i biglietti di un concerto, due però, a sottintendere di venire con il suo toro del momento per stringere la mano a tutti e due e suggellare il trattato di pace e non belligeranza di anni addietro!”
  • “….stronzo….non parlare così di Gaia…lo sai che lei non è così…”
  • “Ah, non scopa Gaia? Se l’è cucita? Lo faceva solo con te e per te?...dicevo, due biglietti e magari le firmi anche un autografo con dedica, in più la cancellazione di quelle due stramaledette canzoni dalle scalette…cancellazione totale….damnatio memoriae….le odi, la odi, ti odia…invece? Sul lago vai….portale pure i fiori eh? E portati dietro un preservativo che non si sa mai….anzi guarda, fai come con Yoko, non ci passare in farmacia tanto di problemi ce ne hai già pochi uno in più ce lo ficcherei dentro….di problema, voglio dire!”
  • “Io vado a mangiare, sono affamato e assetato di vita stamattina”
  • “Arrivo più tardi, perché qui qualcuno che stanotte ha riposato male c’è…e non sei certamente tu!”
 
 
Più tardi, attendendo Dom e Chris intenti a far colazione nella hall:
  • “Gay?”
  • “Matthew, sono a studio, ti richiamo quando posso” – troncando velocemente la conversazione
 
Ma il cellulare, appena appoggiato sulla scrivania,  ricominciava a suonare ….”Mi scusi, un secondo anzi,  tra 5 minuti riprendiamo, d’accordo? Si fumi una sigaretta intanto, così si rilassa, io torno subito”
  • “Pronto: ho una vita che si svolge per lo più al mattino al contrario della tua, un lavoro che voglio mantenermi non solo perché mi piace ma perché qui c’è gente con problemi seri che ha bisogno di me al contrario tuo che spunti, sparisci, rispunti come meglio ti dice la testa, ti avevo detto che ti avrei richiamato IO ma l’italiano l’hai sempre masticato il nulla e vedo che l’inglese non lo capisci…TI CHIAMO IO DOPO vuol dire HO DA FARE quindi ti chiamo IO dopo”
  • “Gay…mi hai detto ti richiamo “quando posso”, non ti chiamo “dopo”….io non so cosa vuol dire “quando posso”, ma mi suonava vago…volevo esser sicuro che mi avresti richiamato…richiamato prima di “dopo””
  • “Quando posso è adesso perché tanto ormai sei riuscito a farmi perdere di concentrazione  e ho bisogno di 10 minuti per ricominciare ad occuparmi di ciò in cui mi stavo impegnando…e ciò in cui mi stavo impegnando era una persona….”
  • “Scusa…”
  • “Che cosa c’è stamattina?” – sospirava Gaia, ma aveva addolcito il tono potendo giurare a se stessa che Belly stava facendo una faccetta da meticcio abbandonato senza pappa e senza la carezza di una mano amica
  • “Pensavo che sarebbe una meravigliosa idea se ci vedessimo a Como anziché a Milano, Torino, Roma in mezzo al caos”
  • “Meravigliosa?”
  • “Si...”
  • “Belly, che vuoi, che ti serve? Il mio perdono? Ce l’hai avuto! Il mio consenso? Mi stupisce, non son io quella da interpellare! Hai bisogno di una terapista? Non io, per favore, non farmi anche questo! Como, Torino, Milano, Roma a me non cambia nulla: se riusciamo compatibilmente ai nostri impegni ti rivedo volentieri ma la location non cambia le intenzioni o le motivazioni…”
  • “………………….”
  • “Belly? Ci sei? Pronto?”
  • “…………si, scusa…mi rivedi volentieri……grazie Gay, è la prima volta che mi dici una cosa gentile”
  • “Non volevo esser gentile, sai Matthew: è quello che penso….la nostra vita è andata così, per colpa di chi e cosa lasciam perdere dopo tot anni, stai sicuro che non ti porto rancore perché il rancore avrebbe fatto più male a me che  a te! Ora ti devo abbandonare…ti mando un sms per dirti quale giorno sono libera: se non coincide coi tuoi impegni mi farai sapere, altrimenti ci abbiamo provato!”
  • “Ciao Gay……………………..Gaia?”
  • “Oddio che c’è adesso?”
  • “L’hai detto a qualcuno del nostro incontro?”
  • “No…che stavi rompendo l’anima non so a che fine, l’ho detto a Kelly…che ti rivedrò lo terrò per me, invece…perché?”
  • “Curiosità!”
  • “Stai sereno, Matthew…..Non te li chiamo i paparazzi, Matthew…sei tu che continui a peggiorare frequentando certi ambienti e imparentandotici, non io….una delle poche note positive da quando ci siamo lasciati sai quale è? Che non mi caga più nessuno!!! Dovresti riprovarlo ogni tanto, ti farebbe bene! Fossi in te lo augurerei anche ai tuoi figli per il loro futuro…un conto è il successo, un conto poter chiamare, vedere, mangiare, passeggiare, scambiare vita con chi vuoi senza che nessuno ti stia con gli occhi puntati addosso!!!”
 
Si salutarono frettolosamente…e freddamente.
Il mal di stomaco stava tornando ma faceva il paio con il mal di testa adesso…
Bilancio della telefonata: conversazione che definire cordiale era un eufemismo  ulteriormente funestata dall’ultimo accenno alla modifica strutturale della sua esistenza grazie alla quale mentre prima sfuggiva solo ai suoi di paparazzi e fans, adesso aveva addosso anche quelli di Kate forse meno agguerriti, senz’altro più numerosi …vero, al solito Gaia aveva ragione….gli piaceva essere famoso e riconosciuto quando doveva esserlo (periodo promozionale, concerti, gestazione delle opere), odiava esser assaltato se voleva passeggiare, pensare, prendere la metro, buttare la spazzatura, mettersi le dita nel naso…
Il torcere delle viscere smise solo alcune ore più tardi quando gli tornò in mente un altro accenno fugace: “….una delle poche note positive da quando ci siamo lasciati” aveva detto Gaia….quindi ce ne erano state molte di negative… quindi era stata male anche lei come effettivamente sembrava e aveva continuato a manifestare i primi mesi dopo che si era divisi ma ogni tanto si sentivano, vedevano…
Gaia lo aveva amato sul serio, questo lo aveva sempre saputo, non cercava conferme: aveva solo avuto una iniezione di adrenalina e orgoglio nell’ esserselo sentito dire e dal fatto che lei, sempre presente a se stessa, non si era neanche accorta di averlo fatto! 
  
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