La tempesta si era placata,
tutto sembrava come prima.
Potevo sentire di nuovo il sole
toccarmi la pelle,
potevo vedere la pioggia scendere e non scalfirmi
ma di sole illusioni mi sono nutrita.
Tu non c’eri,
non eri li per me
ormai ti ho persa come tu hai perso me,
come un gabbiano che non sa più volare,
come il mare che se ne sta fermo
senza più avere la forza di infrangersi sugli scogli
anch’io mi adagio sulla terra rossa
del dolore.
Ti guardo ancora,
il cuore fa male, il sangue pulsa sotto le vene,
ma tu non sei li per me,
non più ormai.
Cosa ha fatto?
Ho rovinato tutto?
Ti prego dimmelo.
Dimmi come si fa ancora a volare,
dimmi come si può ancora rimediare,
come si può ancora amare…
Ero in ginocchio,
mi sono rialzata e correndo sono caduta,
ora soltanto la pioggia attutisce il mio dolore
mentre il mio grido si innalza fiero
nel cielo ormai buio e privo di stelle…
Nota dell'autore...
Ho scritto questa poesia pensando ad una persona, la dedico a lei con la speranza che un giorno possa leggerla...