Film > Un mostro a Parigi
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Autore: Malanova    24/07/2013    1 recensioni
E' passato un mese da quando Francoeur è ritornato all'Oiseau rare ed è diventato a tutti gli effetti il partner cabarettistico di Lucille. Ma una misteriosa ragazza arriva a Parigi insieme al circo Claire de lune e una serie di piccoli eventi vedranno il musicista di nuovo in pericolo. Sperando di riuscire a fare ciò che ho scritto; vi auguro una buona lettura. Attenzione: la storia è stata aggiustata facendo si di aggiungere piccole particine e togliendo qualche incongruenza. Grazie e alla prossima!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francœur, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kalima scassinò la porta che conduceva all'interno del vagone del Direttore ed entrò silenziosamente, senza che nessuno la vedesse. Aveva intuito che Lobo era corso alla ricerca di Aden e dei altri ... ma chissà perché il Direttore e il suo fantomatico amico si interessavano così tanto a loro ... Non ci rimuginò molto sopra: quel peloso leccapiedi andava fermato subito e lei era a conoscenza della collezione di proiettili narcotici che il capo teneva dentro a un cassetto della sua scrivania di mogano. Era un gesto un po’ estremo, lo ammetteva, ma doveva difendere le uniche persone che aveva trattato sia lei che le bambine umanamente. Ripensò un attimo a Francoeur e le si strinse il cuore.

Aprì tutti i cassetti finché li trovò nell'ultimo reparto insieme alla pistola. Soddisfatta; fece per prendere l'arma quando inavvertitamente schiacciò con troppa pressione il fondo del cassetto. La tavoletta di legno fece un leggero clic e mostrò uno scompartimento segreto. Incuriosita; Kalima la spostò affinché potesse infilare una mano e prendere ciò che c'era dentro. Era una cartella di cuoio morbido color caffè, ripiena di fogli e chiusa da un elegante nastro rosso in velluto.

La ragazza rimase a fissarla con perplessità finché non sentì delle voci provenire dall'esterno del vagone "Maledizione, Victor! Che cosa ti è saltato in mente?" "Stai tranquillo Luis ... la tua nuova stella sarà sicuramente diretto all'Oiseau Rare ... E’ lì che si esibisce …" "Non dire fesserie! Ti avranno riconosciuto ed avranno trovato un altro posto dove rifugiarsi, un posto non conoscerai, puoi starne certo!".

Lei sentì la maniglia girarsi ma quando l’uomo spinse la porta ci andò a sbattere contro. Sentì il Direttore ringhiare e cincischiare con le chiavi. Fortuna che la ragazza aveva pensato di richiuderla. "Ho mandato Lobo sulle loro tracce ... spero solo che quell'incapace non lo faccia a pezzi ..." aggiunse l’uomo infilando la chiave nella serratura.

Kalima doveva pensare in fretta: non sarebbe mai riuscita ad andarsene senza che quei due la vedessero e non c'erano molti angoli oscuri dove nascondersi tranne ... Sistemò in un lampo il cassetto e si fiondò sotto il letto proprio nel momento in cui Cyfer entrava insieme a Maynott, che urlava furioso "Non puoi biasimarmi per aver voluto vendicarmi su quella schifosissima pulce ... Per colpa sua ho perso tutto ciò che avevo e sono stato in carcere in compagnia di quel topo di fogna di Albert e del borsaiolo!" il Direttore lo interruppe "Si, conosco a memoria quella storia: quei due cantavano dalla mattina fino alla sera stonati come due campane e che hanno deciso di darti una cella singola solo dopo che li hai quasi strozzati ... Ma voglio farti ricordare che era stato grazie a mio padre se tu eri diventato il prefetto di Parigi: era stato lui a comprare le votazioni del ministero e a darti tutti quei soldi che hai sperperato sia per i tuoi capricci che per quella cantante!" "Non nominare quella sgualdrina!" ringhiò Maynott "A tempo debito la pagherà cara anche lei. Ho sentito dire che si è fidanzata con quell’imbecille di fattorino …" "Niente più colpi di testa, Victor!" ordinò l'altro parandosi davanti all’ex prefetto "Se vuoi vendicarti su quella gente fallo pure ma voglio quella creatura VIVA!” A un certo punto la porta si spalancò e uno dei fratelli Rui apparve all'entrata, con il respiro affannoso e sudando “Non ti hanno insegnato a bussare?” domandò il Direttore furente. L’altro sussultò e disse "Lobo è tornato indietro, signore, ed è gravemente ferito al muso: credo che per mesi non potrà più sentire gli odori …” “E loro?" domandò Maynott secco. Il nano abbassò lo sguardo e non disse niente "Vattene" ordinò allora il capo circense "E di a Lobo che lo raggiungo subito". Dopo che Rui fu andato via; l'uomo si rivolse all'ex prefetto "Se hai così tanta voglia di sfogare la tua rabbia … puoi fare pratica sul cane rognoso che ha fallito la missione ..." ed entrambi uscirono.

Kalima uscì dal suo nascondiglio, tutta tremante. In quel momento provava molta pietà per l'uomo lupo. Andò di nuovo a frugare nel cassetto. Ora non le servivano più i proiettili ma era curiosa di sapere che cosa conteneva quella cartella che aveva trovato nello scompartimento nascosto. Lo aprì di nuovo, sfilò il nastro e prese tra le mani i fogli. A prima vista; essi sembravano dei riassunti clinici, come quelli che i medici facevano per fare un quadro completo sulle visite del paziente e sulle varie cure effettuate. Ma che cosa ci faceva il Direttore con questi strani appunti? Decise di leggerne uno.

Man mano che proseguiva la lettura i suoi occhi si dilatarono. Lesse anche gli altri fogli con crescente agonia e le costò parecchio reprimere le urla: quelle cartelle cliniche riguardavano tutti gli artisti del Claire de lune!

  
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