CAPITOLO 8
Rugby 2000 era
la nota rivista
scandalistica del settore, su di essa venivano riportati i presunti
flirt dei
giocatori delle varie squadre e ogni settimana la copertina riportava
un’immagine diversa. Nessuno dei giocatori ci dava peso,
infondo questo era uno
dei rischi legati all’essere al centro delle attenzioni ed in
particolar modo
Gaara non lo aveva mai nemmeno aperto … fino al giorno in
cui passando
dall’edicola vicino casa notò distrattamente con
la coda dell’occhio che in
copertina ci era finita la figlia del presidente: Matsuri Akasuna.
Tutto
normale se non fosse stata pizzicata mentre usciva da una hotel di alta
classe
con Itachi Uchiha degli Akazuki Terror.
“Spiegami
questo!” gridò buttando il
giornale sulla scrivania della ragazza senza nemmeno prendersi la briga
di
bussare per entrare nell’ufficio.
“Che
razza di maniere. Quando
imparerai ad essere più educato?”
replicò aprendo il giornale con aria
distratta.
“Il
giorno che non cercherai di
pugnalarmi alle spalle.” Replicò furente.
“In
che senso?”
“Non
sono scemo. Vuoi vendermi e
prendere in squadra questo …!” rispose non
trovando le parole tanta era la
rabbia in corpo e picchiando con forza il dito sulla rivista.
“No,
ci sono solo uscita a cena.”
Replicò con noncuranza lei.
Se prima Gaara
era semplicemente
arrabbiato, quella risposta lo infastidì ancora di
più. Sembrava un toro
sbuffante al quale avessero mostrato una muleta.
“Me lo
dici così?” gridò
battendo i pugni sul tavolo e portando il suo
peso in avanti sulle braccia.
“Che
ho fatto di male. Sono
maggiorenne e posso uscire con chi voglio.”
“No.”
Scappò al Sabaku che poi si
morse le labbra.
“Questa
è nuova. Vorrei ricordarti
che non sono Temari e che non sei mio fratello ringraziando il
cielo.” Disse
alzandosi ed appoggiandosi alla scrivania per leggere
l’articolo.
Per tutta
risposta il rosso le
strappò il giornale dalle mani, si atteggiava anche a furba.
“Per
mia fortuna. Una come te
rischierebbe di compromettermi la carriera!”
ringhiò.
“ah
finalmente lo hai detto! A te
importa solo della tua fottutissima carriera! Ma dei sentimenti degli
altri non
te ne frega.” Replicò cinicamente lei incrociando
le braccia.
“Per
questa ragione sei uscita con
Itachi? Volevi farmi semplicemente ingelosire?” le chiese
alzando un
sopracciglio.
“Cosa
ti fa credere di essere tanto
importante? Tu non conti più del mio zerbino!”
“Buono
a sapersi.” Berciò chiudendosi
la porta alle spalle.
“Stronzo!”
gridò lanciando il
portamatite di marmo.
“Tu
sei tutta matta.” Esordì lui
facendo capolino nella stanza. “ Se mi avessi colpito con
quel coso sarei
morto.”
Matsuri
sbuffò, come sempre quando
litigava non riusciva a tenergli il broncio anche se il suo cuore
sembrava
dovesse spezzarsi. Esibì il sorriso di circostanza.
“Torna
a concentrarti sui tuoi
allenamenti.” Disse poi trattenendo un singhiozzo.
Gaara sorrise:
“Però prima ho diritto
alle tue scuse per tentato omicidio di un genio del Rugby.”
“Scordatelo.”
Fu la risposta pronta
della brunetta.
Il ragazzo la
bloccò contro la parete
della stanza, accostò le labbra al suo orecchio.
“Sai
mantenere un segreto?”
Matsuri
riuscì solo ad annuire.
“Anche
tu mi piaci tantissimo.” Poi
salutato con un gesto della mano la lasciò sola.
…
incredibile meta eseguita da un
insospettato talento: Naruto Uzumaki che abbandonato il ruolo di
mediano di
mischia ha afferrato la palla lanciata con una perfetta parabola da
Inozuka per
poi correre verso i 5 punti! Grandiosa strategia ideata da Nara che ha
portato
per la prima volta i Green Leaft alla vittoria!...
“Stasera
tutti a festeggiare alla
Taverna del ninja orbo!” gridò Kurenai nel
parapiglia generale di tifosi e
cheerleaders negli spogliatoi.
Shikamaru si
teneva come al solito in
disparte non gli piaceva quella confusione ed in particolare trovava
fastidiose
quelle ochette starnazzanti dai gonnellini corti.
“Capitano
ma che ci fai qui solo?”
chiese Temai facendo capolino sulla porta.
Nara
deglutì, dannazione ma perché
quel moccioso lo metteva sempre tanto a disagio e perché era
attratto da un
ragazzo? Forse, perché in qualche modo gli ricordava Temari?
“Troppo
caos. Poi non voglio che
quelle seccature mi si appiccichino addosso con la scusa che siamo in
troppi.”
Replicò alzandosi. Non ci aveva fatto caso, ma era
più alto del biondo anche se
di poco.
Il Sabaku
indietreggiò fino al muro,
tremava come una ragazzetto alla sua prima cotta, ma perché
era così difficile
restare solo con lui?
“La
tua tattica a funzionato.” Disse
non trovando una scusa al silenzio che si era creato e senza riuscire a
staccare gli occhi dal torace abbronzato e temprato dagli allenamenti
di Nara.
“Senti
che fiori piacciono a quella
seccatura di tua sorella?” domandò improvvisamente.
A Temai
sembrò di ricevere un macigno
sulla testa e gli ci volle qualche istante per rispondere.
“I
Gigli … le piacciono tanto.”
“
… invece a te cosa ti piace.”
Sussurrò al suo orecchio bloccandolo contro il muro.
L’irrompere
di Naruto e Kiba nella
stanza costrinsero i due ad allontanarsi velocemente.
“Che
diavolo ci fate qui?” chiese
Uzumaki.
“Andiamo!”
gridò Inozuka afferrando
per un braccio Shikamaru che anche in quell’istante non
riusciva a staccare gli
occhi da quelli del Sabaku.
In
realtà entrambi non fecero che pensare a ciò che
sarebbe
potuto accadere se i compagni non fossero entrati
all’improvviso. Shikamaru che
fino a quel momento non aveva mai nutrito dubbi sulla sua
mascolinità, cominciò
a chiedersi che il fatto di ritenere seccanti le donne volesse dire che
gli
piacevano i ragazzi. Non riuscì più a toccare
cibo.