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Autore: SaltVinegar    27/07/2013    10 recensioni
Lily ha sempre odiato James.
Lily ha sempre reputato James un bullo arrogante il cui unico scopo era quello di farsi vedere.
Lily ci ha messo del tempo, per ricredersi, ma alla fine ce l'ha fatta.
Alla fine ha capito di amarlo, ha capito di amarlo più della sua stessa vita, ha capito che il loro amore era così forte che nemmeno l'odio di Voldemort l'avrebbe mai potuto spezzare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cuore d’Inchiostro.

 

Lei è una Grifondoro.

Lei è una persona orgogliosa, permalosa e testarda che non mostrerebbe mai le sue paure davanti a nessuno. Se uno di voi chiedesse alle sue compagne di dormitorio ‘Hai mai visto Lily Evans piangere?’ probabilmente si metterebbero a ridere. Lily Evans è così. E’ la ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi che non sono mai diventati lucidi. E’ la ragazza che preferisce rispondere a tono e insultare piuttosto che far vedere quanto sia rimasta male per una determinata cosa. Eppure, nonostante in sette anni mai una lacrima è uscita da quelle iridi smeraldine, non poteva che avviarsi intimidita battendo la strada di quella piccola via della Londra babbana.

‘Non hai paura, vero?’ La prese in giro il ragazzo occhialuto con gli scompigliati capelli castani, resi perennemente in disordine dalla mano destra del Grifondoro che non poteva fare a meno di passarla tra i ciuffi ribelli almeno una volta ogni dieci minuti. Una volta ogni due minuti, se c’era la sua Evans nei paraggi.

‘Potter, io non ho mai paura.’ Rispose piccata la ragazza, guardandolo con una smorfia.

Aveva paura eccome.

‘È per questo che ti amo.’

Si sentì prendere per i fianchi. Quella stretta che avrebbe riconosciuto fra mille. Quelle mani che erano sue, solo sue. Che solo lei poteva toccare e accarezzare e con cui poteva giocare ogni volta che la Sala Comune era troppo rumorosa, ogni volta che non erano solo i solo respiri a spezzarne il silenzio e bastava solo toccare quella pelle per sentirsi a casa, al sicuro. Dimentichi di Voldemort, dell’Ordine della Fenice, dei doveri di Caposcuola.

Gli rivolse un sorriso, andando a catturare le labbra con le sue in un piccolo bacio, prima di staccarsi nuovamente.

‘Allora, siamo arrivati?’ Domandò poi la Grifondoro con una punta di nervosismo. Lei che ne aveva affrontate tante, non sopportava l’idea di farsi uno stupido tatuaggio. E pensare che aveva avuto lei, quella stessa idea. James non poteva conoscere la tecnica, essendo nato e cresciuto tra i babbani, ma gli era piaciuta così tanto l’idea che lei non aveva avuto più cuore di bocciarla.

E ora se ne stava decisamente pentendo.

‘Ecco, è proprio qui. Lì dove c’è scritto tattoo’ Lily trasalì leggermente ‘Su, piccola Evans, non ti farai mica intimidire da un paio di aghi?’

‘Forza, andiamo’ Lo prese per mano entrando direttamente nel locale. Non avevano neanche bisogno di sfogliare niente. Lily sapeva disegnare benissimo. Trasse fuori dalla tasca due disegni che aveva fatto, quelli che da quel giorno in poi avrebbero inciso sul loro corpo, per sempre. Perché un tatuaggio non è come un vestito. Non puoi decidere se indossarlo o meno, se buttarlo quando è troppo vecchio o cambiarlo perché ti sta stretto. Rimane lì, inciso sulla pelle a ricordarti che quando avevi undici anni hai incontrato l’amore della tua vita. Non lo sapevi, ancora. Lo odiavi.

Lo ritenevi immaturo, irresponsabile, un bullo. Poi, piano piano, ti sei ricreduta. Hai capito che dietro alla sua facciata da prepotente egoista c’era tanto altro. A diciassette anni l’hai conosciuto davvero, e da allora, un tatuaggio inciso sul ventre te lo ricorderà.

 

‘Non ha fatto per niente maale!’ La rossa scoppia a ridere, tastandosi con accuratezza la benda bianca che ricopre l’inchiostro appena marchiato sulla pelle. ‘Anzi, sembrava mi stesse facendo il solletico!’ e scoppia a ridere, di nuovo.

James si tasta la schiena, in fondo. A lui aveva fatto decisamente più male.

‘Sono così contenta James..’

‘Ora ci apparteniamo. Per sempre.’

Lily gli stampa un altro bacio sulle labbra. Vuole andare a casa. Vuole vedere il tatuaggio di James fare da sfondo al colore della sua pelle. Inchiostro contro pelle. È qualcosa che solo lei si potrà davvero godere a pieno. James è suo. Sono sue le mani che alzano la camicetta della ragazza andando a sfiorare il bordo dei pantaloni e togliere quella benda, per andare a scoprire il tatuaggio fresco di pochi minuti. E ai suoi occhi appare un piccolo cervo. Ramoso.

E la piccola ed elegante mano di lei scivola nel punto esatto del tatuaggio di lui, dove una piccola cerva fa capolino sopra al bordo dei suoi jeans.

L’animagus di lui. Il patronus di lei.

Il loro amore è qualcosa che nemmeno il terribile odio di Voldemort potrà mai spezzare.

 

 

SPAZIO AUTRICE

Una piccola One Shot su una coppia che amo, così, a tempo perso. Mi è venuta l’idea e l’ho buttata giù.

  
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