----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO----------
Autore: Ethernal Angel
Program:
--------|Z|aero volume 3
00 - DISCLAMERS
01 - CAST
02 - BACKVIEW...
03 - STAGE 05
---> CAPITOLO 5: I'M LOST INTO MY DREAMS
04 - STAGE 06
--->CAPITOLO 6: HIGH SKY, DEEP SEA
05 - TECH FILES
06 - NEXT ON...
07 - NOTES
00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)
A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor Hideaki Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente gratuita.
B) QUALSIASI riferimento alla chiesa, agli avvenimenti dell'11 settembre, ad altri "PUNTI OSCURI" della storia dell'umanità, sono ESCLUSIVAMENTE per uso letterario. Con questi non si intende offendere nessuno, ma, nel caso qualcuno lo ritenga offensivo alla sua religione o agli usi e costumi della sua gente, ecc... è pregato di interrompere IMMEDIATAMENTE la lettura e segnalarmi dove ho esagerato.
C) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...) rimangono di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari, Asuka o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o sbaglio?
D) Eventuali E-Mail con offese nei miei confronti, o con minacce o accuse (del tipo: Dannato antipapa di merda brucerai all'inferno... tralascio il resto per rispetto ai lettori più giovani) appena individuate, sporgerò IMMEDIATAMENTE denuncia nei vs. confronti per calunnia. NON ho intenzione di ripetere quello che è successo con "The blood" quindi, siete stati avvisati e stavolta il punto B mi pare molto chiaro...
F) ATTENZIONE! Questi post ripropongono, due capitoli alla volta, la FF Project Zaero per un totale di otto post (cioè fin dove è stato già scritto) e non contengono alcuna scena aggiuntiva rispetto alla serie regolare.
01 - CAST
ALEXI LENNIX (2nd children)
Alexi è un ragazzo sordomuto che non ricorda nulla del suo passato. Infatti
è stato trovato su una spiaggia americana quando aveva 7 anni, in tale
stato di shock che sapeva a malapena il suo nome. E' stato adottato da Mark
Lennix, ex-magnate dei trasporti orbitali, oramai in pensione. Quella è
diventata la sua famiglia, anche perché il vero padre (sconosciuto) non
lo ha mai cercato, o é morto. Sa leggere il giapponese ma non parlarlo,
dato che è un grande divoratore di manga (su tutti "baka basket!")
in lingua originale.
MARY LACKSON (psicologa/stratega operativo)
Mary è una vera fanatica di retrogaming A.E. e spende un panico di soldi
per coltivare questo suo hobby stampalato. La sua casa su Mercury assomiglia
a un'immensa sala giochi - almeno, il salotto - la cucina, al contrario, potrebbe
definirsi "Il paradiso dell'alcolizzato" perché da lei si trovano
i liquori più strampalati, che provengano da Marte, Giove o dalla Terra
non importa, lei li ha. Incredibilmente beve solo tequila sale e limone - di
cui tiene una scorta industriale -. Sua madre lavora alla NERV di Neo-Tokyo
4,ed è stramba anche più di lei. E' felicissima di essersi trasferita
in Giappone perché è la terra dei videogiochi, il che per lei
equivale al paradiso...
MANUEL STAVROSKI (spia/3rd children)
Manuel è una vera forza della natura. Fino al suo "prelievo"
da parte della NERV ha vissuto come un barbone per le strade di mosca, ora invece
è un bravo pilota e un ottimo membro dell'agenzia. Sospettando qualcosa
sulle reali intenzioni dei suoi nuovi "datori di lavoro" si è
trasformato in un novello 007 con la ferma intenzione di portare a galla le
macchinazioni della sconosciuta "Torre di babele". Il comandante supremo
è dalla sua parte, in quanto non si fida dei suoi collaboratori e sospetta
anch'egli qualcosa.
REI AYANAMI (1st children)
Giovane ragazza molto controversa, in quanto è molto enigmatica, riduce
al minimo il contatto col prossimo, parla malapena e apparentemente vive solo
per pilotare l'Evangelion. Nonostante questo, è dotata di bellezza e
acume fuori dal comune, ma fa di tutto per nasconderli.
PEN^2/PENPEN (pinguino mutante domestico)
Penpen è l'unico esemplare esistente al mondo di "pinguino delle
sorgenti termali". Prima era tenuto in criostasi nel museo della tecnologia
di mercury, poi è stato adottato "a forza" da Alexi. La sua
natura mutante gli concede un'ntelligenza quasi pari a quella umana, e mangia
come un umano (tanto che si siede anche a tavola). Adora la birra, il pesce
e vive nel frigorifero di Alexi, che ha sistemato a mò di casa "sfrattando"
gli alimenti...
MASSIMILIAN "'MAX" NARSTI (studente) (certo che potevo inventarmi
qualcosa di meglio, non trovate?)
Un compagno di scuola di Alexi. Dall'aspetto gradevole, ma di carattere non
donnaiolo, è un italiano che ha assimilato molto bene la cultura giapponese.
Ha una certa genialità per tutto quello che riguarda le apparecchiature
elettroniche e una velocità nelle arti marziali pari a quella di un serpente.
Averlo come nemico non è una grande idea, mentre sarebbe disposto a morire
per i suoi amici. Oltre a questo. Non ama parlare del suo passato, perché
è l'unica cosa che riesce a metterlo di malumore.
AKI, BOKKAI E AYA (amici di Max e Alexi)
Gli inseparabili amici di Max. Aki è un ragazzo dai capelli castani e
appassionato dell'anime di "baka basket!", Bokkai invece porta gli
occhiali, studia kendo e ama la pizza, mentre Aya scrive poesie e cambia colore
dei capelli con la stessa velocità con cui compone. TUTTI fanno schifo
a giocare a bowling.
VERONIKA LACKSON (responsabile manutenzione Eva/Magi System)
La madre di Mary è una persona poco gioviale e professionale, e ha un
cervello che definire geniale è riduttivo... fintanto si trova sul lavoro.
Alla fine del turno avviene la trasformazione. Vestiti scollati, discoteche,
cene con miliardi di uomini differenti, fanno di questa donna la madre di sicuro
più stramba del mondo. Nonostante il suo "caratterino" non
ha mai dimenticato di adempiere ai suoi doveri di mamma ed è per questo
che Mary è cresciuta così bene e spensieratamente...
ANDREW THOMPSON (comandante supremo della NERV)
Il comandante supremo dell'agenzia speciale NERV. E' allo stesso tempo adorato
e temuto dai suoi uomini. Era un decoratissimo generale, finché... Attualmente,
aiuta Manuel nel suo piccolo gioco di spionaggio, sperando di capire la verità
che si cela dietro il "Progetto Zaero".
EIJI SANAZA (comandante sezione giapponese NERV)
Il comandante della sezione giapponese della NERV. Con l'arrivo del comandante
supremo Thompson, il suo potere è stato rilevato da Andrew, ma rimane
uno stratega dai nervi d'acciaio. Lui e Andrew si conoscono dal periodo delle
guerre coi ribelli e, ironia della sorte, a quel tempo Andy era il suo sottoposto.
Ha sposato la causa della NERV quattro anni fa, quando sua moglie è morta
per un errore nel test di un O-4 malfunzionante.
JACK, RIEMI E RIEKO (addetti alla tattica/radar)
Sono quelli che controllano il radar e danno consigli su strategie e tattiche.
Il primo è un maniaco di culturismo e belle ragazze, e di animo molto
più sensibile di quello che dà a vedere. Jack ha richiesto di
trasferirsi a N-T4 anche se non c'era posto per una persona del suo grado. Indovinate
perché... Riemi e Rieko sono sorelle ma la prima è molto più
selvaggia (sesso, droga e rock 'n' roll) e la seconda è molto più
attaccata al lavoro. Nonostante questi caratteri contrastanti, sono ottimi elementi...
02 - BACKVIEW... VOLUME 2
Per Alexi comincia una nuova vita a Neo-Tokyo 4 come pilota dell'Evangelion Zaero, ma la sua "capa", Mary, si dimostra alquanto strampalata. Dopo aver incontrato la bella Rei Ayanami, Alexi viene sottoposto a un allenamento con un nemico virtuale a dir poco assurdo... Godzilla! Lo scontro con il ventesimo angelo (una sorta di pantera tentacolare) si risolve con la vittoria di Alexi, ma questi inizia a chiedersi se stia facendo la cosa giusta e cade in crisi depressiva. Mary, per cercare di distrarlo un po', gli spedisce dal museo di tecnologia di Mercury uno strano pacco, contenente un pinguino mutante domestico!
03 - STAGE 05
CAPITOLO 5:
I'M LOST INTO MY DREAMS
UNA SETTIMANA DOPO
ISTITUTO SCOLASTICO
NEO-TOKYO 4
ORE: 11:53
"...e così" oggi tutti sappiamo che possiamo dormire sonni
tranquilli, grazie alle 350 navi della flotta Dayraven che vegliano su di noi"
cercò di ironizzare il professore.
"...babababababa..." sfottè Alexi a bassa voce, suscitando
l'ilarità di molti compagni.
Ma non di lei.
Rei Ayanami.
Era lì, immersa nei suoi pensieri, che guardava fuori dalla finestra.
Da quando aveva scoperto che non solo erano compagni di classe, ma anche "colleghi"
aveva sperato di sapere qualcosa di più di questa affascinante ragazza
dai capelli impossibili. Ma si era sbagliato. I loro contatti si erano limitati
al "Ciao" da parte di lui e un paio di "Arrivederci" da
parte di lei.
Guardò l'orologio. Le undici e cinquantatre. Pochi minuti e sta lagna
sarebbe finita.
- Meno male - pensò, cercando una posizione più comoda sulla sedia.
Si puntellò su due gambe e si rimise a guardarla.
Quei capelli erano così belli... azzurri come il cielo fuori dalla finestra.
Lei si girò e gli diede un breve sguardo.
- Sgamato! - si disse, preparando le scuse migliori che gli venivano in mente.
"Perché mi guardi?" gli chiese con quella voce così
fredda eppure così sensuale.
"Ecco... io..." cercò di mettere insieme qualche parola, ma
perse la concentrazione e rovinò per terra.
SBADUM!
TUTTA la classe si girò.
"Signor Alexi, cosa le prende?" chiese il professore con un minimo
di preoccupazione.
"Ecco..." disse alzandosi "mi dispiace molto... ma la sua lezione
era così interessante che mi ha "ribaltato" le mie scarse conoscenze,
professor Arata" abbozzò anche un gesto di "love and peace"
suscitando una risatina nel serissimo professore.
La classe restò muta. Era la prima volta che Arata muoveva la sua bocca
in modo da formare una vaga faccia sorridente.
- Una risata aperta... - ironizzò Alexi, sperando di averla fatta franca.
"Sarà..." iniziò Arata "ma credo che non me la
conti giusta..."
- Merd... - si disse Alexi.
"Mi sembrava che fossi più interessato alla finestra, che all'incidente
IEM. Ma forse mi sbaglio" concluse, dando un'occhiata molto esplicativa
a Rei e smazzando alla grande il suo simpatico allievo.
"Ecco..." cercò di ribattere lui, ma la classe si alzò
e fece un fragoroso applauso a cui lei non partecipò.
L'applauso venne interrotto dal suono della campanella di mezzogiorno, per fortuna
di Alexi.
ORE: 12:00
"Ehi! Aspetta!" gli disse qualcuno che lo trattenne.
Si girò e scoprì che era Max in compagnia di un paio di suoi amici.
I suoi capelli sembravano ancora più impossibili della prima volta che
l'aveva incontrato.
"Allora, dove eri finito ieri?" incalzò lui.
"Non stavo molto bene" sparò, sperando che la scusa reggesse
"scusa se non ti ho richiamato"
"Fa nulla" gli rispose Max, con una strana faccia sorniona "per
scusarti, però esci con noi stasera"
"Ci sto! Dov'è l'appuntamento?" chiese, tutto contento.
"Passiamo a prenderti noi. Dove abiti?" rispose Max.
"Zona residenziale 4. Dammi uno squillo così ti apro. A che ora
passate?"
"Verso le cinque e mezza va bene?" chiese il suo interlocutore.
"Direi di si" fece Alexi, con un mezzo sorriso.
"Ehm..." disse una ragazza dietro Max "...non ci presenti nemmeno,
Max?"
"Già... che sbadato. Lui è Aki..." disse, indicando
un ragazzo dai capelli castani
"Piacere, io sono Alexi Lennix" fece Alexi
"..Bokkai..." e indicò un altro con i capelli biondi naturali.
"...e infine c'è la nostra Aya" disse indicando una bella ragazza
dai capelli rossi tinti.
si strinsero la mano e si scambiarono uno sguardo. Durò un po' troppo.
"Beh..." disse Alexi, avviandosi verso l'uscita "a dopo. Ciao!"
"Ciao" lo salutarono tutti.
APPARTAMENTO DI ALEXI
ORE: 12:30
"Ciao Penpen! Sono a casa!" esordì Alexi, appena entrato.
Si sentì un rumore di zampe che correvano e poi un pinguino uscì
dalla cucina.
"Wark! Wark!" disse pen^2, avvinghiandosi alla gamba di Alexi.
Alexi lo sollevò e lo appoggiò sul tavolo, servendogli una birra.
Lui si fece una coca e poi si mise a cucinare una appettitosa - a giudicare
dagli sbavazzi di Penpen - trota alla mugnaia. Quando ebbe finito fece due piatti
e si mise a mangiare, brindando con pen^2.
"Buon appetito, mio strambo coinquilino" disse, mettendosi a mangiare.
Poco dopo squillò il telefono.
DRIN DRIN
"Pronto?" rispose
"Ciao Alexi, sono Mary, come va?"
"Tze! Si tira avanti... che c'è?"
"Nulla. Volevo sapere se domani avevi intenzione di venire a fare una simulazione
qui alla NERV" disse lei
"Ancora Godzilla?"
"Ehm... ecco... avremmo aggiunto un paio di mostri..." gli rispose
imbarazzata.
"Quali? Un T-rex? Dei vitelli mutanti? Super-blatte da combattimento? Zanzare
giganti?" ironizzò lui.
"Come facevi a saperlo?" gli arrivò in risposta.
STUM!
"Alexi? Alexi? Che era quel rumore?"
"Wark! Wark! Wark!" rispose Penpen
"Pen^2! Ridammi la cornetta!" litigò Alexi.
"Allora..." riprese Mary "... che era quel rumore?"
"Nulla. Un mancamento..." rispose lui.
"Vabbè allora vieni?"
"Si" rispose lui
"Ti preparo il vitello mutante, ok?" disse Mary. Un altro rumore sordo
venne in risposta dal telefono.
STUM!
"WARKKKKKK! WARK WARK WARK! WARKKKKKKKK!" concluse Pen^2 sbattendo
giù il telefono e andando a prendere la boccetta di sali minerali...
ORE: 13:00
Sniff! Sniff!
- Cos'è questo odore? - pensò Alexi, svegliandosi.
Si mise a sedere. Penpen emise il suo solito "Wark!" e andò
a posare la boccetta di sali. Alexi si alzò e andò a finire la
sua trota alla mugnaia, dopodiché si sciallò alla grande sul divano
con in mano il numero 11 di baka basket! e sprofondò nella lettura. Pen^2
si mise a trotterellare per la casa finché non riuscì a trovare
il suo libro di fisica quantistica.
Dopo un po', Alexi, stanco dal giorno prima, si addormentò profondamente.
"Perché mi guardi?" gli chiese con quella voce così
fredda eppure così sensuale.
"Ecco... io... non lo so..." rispose
"Non è una risposta" continuò lei.
*Forse perché sei molto bella, Rei...* confessò lui.
Lei gli disse qualcosa, ma lui non sentiva nulla.
Figure offuscate. Mal di testa.
Provò a leggere le labbra, come gli aveva insegnato...
- Chi ?- si sforzò di ricordare
Una ragazza dagli occhi rossi e dai capelli turchini lo teneva coricato.
*Alexi? Perché non parli? Cosa volevi dirmi?* gli chiese lei con un viso
dolcissimo.
- Che sei bellissima - pensò.
Attorno a Rei si radunò una folla di curiosi. Poteva riconoscere Max,
Mary, Jane, Aya, Aki e Bokkai. Tutti parlavano, ma lui non capiva nulla. Era
tutto silenzio.
- Perché? Perché non riesco a parlare? - sentiva le lacrime che
scendevano sul suo viso.
- Rei... -
- Papà -
- Dove diavolo siete finiti? -
Adesso era nel nulla. Il vuoto.
Lui e il nulla.
Due occhi si accesero di un rosso demoniaco.
- Questo...è lo Zaero? -
(...si... sono io...)
- Dove sono finiti tutti gli altri? -
(...stai calmo... questo è solo un sogno...)
- Ma io ho paura! -
(...di cosa? Di scoprire chi sei?)
- Cosa diavolo è successo prima? PERCHE' NON RICORDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
(...non è ancora ora.... ascolta...)
Rumori soffusi, sussurri, battiti di un cuore lontano.
- Che significa? -
(...loro stanno per tornare...)
- Loro chi? Gli angeli? -
DRIN. DRIN. Un cellulare che suonava in lontananza.
(...no... gli angeli sono...)
Gli squilli si fecero più intensi.
DRIN. DRIN.
Alexi si svegliò di colpo, le lacrime agli occhi. Prese il cellulare
e rispose.
"Alexi? Noi siamo qui sotto. Scendi?" disse Max, all'altro capo del
telefono.
"Scusa... non sono ancora pronto. Che ne dite di salire un pochino?"
rispose lui.
"Ok! Che piano?"
"Il 4°. Lascio la porta aperta, ok?" disse lui.
"Okie" rispose Max.
Alexi andò in camera sua in cerca di una maglietta un po' decente. Alla
fine si decise per una delle sue solite camicie bianche scolastiche. Appena
uscì dalla camera, trovò che Max e gli altri stavano entrando
in casa.
"Tu vivi qui?" chiese sorpresa Aya.
"Si. Perché?" rispose Alexi.
"I tuoi sono fuori?" domandò Max.
"Ecco... i miei non ci sono proprio. Vivo da solo" li illuminò
lui "dove si va stasera?"
"Ristorante cinese e bowling" rispose Aki.
"Oki. Andiamo!" disse, avviandosi fuori con loro.
La serata passò tranquilla tra risate e occhiate sognanti che Aya rivolgeva
ad Alexi, facendolo sentire sempre più imbarazzato. Decisero, trovandosi
tutti d'accordo, di andare al ristorante "L'altra Cina" che non distava
molto dal bowling. Gli involtini primavera e i ravioli al vapore erano di ottima
qualità, e la partita a bowling fu spassosa, in quanto nessuno di loro
sapeva giocare e fecero tutti un numero di canali superiore alle possibilità
del caso.
"A questo punto" disse Max sconsolato "avremmo già dovuto
buttare giù i birilli per culo..." la frase si concluse con un tiro
atroce di Max, che quasi bucò la pista. Tutti risero allegramente, quando
un suono che Alexi conosceva bene interrompe quella serata quasi perfetta.
Attacco di angelo.
- Merda! Sono dall'altro capo della città! MERDAAAAA! - pensò
fiondandosi verso la porta. Max lo trattenne.
"Ma dove diavolo vai? Vieni ai rifugi!" cercò di trascinarlo.
"Non dire stronzate! Devo andare!" gli rispose, divincolandosi.
"Ma dove?" lo insegui.
"Alla NERV! Tu vai ai rifugi!" finì, vedendo un ragazzo che
prima aveva notato essere arrivato in moto. Si avvicinò a lui.
"TU! Dammi le chiavi della tua moto!" disse Alexi, rivolgendosi al
ragazzo.
"Non dire cavolate!" rispose il tipo.
Il tesserino NERV non bastò a convincere il ragazzotto che molto probabilmente
teneva più alla sua moto che alla vita. Alexi non aveva né tempo
né voglia di discutere.
CLICK!
Davanti alla faccia del ragazzo comparve una calibro nove. "La pistola
è grossa" disse lui deciso "Dammi le chiavi"
Passaggio di chiavi. Faccia sconvolta dei presenti. Mezzo colpo di Aya alla
vista della determinazione di Alexi. Infarto totale dei suoi nuovi amici alla
scoperta della identità del loro nuovo amico.
Lui con calma rimise l'arma nella fondina e uscì, saltando in sella alla
moto, una Honda CBR i.v. che era uno schianto.
- Adoro questo lavoro... - si disse, inserendo le chiavi.
L'accese e partì, deciso ad arrivare alla base in tempo.
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 22:15
"Rei..." disse Eiji.
"Si" rispose lei, fredda e indifferente.
"Non abbiamo ancora trovato Alexi, pensi di farcela ad abbattere l'angelo
da sola?" chiese, piuttosto preoccupato.
Con il comandante in Russia ad organizzare il trasporto dell'unità 02
tutte le responsabilità erano tornate sulle sue spalle, così come
il potere. Era una cosa che non gli dispiaceva per niente.
"Si" affermò Rei
"Va bene. Vai" concluse lui
Lei se ne andò, senza dire una parola, verso l'Entry Plug della unità
00. Dove fosse finito Alexi non le sfiorò nemmeno il cervello. Significava
solo che avrebbe dovuto contare su una unità in meno per abbattere il
ventunesimo angelo. Questo le provocò una strana sensazione di déjà-vu,
ma nulla di importante. In pochi istanti era pronta alla battaglia, con il suo
Eva completamente sincronizzato.
Mary comparve con il solito pop-up video "Rei, sei pronta?"
"Hai"
"Unità 00, lift-off!" comandò Mary. Seguì il
lancio. In meno di trenta secondi Rei aveva l'Umbelical Cable collegato e un
fucile a positroni tra le mani.
>Autonomia rimasta - alimentazione esterna inserita
>Arma - Positron Rifle
>Colpi rimasti - 10
Premette il grilletto dell'Induction Mode. Un fascio di energia gigantesco si
avventò verso un angelo enorme dal corpo peloso e con antenne sottili
e prominenti. Un paio di braccia molto muscolose completavano quella che sembrava
un Turtar di Chosam volante. Naturalmente Rei non ne aveva mai avuto uno di
fronte prima d'ora, ma aveva visto la illustrazione in un libro fantasy che
per curiosità aveva sfogliato.
BOOM!
BOOM!
BOOM!
>Colpi rimasti - 7
"Rei! Lo spazio di fase dell'AT-Field nemico si è indebolito. Dagli
il colpo di grazia" rese noto Riemi.
Per tutta risposta, lei sviluppò al massimo il suo AT-Field e corse verso
l'angelo scodellandogli addosso il resto del caricatore. Questo bastò
a distrarre quel singolare nemico e passare al Progressive Knife.
>Progressive Knife attivato
Ma lui la prese e un dolce canto risuonò per la sua testa. Gli occhi
si fecero pesanti. Il tasso di sincronia iniziò a scendere rovinosamente.
- Mi sto addormentando... - si disse
"Rei! Rei! Dannazione, cerca di arrivare alla rampa" gridava Mary.
Ma la voce era distante.
- Non ce la faccio... - e con le ultime forze piantò il Progressive Knife
nel nucleo nemico, provocandone la rottura.
Finalmente avrebbe potuto riposare.
"Questa volta potremmo anche morire..." diceva un ragazzo dai capelli
castani. Aveva anche lui una plug-suit simile alla sua.
"Perché..." continuò "Perché sei sempre
così impassibile? Eppure anche tu hai vissuto esperienze terribili..."
- Chi sono? -
"Perché piloti l'Eva?" gli chiese
- Io... dove sono? -
"Perché..." rispondeva una ragazza che sembrava la sua sosia
perfetta "...è il mio legame"
"Con mio padre?" gli rispose il ragazzo
"Io non ho nient'altro"
- Eppure mi sembra di conoscerli... -
"Io sono nata solo per pilotare l'Eva"
(...solo conoscerli?)
"Se non dovessi salire più a bordo dell'Eva, non mi resterebbe niente..."
- Quella ragazza...è come me... -
(...non ci arrivi ancora?)
- A cosa? -
(...riproviamo...)
Lo scenario cambiò. Ora la ragazza uguale a Rei era in un Entry Plug.
Il portello si aprì.
"Ayanami! Mi senti?" le disse lo stesso ragazzo di prima
- Ma chi è? -
"Ikari"
(...Shinji... Shinji...)
"Ayanami"
- Perché si chiama come me? -
"Per fortuna sei ancora viva..." lacrime iniziarono a bagnare il volto
di Shinji.
"Per fortuna..." ripeté piangendo
"Stai di nuovo piangendo..."
- Anche ieri piangevi, mentre dormivi -
"Anche ieri piangevi, mentre dormivi"
(...capisci...)
"Perché sei così triste?" chiese Ayanami
"Stupida..." rispose Shinji "...ma cosa dici?"
Poi si asciugò le lacrime e riprese "Io sto piangendo perché
sono felice. Perché sei ancora viva"
"...Felice?" fece lei
- Ancora non riesco a capire -
"Si piange anche quando si è felici" spiegò lui
(...sicura?)
"Mi dispiace tanto..." iniziò lei.
Shinji la guardò con aria interrogativa
"Ma in queste situazioni non so mai che espressione dovrei assumere"
finì lei.
- Eppure penso di sentirmi felice... Perché ricordo queste cose? -
"Eppure penso di sentirmi felice"
(...il tempo a mia disposizione sta per scadere...)
"Di solito quando si è felici..." gli disse Shinji "...si
sorride!"
- Possibile che quella ragazza sia io? -
(...ora devo mostrarti l'ultima cosa...)
- Cosa? -
Nuovo cambio di scenario. Un appartamento fatiscente e disordinato. Il SUO appartamento
fatiscente e disordinato, o almeno, uno molto simile.
- Perché mi hai portato qui? -
(...per farti capire...)
TOC TOC TOC!
Lei si alzò e andò ad aprire alla porta.
"Che c'è?" disse Ayanami con aria super-assonnata
"Ah... Stavi dormendo? Scusa" rispose Shinji
"Stanotte ho fatto dei test di riattivazione, e ho passato l'intera nottata
in bianco" si giustificò lei.
"Be... sono felice che abbiamo riparato l'unità 00" disse lui
"Già..."
Gli porse dei fogli. "Ecco... queste sono le fotocopie che si sono accumulate
in questi giorni"
Vedendo che Ayanami crollava dal sonno, aggiunse "Be... Torna pure a riposarti.
Mi spiace di averti interrotto il sonno"
- Non voglio che tu vada via... -
"Ti va..." chiese Rei "...di entrare un attimo?"
- Che vuol dire? -
(...quello che sei...)
- E cosa sarei? -
(...sei la violazione del 26-1e...)
- Cosa? -
(...il mio tempo è finito...)
- Aspetta! -
(...ora devi tornare nel mondo dei vivi...)
Lei si svegliò e lo vide. Era immerso nella lettura di un numero di
un certo baka basket! e così non notò il suo risveglio.
"Perché tu sei qui?" chiese Rei con un filo di voce.
"Finalmente ti sei svegliata! Sei proprio una dormigliona..." rispose
Alexi, sorridendo. Non accennò al fatto che lei dormiva da due giorni
mentre lui vegliava sui suoi sogni. Né al fatto che quando si era precipitato
a chiedere di come stava i dottori avevano scosso la testa rispondendo "Sta
dormendo. Ma non sappiamo quando si sveglierà. In effetti non sappiamo
come procedere...".
"Quanto ho dormito?" formulò con il poco cervello già
attivo.
"Due giorni. Vado a chiamare i dottori. Saranno contenti che ti sia svegliata"
gli arrivò in risposta da Alexi.
"Si" disse in rimando, mentre lui varcava la porta.
- Sono contento anche io - pensò, dirigendosi a chiamare il medico.
04 - STAGE 06
CAPITOLO 6:
HIGH SKY, DEEP SEA
ANNO: 3490
SEDE NERV IN RUSSIA
MOSCA
ORE: 14:58
"Come vanno i processi di rigenerazione?" chiese Andy
"Ehm...c'è un piccolo ritardo del 1%" rispose il tecnico.
"Come mai?" rispose lui con tono duro.
"Ecco... non riusciamo ad accelerare la formazione delle cellule cerebrali.
Era prevedibile, visto che il campione di partenza era molto mal ridotto, comandante"
si giustificò.
Ancora si ricordava quella fredda mattina di due anni fa. Nevicava incessantemente
e lui era lì fuori ad aspettare l'aereo di trasporto che avrebbe portato
il nuovo lavoro di cui la NERV russa avrebbe dovuto preoccuparsi per i prossimi
12 anni. La rigenerazione e successiva riattivazione della unità evangelion
02. Il motivo di ripristinare un robot così antico era a lui sconosciuto,
ma del resto non era mica pagato per fare supposizioni. Poi aveva visto. Era
una specie di forma organica. C'era si e no mezzo busto e un paio di metri di
budella eppure... il cuore batteva in quella stramba cassa toracica. Un vero
orrore, anche perché non era rimasto più sangue da pompare. Sembrava
uno di quei film trash-splatter che tanto erano tornati alla moda un paio di
decenni fa.
"Cosa significa questo?" lo strappò ai ricordi il comandante
Thompson.
"Nulla di particolare. Giusto un paio di settimane di ritardo nella consegna"
minimizzò lui.
"Un paio di settimane potrebbero causare l'estinzione del genere umano"
rispose grave il comandante.
"In che senso?" chiese il tecnico.
"In nessun senso che tu sia tenuto a sapere .Trovate il modo di ridurre
i tempi" concluse lui, andandosene.
"Sissignore" fu la pronta risposta del tecnico.
Passarono gli anni.
L'unita' 02 si rigenerava a lentezza incredibile, ma si avvicinava inesorabilmente
il giorno in cui sarebbe stata di nuovo pronta all'uso. Come un download lasciato
al computer e controllato di tanto in tanto, nessuno si interessava più
del necessario alla riformazione della vita semi-biologica di quella... cosa.
Tutti oramai si preoccupavano di come alleggerire la corazza di restrizione
della futura unità Evangelion. Dopo un paio di anni di sperimentazione
si optò per una lega titanio-magnesio con struttura a nido d'ape e con
un "elemento 354" inviatogli dalla NERV giapponese.
In teoria.
In pratica nessuna NERV giapponese aveva mai spedito un "elemento 354"
a nessuna sede della NERV russa. Questo elemento non esisteva in natura e non
sarebbe esistito in laboratorio per i prossimi 500 anni. Una volta, un aiuto
ricercatore aveva chiesto da dove venisse questa singolare elemento che conferiva
a qualsiasi lega metallica un aumento della resistenza pari al 75%. Il giorno
dopo era morto in un deragliamento. La polizia brancolò nel buio, finché
non si decise per un malfunzionamento della rotaia principale e il tutto venne
archiviato. Nessuno chiese mai più nulla.
Né dell' elemento 354.
Né dello strano tatuaggio che il comandante della sezione russa della
NERV portava al polso.
Né di uno strano visitatore incappucciato e con una maschera da teatro
che ogni tanto si vedeva nel complesso.
Cosa strana, ogni volta che "il mantello nero" - come lo chiamavano
lì - passava alla NERV, i capi ricercatori avevano qualche tipo di illuminazione
geniale che faceva risparmiare mesi di lavoro in qualche campo.
Questo fu tutto quello che Manuel Stavroski riuscì a scoprire durante
la sua piccola indagine personale sull'agenzia per cui ora - a dispetto dei
suoi 14 anni - lavorava. Quando l'avevano scelto era un barbone orfano che chiedeva
l'elemosina per la strada, sperando di guadagnare qualche soldo lucidando le
scarpe.
Ora...
Un appartamento tutto suo al centro di mosca, un tesserino che fungeva anche
da American Express Platinum, pistola di ordinanza e nessun problema di cibo.
In un certo senso era stato un vero colpo di culo che lui fosse stato scelto
come Third Children. Non avrebbe superato vivo l'inverno.
Non si sarebbe mai dimenticato il giorno in cui i servizi di sicurezza NERV
l'avevano prelevato dal suo marciapiede. Aveva appena cinque anni e stava lucidando
le scarpe a un capo mafioso tutto ubriaco. Quello non era stato contento e aveva
iniziato a pestarlo. Naturalmente tutto questo fino all'arrivo di una dozzina
di agenti della NERV incazzati e dal dito sul grilletto di mitragliatori uzi.
Appena la scorta di quel mafioso avevano tirato fuori le pistole - forse credendo
che fossero dell'antidroga - loro avevano scaricato i caricatori addosso a quei
gasati, aggiungendo un paio di fori in più, oltre a quelli dati in dotazione
da madre natura.
Il capofamiglia aveva dichiarato pubblicamente che il bambino indirettamente
colpevole della morte di suo figlio avrebbe presto lucidato le scarpe del defunto
all'inferno.
Il capofamiglia e tutti i suoi uomini ora giacevano in delle bare molto costose.
Decisamente era stata una pessima dichiarazione, per un cadavere deambulante
Il capo russo della NERV era un tipo decisamente inquietante. Avrà avuto
circa sessant'anni, a giudicare dai capelli, e ancora si portava uno strano
tatuaggio sul polso. La sua voce sembrava quella di uno pronto a mangiarsi chiunque
si opponesse al suo potere.
"Sai perché sei qui, piccolo Manuel?" esordì
"No" rispose Manuel un po' spaventato, sperando che non fosse per
una delle volte per cui era stato costretto a rubare.
"Ci servi per la guerra"
"Io non sono un assassino" rispose lui, ricordandosi una frase di
papà.
(...per quanto la povertà possa toglierci le nostre dignità, ricordati
che non siamo animali...)
Del suo defunto papà, precisò mentalmente.
"Non devi uccidere persone. Devi combattere contro gli angeli" cercò
di spiegargli il comandante con una risatina.
- Probabilmente crede che il fatto che io abbia cinque anni mi faccia stupido
- si disse mentalmente, anche se in realtà non era ancora cresciuto abbastanza
per sapere quello che stava pensando.
"Gli angeli sono qui per proteggerci, non di sicuro per farci del male"
si giustificò lui.
"Bambino, non pretendo che tu capisca quello che sto dicendo, perché
neanche io lo capisco bene, ma accetta di lavorare con noi. Se poi ritieni di
non farcela, puoi sempre rinunciare e tornare per strada" lo incoraggiò/ricattò
il cattivo comandante.
"Accetto" rispose Manuel, senza altra alternativa
ANNO: 3500
SEDE NERV IN RUSSIA
MOSCA
ORE: 15:27
"Finalmente ci incontriamo, comandante Thompson" disse Manuel appena
salito sull'aereo che l'avrebbe portato fino in Giappone con la sua unità
02. Sarebbe stato un viaggio abbastanza corto, ma c'era tutto il tempo per fare
quello che voleva.
"Già... mister X" rispose Andrew.
"Sospettavo che prima o poi avresti scoperto la mia identità, comandante"
fece con un sorriso Manuel.
"A dir la verità non la sapevo, ma, sospettando di te, ti ho teso
una piccola trappola. Ci sei caduto, come previsto" diede in rimando Andy.
Manuel Stavroski sorrise - Almeno il mio futuro comandante ha un cervello, nella
scatola cranica - pensò, ma disse "Bene. So che lei sospetta del
comandante della sezione russa, e, secondo me, quello è marcio fino al
midollo..."
"Hai trovato qualche prova?"
"Copre bene le sue tracce, ma a quanto pare fa parte di una certa "Torre
di Babele", capo" lo illuminò lui
"Qualche indizio su questa organizzazione?"
"No, a parte che il contatto gira per la base russa in una specie di mantello
nero da esaltato di romanzi fantasy e con una maschera da teatro al volto..."
concluse Manuel
"Tutto qui?" chiese il comandante
"EHI!" esclamò il ragazzo "...mica mi hanno addestrato
a fare l'agente segreto, alla NERV!"
"Il lavoro che hai svolto per me faceva pensare il contrario" lo lusingò
Andrew
"Grazie. Credo che ora mi dedicherò a pilotare l'Eva e a spendere
i soldi della NERV, piuttosto che a rischiare una pallottola nella nuca da parte
del servizio di controspionaggio..." cercò di concludere Manuel.
"Non credo che lo farai" riprese il comandante
"E perché? Mi accontento di rischiare di essere fatto a pezzi sull'Eva"
rispose lui
- Osso duro... meglio così - pensò Thompson con una punta di orgoglio
per aver trovato un degno avversario "Io invece credo che continuerai le
tue indagini personali alla NERV di Neo-Tokyo 4"
"Perché? Non si fida dei suoi uomini?" disse ironico Manuel.
"Hai centrato il bersaglio" concluse il comandante.
Manuel si fermò un secondo a pensare se aveva ancora voglia di scorrazzare
per settori della base NERV - che per di più non conosceva - in cui le
guardie sparavano a vista con una 9 mm silenziata in mano. Decise che oramai
voleva sapere tutta la verità su questa faccenda, e che tanto non aveva
più nulla da perdere, se non la sua vita. Andrew Thompson del resto l'aveva
aiutato molte volte in questi anni durante la sua piccola crociata personale
condividendo le informazioni a cui lui non poteva accedere neanche rischiando
l'osso del collo. In pratica, al comandante supremo della NERV, da quello che
aveva capito, veniva nascosta da una certa "Torre di Babele" il vero
significato del "Progetto Zaero". Thompson non era stupido e aveva
capito subito che il tutto non si riduceva solo a un Eva con Magi integrato
e potenza di combattimento superiore. La cosa non gli era andata a genio. Così,
quando Manuel lo aveva contattato da un telefono pubblico, lui aveva mandato
il suo uomo più fidato a contattarlo in una tavola calda - come nei vecchi
film americani A.E. - aveva pensato quel giorno, e gli aveva dato tutto l'appoggio
che poteva. Certo, i contatti si erano molto variati nel tempo, anche perché
quasi nessuno superava il mese vivo, e lui aveva rischiato la pellaccia molto
più di un paio di volte. Si sarebbe ricordato per sempre quella volta
che, scoperto con il contatto, si era dovuto fare una corsa mozzafiato su una
moto - rubata per l'occasione - con tanto di sparatoria ad alta velocità,
per evitare che i sicari dell'agenzia avessero la bella idea di andare a dire
che l'avevano visto. A ricordarsi tutto questo la dura realtà venne a
galla.
Gli piaceva il pericolo.
Gli piaceva sentirsi come 007 - oramai al 78° film, non vi dico che palla
- e lanciarsi in folli fughe ed inseguimenti a bordo di moto o macchine mozzafiato.
Era nato per essere una spia e non ci poteva fare nulla. Decise che avrebbe
accettato, ammesso che "l'altra parte" (Thompson) facesse un atto
di buona volontà.
"Posso anche accettare. Ma voglio qualcosa in cambio" si decise Manuel.
"Cosa?" rispose schietto Andy.
"Non vada così di fretta..." rispose lui versandosi un martini
- probabilmente mi sto montando troppo la testa, ma chissenefrega...- pensò
"...supponiamo di avere una bilancia. Se io lavoro per lei, la bilancia
pende dalla mia parte. E' ora bisogna bilanciarla, giusto?"
- Questo avrà pure 14 anni, ma è da prendere coi guanti...- si
scoprì a pensare Andrew "Non capisco cosa intendi..." tentò,
in timida difesa che volutamente non avrebbe retto. Desiderava sapere fin dove
arrivavano le sue informazioni, per pura curiosità o forse per senso
di duello. Chi lo sa. Fatto sta che questo ragazzo, con il suo modo di fare,
lo intrigava parecchio.
"Third impact. Shinji Ikari. Unità Evangelion 01. Progetto di recupero
Black Moon. Le dicono nulla?" sparò a raffica.
"Forse..." sorrise il comandante.
"Forse? Mi dica, come sta Rei? Si tiene bene per avere circa... mmmhhh...
millequattrocento anni?" lo colpì Manuel. Dalla faccia del comandante
si accorse che poteva anche dire affondato. Colpito e affondato.
"Rei non ha che 14 anni come te, Manuel" iniziò Andrew, preparandosi
a una LUNGA chiacchierata.
"Ahahah... allora che vuol dire "violazione del 26-1e" che sta
su tutti i file classificati come super-top secret?" lo aggredì
Manuel.
Di risposta Andrew Thompson gli porse un libro. Manuel lo prese e lo aprì
dove c'era il vistoso segnalibro che era stato messo alle prime pagine - Era
tutto previsto, eh? - si disse mentalmente. Il libro era una comunissima bibbia.
"Leggi pure. Ma sappi che non hai mai letto, o se hai letto non hai mai
collegato il codice... non so se mi spiego..." lo avvertì Andy.
"Avevo giusto sonno..." rispose Manuel, iniziando a leggere.
Il libro cadde pesante per terra.
STUNF!
"Non è possibile... Come avete fatto?" chiese Manuel.
"Nello stesso modo in cui abbiamo ricreato l'Eva... Peccato che l'impianto
non abbia funzionato. Ci avrebbe risparmiato molti problemi..." continuò
Andy.
Ci fu una scossa e quasi caddero entrambi per terra. Andrew si precipitò
subito in cabina di pilotaggio.
"Che succede?" Chiese ai piloti
"Siamo attaccati da una strana creatura" rispose il primo pilota.
Poi fece una specie di avvitamento per evitare una sorta di corvo scheletrico.
Non ci volle molto per fare due più due e capire.
Angelo.
"Passatemi il quartier generale. Lo 02 che trasportiamo è intatto?"
"Affermativo" disse Manuel indossando il plag-suite e legandosi una
corda alla vita e l'altra estremità al sedile.
"Che diavolo vuoi fare?" chiese il pilota.
"Raggiungo il mio bambolotto, no?" rispose, aprendo la porta dell'aereo
e buttandosi fuori. L'aereo perse quota. Dopo qualche secondo di caduta libera,
Andy riuscì a chiudere il portello.
Q.G. DELLA NERV
ORE: 16:12
"Unità Eva-02 pronta al combattimento" disse Manuel in un
pop-up video ad Alexi.
"Okei" rispose Mary "Mancano solo 20 secondi al contatto visivo.
Cercate di resistere al meglio. Alexi, Rei... appena avvistate l'angelo date
piena copertura all'aereo di trasporto. Se possibile abbattetelo" ordinò.
Lo Zaero e lo 00 presero un Pallet Gun a testa e si prepararono.
>Autonomia rimasta - alimentazione esterna inserita
>Arma - Pallet Gun
>Colpi rimasti - 45
I secondi sembravano minuti. Finalmente lo videro. Una specie di corvo volante,
o meglio, lo scheletro di un corvo volante. All'interno della cassa il loro
bersaglio... il suo rosso, sferico nucleo. Diedero voce ai loro mitra in contemporanea.
Una scarica di letali pallottole all'uranio si diressero
>Colpi rimasti - 25
verso l'uccellaccio, che li schivò abilmente, colpendo invece il motore
sinistro dell'aereo. Lo 02 si staccò dall'aereo e cadde a terra. Dopo
poco si rialzò, attivato dalla batteria a impulsi interna.
L'uccellaccio si avventò subito su Manuel, ma...
"Attivare Rampino!" ordinò Alexi a Rebecca.
Si ritrovò un rampino tra le costole. Alexi riavvolse il cavo metallico
e lo scheletro vivente venne trascinato rovinosamente a terra. Nella foga di
liberarsi, l'angelo tranciò l'Umbelical Cable dello Zaero.
"Alimentazione esterna disinserita. Batteria a impulsi attivata" rese
noto Rebecca.
Le scheletriche ali dell'angelo si staccarono e iniziarono a volteggiare verso
lo 02, che aveva preso al volo l'aereo in caduta, salvando così sia il
comandante che i piloti. Dalla bocca partì un fascio di energia notevole.
"AT-Field, sviluppo massimo" fu costretto a ordinare Alexi.
>Autonomia rimasta - 00:59 minuti
Il colpo fece traballare il Field di difesa. Ma non lo passò. Manuel,
con un velocissimi riflessi, posò l'aereo e si nascose dietro un palazzo.
L'ala trapassò l'edificio ma venne fermata dalla massa di cemento.
"Attivare armi di appoggio!" ordinò Mary.
Quantità abnormi di missili si scontrarono con l'angelo, che non ricevette
nemmeno un graffio, ma venne comunque costretto a fermarsi per sviluppare il
suo scudo di difesa.
Il tempo necessario perché Alexi tirasse fuori le due immense sputafuoco,
lasciando il fucile, ormai scarico.
>Arma - Pistole Automatiche
>Colpi - 30
BLAM
BLAM
BLAM
Poi... successe...
Mentre Rei lo aiutava scaricando un nuovo caricatore del Pallet Gun sull'angelo,
oramai preso tra due fuochi, lui la vide. Non fece in tempo ad avvertirla. Lo
00 si fermò, trafitto.
Rei lanciò un grido di dolore, prima di svenire.
Il fucile cadde.
L'Eva fece la stessa fine del fucile, e con un rumore sordo cadde in mare.
SPLASH!
>Autonomia rimasta - 00:15 minuti
"REI!"
"Alexi, torna alla base. Ci penserà lo 02 a finire l'angelo"
ordinò Eiji.
"Ma Rei..." obbiettò Alexi, mentre Manuel, con l'Umbelical
Cable collegato e un fucile a positroni in mano, dava del filo da torcere all'angelo.
"Ci penseranno le squadre di soccorso. Torna alla base. E' un ordine!"
si impose il comandante in carica.
- Rei... -
"No!" gli diede in risposta. Per ribadire il concetto, terminò
il comm link con il Q.G.
"Attivare rampino e Lancia dardi"
>Autonomia rimasta - 00:07 minuti
Una raffica di dardi acuminatissimi si avventò sull'angelo, incrinando
la superficie del nucleo e permettendo allo 02 di distruggerlo e finire il lavoro
riducendo in polvere le ossa. Il rampino si legò stabilmente a un edificio.
Alexi si lanciò in mare.
>Autonomia rimasta - 00:05 minuti
"Ehi! Che diavolo stai facendo?" domandò Manuel tramite la
linea interna
>Autonomia rimasta - 00:04 minuti
"Appena la prendo, tira il cavo fino a tirarci fuori!" gli diede deciso
in risposta, avvicinandosi al fondo.
>Autonomia rimasta - 00:03 minuti
"Ma non puoi aspettare le squadre di soccorso? Il vice mi sta rompendo
la testa di insulti!" gli diede in rimando.
>Autonomia rimasta - 00:02 minuti
"Potrebbe essere troppo tardi! E poi che ti frega del vice? Tronca il comm
link no?" rispose. "Eccola"
>Autonomia rimasta - 00:01 minuti
TOLONK!
Lo Zaero prese lo 00 saldamente in mano.
>Autonomia rimasta - 00:00 minuti
Appena in tempo.
>Batteria interna ad impulsi esaurita. Autonomia terminata.
Alexi sentì che l'Eva stava iniziando a sollevarsi, il che significava
che lo 02 stava facendo il suo lavoro.
- In gamba, quel tipo... - si disse, soddisfatto, mentre risaliva in superficie.
"Alexi, posso chiederti una cosa, se mi è concesso?" esordì
Rebecca
"Spara" rispose lui, mettendosi comodo - per quanto fosse possibile
- all'interno dell'Entry Plug.
"Perché hai disobbedito a un ordine di un tuo diretto superiore?"
"Non so..." fu la sua criptica risposta
"Questa risposta é senza senso. Ho elaborato tre possibilità,
vuoi che te le illustri?" disse lei
"Dai..." rispose Alexi
"1 - Un tentativo di salvare l'unità Evangelion 00"
"2 - Una inspiegabile voglia di ignorare un diretto ordine di un superiore"
"3 - Una qualche instabilità psicologica del soggetto selezionato,
unita a una sovrastima della tua abilità di pilota
dell'Evangelion Zaero"
"Non saprei risponderti, davvero. Forse... una combinazione di tutte e
tre" diede in risposta.
"Anche in questo caso, hai violato 35 regole del codice di combattimento
interno di questa unità Evangelion. Tuttto questo non trova un riscontro
nella logicità. Deve, anche se impossibile, essermi sfuggito un dato"
concluse Rebecca.
"La vita è importante..."
"Scusa?" aggiunse Rebecca.
"Era una frase che mi diceva sempre il mio patrigno. E' diventata un po'
il mio codice di vita"
"Rielaborerò le possibilità aggiungendo anche questo elemento"
concluse Rebecca.
La luce del sole comparve.
L'Eva 02 aveva finito il suo "tira la corda".
I soccorsi erano già sul posto.
Nonostante tutto, il vice di Andy aveva qualche neurone funzionante.
OSPEDALE NERV
ORE: 19:00
Lei si svegliò e lo vide. Era immerso nella lettura di un numero di
un certo baka basket! e così non notò il suo risveglio.
Di nuovo.
"Perché tu sei qui?" chiese Rei con un filo di voce.
(...Ayanami! Mi senti?...)
"Certo che sentirti parlare è proprio una cosa rara..." rispose.
(...per fortuna sei ancora viva...)
In tutta risposta lei cercò di alzarsi, ma una fitta al ventre la fece
cadere. Lui la prese al volo e la rimise sdraiata. Un rivoletto di sangue sporcò
la maglietta di Alexi.
"Vedi cosa succede a fare sforzi inutili? Ti si riapre la ferita"
"Perché sono ferita?" chiese lei con il suo solito tono.
"Un angelo ti ha trapassato l'Eva. Una scheggia dell'Entry Plug ti ha ferito"
spiegò lui
"E l'Eva?" chiese rei.
"Sarà pronto per domani" gli rispose.
"Per fortuna" si lasciò sfuggire rei
"Come per fortuna? Ti sei quasi fatta ammazzare!" sbottò lui,
leggermente incazzato.
Lei non rispose.
"Proprio non ti capisco..." finì lui, andandosene.
(...Io non ho nient'altro...)
"E' che ho solo questo" lo fermò Rei
"Questo cosa?" chiese lui.
"L'Evangelion"
"E perché? Guarda che non si può mica combattere per sempre,
sai?" gli (quasi) urlò contro.
"Io sono nata solo per pilotare l'Eva..." aggiunse lei "...se
non dovessi più salire a bordo dell'Eva non mi resterebbe niente"
"Te lo ripeto un'altra volta. Non si può combattere per sempre.
Quando sarà finita questa guerra, cosa farai, allora?"
"Non lo so"
"Bah... quante cazzate! Io vado!" e se ne andò sbattendo la
porta.
- Senza l'Eva, io sarei inutile. Spero di morire combattendo - si disse
Ma si sentiva triste.
- Perché non sono riuscita a spiegargli una cosa così semplice?
Perché non capisce? -
Molto triste.
- Perché era arrabbiato con me? -
Si mise supina, ma la ferita glielo impedì.
Poco dopo la stanchezza prese il sopravvento e si ritrovò tra le braccia
di Morfeo.
05 - TECH FILES
TECNOLOGIA AD IMPULSI - E' stata scoperta nel 2050, semplificando, quando ad un impulso elettromagnetico viene applicata una velocità di 2 volte superiore alla sua, una rotazione del suo asse provoca un "effetto elastico"'. Se noi mettiamo in equilibrio una certa quantità di energia su questo impulso, essa viene assorbita, come se mettessimo un libro in uno zaino. Ripristinando la velocità standard dell'impulso, l'energia immagazzinata viene rilasciata, come se noi aprissimo lo zaino e tirassimo fuori il libro.
ELETTRODOMESTICI A IMPULSI - Con lo stesso processo sopradescritto, funziona anche tutto il mondo della F.T. Per gli elettrodomestici è simile. Al posto di immagazzinare energia, si fanno assorbire quantità di calore/freddo all'impulso. Con una apposita valvola si può regolare la velocità di ripristino dell'impulso, rilasciando così maggiore/minore calore/freddo. Funziona dal tostapane al frigo.
MISSILE FOTONICO -Questo eèsemplice. Il vero nome è "missile EM a carica negativa" ma oramai anche i militari lo chiamano così, quindi... Consiste in una semplice batteria a impulsi, in cui viene immagazzinata una quantità di energia elettromagnetica a carica negativa. Appena rilasciata, essa viene attirata dallo scudo del nemico, che si basa su cariche positive, indebolendolo.
AMETRONE - Scoperta del 2073, pesantemente finanziata dalla Vertex, che non aveva l'esclusiva della tecnologia a impulsi. Essa si basa su un ameba il cui codice genetico è stato riscritto con un programma. In questo modo si ottiene un surrogato di forma di vita che basa la propria vita non sul mantenimento vitale, ma sul bruciare tutte le risorse vitali per ottenere energia .Il vantaggio è che l'ameba produce energia fino alla morte, e quindi si ha una maggiore durata delle "batterie"...
MICRODISK AD ESPANSIONE - Un particolare microdisk che sfrutta la tecnologia ad ametroni. Al posto della solita ameba, qui vengono clonate e programmate cellule del cervello umano ,in cui vengono rinchiusi i dati.
ORBITALBOT - un robot da combattimento orbitale pilotato da un uomo. Può volare - sebbene in modo limitato e goffo - con il maxi-jetpack che ha sulla schiena. Esistono due principali serie.
1) LA SERIE OMEGA, DELLA XENUS TECH - Basata su tecnologia ad impulsi
2) LA SERIE AT, DELLA VERTEX TECH - Basata su tecnologia ad ametroni
Lo sviluppo di queste serie è continuo, ma si vocifera che gli inventori abbiano avuto "aiuti esterni". Cosa voglia dire è un vero mistero, però...
ZAERO - Un evangelion da combattimento unico, in quanto la base e' stata
modificata geneticamente, ma successivamente l'inventrice, una certa Anne, si
è suicidata cancellando tutti i dati relativi. E' pronto dal 3040, ma
i più bravi piloti della F.T. non sono stati in grado di muoverlo. E'
come se aspettasse qualcosa, ma Rebecca - il magi interno allo Zaero - non è
stata in grado di individuare il problema. Successivamente è stato portato
al museo della tecnologia su Mercury. Da tre anni la NERV lo tiene in osservazione
costante, sperando nella variabile X.
(Nella forma assomiglia all'Eva-01, ma privo del "corno" centrale
e di colore nero. Al suo posto, dalla testa partono due "antenne"
rivolte all'indietro. Nelle gambe, dispone di due fondine metalliche per pistole.)
AGENZIA SPECIALE NERV - Agenzia autonoma che dispone di enormi finanziamenti
da fonti ignote. Era già presente nell'A.E., ma con il ritrovamento del
libro proibito di Nostradamus, è stata riaperta...
(Anche qui oramai si dice solo NERV...)
AT-FIELD - Strano scudo energetico che non può essere violato da armi convenzionali. In effetti, è una cosa molto insolita, anche perché il suo funzionamento non ha nessun senso logico. Rebecca sembra sapere di più di quello che fa credere, ma non si sbottona...
REBECCA - Il magi integrato nello Zaero. Dà consigli sulle tattiche di battaglia e servirebbe più che altro come A.I. in caso il pilota fosse mancante, ma lo Zaero, stranamente ad ogni tentativo, sconnette Rebecca, riconoscendola.
VARIABILE X - Si mette l'oggetto alla portata di tutti, in modo da testarne il funzionamento. Nel caso dello Zaero, l'hanno messo in un museo, sperando che, con il quintale di gente che lo visita, succeda qualcosa...
DOGEM - Uno strano orbitalbot sperimentale. Sembra che sia una struttura
vivente ad ametroni. Inoltre sviluppa AT-Field, ha un Entry-Plug, feedback e
si può teletraspostare. Ma non è finita qui, infatti...
(esteticamente sembra la versione robotica di Seth, un dio egizio che rassomigliava
ad uno sciacallo antropomorfo...)
SETH - Il magi che controlla il Dogem. E' a conoscenza di cose sul Dogem che neanche l'inventore sa...
EVANGELION - Il nome tecnico è MCEV (Macchina da Combattimento
Multifunzionale Evangelion) non sono come gli orbitalbot, ma sono veri e propri
esseri viventi, il cui cervello però è in perenne stato vegetativo.
Infatti non possono compiere alcuna azione senza una connessione neurale a un
essere vivente (il pilota). La caratteristica più strana dell'MCEV è
che i piloti che riescono a configurarsi bene con il sistema sono giovani ragazzi
che hanno subito traumi...
(Una curiosità... MCEV fa talmente schifo come nome in codice, che oramai
anche la NERV li chiama EVA...)
FEEDBACK - Un difetto degli Eva e del Dogem. Per gli Eva, il fatto che la connessione neurale sia richiesta, fa avere al pilota un ritorno di tutti gli impulsi nervosi. Quindi se il pilota prova rabbia, anche l'Eva è rabbioso. Stessa cosa dicasi per il dolore. Per questo i piloti corrono molti rischi se la connessione neurale è attiva e l'Evangelion viene danneggiato seriamente. Sul Dogem non si sa quasi nulla, quindi...
LANCIA NERA - Curiosa arma bipunta. Rebecca sembra averne paura.
F.T. - Federazione terrestre. Creata per cercare di ridare equilibrio politico al pianeta
N.E. - Nuova era. Tutto quello dopo l'incidente IEM
A. E. - Antica era. Il periodo di tempo precedente all'incidente IEM
06 - NEXT ON... VOLUME 4
Alexi, Manuel e Max decidono di vivere tutti insieme, dato che tanto la NERV paga le spese e Max ha una casa enorme in cui vive da solo. Manuel riprende il suo "lavoretto part-time" per il comandante Thompson e scopre che, in una zona ad alta sicurezza - denominata Terminal Dogma - si nasconde... Intanto si avvicina il giorno di un festone megagalattico, organizzato da quel casinista di Max, insieme a Manuel - che si rivela della stessa risma - e Alexi vorrebbe invitare Rei, ma non sa come dirglielo. Dietro tutto questo, Manuel scopre una cosa su...
07 - NOTES
Ecco qui alcuni dati utili.
NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO
TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO
ORIGINALE POSTATO SU: www.fanfiction.it
www.elfantebianco.net/kaworu/
VOLUMI TOTALI: 3 di 8 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 20 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING: 14+
CADENZA: bisettimanale, il venerdì (ma sono come la Dynamic, quindi...)
LA MIA E-M@IL: ethernal.angelus@tin.it
Alla prossima, gente...