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Autore: Angel Blue    29/07/2013    6 recensioni
Freddo. Molto freddo.
Troppo per una notte di fine Novembre.
Il marciapiede ghiacciato è l’unica cosa che sento oltre al freddo pungente.
La mia anima, lacerata e dolorante, si fonde ad esso, l’unica cosa non straziata che trova.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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24 Novembre, 1994
 
-Va bene, allora ci vediamo lì.- mi salutano Adrienne e Billie.
Hanno insistito per aspettarmi, ma voglio stare un po' da sola.
Entra un'infermiera, non l'ho mai vista.
-Può andarsene. Si ricordi di passare in commissariato.- mi dice senza quasi guardarmi e si mette a sistemare delle carte.
Mi vesto, raccatto la mia roba e me ne vado il più in fretta possibile.
Appena esco l'aria fredda di fine Novembre mi investe.
Mi sembra così strano respirare aria pulita. Non c'è più odore di disinfettante.
La condensa si forma dalla mia bocca ogni volta che respiro.
Starbucks. Vicino all'ospedale. Boh.
Attraverso una strada e mi guardo in giro, ma niente.
Torno davanti all'ospedale e cammino dalla parte opposta.
Dopo pochi passi trovo il benedetto Starbucks, individuando immediatamente Adrienne e Billie Joe in compagnia di altri due ragazzi che non conosco.
Mi assicuro che sulla porta ci sia scritto "Spingere" e non "Tirare", per evitare figure di merda, ed entro.
Il caldo mi avvolge e sospiro di sollievo.
Sorrido a Adrienne che appena mi vede mi indica e si sposta per farmi sedere sulla panca rivestita di pelle nera accanto a lei.
Tolgo la giacca e mi siedo.
-Ciao.- dico.
-Ragazzi questa è Brittney. Brittney loro sono Mike e Frank, ma chiamalo Tré.- Adrienne fa le presentazioni.
Mike ha i capelli biondo scuro e gli occhi azzurrissimi.
Tré ha i capelli verdi e gli occhi chiari.
Sono tutti e due molto attraenti.
Gli stringo la mano e noto che entrambi hanno una stretta vigorosa.
Hanno tutti davanti o un cappuccino o un caffè, quindi faccio segno al cameriere di avvicinarsi e ordino una cioccolata calda.
Mike sta canticchiando qualcosa guardando fuori dalla finestra, BJ e Adrienne sono immersi in una conversazione e nessuno sembra accorgersi che mi sento un tantino in imbarazzo.
Nessuno tranne Tré, che fa la domanda più sbagliata di tutte.
-Allora Brittney, perché eri all'ospedale?- chiede con voce davvero interessata.
Mike smette di canticchiare e volta la testa verso di me con le sopracciglia incurvate, Tré si sporge sul tavolo con gli occhi ingranditi dalla curiosità e Billie e Adrienne smettono di parlare.
Adrienne volta la testa verso Tré, di lei riesco a vedere solo i capelli, ma nel riflesso della finestra vedo uno sguardo alla "Non è proprio il caso".
Beh, ecco, io pensavo che lei gliene avesse parlato. Ma evidentemente mi sbagliavo, forse ha capito che avrei dovuto scegliere io se raccontarlo a loro o no.
Arriva la mia cioccolata. Vedo che il cameriere a tutta l'aria di essere stufo del suo lavoro.
-E' molto piaciuto il nostro album, sai Adie?- domanda BJ a Adrienne, come se lei non lo sapesse.
Gli sono grata e bevo un sorso della mia cioccolata.
-Come si chiama?- chiedo.
-Dookie.- risponde Mike.
E' la prima volta che lo sento parlare, ha una voce profonda.   
-Che titolo.. interessante. E, ditemi, Dookie è il vostro primo album?- faccio di tutto per riuscire a seppellire la domanda di prima. Intanto bevo un altro sorso della mia cioccolata.
-Beh, in realtà è il nostro terzo. Il primo si chiama 1039 Smoothed Out Slappy Hours e il secondo si chiama Kerplunk. Tré è il nostro batterista da Kerplunk, prima di lui c'era Al Sobrante.- mi spiega Billie. 
-Ah.- dico.
Arrivo a metà della mia cioccolata.
-Quanti anni hai?- mi chiede Mike.
-Ventidue. Voi?
-Io e BJ ventidue, Adie venticinque e Tré ne compierà ventidue a Dicembre.- risponde Mike.
-Bene.- non capisco perché tutte 'ste domande.
Guardo l'ora... meglio andare. 
-Devo andare in commissariato.- annuncio e faccio per alzarmi.
-Pos...posso portarti io.- si offre Mike.
Io manco lo conosco.
-Sì dai, fatti portare! Non è il caso di prendere un taxi!- esclama BJ con uno sguardo strano, fissando Mike. 
-Ahn... ok.- accetto.
Bevo in un secondo il resto della mia cioccolata, ustionandomi la lingua, saluto tutti ed usciamo.
-Allora, qual'è la tua?- domando cortesemente.
-Quella.- risponde indicando una macchina grigia.
Si siede al posto del guidatore e io al posto del passeggero.
Mette in moto e cala un silenzio imbarazzante.
-Quindi... Da quanto suonate?- tutto meglio del silenzio imbarazzante.
-Da sempre.
-Billie e io siamo sempre stati migliori amici e la musica ci ha uniti ancora di più.- sorride.
-Che bello essere uniti da qualcosa.- sorrido.
-Tu e la tua migliore amica non siete unite da qualcosa?
-Sì, lo eravamo. Il mio ex ragazzo ci univa.- rispondo ironica e lui ridacchia.
Cala nuovamente il silenzio e questa volta non riprendiamo la conversazione.
Mi sembra uno di quei tipi un po' chiusi che non parlano tanto. 
Arriviamo in commissariato e scendiamo dalla macchina.
Ci accoglie... un cazzo di nessuno, sono tutti occupati a leggere carte o bere caffè guardando il nulla.
Mi avvicino a un poliziotto a caso che, dopo avermi squadrata un paio di volte, mi chiede chi io sia.
-Brittney Cade.- rispondo.
-Ah. Un secondo prego.- prende il telefono e lo sento parlottare con qualcuno.
-Una certa Brittany, Brittney, non mi ricordo.- lo sento bisbigliare.
Ascolta la risposta e chiude la chiamata annuendo.
-Ok, mi segua prego.- mi dice.
Entriamo in una stanzetta e mi siedo. Mi accorgo che Mike non è con me.
-Dov'è Mike? Il ragazzo che era con me?- chiedo.
-Fuori.- mi risponde.
Onestamente la mia voglia di restare qui in balia dello sguardo svogliato e annoiato di quel tizio è pari a zero.
-Non è che puù assistere al colloquio?- domando.
-Certo..- sbuffa alitandomi in faccia l'odore di caffè del suo alito.
Si alza e dice qualcosa a Mike che si avvicina e si siede accanto a me.
-Può dirmi cosa è successo?- domanda con voce monotona bevendo un sorso di caffè.
Mi trattengo dal guardarlo male, ma gli occhi al cielo li alzo.
-Niente di che. Camminavo e... mi hanno aggredita.- mi trema la voce quando mento, ma fortunatamente quello è così annoiato che non si accorge di nulla.
A differenza di Mike, che mi guarda curioso.
-Non li conoscevo e avevano i volti coperti.- continuo guardando dritto ed evitando ogni contatto con Mike.
-Ok, qualche segno di riconoscimento?
-Mhm... Uno era alto.- continuo a mentire.
Sbuffa e mi congeda con un "faremo il possibile".
Usciamo sotto una miriade di sguardi annoiati.
Senza una parola scendo le scale ed entro in macchina.
-Arrivo, vado un secondo a comprare le sigarette.- mi dice indicando la tabaccheria affianco al commissariato.
-Ah, ok.
Incrocio le braccia e aspetto che Mike torni.
Qualcuno bussa al finestrino e sobbalzo.
-Scusa! Dobbiamo passare!- una signora sulla cinquantina, riccioluta e alta mi urla alquanto infastidita.
-Deve aspettare che torni il guidatore.- le rispondo scocciata.
Che poi ce la farebbe benissimo a passare, non capisco il suo problema. Glielo dico.
-Ma non vedi? Perderei lo specchietto!- sclera.
-No, non lo perderebbe.
Mi metto a fissare il vuoto mentre questa rompi palle continua a bussare sul finestrino. Cosa alquanto irritante. In più il marito, o almeno credo lo sia, ha iniziato a lamentarsi come lei.
-Minchia, state calmi!- urlo.
Finalmente Mike arriva e tra un "Ma hai visto che gente?" e un "Sarebbe da denuncia!" sposta la macchina.
-Scusa se ti ho fatto fare una figura di merda.- mi scuso, ma non è che mi dispiaccia poi così tanto. Se lo meritavano.
-Figurati, io avrei fatto lo stesso.
Allaccio la cintura e aspetto che Mike metta nuovamente in moto, ma non lo fa.
-Allora?- chiedo infastidita.
-Perché hai mentito?- domanda guardandomi.
-Senti, io non ti conosco, fatti gli affari tuoi.- rispondo e incrocio le braccia.
Finalmente mette in moto.
 
Spazio Autrice__
Ed ecco il nuovo capitolo! Devo ringraziare tantissimo StrychnineTwitch che mi ha dato consigli, corretto certi errori e dato spunto per alcune cose. Grazie mille ancora.
Le recensioni sono ben accette, sia quelle positive che quelle negative.
  
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