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Autore: scImMIA    07/02/2008    7 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Signori, Signore Buongiorno. Benvenuti al nuovo capitolo di questa storiella a dir poco stupida :) _ Sinceramente continuo a stupirmi del fatto che continuiate a seguirmi ... XP
Adesso passiamo alle recensioni alle quali mi piace un sacco rispondere:

maggie89: Anche a me la scenetta della vecchietta piace molto ... Non mi è venuta malaccio vero? Grazie per il tuo continuo sostegno e per le belle parole ... Sono commossa TT__TT Spero di risentirti anche per questo capitoletto ... Un Big Bacionez.

MartaSaru: Trunks è adorabile, un ragazzo con il cuore d'oro ... Ma ahimè molto sfortunato XD. Però non tanto per dire: anch'io quando ho fatto la ricerca delle malattie non trovavo le informazioni dettagliate ... Quando a cliccare sulla parolina "dettagli" mi appariva in mezzo allo schermo un pesce rosso con la faccia da scemo con sotto scritto "Informazioni non disponiobili. Tornate alla home page" e dopo mi andava in automatico nella pagina iniziale! Anche io sono sfortunata e non riuscirai mai ad immaginare il nervoso che avevo è__é . La donna a cui il giovine Trunkschicino ha chiesto se poteva aiutarlo è la signora Brief ... anche chiamata Bunny (io l'ho letto su DBArena ... non sò se poi è il suo vero nome ma io mi fido). Sei permalosa quanto Vegeta? (O__O) ... Hoi-ioi ... Allora cercherò di non farti arrabbiare XP. Goditi questo capitolo. Un bacio

Sissi 25: YEEEE! New entry! Molto piacere, sono scImMIA XD . Sono felicissima del fatto che la storia ti piaccia! Ma come mai sei uscita solo ora? Forse con i "The Others" sono stata troppo cattiva? Che ne dici? Comunque per vedere soddisfatta la tua curiosità dovrai attendere ancora ... "Pazienta ma continua a sperare" :) _ Seguimi se puoi, spero di risentirti presto. Un bacio stralla!

Swwtcicia: Già già, la nonna ... Pensa se esistesse anche tra noi mortali un figurino come lei, sarebbe bellissimo XD . Se vuoi sapere cosa succederà ti basterà leggere sotto e continuare a seguirmi. Un bacione cicciola!

vale_88: Per iniziare grazie 1000 per le spendide parole, sappi che ho apprezzato tantissimo. Riguardo alla rece sul capitolo scorso devo concordare con te: anch'io avrei preso a randellate quel marmocchio (ma hai fatto caso al nome del moccioso? Shapner ... Guarda caso ha lo stesso nome del palestrato compagno di classe di Gohan nel periodo di Majin Boo ... Hehe, niente è dato al caso XD). Per il clima all'interno della città non ho fatto altro che guardarmi un attimo attorno ... Il menefreghismo della gente è talmente evidente da far spavento ed è proprio vero che le persone uniscono le loro forze solo quando c'è qualche tragedia. Ultimo punto: ho paura di starti dando poco lavoro da fare come maestrina ... Cercherò di continuare così, mi spiace per te XP. Spero che anche questo capitolo ti sembri scorrevole e che ti piaccia come gli altri :) . Un bacione mega.


Ok, un'ultimissima cosa prima di iniziare: a causa di alcuni problemi (non gravi comunque ... ho bisogno solo di qualche minuto in più di sonno ;D) mi ritrovo costretta a modificare l'orario degli aggiornamenti. I giorni comunque saranno sempre gli stessi. Questa modifica verrà applicata dal lunedì della prossima settimana (cap.25) .

AGGIORNAMENTI: LUNEDI' & GIOVEDI' ALLE ORE 14:00 / 14:30

Comunque io aggionerò SEMPRE a meno che non avvengano imprevisti particolari quindi se non vedete subito l'aggiornamento in prima pagina andate in quelle dopo ... Ultimamente ci finisco con una velocità sorprendente TT__TT ... Non dimenticatemi!
Detto questo vi lascio al nuovo capitolo e spero che sia a tutti di vostro gradimento. Un bacione ... Spartitevelo equamente.
scImMIA

 

 

 

 

 

CAPITOLO 24
- TRIPLICE INCONTRO -

« Posso aiutarti caro? »
Mi osservava con quello sguardo sorridente e io non sapevo davvero come comportarmi ... Le sorrisi dolcemente.
Prese un'innaffiatoio che si trovava vicino all'abitazione e mi si avvicinò. Quando si fermò ci separavano soltanto due metri ...
Piegò leggermente la testa da un lato e poggiò la mano destra sulla guancia.
« Hooo ... Ma che bel ragazzo ... Sei per caso il nuovo "amico" di mia figlia? »
« Eh?! Ma signora io ... O__O ». La mamma mi aveva detto che era anche un po' "strana" ...
« Hahah ... Scusami, posso aiutarti? »
Una scusa, una piccolissima scusa: « Ecco io ... Beh, stavo osservando la sua splendida casa. Complimenti, è davvero ben curata».
« Oh, beh. Ti ringrazio tanto, in effetti è complesso tenere dietro a tutte le mansioni domestiche ma per il resto ho un sacco di tempo libero per occuparmene ».
« Ah, immagino ... ».
Spostò la mano che era sulla guancia sul mento e mi scrutò pensierosa ... O almeno, immagino che fosse così ... A dire il vero l'espressione non si era modificata per nulla però a prima vista mi sembrò pensierosa.
« Humm ... Ma noi per caso ci conosciamo? Non sò ma mi ricordi qualcuno ... ».
Di sicuro gli ricordavo Vegeta ... « No, credo proprio di non conoscerla ... ». Aumentai l'ampiezza del sorriso e lei perse di colpo quell'aura indagatrice e mi sorrise solare come suo normale.
« Comunque ero di passaggio, non era mia intenzione disturbarla ».
Portò una mano davanti alla bocca mentre faceva una piccola risata « Hooo ... Ma che modestia ... »
« Le porterò via soltanto un'altra manciata di secondi: lei sa per caso dove posso trovare una biblioteca? »
« U-Una biblioteca? ... Oh sì, ce nè una in fondo alla strada dopo la scuola pubblica. Non ti puoi sbagliare caro ... ».
Osservai la verso la fine della strada dopodichè tornai ad osservare la signora Brief. alias ... Nonna.
Le sorrisi dolcemente.
« Grazie tante signora, il suo aiuto è stato molto prezioso ».
Incominciai ad allontanarmi pian piano e lei mi incominciò a salutare con dei piccoli gesti con la mano, come se fossimo stati amici da sempre. Anch'io la salutai con la mano dopodichè sparii tra la folla.

Dopo poco mi ritrovai davanti alla biblioteca indicata dalla nonna: era davvero enorme. Vi entrai e constatai che l'arredo interno era piuttosto all'antica: grandi tavoli in legno, poltroncine in pelle (molto probabilmente finta), piccole e grandi scale a chiocciola in legno scuro distribuite lungo tutto il perimetro del grande androne, librerie strapiene di libri dall'aspetto antico ... Sarei riuscito a trovare le informazioni che cercavo! Proprio all'ingresso vi erano due banconi in legno lucido dietro ai quali due vecchie signore svolgevano il loro lavoro di bibliotecarie. Li superai senza dar loro troppo peso ma poi ...
« Dove credi di andare giovanotto? »
Mi girai verso colei che mi aveva chiamato: era una sorta di ruga con gli occhiali ... Cercai comunque di essere gentile:
« Ecco io dovrei svolgere alcune ricerche e allora ... ».
La vecchia, continuando a non alzare gli occhi dal proprio lavoro: « D'accordo ma prima mostrami la tessera ... »
Incominciavo a non capire ... « Tessera? ... »
« Già, la tessera, come fanno tutti gli altri! ... » Proprio in quel momento passò davanti a lei un ragazzo giovane e le mostrò una sorta di cartellino blu ... La donna, senza nemmeno guardare la tessera gli diede il via libera. Non gli aveva nemmeno guardato il "lasciapassare" e l'aveva lasciato proseguire mentre me mi aveva bloccato subito ...
« Ma ... Ma io non ho nessuna tessera »
« Haa, allora non sei della Orange High School. Vieni quì » con una mano mi invitò ad andare vicino al banco ... Proprio come prima non mi degnò di uno sguardo. Mi avvicinai al bancone e attesi.
« Di che istituto sei? »
Nuovamente colto alla sprovvista. « Ecco io veramente non sono di un'istituto ... »
Continuò imperterrita a scribacchiare montagne di carte. « Allora non vai a scuola, eh? Ma tu lo sapevi che questa è una biblioteca che possono utilizzare solamente gli studenti delle scuole superiori e universitarie? »
« No, non lo sapevo ... »
« Comunque, anche se non sei uno studente potrei fare un'eccezione, in fondo sei giovane e potresti essere scambiato facilmente per tale ... ».
Finalmente le cose iniziavano a girare per il verso giusto ... In fondo la vecchia non era davvero cattiva.
Ma, proprio come constatai, ci si può disilludere alla stessa velocità di quando ci illudiamo.
« ... L'unica cosa che mi serve è la tua carta di riconoscimento per ricavare i dati anagrafici ».
I dati anagrafici?! Non glieli potevo mica dare! E poi come mi giustificavo quando avrebbe visto la mia data di nascita? Che ero cresciuto molto in fretta forse? ... Non ci voleva proprio ...
« Mi spiace ma non ho alcun documento con me ... »
« Fa niente, se mi dici il tuo nome e cognome farò una ricerca sulla "banca dati cittadina*" e prenderò da lì gli elementi che mi sevono ». Già, grande idea ... Peccato che lì non ero mai nato e quindi non mi avrebbero trovato mai.
Me ne dovevo andare, non avevo alternative ...
« ... Grazie lo stesso e scusi per il disturbo ... Buona giornata » e mi riavviai fuori.
Era andata male, molto male.

All'uscita ero talmente perso nei miei pensieri che mi andai a scontrare contro qualcuno. Questo qualcuno cadde goffamente tirandosi dietro due sacchetti della spesa che a prima vista sembravano più ingombranti che pesanti ... Riuscii a vedere i volto di costui e lo aiutai ad alzarsi.
« Mi scusi, le ho per caso fatto male signor Crillin? »
« Ah, ma sei tu! Che bello vederti! Come stai? Tutto bene spero »
« Sì, per il momento stò abbastanza bene grazie ... Aspetti, la aiuto a raccogliere la spesa »
Incominciai a rifare le borsine ... Per fortuna non c'era niente di rotto.
« Grazie, sei molto gentile. Dì in po', cosa ci facevi all'interno della biblioteca? »
« Ecco ... » "Una scusa, una scusa!" « ... Io volevo fare una piccola ricerca per vedere se potevo trovare qualche punto debole sui cyborg ma non mi hanno dato la possibilità di passare ... >>
« Eh? E perchè mai? »
« Volevano i miei dati anagrafici e lì sono stato costretto a desistere »
« Già è vero, tu vieni dal futuro. Se avessero visto la tua data di nascita ti avrebbero preso per un bugiardo e alla fine non ti avrebbero dato comunque la possibilità di entrare »
« Esattamente ».
Il signor Crillin assunse un'aria alquanto pensierosa: « Potresti andare a chiedere aiuto a Bulma, lei è un vero genio in fatto di computer e scommetto che ti darebbe volentieri una mano ». La gentilezza di mia madre non la metterei mai in dubbio: quando poteva mi aiutava con i mezzi che aveva ma nemmeno lei era mai riuscita a trovare nei cyborg il loro punto debole ... Ma poi quella di quel periodo non era davvero mia madre ... Non sarebbe stata la stessa cosa ricevere il suo aiuto, sempre se l'avrei ricevuto. E poi non dovevo cercare davvero il punto debole dei cyborg ... Per il momento era meglio stare alla larga da lei e cercare di non coinvolgere nessuno nelle mie false ricerche.
« Preferirei provare prima da solo. Se vedo che per me diventa un vicolo cieco le andrò a chiedere di sicuro aiuto ».
« Comunque è davvero un peccato che non ti abbiano lasciato passare, questa è la biblioteca migliore della città ... ».
« Lei signor Crillin non è che ne conosce un'altra per caso? »
« Beh, ce n'è un'altra a pochi isolati ma è molto più piccola di questa e comunque smettila di chiamarmi "signor Crillin": mi fa sentire un vecchio e già che ci smettila di usare il lei ... »
« Ok, come vuole »
Crillin fece un'espressione da finto arrabbiato: « Ti avevo detto di non usare il lei! Avrai di nuovo la possibilità di usarlo quando mi sarò sposato ed avrò messo sù famiglia ... Sempre che trovi la ragazza, è chiaro ... ». Al fine della frase sembrò un po' demoralizzato.
« Dai, non te la prendere. Verrà anche il tuo momento ».
Crillin mi sorrise e poi disse: « Massì, se c'è riuscito uno come Yamcha a metter su famiglia ce la farò anch'io! Comunque ora devo proprio andare: la spesa non và da sola sull'isola del Genio! »
« Isola del Genio? >> La mamma me ne aveva parlato una volta ...
« Ah, forse non lo sai ma in mezzo al mare del Sud vive su una piccola isola il maestro Muten, il Genio delle tartarughe di mare. E' stato il maestro mio e di Goku e io adesso "coabito" con lui, con Oloong e Pual »
« Oh, capisco ».
« Beh, allora è meglio che adesso vada. E' stato un piacere rivederti! »
« Anche per me è stato un piacere ».
Il signor Crillin mi salutò per l'ultima volta con un "ciao-ciao" e si allontanò nella direzione opposta alla mia.

Dopo quanche isolato trovai la biblioteca che mi aveva indicato il signor Crillin: era davvero molto più piccola rispetto alla precedente ma se non altro aveva un'arredamento più moderno. Riuscii a passare tranquillamente e perciò incominciai a girare per le varie sezioni. Quando raggiunsi la sezione di medicina trovai una moltitudine di libri che aspettavano solo di esser letti. Ne presi parecchi dopo essermi seduto ad uno di grandi tavoli incominciai a sfogliarli e a cercare le notizie che mi servivano.

Dopo due ore non avevo trovato ancora niente di interessante poi, a causa di alcuni elementi, stava incominciando a salire dentro un certo nervosismo: prima una signora continuava a lagnarsi perchè io non avevo ancora liberato il posto e quindi lei non si poteva sedere (ma questo non solo con me, con tutti), alcuni ragazzi si facevano i "ganzi" prendendo in giro il colore dei miei capelli dicendo che ero un fessacchiotto o qualcosa del genere (quando però mi sono tolto la giacca di jeans perchè avevo caldo hanno visto le mie braccia e sono sbiancati ... Tiè!), due ragazzine continuavano a fare apprezzamenti sulla mia persona anche alquanto discutibili (quando poi mi sono levato la giacca sono diventate davvero volgari, due vere camioniste -__- ) e poi, la cosa che mi faceva più arrabbiare, era che un ciccione panzone alla mia destra provava a fregarmi di continuo le due paste per Vegeta per mangiarsele! Era davvero difficile sopportare quella situazione ma contiuai a resistere.

Dopo un totale di cinque ore e venti minuti circa il mio cervello era fuso. Avevo letto centinaia e centinaia di malattie leggere e gravi ma nessuna di queste si avvicinava a quella anomala di papà. Incominciai a temere che anche la sua fosse una malattia incurabile per il tempo in cui mi trovavo, proprio come quella del signor Goku. Se poi invece era una particolare malattia spaziale la situazione diventava davvero tragica ...
Chiusi stancamente l'ultimo libro. Quello che doveva diventare un buon gesto si rivelò un vero e proprio buco nell'acqua.
Riposi i libri sulle rispettive librerie dopodichè uscii da quel luogo.
Il sole era alto e faceva un caldo terribile. In giro c'erano pochissime persone. Osservai l'orologio da polso e capii il motivo di tutta quella improvvisa desolazione: era l'una passata e di sicuro erano tutti a pranzo. Scrutai il piccolo pacchetto che nonostante le brevi battaglie con il ciccione era ancora sano e salvo ... A causa del fallimento il mio stomaco si era chiuso ma chissà se Vegeta aveva già pranzato ...
Vedendo che nessun'anima mi osservava mi alzai in cielo e iniziai a volare verso la "dimora" di mio padre.

Volai tranquillo, senza fretta. Quando incominciai a percepire l'aura di Vegeta senza accorgermene aumentai la velocità. Arrivando nel luogo previsto concentrai i sensi: Vegeta si trovava lì ma non riuscivo a vederlo. Cercai per un po' ma senza risultati. Stanco e alquanto demoralizzato mi sedetti pesantemente all'ombra di un grosso albero e appoggiai al mio fianco il pacchettino. Sbuffai ...
All'improvviso mi cadde in testa qualcosa. Mi massaggiai il punto colpito dopodichè scrutai l'arma del delitto: una piccola ghianda. Alzai lo sguardo immaginando di vedere una coppia di piccoli scoiattoli e invece quello che vidi mi lasciò felicemente contento.
Mi allontanai per vedere meglio: Vegeta era seduto su uno dei rami più grandi: la schiena appoggiata al tronco, le braccia conserte, una gamba distesa sul ramo e l'altra a penzoloni ... Quando dormiva così sembrava un'altra persona: la sua espressione maligna sembrava del tutto scomparsa ... Era strano vederlo così rilassato.
Mi alzai in volo e mi avvicinai a lui di soppiatto. Dormiva profondamente. Decisi saggiamente di non svegliarlo ... Ahimè qualcuno però aveva già deciso di mettermi nei guai: mi cadde in testa un'altra ghianda, alzai lo sguardo e verso i rami più alti riuscii a vedere quei due scoiattoli che mi aspettavo prima. Dopo qualche squittio mi lanciarono addosso altri frutti ... Ce l'avevano con me! Poi uno dei due, avendo un colpo di genio immagino, lanciò una ghianda proprio verso Vegeta e lo colpì in faccia. Lui, che evidentemente non stava facendo un sogno tranquillo più di tanto, si svegliò all'istante e, arrabbiato come non mai, spalancò le braccia con i pugni chiusi urlando al vento :« KAHAROTH! ». Con il pugno destro mi colpì proprio sul naso facendomi terribilmente male!
« Ah, sei ancora tu ... Che seccatura che sei! »
Dopo aver constatato che il naso non aveva nulla di rotto: « Buongiorno, dormito bene? »
« Tzk! » Saltò giù dal ramo e incominciò ad allontanarsi. Atterrai, afferrai il pacchetto e lo raggiunsi. Quando gli fui davanti gli porsi il piccolo dono ma lui, come se fossi invisibile, passò oltre e saltò giù dalla conca rocciosa avvicinandosi sempre più al suo piccolo rifugio privato.
Lo seguii e finalmente riuscii a fermarlo: « Vegeta, tenga, questo è per lei ». Prima mi sembrò sorpreso poi iniziò a scrutarmi con sguardo accusatore: « Ti sembro forse uno che chiede l'elemosina forse? Porta via questa roba, non la voglio! ».
Non capivo, con lui era tutta un'incognita! « Vegeta ma che dice? Questa non è affatto un'elemosina! E' solo un regalo ».
Mi voltò le spalle e grugnì: « Sgrunt! Un'altra di quelle stupide azioni di voi terrestri. Per come la penso io non è altro che uno sciocco stratagemma per scroccare agli altri un favore ... ».
Abbassai lo sguardo alquanto rattristato per quella affermazione così carica di disprezzo e al contempo così vuota di fiducia negli altri.
« Veramente il mio voleva essere solo un gesto gentile ma se la pensate così forse è meglio lasciar perdere ... » mi avvicinai all'ingresso della sua dimora « ... Comunque se dovesse cambiare idea lo troverà quì. Io non me ne faccio di niente » mi abbassai e poggiai a terra il pacchettino.
« Tzk, non credere che cederò al tuo buon cuore marmocchio! ». Mi voltai di scatto verso di lui con aria semi-arrabbiata: « Non sono un marmocchio io! Guardi che ho vent'anni! ».
« Già, ma ne dimostri due ».
« Ma come ... è__é » e sghignazzando entrò nella sua "base" e si sdraiò sulla coperta malconcia. Io ne riamasi fuori.
Forse non era il momento adatto però ...
« Vegeta, le devo ancora parlare di quella cosa importante che la riguarda ... ».
Chiuse gli occhi e fece un piccolo cenno con la testa come per dirmi di proseguire.
All'improvviso mi salì un groppo alla gola ... Non avevo mai davvero pensato alle parole che avrei dovuto usare.
« Ecco ... E' difficile da spiegare e forse le sarà ancor più difficile credere però io ... ».
Sentii un'aura avvicinarsi.
Sul volto di Vegeta apparve un sorrisetto beffardo: « Temo che nemmeno questa volta verrò a conoscenza della "cosa importante" ... Mi spiace, ma sciegli sempre i momenti meno adatti a quanto pare! ».
Mi allontanai dall'ingresso della rientranza e vidi chi era in arrivo ... Spiacente dirlo, ma la cosa mi seccò terribilmente tantè che mi scappò un'esclamazione poco carina: « Gohan ... Che scocciatura, ma perchè non lo legano con un guinzaglio ogni tanto?! ». Vegeta mi sentì benissimo e iniziò a ridere ... Stranamente però la sua non era una risata maligna ...
Avvicinandosi Gohan mi vide e mi atterrò vicino. « Ciao, tutto bene? ».
Presi il mio autocontrollo di sempre: « Sì grazie, poi l'ultima volta che ci siamo visti è stato ieri. Come mai sei quì? »
« Ti sono venuto a cercare perchè ti devo dire una cosa importante: questa mattina ci ha telefonato a casa Bulma e ci ha detto che se potevamo dovevamo andare oggi pomeriggio alla Capsule Corporation perchè ci doveva parlare di una cosa molto importante, una cosa riguardante il dottor Gelo ha detto ».
Sorpresa: « Il dottor Gelo? »
« Già, per questo ti sono venuto a cercare. Ho pensato che ti potesse interessare ... Anche perchè ha avvetito gli altri »
« Hai fatto bene ad avvertirmi. A che ora dovremmo essere là? »
« Alle tre. Io vado adesso, andiamo insieme? »
« No ... Và pure, io vi raggiungerò dopo »
« Ok. Allora ci vediamo dopo. Ciao » Si alzò in volo e si indirizzò verso la Capsule Corporation.

Tornai da Vegeta e lo trovai ancora sdraiato sulla coperta.
« Bulma ha telefonato ai Son e ha detto che oggi alle tre ci sarà una sorta di incontro per discutere un'importante questione sul dottor Gelo ... Non mi ha saputo dire dire di più. Vieni anche tu vero? »
Portò le mani dietro la testa dopodichè si sdraiò sul fianco destro portando così il viso verso la parete rocciosa sinistra. Continuò a tenere gli occhi chiusi.
« Non ci penso nemmeno ».
« Eh? Perchè? »
Riaprì gli occhi ... Il suo sguardo sembrò triste ... « ... Sono stato preso in giro troppe volte ... »
... Lo sguardo divenne truce, come pieno d'ira ... « ... Adesso basta ... ».
« ... Vegeta ... »
« Non andrò in quel posto schifoso e ora sparisci ... ».

Lo lasciai solo e mi sdraiai all'aperto sotto il caldo sole. Non riuscivo a capire i motivo per cui mio padre non voleva andare alla Capsule Corporation ma molto probabilmente era legato a mia madre ... Chissà cos'era successo anni prima tra loro ...

Verso le tre controllai nuovamente Vegeta: era ancora sdraiato sopra alla sua coperta e rimuginava su chissà che cosa.
Presi il volo e andai verso quell'importante riunione.


 

... Continua ...

 

 

* = Ricordate quella puntata di DragonBall nella quale Goku si reca per la primissima volta nella città dell'Ovest e non sa dove abita Bulma? Proprio in quella puntata il piccolo sayan chiede informazioni a una polizziotta e lei, per aiutarlo, tira fuori dal nulla una specie di macchinetta verde con la quale è sufficiente inserire il nome di una persona per scoprire dove abita ... Ricordando quell'episodio ho pensato che nel mondo di DB esistesse una banca dati interna alla città. Non chiedetemi il nome dell'oggetto perchè non me lo ricordo XD ! ... Ringrazio tutti per l'attenzione.

  
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