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Autore: TheScarecrow    29/07/2013    1 recensioni
FanFiction ispirata all'omonima canzone di Ligabue.
 
"l'amore conta - l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te"
 
Gerard in seguito alla morte della nonna, ha inziato a frequentare un brutto giro, dove le uniche cose importanti sono l'alcool e la droga.
E' quì che entra in gioco Frank, che cerca in tutti i modi di farlo ritornare quello che era una volta.
Ma per salvarlo ha bisogno di una cosa molto importante, che di certo a lui non manca: l'Amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9)

 

La mattina dopo, Gerard si svegliò per primo ritrovandosi ancora abbracciato a Frank. 

Era presto ma il sole illuminava già la loro stanza da letto, scaldandoli appena. 

Si staccò un po’ a malincuore dal suo bellissimo corpo nudo e lo coprì con il lenzuolo. 

Sebbene fosse aprile e il sole era caldo, la mattina c’era ancora una leggera arietta fresca e non voleva che il suo cucciolo si ammalasse. 

Si alzò, si infilò i boxer e una maglietta che usava per dormire -che quella sera non era servita- ed andò in cucina. Aveva bisogno di scrivere, aveva nuove idee per il testo di una canzone e così si sedette al tavolo della cucina e si mise al lavoro.

 

Quando sollevò la testa dai fogli, si accorse che erano quasi le 10 di mattina. Aveva passato un’ora e poco più a scrivere e in quell’arco di tempo era nata una nuova canzone di cui aveva già una mezza idea per la melodia ma non voleva cantarla, Frank si sarebbe potuto svegliare.

La cosa molto importante che si era dimenticato di fare era il caffè. Si stramaledì mentalmente, poi si alzò e cercò il necessario per prepararlo. 

Era abituato ad usare il caffè in polvere, con una caffettiera vera e propria. Era stata proprio sua nonna, infatti, ad insegnargli quel metodo all’italiana, 

Così da lì a poco riuscì a distinguere il buon caffè da quello finto, cioè quella brodaglia marrone che allo Starbuck's spacciavano per caffè.

Quando fu pronto lo versò in due tazze e ritornò in camera da letto. Si sedette accanto a Frank e stette ad ammirarlo, bevendo dalla sua tazza.

Era così bello quando dormiva… cioè, lo era sempre, sia chiaro. Ma quando aveva gli occhi chiusi e il respiro leggero e regolare sembrava un angelo. Era il suo di angelo, lo aveva salvato e se non fosse per lui, ora non ritroverebbe incantato in quelle due gemme verdi che si erano appena aperte.

- Buongiorno - 

Frank si stiracchiò, poi si tirò a sedere e lo baciò - ‘Giorno - 

- Dormito bene? - gli chiese Gerard senza smettere di sorridergli.

- Benissimo… mh, sai di caffè - disse Frank leccandosi le labbra. 

Il cantante ridacchiò poi gli porse la sua tazza e bevettero in silenzio, scambiandosi di tanto in tanto dei sorrisi e molti baci. Dopodiché Frank andò a farsi una doccia e Gerard ne approfittò per provare le nuove canzoni.

Voleva chiamare Mikey e Ray per mostrargli il materiale che aveva a disposizione per il nuovo album e le bozze che aveva già fatto per la copertina. 

- … She's got a life of her own and it shows by the Benz

She drives at 90 by the Barbies and Kens.

If you ever say never too late… - 

Continuò a cantare e mentre lo faceva, camminava per casa. Passò davanti al bagno e notò che l’acqua era spenta, probabilmente Frank era già uscito dalla doccia.

- … If you marry me,

Would you bury me?

Would you carry me to the end? … - 

La porta dietro di lui si aprì ma non se ne accorse. - Gee… m-ma è stupenda - 

Il cantante sobbalzò. Si girò verso di lui  e lo guardò deglutendo a fatica. Non per lo spavento, ma più che altro perché Frank indossava solamente una asciugamano in vita ed aveva ancora i capelli bagnati. 

Rimase incantato a guardarlo e a seguire con lo sguardo le goccioline d’acqua che dai suoi capelli scivolavano sul suo corpo, per poi tuffarsi nella salvietta,

- Gee? - 

- Mh? C-cosa hai detto? - gli chiese incontrando i suoi occhi. 

Frank rise poi avanzò pericolosamente verso di lui - Ho detto… che la canzone è stupenda - 

Quando si fermò a 2cm dal suo viso, gli spostò i capelli bagnati dalla fronte e gli sorrise - Oh… grazie - 

Frank infilò le mani sotto la sua maglia e lo baciò.

In quel preciso istante Gerard si sentì mille brividi percorrergli la schiena. 

Forse per le mani fredde a contatto con la sua pelle calda, per il complimento che gli aveva fatto, per il bacio o per quella salvietta che da lì a poco finì per terra insieme alla maglia di Gerard.

Lo voleva ancora e ancora. Non avrebbe mai smesso di volere quel bellissimo corpo tatuato. 

Lo prese in braccio e lo fece appoggiare con la schiena contro il muro, mentre scendeva a baciargli il collo e come se fosse stato un vampiro, lo morse e lo succhiò.

Lo sentì gemere sotto di sé e si accorse che le loro erezioni -la sua ancora coperta- erano pericolosamente vicine. Si strusciò contro di lui come se fosse un gatto che fa le fusa e Frank gli infilò una mano nei boxer, accarezzandolo. 

 

Era tutto molto istintivo. 

Gerard lo voleva e Frank pure. Si amavano e si possedevano. 

Quella giornata sembrava essere iniziata meravigliosamente. 

 

Gerard si sentì tremare le gambe non appena Frank gli sfilò i boxer con i piedi e lo strinse a sé ancora di più, desideroso. 

Altro che angelo, quello era un diavoletto vero e proprio!

- Gee… ah… Gee, il telefono - 

- C-che suoni - 

Niente poteva rovinare quel momento, Gerard era appena entrato in lui, non poteva di certo mandare tutto all’aria per uno stupido telefono. 

- P-può es-ah… essere… import- -

- C-che si fot-fotta - 

No, non gliene fregava proprio niente. Avrebbero richiamato se era qualcosa di importante… ma quel cazzo di cellulare continuava a suonare. 

Gerard sbuffò e Frank gli diede via libera, staccò le gambe dalla sua schiena e facendo leva sulle sue spalle, lo fece uscire da sé ansimando ancora.

- F-frank… no - 

- Rispondi, dai - 

Gerard lo guardò dispiaciuto, poi imprecando sotto voce raggiunse la camera e prese il cellulare dal comodino. Rispose senza nemmeno guardare il nome sullo schermo.

- Che cazzo c’è? - 

- Buongiorno anche a te, Way! - esclamò la voce squillante di Ray.

- Vaffanculo Toro - 

Poi chiuse la telefonata senza pensarci due volte. Li aveva interrotti? Ora si arrangiava.

Ma il cellulare ricominciò a suonare. Gerard sbuffò di nuovo, poi si sedette sul letto.

Rispose e vide che Frank lo aveva raggiunto in camera da letto. Lo guardò camminare ancora nudo verso di lui. Dio, era così perfetto. Poi posò lo sguardo sotto al suo bacino. Era ancora in tiro come lui e che cavolo, voleva tornare a finire il suo lavoro!

Maledetto Ray…

- Gerard, ho una notizia stupenda da darvi - 

Gerard si lasciò cadere all’indietro e fissò il soffitto. - Dev’essere come dici perché ci ha interrotti, cazzo - 

Frank ridacchiò, poi si sedette a cavalcioni su di lui. Il cantante sbarrò gli occhi.

- Ho trovato un batterista! - esclamò l’afro dall’altro capo della cornetta.

- Oh - 

Gerard non riuscì a dire altro perché Frank si calò sulla sua erezione senza preavviso, scollegandogli definitivamente quei due neuroni che funzionavano.

- Come “Oh”… non sei felice? - 

- C-certo che lo sono, è stupend-ah… - 

- Gerard ma stai bene? Cosa succede lì? - 

Cosa succedeva?

Succedeva che Frank, da bravo birichino che era, aveva iniziato a muoversi facendo leva sul materasso e Gerard non ci stava più capendo niente. 

- N-niente… c-com- - gli si bloccarono le parole in gola non appena vide il suo ragazzo toccarsi da solo. Lo stava provocando a ci riusciva fin troppo bene - Oh Cristo… - 

- Hey, ma che state combinando? - 

- Ti chiamo dopo, ciao - 

Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere, chiuse la telefonata e lanciò via il cellulare. Poi tornò ad occuparsi di Frank che lo stava aspettando con gli occhi socchiusi ma con un sorriso troppo angelico su quel viso da diavolo a letto che era. 

- Mi mancavi - si giustificò lui.

Gerard non resistette, lo tirò a sé e lo baciò. - Sei stupendo - 

Poi ribaltò le posizioni e finì il lavoro che avevano iniziato e ripreso.

Finalmente! 

 

l'amore conta 

per quanto tiri sai 

che la coperta è corta 

nessuno dice mai che sia facile 

e forse qualche dio non ha finito con te 

l'amore conta

 

* * * 

 

- Alle due a casa nostra… ok… digli di venire. Vi aspetto, ciao - 

Gerard chiuse la telefonata e andò in salotto. 

Aveva appena risentito Ray e gli aveva detto di voler mostrare a lui e a suo fratello, il nuovo materiale. Gli aveva anche raccomandato di portare il nuovo batterista per poterlo conoscere e integrare nei loro progetti. 

Se sedette per terra e riordinò i fogli sparsi sul tavolino. C’era tutto il necessario, i testi, alcuni accordi che aveva buttato giù Frank e i disegni per la copertina dell’album. 

Doveva anche chiamare Brian…

Ci penseremo dopo pensò, rialzandosi da terra.

Frank si era addormentato di nuovo. Cucciolo. 

Avevano fatto l’amore due volte nel giro di poche ore e lui era distrutto, stanco. E nemmeno il caffè lo rimetteva in sesto. Invece a Gerard bastava quello e ritornava sveglio e scattante come se niente fosse. 

Lo lasciò nel mondo dei sogni per un bel po’, poi all’una e mezzo lo svegliò e gli raccomandò di farsi nuovamente una doccia -come si era fatto lui- e di non uscire se non fosse vestito.

“Giuro che potrei saltarti addosso anche davanti agli altri, non mi interessa. Sei troppo…troppo!“

Frank aveva riso però alla fine gli aveva ubbidito anche perché se Ray avesse visto qualcosa che non doveva, si sarebbe traumatizzato ancora di più dopo la telefonata strana di quella mattina. 

Povero… ma uno normale in quel gruppo, c’era?  Forse il nuovo arrivato… mah. 



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Buon... Pomeriggio! 
Di solito ci vediamo di sera, oggi anticipo. Beh, tutto bene?
So che a nessuno interessa, ma io oggi sto benissimo! Sarà il tempo, visto che quì da me è tutt'oggi che piove e stamattina tuonava anche... mi ricorda vagamente la mia ultima OS! ahaha 
Allora, con un tempo così, io produco. Mi è venuta una fantastica idea per la ff che sto scrivendo. Geniale. Tanto anche se vi dico così, a voi non cambia niente perchè non sapete di che si tratta, ma volevo dirvelo. Sto infatti pensando di pubblicarla da quì a poco, è un esperimento... però intanto ci penso. Voi che ne dite di qualcosa di strano, misterioso? eheh

Passando a questo capitolo, è il penultimo! God... ne sento già la mancanza. 
Le cose come vedete, continuano a migliorare e anche i progetti per il loro secondo album stanno andando a buon fine (lo si potrà vedere anche nel prossimo capitolo). Gerard scrive, disegna, canta. Fa di tutto! Sta tornando alla normalità, alla sua vita di sempre ed è giusto che sia così. La canzone che ho scelto è To The End. Non c'è un motivo particolare, all'inizio volevo mettere Give 'Em Hell, Kid ma poi ho rivisto i testi e mi sembrava più adatta l'altra soprattutto per la seconda strofa che ho scritto. 
Inutile dire che a Frank appena uscito dalla doccia è impossibile resistere e che come sempre, Ray interrompe i momenti più intimi. E' sempre colpa sua, poverino. xD
Ah, dimenticavo... al 3° capitolo ho aggiunto un'immagine -frase- che avevo in mente di mettere già da un po', ma poi mi sono dimenticata *si stramaledice*. Ce ne sarà una anche nell'ultimo capitolo, oltre alla frase che vi ho accennato l'altro volta.

Ho finito, spero vi piaccia.
Ci vediamo al prossimo capitolo <3

 

  
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