Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
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Autore: Silkye53    29/07/2013    4 recensioni
Uno sguardo alle relazioni dei titans , in particolare a quella della Rob/Star, ovviamente...
Un'amicizia che sfocia in un amore, qualcosa di divertente per alleggerire l'atmosfera e le immancabili battutacce di BB u.u
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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od IL CORAGGIO DI DIRE 'TI AMO':
Capitolo 1:My best friend...

Da quando era entrata a far parte dei Titans Robin aveva sempre ammirato la giovane aliena.
Spietata in battaglia, dolce e sincera con i suoi amici ma allo stesso tempo pericolosamente ingenua e volubile.
Lui sapeva che la ragazza si attaccava alle emozioni come fossero aria.
Robin non era in grado di esprimerne eppure , attorno a lei, tutto questo cambiava.
In fondo, i Teen Titans erano quel che erano grazie a lei.
Non si sarebbero mai incontrati se lei , quel giorno, non fosse piombata giù dal cielo .... Fu come un fulmine a ciel sereno.
Ma da quell'avvenimento inaspettato nacque una famiglia.
Una squadra .... E un'amicizia davvero speciale.
Se lei non fosse arrivata probailmente tutti loro sarebbero rimasti soli col proprio passato doloroso.
Senza nessuno che potesse capirli.
Ma si erano trovati e .... Anche se non lo davano a vedere , non avevano alcuna intenzione di perdersi.
Robin si rese presto conto che l'aliena trasmetteva ogni tipo di emozione provasse, non le sfuggiva nulla, e si rese anche conto alla stessa velocità di quanto tutto questo gli piacesse.
D'altro canto era normale, era normale innamorarsi di lei.
Così piena di vita, così bella .... Così unica nel suo genere.
Ma anche se l'amava , il leader era troppo codardo per ammetterlo.
Siamo solo amici.
Questo ripeteva a tutti, forse per autoconvincersene.
Come se un sentimento simile potesse ucciderlo.
E forse, nel profondo, lui sapeva che era così.



Quel giorno il sole decise di fare capolino prima del solito nella stanza del giovane eroe.
Tuttavia, a lui non dava fastidio, era già in palestra da diverse ore.
Era sempre il primo a svegliarsi il mattino, era anche quello che dormiva meno.
Non ne sentiva il bisogno.
Un'ora, forse tre, erano sufficenti, non gli serviva più tempo, voleva lavorare e poi svagarsi colpendo il sacco da box.
Mentre praticava un po' sugli affondi sentì distintamente un rumore metallico lungo il corridoio.
Decise di non pensarci e concentrarsi sull'allenamento.
Continuò a tirare pugni a quel sacco finché non lo fece crollare al suolo alzando una grande quantità di polvere.
- Posso sapere perché sei così arrabbiato con il sacco ? -
Robin riconobbe la voce dolce e rasserenante della ragazza dietro di lui.
Si voltò e sorrise , uno dei suoi famosi sorrisi sghembi che facevano tremare la giovane compagna.
- Ero solo preso, tutto qui -
Stella si avvicinò all'oggetto.
- Credo che dovresti riposarti un po' ora ... Non ti fa bene allenarti troppo -
Il ragazzo abbassò lo sguardo, felice che lei non potesse vedere i suoi occhi che in quel preciso momento traboccavano di voglia di baciarla.
Tuttavia, il suo autocontrollo eccellente ebbe la meglio su quell'impulso lasciando il leader a crogiolarsi nella sua lotta interiore.
- Sì, hai ragione ... -
Stella sorrise, i suoi sorrisi luminosi erano come una droga per Robin, era come se potessero far splendere il mondo attorno a lui.
- Allora suggerisco di aiutarmi a preparare la colazione -
I tre anni passati sulla Terra avevano regalato a Stella una discreta esperienza in cucina , non eccellete ma buona.
Robin cercava sempre di spiegarle cosa c'era che non andava e la volta dopo era sempre tutto squisito.
Nonostante ciò, lei credeva che, se si fosse fatta aiutare avrebbe potuto passare più tempo in sua compagnia e la cosa la elettrizzava.
Ogni volta che sentiva quella famosa frase... Se mi cercate sapete dove trovarmi ...
Ma anche se lo cercava e lo trovava fisicamente, la sua anima non era lì e il suo corpo finiva sempre per scacciarla.
Quindi ne approfittava, si comportava al meglio per poter stare con il suo eroe.
E non importava quanto lui si sentisse inutile, lei trovava sempre un modo per farlo ricredere.
Bastava una parola, un gesto e tutto prendeva forma.
-Ok, ma solo se la prepari anche per me -
- Certamente, sarà fatto -
I due si sorrisero caldamente e si diressero insieme lungo il corridoio.
Arrivati alla cucina si sistemarono di fronte alle dispense.
- Sai? Credo che qualcuno si sia dimenticato di fare la spesa - offrì il ragazzo.
L'aliena annuì.
- A chi toccava? - chiese Robin osservando il tabellone delle faccende.
Scorse rapidamente i nomi nell'elenco e trovò il "colpevole".
- Come sospettavo ... - sbuffò.
Stella lo guardò confusa attendendo un ordine sul da farsi.
- Sai che ti dico? -
- Mh? -
- Andiamo a mangiare al centro commerciale, i ragazzi se la caveranno -
La ragazza rise di gusto.
- Ottima idea! -
- Così la prossima volta imparano ... -
- Sì -




I due Titans presero la moto e sfrecciarono sul duro asfalto cittadino.
Robin adorava girare per la città sulla R-cycle , con lei.
Il fatto che dovessero stare così vicini lo rendeva felice.
Le sue braccia avvinghiate attorno alla sua vita, i suoi soffici capelli rossi che ogni tanto gli solleticavano il braccio.
Sentiva il suo cuore carico di adrenalina.
Ogni volta che le sue piccole mani si spostavano Robin sentiva il suo cuore perdere un battito.
La ragazza avvicinò le sue labbra all'orecchio del ragazzo, il respiro caldo di lei sul suo viso lo fece arrossire.
- Credo che ci siamo - mormorò.
Il ragazzo accostò e l'aiutò a scendere dalla moto.
Per quanto agile fosse l'aliena indossava pur sempre una gonna stretta, poco adatta ad un giro sulla R-cycle.
- Dove vuoi andare? -
- Scegli pure tu amico, per me è lo stesso-
Amico .... Robin non l'avrebbe mai ammesso ma ... Odiava quella parola detta da lei.
Era come se in un certo modo gli stesse dicendo che non sarebbero mai stati niente di più che semplici amici.
I due ragazzi vagarono un po'per il centro commerciale fino a trovarsi davanti alla fontana.
Robin andò a comprare due caffé e delle ciambelle.
I due fecero colazione.
Mangiarono insieme ridendo e parlando come facevano dal primo giorno in cui si conobbero.
- Credi che dovremmo tornare a casa? - chiese il leader
. Probabilmente a quest'ora i nostri amici staranno avendo una di quelle 'crisi d'isteria' che voi terrestri siete soliti avere -
- Hai ragione .... Allora .... Ci facciamo un giro? -
- Dove? -
- Il parco? -
- D'accordo -
Gli occhi dell'aliena si illuminarono con il suo tenero sorriso.
Era come se Robin ne fosse totalmente incantato.
Si avvicinò a lei come per baciarla ma non appena se ne rese conto le spostò una ciocca rossa dal viso.
- Grazie - rispose lei.
Sembrava totalmente delusa e lo era.
Avrebbe davvero desiderato un bacio dal suo migliore amico.
Se n'era accorta anni fa, il giorno in cui si persero in quel pianeta nemico.
Lei non era sua amica, non lo era mai stata, praticamente erano fidanzati, lei sapeva di amarlo ma non aveva ancora le idee chiare su cosa lui provasse per lei.
Sapeva che Robin non era bravo in questo genere di cose e non lo biasimava, dopo tutto ciò che aveva passato era normale, più o meno.
In fondo, non sarebbe stato male se ogni tanto lui le avesse detto ciò che pensava di lei.
C'erano andati vicini ma ormai le parole di quel giorno non le bastavano più.
Non voleva più essere la ragazza che si accontentava di sentirsi dire:
"Stella ... Io penso che sia...Fantastico il modo in cui lanci i dardi e credo anche che tu sia la ragazza più forte e coraggiosa che io abbia mai conosciuto".
La loro relazione era così instabile che a volte Stella avrebbe voluto solo chiarire tutto e lasciarsi andare all'istinto.
Le sarebbe piaciuto se lui avesse fatto la stessa cosa.
Per sua sfortuna l'eroe non era il tipo di ragazzo che si lasciava andare  , non diventava emotivo e certamente non diceva cose che potessero distoglierlo dai suoi doveri.
Un eroe era tutto ciò che era e la cosa stava prendendo il sopravvento facendogli perdere lentamente l'unica ragazza di cui gli importasse davvero.
L'unica in grado di farlo sentire a casa propria .
Avvrebbe tanto voluto avere il coraggio di dirglielo.
O almeno di dimostrarlo.
Purtroppo però, il suo cervello non voleva ascoltare ciò che il suo cuore gridava a gran voce.
Lo gridava disperatamente da anni opponendosi ai pensieri pessimistici del giovane eroe.




I due rientrarono alle undici e mezzo, giusto in tempo per un breve pranzo.
Si prepararono un sandwich per uno ed iniziarono a mangiare.
Ogni volta che mangiavano insieme si sentivano un po' come marito e moglie.
La cosa li divertiva abbastanza, era come un piccolo sogno represso nella parte più profonda del loro cervello.
La ragazza gli lanciò una rapida occhiata e sorrise nel vedere che lui aveva già ingoiato il suo pranzo e ora stava ammirando lei mentre mangiava il suo.
- Per favore, c'è qualcosa di strano nel modo in cui mangio? -
L'aliena fece quella domanda in un modo talmente innocente che Robin non poté fare a meno di sorridere.
- No, stavo solo ... Guardandoti -
- Mi mette un po' a disagio essere osservata ... -
Robin si scusò ma non staccò lo sguardo.
Non riusciva a capire come la cosa potesse metterla a disagio.
Era così bella che avrebbe potuto guardarla per anni senza mai stancarsi .
Inoltre, il ragazzo non si spiegava come lei potesse capire così precisamente quando la stava fissando.
D'altro canto, lui portava una maschera.
In realtà lei sapeva bene quando i suoi occhi, da dietro quel misero pezzetto di stoffa , puntavano il suo essere.
La conosceva bene quella sensazione, ogni volta, ogni volta che lui la fissava il suo cuore perdeva un battito.
Ma in fondo, erano solo amici, migliori amici, ma lei temeva che lo sarebbero stati per sempre.

                                                                  ...Just my best friend ...
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Angolo della pseudo-autricechecrededisapercombinarequalcosadidecentemainrealtànonècosì....
Ok, sono tornata con il mio angolo dell'autrice.
Questa fic sarà diversa dalle mie solite tragiche fanfiction struggenti e piene di fluff.
Diciamo che parlerò dei Titans all'infuori della loro vita da eroi, come normali teenagers in preda agli scompensi ormonali....
Sì bè .... Sesso droga e rock n'roll insomma .... Magari non a questi estremi ma ... Potrei scrivere un capitolo Lemon anche se, vista la mia esperienza ... -.-' Dubito che sarà così u.u
Vedremo, la perversione non mi manca u.u
Ora vi saluto!
Al prossimo capitolo.
P.S.
Lo so che vi state chiedendo "ma con tutte le fic che hai da finire perché ne crei una nuova testona?!"
Sono fatta così ,seguo l'ispirazione u.u Ciaoooooo
-Silkye53

  
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