Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: happysmokeAKUMA    30/07/2013    1 recensioni
Zacky e i suoi amici Matt, Jimmy, Johnny, Brian e Federik sono sempre vissuti a St. Grave, monotona cittadina che affonda radici nel Medioevo.
Ma quello che loro non sanno è che le leggende che circolano sui demoni che abitano la cattedrale sono vere e che Arin, fratello maggiore di Federik, nasconde un oscuro segreto.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Creatures from Hell [Chap.3 My fault, my faul and now I can see.]

 

Zacky era solo. Dentro una stanza gigantesca a pianta circolare, con disegni tratti da eventi biblici e apocalittici sui muri. Il ragazzo provò a fare qualche passo ma non ci riuscì. Il suo piede affondò come in una piscina piena di un liquido rosso scuro, era sangue. E riverso in mezzo a tutto quel sangue, un viso a Zacky terribilmente familiare: Federik, agonizzante e reso quasi irriconoscibile dalle mutilazioni che si susseguivano sul suo volto e sul suo corpo ad una frequenza spaventosa. Zacky voleva urlare, ma i suoni morivano in gola, era bloccato dal terrore. Però dentro di sè sentiva il suo stesso grido angosciato, aveva paura.
Lì dentro era tutto troppo silenzioso... ed il silenzio non può durare a lungo, infatti una risata diabolica, crudele e sadica squarciò l'aria opprimente che puzzava di morte.
Solo allora Zacky si accorse che dalla parte opposta della piscina vi erano altre due figure, nascoste nell'ombra: Nidja e un uomo che somigliava in modo spaventoso a Zacky, che aveva approssimativamente una quarantina di anni. Era Nidja che rideva, i capelli biondissimi e selvaggi schioccavano come fruste mosse da un vento invisibile, il volto sfigurato dal male che aveva dentro e due enormi ali aperte. Ma non fu questo il dettaglio a catturare l'attenzione del ragazzo, quanto la cicatrice che anche lei aveva sul sopracciglio, identica alla sua.
E poi c'era quell'uomo dallo sguardo vitreo, che in mano teneva un'arma insanguinata... era il Pugnale di Týr. A quel punto Zacky ebbe la certezza che se non se ne fosse andato in fretta quei due mostri gli avrebbero fatto le stesse cose che sono toccate anche a Federik.
Zacky si girò indietro, c'era un portone in legno di noce, pesante e austero, lo aprì e uscì, ritrovandosi in una foresta dove l'unico suono udibile erano dei singhiozzi disperati.
Zachary seguì il suono di quei singhiozzi e si ritrovò in una radura, al centro della quale c'era Arin, che si teneva le ginocchia strette al petto come un bambino e piangeva.
E gridava anche, chiedeva scusa e implorava perdono con frasi sconnesse. Ripeteva ossessivamente 'E' tutta colpa mia...solo mia!' Zacky rimase immobile, come una statua di sale. Non sapeva cosa fare, era sconcertato. Non aveva mai visto l'impassibile fratello di Federik mostrare l'ombra di un sentimento, figuriamoci piangere in questo modo.
All' improvviso Arin alzò gli occhi neri e lucidi su di lui e mormorò:
-Aiutalo... fermami finchè sei in tempo.Il tuo destino è un bastardo potente, ma tu lo sei di più.


**************


Zacky si svegliò in un bagno di sudore. Era in canera sua, al sicuro.
Aveva ancora le lacrime agli occhi, quel sogno era stato così verosimile e orripilante... "ma non è il caso di pensarci ora. Devo andare in bibleoteca." pensò guardando l'orologio. Erano già le 10 e mezza, fra mezz' ora avrebbe dovuto vedersi con i ragazzi.
Zacky decise che non avrebbe parlato agli altri del suo sogno, d'altronde che reazione avrebbero potuto avere sapendo che aveva sognato il suo migliore amico MORTO?
Zee si infilò sotto la doccia sperando che i ricordi fin troppo vividi del sogno scivolassero insieme all' acqua giù per lo scarico e andàò in cucina a cercare sua madre, ma trovò solo un biglietto da parte sua, attaccato al frigo:
"Lo so, ti avevo promesso di accompagnarti in bibleoteca, ma sono dovuta andare di corsa in ambulatorio, il cane della signora Pull si è rotto una gamba. Se cerchi la tua maglietta del Clash è in lavanderia, già stirata. Baci, mamma."
Non era raro che a Marianne capitassero emergenze del genere essendo l'unica veterinaria in città.
Era abbastanza strano che però, i Baker non avevano mai avuto degli animali in casa, nonostante il mestiere della madre e Zacky avesse sempre desiderato un cane. La loro casa era troppo piccola.
Nonostante questo sua madre faceva bene il suo lavoro oltre ad essere una fantastica padrona di casa.
Il ragazzo si fece un caffè, scese in lavanderia per prendere la sua T-shirt, uscì e si diresse verso la bibleoteca comunale.

Si trovava nello stesso edificio dell' anagrafe e si raggiungeva tramite un dedalo di vicoletti in cui solo uno del posto poteva districarsi con successo.
Alle undici precise  il ragazzo raggiunse la bibleoteca e vi trovò di già Brian.
-Ciao Bri!
-Zee, eccoti! Gli altri che arriveranno fra una ventina di minuti credo, si erano fermati a fare colazione al bar visto che sono passati sotto casa tua e avevi ancora le persiane chiuse.io non sono andato che avevo già manguiato a casa.
-Non le ho aperte ma ero sveglio.. dai intanto entriamo...
I ragazzi chiesero alla bibleotecaria se aveva qualcosa sulle armi nella mitologia nordica e questa gli portò un grosso tomo, 'Le armi ai tempi dei Vichinghi' , una sorta di enciclopedia in ordine alfabetico.
-Eccolo! Zee l'ho trovato!
"Pugnale di Týr : Arma che veniva usata per i sacrifici degli schiavi dopo aver razziato i vilaggi in onore del dio della guerra, appunto, Týr. Leggenda vuole che sia stato smarrito nell'europa medioevale."
I ragazzi erano partiti euforici nella lettura, ma poi la loro eccitazione andò scemando.
-Si ma... Non dice nulla di interessante...
Brian era visibilmente deluso ma Zacky no,  Zacky aveva un presentimento, come se quel libro avesse molto più da dire di quanto desse a vedere. All' improvviso arrivarono anche gli altri, capitanati da Jimmy, che urlò come suo solito.
-Zacky ti aspettavamo per l'una visto quanto sei ritardatario e...
La bibleotecaria raggelò Jimmy con uno sguardo, e il ragazzo abbassò la voce stridula e un pò 'tacchineggiante'.
-Comunque, avete trovato niente?
-Brian scosse la testa.
-No,  niente, O perlomeno niente di utile.
-Non lo so ragazzi... Ho come un presentimento, credo che in ogni caso dovremmo prenderlo in prestito.
-Oh, Zacky! Io capisco che hai "un presentimento"-commentò Bri scimmiottando affettuosamente l'amico-.. ma cosa dovremmo fare?! Fissarlo ed aspettare che parli?
Federik , che nonostante dentro di se fosse ancora turbato per gli avvenimenti della sera prima,, scoppiò in una fragorosa risata.
-Ma quanto sei intelligente Haner, davvero. Le persone con un minimo di cervello come noi a differenza tua capiscono che un libra va letto, pensa? E anche un pò studiato in questo caso, e se Johnny mi lasciasse gli appunti di ieri lo farò io, vista la vostra scarsa voglia di ragionare lo farò io!
-Okkay che di tutti noi tu sei il secchione, ma ora non ti gasare! Comunque grazie! Chiamami se scopri qualcosa ok?
-Certo, Zee. Ragazzi ci sentiamo nel pomeriggio!


Quando Federik torò a casa trovò suo padre davanti alla tv in salotto.
-Bentornato Fed. Dove sei stato di bello?
-Giorno pà. Ero in bibleoteca con i ragazzi.
Suo padre spalancò gli occhi e rise.
Cosa?! Quei cinque vagabondi in bibleoteca? A fare che?
-Uh... sai com'è.. in bibleoteca si va per prendere i libri, ebbene è quello che abbiamo fatto no?!
Federik rispose alzando gli occhi al cielo divertito, tuttavia aveva paura che suo padre scoprisse il loro segreto, non sapeva che reazione avrebbero potuto avere gli adulti. Il padre, curioso, si sporse un pò dal divano per leggere il titolo del tomo che il figlio aveva sottobraccio. e si mise a sospirare affettuoso.
-Come mai questo libro, vuoi diventare un esperto di storia come Arin o vuoi solo scoprire qualcosa di più sulle tue origini?
-Oh papà, direi più la seconda ! E se divento come Arin, ti prego uccidimi.
Federik commentò melodrammatico e salì in camera sua, pronto a passare ore sul libro. Per rendere un pò più leggero il lavoro prese l'ipod e mandò il sua labum preferito, American Idiot dei Green Day.

 

Tempo dopo, Whatshername era quasi finita e con lei tutto l'album, e Fed non aveva ancora trovato niente. Si decise a fare una pausa e chiuse il libro. Lo spostamento d'aria fece volare per aria un fogliettino che nel frattempo era scivolato via da in mezzo alle pagine del libro.
Era un pezzettino di carta sottile ed ingiallita con solo tre parole in latino: PROVEHITO IN ALTUM.
 




--------------

Aki's Corner



Aki 
Hey! Rieccomi!
Chiedo umilmente perdono, ho aggiornato in ritardo colossale, ma fra le vacanze e tutto il resto non ne ho avuto tempo!
D'altronde questo capitolo non mi convince molto, ma spero lo stesso vi piaccia....
Ringrazio TANTISSIMO AmabiliRestiDiSynGatesEchelon_SunShadows Nightmare per aver recensito lo scorso capitolo.  Grazie davvero di tutto, senza di voi non potrei andare avanti! <3
Mi dileguo, e aggiornerò presto, promesso!

*Akuma*
 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: happysmokeAKUMA