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Autore: L Lawliet    10/02/2008    7 recensioni
La soul society, 80 anni dopo la serie che tutti conosciamo, sta per essere nuovamente spezzata dall'odio e dalla sofferenza...vecchie ombre dal passato riemergono, e per Ichigo il momento di godersi la vita al fianco di Rukia sembra non arrivare mai...
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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bleach13


Kisuke guardò stupito Kurosaki.

-Ho…ho capito bene? Cosa dovrei controllare?-

Ichigo si mise a sedere…la ferita, nonostante i medicamenti, gli doleva ancora.

Sudava copiosamente e aveva il fiato corto.

-Hai…hai capito benissimo…devi controllare che la mia controparte hollow sia ancora nel mio mondo interiore…credo ci sia lui dietro a tutta questa brutta faccenda, ma non ne ho la certezza…-

Kisuke squadrò Ichigo da capo a piedi. Si risistemò il cappello sulla fronte.

-Capisco…ma una cosa del genere per me non è possibile…-

Fu come se una Zanpakuto trafisse il petto di Kurosaki mille e mille volte. Se Kisuke non poteva controllare, chi poteva farlo?

-Dovrà farlo lei. Signor Kurosaki.-

-Cosa?-

Mentre parlavano, Grimmjow e gli altri stavano di guardia davanti alle finestre. Poteva accadere di tutto, in quei brevi istanti di calma. Tessai e Ururu invece erano andati a preparare un te, mentre Jinta era tornato a dormire.

Urahara alzò un indice verso Ichigo.

-Esattamente. Solo lei può accedere al suo mondo interiore, e controllare l’effettiva presenza della sua parte hollow.-

-E come ci arrivo?-

Urahara sfoggiò un sorriso largo un metro.

-Proprio qui volevo arrivare.-

Schioccò le dita.

-Signor Tessai, Ururu, portate qui l’”occorrente”-

Ururu e Tessai entrarono nel locale portandosi dietro un vassoio con un bollitore fumante e un tubetto di pasticche con il simbolo degli shinigami sopra.

Ichigo ebbe un brivido di paura, quando vide Kisuke prendere una manciata di quelle pasticche e gettarla con nonchalance nel bollitore. Poi versò una quantità imprecisata di un liquido violaceo in una tazza e la porse a Ichigo.

-Beva questo, su-

Ichigo prese la tazza fumante. Il “liquido” al suo interno lo disgustava parecchio…avrebbe preferito non berla, o almeno, sapere prima COSA stava per bere ESATTAMENTE.

-Scusi, sig. Urahara…-

-Dica-

-Non che non mi fidi, ma…cosa sarebbe questo?-

-Questo, mio egregio signor Kurosaki, è un infuso che permette agli shinigami di accedere al proprio mondo interiore. Anche se il colore e l’odore non sono ottimi, la assicuro che ha un ottimo sapore di vaniglia.-

Ichigo si fidava sempre meno.

Kisuke avanzò una mano verso di lui.

-Beva tutto d’un sorso, mi raccomando.-

Ichigo guardò prima Kisuke, poi la tazza, poi nuovamente Kisuke.

Chiuse gli occhi, e bevve tutto il contenuto della tazza fumante in un colpo solo.

Stette fermo pochi istanti.

Poi prese a diventare di una colorazione verdastra.

Non sapeva di vaniglia.

Per niente!

Alzò lo sguardo e tirò un’occhiataccia verso Urahara

-Tu…brutto…-

Kisuke mantenne il suo sguardo allegro e spensierato, ma preferì arretrare un paio di passi indietro, giusto per mettere una distanza di sicurezza tra lui e Ichigo.

-Ehm….credo di essermi scordato di mettere l’aromatizzante alla vaniglia…mi spiace, signor Kurosaki…sono davvero mortificato…-

Ichigo stava per dargli un pugno.

-Ma io ti…-

Non riuscì a finire la frase, che iniziò a sentirsi stanco, affaticato. Il suo corpo non riusciva a muovere un muscolo; come se una sensazione di tepore totale lo avesse colto all’improvviso. Sentì gli occhi stanchi, e affaticati.

In pochi istanti, Ichigo si trovò sdraiato a terra, privo di sensi.

-fiuuu…è andata…l’ho scampata bella…-

Alla vista del suo capitano in terra privo di sensi, Grimmjow fece uno scatto verso Urahara e lo afferrò per il bavero del kimono.

-TU! MERCANTE! COSA GLI HAI FATTO?!-

Kisuke scostò la mano con un semplice cenno del polso, e poi si risistemò la giacca del kimono.

-Nulla. Quella pozione fa cadere gli shinigami in trance, permettendogli di accedere al loro mondo interiore. Quando avrà fatto, si risveglierà da solo. Fino ad allora, resterà privo di conoscenza.-

Grimmjow si sedette, incrociando le gambe, anche abbastanza seccato.

-sta bene. Ma fino ad allora, resteremo qui ad aspettare. TUTTI.-

Kisuke portò una mano sulla testa e risistemò il cappello.

-D’accordo.-

Ichigo si sentiva strano, immerso nelle tenebre. Aprendo gli occhi, vide solo oscurità intorno a lui. Poi, una piccola luce, che piano piano si allargò, fino a illuminare tutto intorno a lui, gli rivelò il suo mondo interiore. Sembrava tutto come l’ultima volta che ci era stato, con tutta la città ribaltata di 90° rispetto all’asse orizzontale.

Non percepiva anima viva, eccetto la sua.

L’udire una voce dietro di lui lo fece sussultare.

-Ehilà, Ichigo. E’ tanto che non ci si vede.-

Ichigo riconobbe la voce. Si tranquillizzò subito, voltandosi.

-Salve…-

Quando si voltò, vide un uomo, con i capelli lunghi e la barba incolta, ammantato di una cappa nera. Indossava un paio di occhiali arancioni, e aveva un aspetto severo e austero.

-…Zangetsu.-

-Cosa ti riporta nei meandri del tuo mondo interiore, Ichigo?-

-Solo il rincontro…con un vecchio problema…-

  
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