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Autore: Edoatar    03/08/2013    1 recensioni
E se esistesse anche un altro campo per semidei dove questi ultimi, sia greci che romani, convivano pacificamente ogni estate per tre settimane? Ho immaginato come potrebbe essere e questo è ciò che ho scritto. Spero apprezzerete.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-”Quindi mi stai dicendo che per colpa sua ora Sarah ti odia?” Chiese Eliot.

-”Esatto.” Confermai io.

-”Lizzy ci aveva provato anche con me un paio di volte. Ma non le è mai andata bene. Che puttana.”

-”Già.”

-”E che intenzioni hai?” Mi domandò AnnaSophia, un'altra delle mie sorelle.

-”Parlerò con Sarah. Le spiegherò come sono andate le cose.”

-”Magari fosse così facile, fratello. Per nostra sfortuna, le ragazze sanno essere molto testarde. Non sperare che creda subito alle tue parole.”

-”Anche se mi costa ammetterlo, Eliot ha ragione.” Disse AnnaSophia.

-”Com'è che sai tutte queste cose sulle ragazze?” Chiesi.

-”Non per vantarmi, ma parlo per esperienza. Ho imparato qualche lezione dalla mia ultima fidanzata. Una graziosa fanciulla di Poseidone.”

-”Ah sì?” Domandai sarcasticamente.

-”Sì! Ma poi era successo un casino e allora mi ha lasciato.”

-”Poi però vi siete rimessi insieme, giusto?”

-”Sbagliato. In realtà si trovò un figlio di Zeus pronto a consolarla.”

-”Grazie Eliot. Tu sì che mi sei di grande aiuto!” Risposi io, alzando un po' troppo la voce. Mi sollevai dal letto e andai verso la porta.

-”Trent.” Mi chiamò da dietro, “Non fare il mio stesso errore.”

-”Cosa intendi?” Chiesi, e lui abbassò lo sguardo sul pavimento. Un'espressione malinconica gli comparve in viso.

-”Non mi perdonerò mai il fatto di averla lasciata andare via così.”

Sapevo poco di Eliot, ma quel poco mi diceva che quel ragazzo ne sapesse molto più di me sulla tristezza dovuta alle pene d'amore.


POV Sarah:

Ecco fatto, ho consumato un altro pacchetto di fazzoletti. Uscii dal bagno e mi ritrovai Cindy guardarmi con le braccia incrociate.

-”Te l'ho già detto. Non mi convinci.” Mi lamentai. Lei sbuffò.

-”Uffa. Tu e Trent eravate in sintonia. Non può essere stata una sciocchezza come quella a provocare tutto questo.”

-”Una sciocchezza!? Ho visto il mio rag.....ex ragazzo, con la lingua nella bocca di un'altra.”

-”Conosci le figlie di Venere. Non puoi davvero credere che sia colpa di Trent.”

-”Non mi pare che lui abbia opposto tanta resistenza.”

-”Beh, un motivo ci sarà.”

-”Smettila di difenderlo, Cindy! Ormai non cambio idea. I ragazzi del Campo Mezzosangue sono solo dei maiali.”

-”Ehi!” Si lamentò qualcuno.

-”Tranne te, Nico. Tu ovviamente sei un ragazzo d'oro.” Mi affrettai a dire.

-”Trent ti ama, lo vuoi capire?” Insistette Cindy.

-”Se mi amasse veramente non mi avrebbe tradita.”

-”Almeno parla con lui. Fatti spiegare come stanno le cose.”

-”Ora devo andare. Carl mi aspetta per la cena.”

-”Carl? Chi diamine è Carl!?”

-”Nessuno che ti interessi.”


POV Trent:

-”E cosa dovrei fare? Sarah non vuole sentire ragioni.”

-”Devi essere tu a decidere. Devi scegliere se tentare di riconquistarla o voltare pagina. Sappi che se ti crei delle false illusioni ne risentirai amaramente. Bisogna anche saper perdere.”

-”Detto da te.” Intervenni.

-”Trent. Credo che abbia ragione.” Disse AnnaSophia.


POV Sarah:

-”Sorellina, dagli un'altra opportunità.” Quasi mi implorò Cindy.

-”Perché dovrei?”

-”Perché stai male. E lui è la tua unica medicina.”

-”Come sei poetica.”

-”Sarah, quando una persona ti ama, ma proprio ti ama veramente, c'è solo una cosa che vuole più di tutto. Che tu sia felice.” Disse lei.

Non risposi.


POV Trent:

-”Ok, io credo.....” Un imbarazzante singhiozzo mi fece sussultare, “...credo di doverla lasciare andare. Voglio che sia felice.”

E con questa nota allegra lasciai la capanna sette.


Andai a cenare e trenta minuti dopo mi trovavo insieme a Michael seduto con i piedi nell'acqua in spiaggia. Per tutto il giorno lui non aveva fatto molte battute. Di Sarah nessuna notizia. Ho udito solo che si era classificata prima nel girone degli eliminatori dello scherma. Anche Mike aveva passato il turno alla corsa.

-”So di avertelo già ripetuto milioni di volte amico. Ma fidati, alla fine si sistemerà tutto.” Mi disse.

-”Come fai ad esserne così sicuro?”

-”Beh, è logico. Voi vi piacete. E se ad Afrodite non viene un attacco di rabbia improvvisa andrà tutto per il meglio.”

-”Allora perché non sta funzionando?”

-”Pazienza. Hai sentito Nico. Ha detto che Sarah ha parlato della faccenda con le sue sorelle ed era disperata.”

-”Quindi?”

-”Sveglia! Quindi muore dalla voglia di tornare da te.”

-”Sì, immagino. Magari è già tra le braccia di un altro.”

-”Come sei pessimista.”

-”Mike, sul serio. Basta.”

-”Ricevuto. Ora vado a prepararmi per il falò. Ci vediamo dopo.” Mi salutò.

Avrei dovuto mettermi addosso qualcosa di decente anch'io, non una T-Shirt e un paio di pantaloncini da ginnastica. Ma in realtà non era quella la mia principale preoccupazione.

A pranzo Chirone aveva annunciato che al falò di quella sera non sarebbe stata organizzata nessuna festa. Quel giorno era l'anniversario della morte di Dedalo. L'intero campo rimase in lutto per il resto della giornata. Era proibito baccano e qualsiasi genere di rumore fastidioso.

Alzandomi, riuscii a vedere due figure in lontananza. Due sagome sedute su uno scoglio. Una aveva una folta chioma dorata e una i capelli castani. Li riconoscevo. Era AnnaSophia, e l'altro uno dei ragazzi di Poseidone. Lei gli teneva la testa appoggiata sulla spalla e guardavano il sole tramontare sull'oceano. L'acqua era tinta di un rosso molto acceso, come il fuoco.

Ero molto felice per lei, ma quell'immagine mi riempiva terribilmente di malinconia e di nostalgia.

Tornai nella mia cabina e indossai dei jeans corti e la camicia regalatami da Michael. Presi la chitarra. Anche senza festeggiamenti, Chirone ci aveva concesso un canto per il falò. Subito mi rifiutai di cantare, ma poi cambiai idea e chiesi il supporto di uno dei miei fratelli.

Arrivai a destinazione e nessuno dei ragazzi intorno al fuoco aveva mangiato i propri marchamallows. A proposito del fuoco, al posto della solita fiammata dorata alta cinque metri ora c'era un basso fuocherello viola. Tutt'intorno sembrava un funerale.

Finalmente riuscii a vedere Sarah, ma sarebbe stato meglio se non fosse successo. Aveva una faccia seria ed era abbracciata ad un grande e grosso ragazzone. Il tizio aveva i capelli molto corti e le braccia tatuate. Indossava una canottiera macchiata di sudore, dei pantaloni mimetici ed un paio di anfibi. Distolsi lo sguardo, un po' per l'imbarazzo e un po' per il dolore.

Chirone fece il discorso in memoria di Dedalo, rammentando le opere che ha eretto, le medicine che ha scoperto e innumerevoli strumenti di sua invenzione.

Quando ebbe finito, fece cenno a me e Tyler di avvicinarci. Io e mio fratello ci portammo al centro del gruppo, seduti sul bordo del falò. Ero nervoso per tutti gli sguardi che ricevevo, vista la situazione.

L'unica canzone della serata fu “Icarus”, in onore al figlio dell'architetto.

Partimmo a tempo con il ritmo dei nostri piedi che battevano a terra.


Uuuuuuuuh, Uuuuuuuuuh


La nostra voce era solo sussurrata, ma con il silenzio tombale intorno poteva essere udita da tutti.

Mano a mano che cantavamo, i miei fratelli si unirono al nostro coro.

Sarah era ancora abbracciata al tipo grosso e tatuato. Non capivo. Lei non è quel genere di ragazza. Forse vuole solo attirare la mia attenzione. Ma, come ha detto Eliot, non devo crearmi illusioni.


You leave because you're certain (Parti perché sei sicuro

of who you want to be, oh. Di chi vuoi essere.

Your hands protect the flames Le tue mani proteggono le fiamme
from the wild winds around you. Dai venti selvaggi intorno a te.

Icarus is flying too close to the sun, Icaro sta volando troppo vicino al sole,
Icarus's life, it has only just begun. La vita di Icaro è appena iniziata
This is how it feels to take a fall, Questo è come ci si sente a cadere,
Icarus is flying towards an early grave. Icaro sta volando verso una morte

precoce.)



Devo lasciarla andare.

  
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