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Autore: Valentina_P    04/08/2013    1 recensioni
"I Malandrini ormai non esistono più". E' questo il pensiero generale. Solo perchè James è morto e Peter è un traditore? No, i Malandrini esistono ancora. In quel giorno a Grimmauld Place sono ancora lì.
Lunastorta, Felpato, Ramoso... i nostri idoli.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Minerva McGranitt, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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CALMA! CALMA! GLI AUTOGRAFI DOPO...

 
 
 
Il numero 12 di Grimmauld Place era esattamente come Remus J. Lupin ricordava: buio, inquietante, cupo, lungo e stretto. Di certo non si poteva dire che si respirasse il classico profumo di casa, come alla Tana, la cui colonna sonora era la risata.
Quando il vecchio professore di Difesa contro le Arti Oscure fece il suo ingresso, le dolci noti soavi proveniente dal ritratto di quella cara donna, Walburga Black, lo accolsero intimandogli di uscire per evitare di insozzare ulteriormente con il suo respiro da lurido ammasso peloso quelle povere quattro mura giàsuccubi di Mezzosangue e peggio ancora di Maghi traditori del loro sangue. Remus proseguì il suo cammino senza degnarla di uno sguardo. A quella donna non era mai piaciuto, perchèdiceva che lui, James e Peter portavano suo figlio sulla cattiva strada. Per "cattiva strada", ovviamente, intendeva il tenerlo lontano dal classico futuro del Black: diventare potente, disprezzare quelli che loro chiamavano "Esseri inferiori" e rendere onore alla propria casata. In sostanza Sirius, per rendere onore al nobile nome dei Black, sarebbe dovuto diventare un Serpeverde e in seguito un Mangiamorte. Infatti Sirius Black fu smistato in Grifondoro e partecipòattivamente nell'Ordine della Fenice diventando uno dei principali nemici di Voldemort. Quando si dice "il figlio perfetto"! Remus sorrise al ricordo delle facce arrabbiate e delle vene che rischiavano di scoppiare della signora Black.
-Luna finalmente! Mi chiedevo quando saresti venuto a trovare il tuo povero e vecchio amico, nuovamente rinchiuso in prigione- lo accolse Felpato con una finta espressione distrutta. Bhé forse proprio finta non era. Nessuno meglio di Remus sapeva cosa volesse dire per il suo migliore amico essere costretto in quella casa, la casa da cui fu cacciato anni addietro, senza poter partecipare attivamente con ronde o combattimenti. Senza poter rendersi utile. Senza Harry.
-Sirius, ma se ti sei presentato un paio di giorni fa a casa mia- gli rispose con calma e accondiscendenza, lo stesso tono che aveva sempre usato con lui e James quando gli proponevano assurdi piani o gli facevano delle domande davvero stupide
-É passato così poco tempo?- la solita faccia da burlone
-Signor Black, signor Lupin non vorrei mai interrompere quelle che sono certa siano delle illuminanti conversazioni, ma ci sarebbe una riunione da cominciare- si intromise austera come suo solito la professoressa McGranitt
-Si signora!- ammiccò Felpato imitando il saluto militare
In quel momento Remus Lupin era assolutamente certo che se fossero stati ancora a scuola sarebbero stati spediti seduta stante a pulire qualche parte remota del castello,  rigorosamente senza magia, oppure a cercare qualche creatura misteriosa nella Foresta Proibita in piena notte insieme ad Hagrid. Lo sguardo omicida della loro vecchia insegnate lo indusse anche a pensare che, oltre ad una bella punizione, Grifondoro avrebbe perso anche un bel po' di punti, perchéchissàcome mai, ma ogni volta che uno di loro, solitamente Jamie e Sir, combinavano qualcosa la pagavano tutti e quattro. Pensare al numero quattro lo disgustava, ma in fondo sono stati in quattro per parecchi anni.
-Minerva arriviamo subito- si intromise Remus cercando di evitare un infarto alla professoressa. Prese per un braccio l'amico e lo trascinòin cucina dove salutòvelocemente i presenti. Spinse Sirius sulla sedia a capotavola e si sedette alla sua sinistra. Passò velocemente in rassegna i volti dei presenti: i coniugi Weasley insieme al loro figlio Bill, Kingsley, Alastor Moody, la piccola,non piùtanto piccola cuginetta di Sirius, Ninfadora Tonks che stava amabilmente chiacchierando con due ragazze perfettamente identiche che non aveva mai visto prima, Albus Silente con al seguito Mocci...ehm...Severus Piton.
Mentre l'efficientissima Molly Weasley stava preparando il tè, Silente si alzòin tutta la sua maestosità, si sistemògli occhiali a mezzaluna sul naso e chiese con la sua voce gentile al professore di pozioni di esporre le ultime voci di corridoio che stavano girando in quel periodo tra i Mangiamorte. Il ritorno di Voldemort qualche mese prima aveva mandato in subbuglio il mondo magico. Le celle di Azkaban si stavano svuotano rimettendo in circolazione pericolosissimi assassini eppure il Ministero della Magia continuava a negare il ritorno del Signore Oscuro. Ancora una volta toccava all'Ordine della Fenice fare il lavoro sporco.
Albus, come al solito, divise i turni di guardia. Ogni membro dell'Ordine avrebbe dovuto tenere d'occhio uno tra i nomi più di spicco tra i Mangiamorte. Bellatrix Lestrange era in cima alla lista ovviamente e come al solito era finita a lui. Remus sentì Sirius agitassi sulla sedia e fu costretto a tirargli un calcio sotto al tavolo per farlo calmare provocando soltanto una sua occhiataccia. Remus sapeva perfettamente che avrebbe voluto essere Sirius ad occuparsi della sua cara cuginetta, ma era un latitante e non poteva di certo andare a farsi una passeggiatina a Diagon Alley!
Una volta terminata la riunione due testoline con lunghi e lisci capelli castani e occhi cioccolato si pararono davanti a loro con un sorriso a ventimila watt la prima e la seconda con uno sguardo mortificato.
-Mimi, per favore- supplicòla seconda in un bisbiglio mentre cercava di sfilare il braccio dalla presa ferrea di quella che,era certo, fosse la sorella
-Sono Miranda Osborne, é davvero un piacere conoscervi!- esclamòla prima con una voce squillante che attirògli sguardi del resto del tavolo, inducendo la seconda a farsi ancora più piccola. Non sembravano molto piùpiccole di loro, forse di 5 o 6 anni eppure la seconda pareva una bimba indifesa.
-Sirius Black e sono io che sono felice di fare la conoscenza di due bellezze cosìrare- Felpato di profuse in un inchino seguito dal bacia mano che mandò in estasi la prima e fece diventare rossa come un peperone la seconda.
-Fascino Black- sbuffò Remus a bassa voce, ma a quanto pare la seconda lo sentì perché ridacchiò leggermente, mentre la sorella era intenta a perdersi negli occhi grigi del suo amico che, doveva ammetterlo, ci sapeva fare con le donne. In quel momento gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo, quando erano ancora solo quattro ragazzi, i Malandrini, tra le mura di Hogwarts con al seguito una folla di ragazzine con occhi adoranti per il bello e dannato Black e per l'affascinante Potter. Non che Remus si stesse lamentando, perché anche lui aveva il suo fanclub, più modesto, ma comunque attivo.
-Remus Lupin- decise di sbloccare quella scena che faceva molto romanzo rosa, presentandosi. Tese la mano alla seconda, perchésapeva che la prima ormai era persa.
-Vivian Osborne- pigolò timida -e sappiamo perfettamente chi siete- arrossì violentemente nel terminare la frase. Questo, a quanto pare, risvegliò la prima che partì alla carica con un monologo che sembrava avesse provato piùvolte allo specchio. Parlava così velocemente che Remus riuscì a capire solo "Malandrini", "più grandi", "idoli", "Tassorosso" e "Grifondoro". Lunastorta si girò per incontrare lo sguardo sconcertato del suo amico, lo specchio del suo. Intanto la piccola furia aveva terminato la sua arringa e a quanto pare aspettava una loro risposta. Remus balbettò qualcosa e Sirius si limitò a sorridere, ma non con un sorriso qualunque, bensì con il sorriso stile sono-Sirius-Black-e-cadrai-ai-miei-piedi. Cosa che non tardò molto a succedere.
La seconda, Vivian, scosse la testa desolata e ci sorrise comprensiva.
-Quello che mia sorella voleva dire é che voi sicuramente non sapete chi siamo noi, ma noi vi conosciamo bene. Eravamo al primo anno quando voi eravate al sesto. Non eravamo nella stessa Casa, ma vi assicuro che persino nella Sala Comune dei Tassorosso si parlava dei Malandrini. Le vostre malefatte sono leggenda. Eravate un po' come degli idoli-
-Hai sentito Rem?! Eravamo degli idoli!- saltò subito su Sirius e per un attimo a Remus parve di vedere quel ragazzo vivace che era e non un uomo schiacciato dal dolore, dalla perdita e dai ripetuti baci dei Dissennatori in dodici anni ad Akzaban. Remus si lasciò contagiare, perché era stufo di essere solo una pallida ombra con i capelli che tendevano sempre più al grigio e di vivere in una casetta diroccata che come il suo padrone era stata schiava del tempo e degli eventi. Per un attimo Remus J. Lupin tornòad essere Lunastorta e girandosi verso il suo amico vide Felpato. In quel momento James Potter, Ramoso, sarebbe stato orgoglioso di loro.
-Per Merlino! Oh povera me! Idoli? Signorina Osborne da lei proprio non me l'aspettavo! Dalla sua gemella lo posso capire, ma lei? Sempre cosìstudiosa e attenta. Fantastico! I Malandrini sono riusciti a traviare persino una delle studentesse migliori!- esclamò fintamente esasperata la professoressa di Trasfigurazione
-Orsù Minerva nessuno riesce a resistere al nostro fascino- Sirius sollevòil bicchierino di Whisky Incendiario, appena versatogli da Arthur Weasley, in direzione della McGranitt.
A Remus parve quasi di sentire l'urlo assassino: "30 punti in meno a Grifondoro", ma la risata del Preside attirò l'attenzione
-Mia cara Minerva, lo sappiamo tutti che in fondo anche te sei finita vittima del fascino dei Malandrini-
Severus Piton sbuffò disgustato, raccolse il suo mantello e con un rigido cenno del capo salutòi presenti prima di dirigersi verso la porta che sbattèfacendo ricominciare gli insulti della finissima signora Black verso colui che aveva tradito il Signore Oscuro per proteggere dei sudici Sangue Sporco.
-Tornando a noi! Ho alcune domande da farvi- disse la prima, credo che si chiami Miranda, tirando fuori un taccuino.
-No! Mimi no!- esplose visibilmente in imbarazzo la sorella
-Per Merlino e Morgana, Vivi! Quando ci ricapita di averli davanti e di potergli fare tutte le domande a cui tu hai soltanto supposto le risposte-
Le gemelle incominciarono una fitta discussione senza peròfinire una sola frase. Ho sempre sentito dire che i gemelli si capiscono senza bisogno di parole, ma cosìnessuno dei presenti riuscìa seguire il filo del discorso.
-Oh Godric! Arthur, sembra di sentire George a Fred!- rise Molly
Felpato diede una gomitata all'amico e gli fece l'occhiolino.
-Calma! Calma! Gli autografi dopo...-
Tutta la stanza scoppiò in una fragorosa risata e persino le due gemelle si rilassarono e si unirono al clima.
 
 
 
Angolo autrice

Si lo so, sono ossessionata dal personaggio di Remus Lupin! Vi do il permesso di chiamare qualche Medimago e di farmi ricoverare al San Mungo!
In questa OS, a differenza delle altre, ho provato a inserire due nuovi personaggi, le gemelle. Mi sono servita per sottolineare quanto i Malandrini fossero delle “stars”a scuola e quanto siano degli idoli anche al di fuori di Hogwarts. Spero che l’esperimento sia riuscito…
V.P.

  
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