<< Emma, vieni un po’ qui..   >>
Emma con aria annoiata si alzò dal suo letto e raggiunse la madre che stava osservando un vestito colorato, era stato dato in dono da una famiglia di origini francesi .
Solo che la giovane non sapeva che era tradizione in Francia, quando una famiglia donava un vestito a un’altra famiglia , che la ragazza che lo riceveva poi andava in sposa al figlio di coloro che avevano fatto il regalo.
Ma questa era l’Inghilterra con altre usanze e credenze, ma neanche troppo differenti , così pensava Mary Margaret che sorridendo si voltò verso la figlia e la invitò a indossarlo . Sarebbe stato un incanto per il ballo in casa Pack, e li’  in quella occasione avrebbe visto il suo futuro sposo..ebbene si  Mary Margaret Swann aveva..forse, trovato il futuro marito per la figlia e non vedeva che ella lo vedesse.
Emma lo avrebbe amato immediatamente.
Impossibile non amarsi di Jean, il ragazzo dai capelli rosso rame con grandi occhi neri come la pece e corpo snello. Tutte le ragazze di buon costume e non gli correvano dietro, lui doveva solo scegliere e aveva scelto.
Aveva scelto la figlia di David Swann.
<< Mi sta’ stretto , madre   >> sbuffò Emma.
<< Sei stupenda.   >>
Ed era vero. Era stupenda.
Emma sembrava una principessa che si trovavano nelle fiabe mediovali, di quelle che ubbidivano al proprio padre e dicevano sempre di si.
<<  Cambiati che sennò rovinerai il vestito   >> disse tutta allegra Mary Margaret battendo le mani e ridacchiando mentre la figlia la fissava con aria scocciata e trascinava il proprio corpo dietro il camerino.
Era passato un mese e l’amicizia tra Robert Gold e Emma Swann andava nella giusta direzione, Gold era diventato quasi il migliore amico di Emma  .
Anche se ora Gold non viveva più sotto il tetto dei Swann perché aveva trovato un’ottima sistemazione in città, non passava un giorno che non si presentasse in casa loro con una scusa .
Dal discutere delle mosse del Primo ministro a parlare di com’era alzato il prezzo del pane, ma la scusa principale , quella che non poteva dire a voce , era Emma.
Emma Swann era la sua scusa principale, colei che lo faceva alzare dal letto e andare da loro prima che il sole si alzava e un altro giorno incominciasse.
 
<< Ti vedo serio  >>  disse una voce alle sue spalle, una donna dai capelli rossi stava masticando con aria annoiata una mela, Gold sorrise e la guardò
<< Mi vedi serio ..lady Ariel?  >>
Ariel fece si con la testa e si lasciò cadere all’indietro
<< Chi è?  >>
<< Chi è ..chi?  >>
<< Lo sai.. chi è? Chi è Robert? Non mi baci più come una volta, quindi vuol dire che c’è qualcuno  , su parla bell’uomo ?  >>
Ariel sorrise e tornò su con il corpo mentre Gold si lasciava cadere accanto a lei.
<< Avrai sicuramente sentito di parlare della figlia di David Swann … >>
<< Certo  >> il sorriso si allargò  <<  La bella Emma Swann, non mi dire che ti ha rubato il cuore  >>
<< Semmai il contrario dolcezza  >> Gold fece l’occhiolino  << ..Esatto, Emma Swann.  David Swann è ricco, molto ricco >>
Ariel appoggiò il viso sulla spalla di Gold che stava fissando le mani delle dita, non c’era bisogno di andare avanti, la ragazza aveva capito tutto e stava già guardando l’uomo con occhi sognanti
<< ..Se vuoi, posso farti vedere una cosa che potresti fare con la bella Emma.   >>
i due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere mentre la mano della giovane lo trascinava giù lentamente tra le coperte.