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Autore: Manu_Green8    05/08/2013    1 recensioni
Quando una nuova ragazza arriverà al liceo Dolce Amoris, la vita di alcuni studenti cambierà, in meglio o in peggio, per una nuova storia da scoprire...
Riuscirà la nostra protagonista a superare il passato e a integrarsi nella nuova scuola?
Leggere per sapere. E' la mia prima fan fiction, spero vi piaccia. Buona lettura :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov Castiel
<< Debrah >>.
Lei si avvicinò. << Caio, Castiel. Sono tornata >> disse sorridendo.
Il mio cervello iniziò ad entrare in tilt. Cosa voleva dire “sono tornata”? Lei mi aveva lasciato. Perché era qui? Quando avevo ormai iniziato a dimenticare…
Lei era ormai davanti a me: << Mi sei mancato > disse abbracciandomi.
Non potei fare a meno di ricambiare. Fu troppo forte: non riuscivo a darle la colpa per quello che era successo. Sì, mi aveva lasciato, ma chi non l’avrebbe fatto in quelle circostanze?
A quel punto sentii Kaylie dietro di me schiarirsi la voce: << Scusate. Meglio che vada >> disse senza guardarmi. Aveva lo sguardo vacuo. << Kay >> dissi staccandomi dall’abbraccio. Lei non si voltò e continuò a camminare verso il liceo.
La guardai, ma Debrah si mise davanti a me.
<< Va tutto bene, tesoro? >> mi chiese.
Annuii e tornai a guardarla.

Pov Kaylie
Quando Castiel aveva abbracciato quella ragazza qualcosa dentro di me era andata in frantumi. Vedevo come la guardava: con rammarico e adorazione.
Capii che non avrei mai saputo ciò che stava per dirmi. Tornai dentro e mi diressi verso il sottoscala quasi di corsa. Presi la giacca ed uscii svelta.
Sfortunatamente andai a sbattere contro qualcuno. Sollevai lo sguardo: Lysandre. Il mio respiro non era molto regolare. Lui mi guardò: << Kay, stai bene? Cos’è successo? >> mi chiese preoccupato.
<< Ni… niente. Sto bene. Devo… torno a casa. Ci vediamo domani >> dissi.
Lui continuava a fissarmi: << Torni da sola? >> chiese.
<< Io… >>
<< Ti accompagna Castiel? >>.
Scossi la testa: << No. Vado da sola >>
Lui sospirò: << Kay. Dov’è Castiel? Vieni con me e Iris. Non puoi tornare da sola >>.
<< No, davvero, va bene così. Castiel… è con un’amica >> dissi fredda.
<< Amica? >> chiese.
Scrollai le spalle. << Torno a casa >> dissi. Iniziai a camminare e Lys mi disse: << Kay, fa attenzione >>.
Sospirai e uscii. Passai per il cortile e fortunatamente non vidi Castiel da nessuna parte. Misi le mani nelle tasche e tornai a casa con mille pensieri che mi vorticavano in testa. Era incredibile come una giornata iniziata bene potesse finire nei modi peggiori. Castiel non era il mio ragazzo, eppure quando quella ragazza gli era saltata addosso, mi ero sentita ferita. La cosa peggiore da mandare giù era l’espressione di Castiel. Sapevo che non sarei mai stata guardata in quel modo da lui.

Pov Lysandre
Uscii dalla scuola, tenendo Iris per mano. Ero preoccupato per Kaylie. Cosa aveva combinato Castiel? Quando uscimmo dal cortile, lo vidi. Anzi li vidi. Castiel era con una ragazza molto familiare. Ci avvicinammo e scoprimmo che si trattava di Debrah. Oh no, cosa ci faceva lei qui? Ecco chi era l’amica di cui parlava Kay. E lei era stata scaricata da un amico per quella persona. Pensavo che la stupidità di Castiel non avesse fine. Lui ci vide e il mio amico mi guardò.
Con il tono più freddo che avevo chiesi: << Hai visto Kaylie? >>.
Lui si accigliò. << No. Le è successo qualcosa? >> chiese.
<< Spero di no. Buonanotte >> dissi lanciando uno sguardo assassino a Castiel e allontanandomi con Iris. Sentii Debrah dirmi: << Sempre un piacere rivederti, Lysandre >>.
Io sbuffai e ignorandola continuai a camminare.

Pov Kaylie
Passai la domenica a casa con la zia che cercava di tirarmi su di morale. Mi portò uno dei miei film preferiti e si sedette con me a mangiare pop corn. Ero contenta che non mi avesse chiesto cosa non andava.
La mattina dopo mi alzai dal letto decisa a dimenticare tutto quello che era successo due giorni prima. La notte mi aveva stranamente portato consiglio e avevo deciso che sarebbe stato tutto normale. Non potevo farmi distruggere da Castiel.
Accesi la radio e mi preparai sulle note dei Linking Park. Mi vestii e andai a scuola. All’entrata non trovai Castiel e mi diressi direttamente in classe. Quando Iris mi vide mi chiese: << Kay, stai bene? >>.
Io sorrisi: << Certo. Sto benissimo >> dissi. Castiel era già seduto al suo posto e mentre rispondevo alla mia amica sentivo il suo sguardo su di me. Non lo guardai nemmeno e mi sedetti. Le lezioni passarono velocemente e quel giorno non andai alle prove dei ragazzi, ma tornai direttamente a casa con la musica nelle orecchie.

Pov Lysandre
Ero in sala prove e Castiel stava accordando la sua chitarra.
Non avevamo ancora parlato. << Allora. Debrah è tornata? >> chiesi.
Lui mi guardò e annuì.
<< E si fermerà molto? >> chiesi.
<< Non lo so ancora >> rispose.
<< Tsh, ovviamente >> dissi.
Lui sospirò: << Cosa vorresti dire? Perché sei tanto arrabbiato con me? Mi dici cosa ti ho fatto? >> chiese arrabbiato.
<< Oh, a me proprio nulla. Sei tu che continui a rovinarti >> dissi.
Lui rise: << Rovinarmi? Ma cosa credi? Debrah è tornata per me! Non mi rovinerà di certo >>.
<< Come se non lo avesse mai fatto. In soli due giorni ti ha già peggiorato >> ribattei.
<< Lo ha fatto solo per la sua carriera! È stato giusto così; anche io avrei fatto lo stesso >>.
Io risi: << Sì, certo. Sei sempre stato un idiota quando si tratta di quella lì >>.
Lui si infuriò e si alzò, venendo verso di me e prendendomi per il colletto: << Senti, amico, non ti permetto di dirmi cosa devo fare e cosa credi sia giusto per me. È la mia vita! La gestisco come mi pare >> urlò.
Lo spinsi: << Toglimi le mani di dosso, amico >> dissi calcando l’ultima parola. Castiel stava per colpirmi.
A quel punto Iris entrò in classe e iniziò a gridare: << Ragazzi, ma cosa state facendo? Smettetela! >> . Era spaventata.
Castiel si staccò da me. Prese la giacca e uscì dalla stanza, lasciandoci lì.
Mi sedetti sospirando e passandomi una mano tra i capelli.
<< Ma cosa vi è saltato in mente? Siete impazziti? >> mi urlò Iris.

Pov Kaylie
Quella mattina arrivai a scuola e all’entrata qualcuno mi prese per il braccio.
<< Ehi, tu, Kaylie, giusto? >> mi disse la figura davanti a me: Debrah.
<< Sì, Debrah, giusto? >> dissi tranquillamente. Lei annuì.
<< Ho molto sentito parlare di te, ragazzina. Hai un bel gruppetto di amici qui e tutti mi hanno detto che sei davvero una ragazza carina >> disse.
<< Cosa vorresti dire? Perché hai chiesto di me? >> chiesi.
<< Beh, so che passavi molto tempo con il mio Castiel. Ho solo una cosa da dirti. Non metterti in mezzo. Non so cosa c’è stato tra voi, ma io adesso sono di nuovo la sua ragazza. E tu non hai più speranze. Castiel è mio >> disse sogghignando.
<< A me non interessa il tuo Castiel e se tu hai chiesto di me solo per questo sei proprio messa male, Debrah. Scusa, adesso ho da fare >> dissi scrollandomi dalla sua presa.
<< Tu non sai niente! Non sai cosa è successo l’anno scorso >> mi urlò dietro.
La ignorai e andai in classe.

All’intervallo andai in cortile e mi unii a Lys e Iris.
<< Ciao >> dissi.
Lys mi sorrise. << Come stai? >>.
Io sorrisi: << Stanca di essere minacciata. E voi? >> chiesi. Loro mi guardarono stupiti.
<< Che significa? >> chiese Iris.
Io scrollai le spalle e diedi un morso alla mela che avevo in mano. << Pensavo che non ci potesse essere un’altra come Ambra. E invece è anche peggio >> dissi.
<< Ti ha minacciata? >> chiese Lys.
Annuì: << Vuole che stia lontano da Castiel. Come se non lo stessi facendo. Quella ragazza ha davvero dei problemi >>.
<< Stai attenta, Kay. E’ pericolosa, molto più di Ambra >> disse Iris.
Io annuii. << Mi spiegate cosa è successo prima che arrivassi? >> chiesi.
<< Debrah è l’ex di Castiel. Non più a quanto pare. È una cantante. Quando ha ricevuto un’offerta di lavoro ha subito lasciato Castiel ed è partita. Cass ci rimase davvero male. Lei non gli ha nemmeno chiesto scusa. E adesso si è ripresentata. Non ha mai amato Castiel. Chissà che cosa vuole, adesso. Probabilmente ha bisogno di lui come chitarrista >> disse Lys sospirando << ma Castiel è di nuovo caduto nelle sue grinfie. Come può un ragazzo fare lo stesso errore due volte? >> terminò.
Io sospirai e rimasi in silenzio.

Dopo quel giorno le mie giornate erano decisamente cambiate. Non andavo più alle prove dei ragazzi e spesso rinunciavo agli intervalli con i due miei amici. Con Castiel non avevo più parlato e lui non aveva cercato di chiarire nulla. Era questo ciò che mi faceva arrabbiare. Iniziai a passare più tempo con Rosalya. Era sempre stata una ragazza attiva e ribelle e io avevo bisogno della sua presenza.
Qualche giorno dopo in cortile, incontrai di nuovo la cara Debrah.
Cercai di evitarla, ma lei mi si mise davanti. << Vedo che hai capito ciò che ti ho detto >> mi disse. La guardai sconcertata.
<< Ma non del tutto. Vedo ancora come lo guardi. Smettila o te ne pentirai >>.
<< Senti, Debrah. Sono stanca dei tuoi giochetti. La mia vita non ruota intorno a Castiel e tanto meno intorno a te. Quindi smettila di infastidirmi. Ne ho già abbastanza di te >> dissi arrabbiata.
Lei rise: << Bene. Se la metti così, ti racconterò come è andata. Vieni con me >> mi disse.
Io ero accigliata. << E perché dovrei farlo? >> chiesi.
<< Non vuoi sapere la verità? >> disse. Sbuffai: << Solo se dopo mi lasci in pace >>.
Rise di nuovo: << Oh, sarai tu a lasciare in pace me, dopo >>.
Scossi la testa e la seguii fino al sottoscala.
 << Bene. Qui è abbastanza appartato >> disse. Poi cominciò: << L’anno scorso Castiel era entrato a far parte della mia band, lasciando per un periodo il suo amico Lysandre. Lys non voleva che Castiel dividesse il loro gruppo, così litigarono. Castiel divenne il mio chitarrista e mi amava. Anche io lo amavo, ma adoravo certamente di più la mia carriera. Era sempre stata al primo posto per me. Quando un manager mi contattò lo convinsi che era meglio prendere solo me, che era più conveniente. Lui accettò e io avevo ottenuto ciò che volevo. Pensavo che Castiel avrebbe potuto rubarmi i riflettori. L’unico intoppo fu che Nathaniel mi sentì, mentre parlavo al telefono e con la seduzione cercai di convincerlo a non dire nulla. Castiel ci sorprese mentre avevo messo le sue mani sui miei fianchi, anche senza la sua volontà. Castiel diede la colpa a lui e si azzuffarono. Vennero separati da molti e poco dopo dissi a Castiel della mia partenza. Lo mollai, dicendo che non poteva funzionare. Lui rimase in silenzio e io me ne andai >> terminò.
Io la guardai indignata: << Sei davvero un’ipocrita! Cosa sei tornata a fare? E perché mi stai raccontando questa storia? >> dissi.
Lei rise: << Ho bisogno di un nuovo chitarrista e Castiel è perfetto. Se non ne trovo uno potrei anche perdere il lavoro. Ti ho raccontato questa storia per farti capire che io ho il potere. Ho ingannato tutti una volta e posso farlo di nuovo. Tu non devi metterti in mezzo, pivella. O la pagherai anche tu >>.
Io scossi la testa: << Fai davvero pena >>. Lei rise e io uscii dalla stanza. Tornai a casa e raccontai tutto a Rosalya. Lei era preoccupata e mi disse, stranamente, che per il momento era meglio lasciar correre. Le diedi ascolto, anche se non ero molto convinta. Ero decisa a parlare con Castiel.

Il giorno dopo incrociai Castiel in cortile. Era con Debrah e si stavano baciando. Non potevo fare a meno di essere infastidita. Come riusciva a baciarla? Lo aveva manipolato dall’inizio! Quando lei se ne andò mi avvicinai a quell’arrogante e lo presi per un braccio. Lui mi guardò. << Ho bisogno di parlarti >> gli dissi.
Lui mi seguì e disse: << Cosa c’è, Kaylie? >>.
<< Debrah mi ha raccontato un po’ di cose. Non capisci a che gioco sta giocando? Ti manderà al patibolo, Cass. Ti userà per poi buttarti di nuovo… >>
Lui mi interruppe: << Ma cosa stai dicendo? Debrah è qui per farmi un’offerta unica. Non lo farebbe mai >>
Io risi: << Bene. Ti ha già convinto. Cos’è? Ti bastano i baci e due paroline dolci per mandarti in pappa il cervello? >>.
<< Oh. È questo. Sei gelosa di noi >> disse. Lo guardai sconcertata: << Ma cos’hai che non va? Geloso di voi? Ma ti ascolti quando parli? Senti, non ti lamentare poi. Io ti ho avvisato >> dissi andandomene da lì, arrabbiata.

Alla fine delle lezioni, salutai Iris e mi stavo dirigendo verso l’uscita quando Debrah mi tirò per il braccio e mi fece entrare in un aula vuota.
<< Aah. Ti avevo detto di non intrometterti! E tu che fai? Vai subito a parlare con Castiel?! Cosa non capisce quella tua testolina bacata? >> urlò.
La guardai: << Hai vinto. Castiel è ormai convinto. Lasciami in pace >> dissi fredda. Lei rise: << Oh no, cara >>.
Si avvicinò e cogliendomi di sorpresa mi diede uno schiaffo in pieno viso, facendomi finire contro il muro. << E’ ciò che ti meriti >> disse, uscendo dall’aula. Mi raddrizzai faticosamente e mi diressi verso il bagno.
<< Kaylie >>. Non avevo la forza di voltarmi.
Qualcuno mi prese per il braccio. Nathaniel.
<< Ehi, ma cosa hai fatto? >> mi chiese guardandomi la faccia.
Oh no, non poteva essere già così male.
<< Io… ho sbattuto >> dissi.
<< Adesso? >> disse lui scettico << Avanti, chi è stato? >> mi chiese preoccupato.
Io sospirai ed entrai in bagno pensando che non mi avrebbe seguito, ma fece l’opposto. Mi guardai allo specchio e rabbrividii. Il mio zigomo e una piccola parte dell’occhio era già diventato verde e cominciava ad essere viola. Maledissi Debrah. << Me la pagherà >> dissi a denti stretti.
Nath mi guardò: << Chi è stato? >>
<< E’ stata Debrah >> dissi arrabbiata.
Lui sbiancò: << L’hai fatta infuriare? >> chiese piano.
Io lo guardai stupita: << Hai paura di lei? Dopo quello che ti ha fatto… Aiutami a vendicarmi >>.
Lui spalancò gli occhi: << Cosa? Ma sei pazza? >>.
Io ero sempre più sconvolta. << Devo andare >> dissi uscendo dal bagno per raggiungere Rosa.
Lei era già fuori e quando mi vide spalancò gli occhi. << Cos’è successo? >> mi chiese.
<< Debrah mi ha colpita >> dissi arrabbiata.
<< Cosa?! Maledetta… La pagherà! >> disse dirigendosi verso la scuola, sapendo che la vipera adesso stava guardando le prove dei ragazzi.
La fermai: << Rosalya! Fermati. Gliela faremo pagare, te lo prometto. Ma non adesso. Andiamo >> dissi.
Lei controvoglia mi seguì e mi chiese: << Cosa pensi di fare? >>
Io sorrisi e le dissi il mio piano.

Il giorno dopo andai a scuola con una felpa grigia e il cappuccio sulla testa. Il mio zigomo era ormai diventato viola e neanche il trucco poteva fare nulla.
Quando Iris e Lys mi videro spalancarono gli occhi: << Cosa hai fatto? >> mi chiese Iris.
<< Ve lo spiego dopo >> dissi.
Lys si infuriò: << E’ stata lei, vero? >> mi chiese. Io annuì e Iris disse: << Ma come ha potuto? Lurida… >>
<< State calmi, ragazzi. Ho già un piano >> dissi sorridendo.
Prima di andare in classe Castiel mi fermò: << Kaylie >>. Sbuffai e lo evitai. Vidi il suo sguardo stupito, dopo essersi accorto di ciò che avevo sulla faccia.
<< Cosa hai fatto? >> mi chiese.
<< Ho sbattuto >> dissi prima di riprendere a camminare.
Lui mi seguì. << Non sei così stupida da sbattere la faccia. Hai fatto… a botte? >>.
Io mi fermai di colpo: << Quando vieni colpito da un’altra persona senza avere il tempo di reagire e non ricambiando il colpo subìto, non lo definirei proprio a botte. Sai, la tua fidanzata è davvero meschina! >> gli dissi infuriata.
Lui mi guardò male: << Non ci credo! Stai dando la colpa a Debrah per qualcosa che non ha fatto? Lei non ti avrebbe mai colpita! Ma che ti prende? Perché fai così? Devi lasciarla in pace. Perché ce l’hai tanto con lei? >> mi urlò.
Io risi: << Ma sei deficiente? Pensi che mi inventerei una storia simile? Bravo, Castiel. Continua così, a farti prendere in giro, di nuovo. Pensavo fossi più intelligente >> dissi lasciandolo lì.

Quel pomeriggio Iris, Rosa e Lys si trovavano tutti a casa mia e insieme parlammo degli ultimi dettagli del mio piano. Domani era il giorno giusto. Sarebbe stata le resa dei conti.
Il giorno dopo eravamo tutti un po’ agitati. Alla fine delle lezioni cercai Debrah e la trovai in un’aula  non del tutto vuota. Perfetto la mia parte era appena iniziata.
<< Debrah. Ho bisogno di parlarti >> dissi.
Lei mi guardò e mi sorrise.
<< Vieni con me >> dissi. La portai nella nostra classe, che era la più lontana dalle altre e si era ormai svuotata. Intanto Rosa e Iris si erano accorte del nostro movimento e la rossa fece la sua parte.
Entrammo in aula. << Ho deciso di lasciarti in pace. Puoi fare tutto quello che ti pare. Non ho intenzione di intralciarti >> cominciai.
<< Era ora, mocciosa >> mi disse.
<< Comunque sei solo un’ipocrita, Debrah >>. Lei dava le spalle alla porta aperta e non si era accorta che Castiel era lì davanti. Iris era riuscita ad avvisare Lys, che aveva portato l’amico proprio lì. Quando ci aveva viste parlare si era fermato.
Lei rise: << Io non sono un’ipocrita! Faccio solo le cose per me stessa. Metto me prima di tutto e non mi interessa degli altri. Potrei ingannare cento volte quell’illuso di Castiel solo per arrivare al successo. È troppo stupido per capire che lo sto usando >> disse.
A quelle parole Castiel parlò: << Troppo stupido? >> chiese.
Sentendo la sua voce Debrah si pietrificò. << Castiel. Io… >> biascicò voltandosi verso di lui.
<< Ho già sentito abbastanza. Vattene, Debrah. Non voglio più avere a che fare con te! >> disse.
<< Ma… aspetta… io… stavo scherzando… >> disse lei sul punto di piangere.
<< Vattene! >> le urlò Castiel.
Lei uscì dalla stanza, passando accanto a Lys, fermo sulla porta.
Castiel mi guardò abbattuto: << Kaylie >>.
<< No, Castiel. Lasciami in pace >> dissi scansandolo e uscendo dalla stanza. Avevo le lacrime agli occhi e corsi verso l’uscita. Una frase mi ronzava per la testa: Non mi aveva creduto per tutto il tempo.
Proprio lui, il ragazzo di cui avevo perso la testa e per cui mi preoccupavo ogni volta. Lui, che mi aveva fatto ridere milioni di volte o che mi tirava su di morale. Lui, con cui passavo praticamente tutto il mio tempo. Sì, proprio lui mi aveva pugnalata alle spalle.



Angolo dell'autore: Ciaoo ragazzi! :) Ecco il nuovo capitolo.. Come vi sembra la storia per adesso? Copme pensate che stia venendo? Accetto tranquillamente anche le critiche ;)
Aggiornerò presto.. 
xoxo
 
  
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