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Autore: Dama DeLupottis    06/08/2013    5 recensioni
Seguito di "Un bisturi al posto del cuore", ma può essere benissimo letta separatamente, visto che le storie hanno in comune solo i protagonisti. In sintesi parla della difficile storia d'amore fra un chirurgo e una sua (ormai) ex-paziente di ben 28 anni più giovane. Gli ostacoli non sono pochi, e da come si può intuire dal titolo alcuni di essi possono essere piccoli, ma molto "ingombranti"! non voglio svelare parte integrale della trama quindi...buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pov. Anna

Maledizione! Tra tutte le mete che potevamo scegliere…proprio l’India? Perché non un paese europeo, o al massimo statunitense o canadese? No! L’India! Maledetta la mia voglia di scoprire l’oriente! Quando avevo scelto questa meta insieme a Manuel, non avevo minimamente pensato alle vaccinazioni e alle profilassi da fare e soprattutto agli effetti collaterali che queste portavano! E così… eccomi qua: mi alzo tutti i giorni con la nausea, il mal di testa e anche qualche linea di febbre. Sono distrutta ancora prima di partire!

Raggiungo la cucina, in perfetto stile nonnetta, dove trovo Vayda che sta facendo colazione con latte e fette biscottate con marmellata, mentre io mi limito a prepararmi una tazza di the con qualche biscotto da mangiarci assieme.

- Allora come ti senti stamattina?- domanda la mia amica sorridente come sempre

- Male! Come ieri, l’altro ieri e i tre giorni precedenti! Farò una vacanza da schifo!- borbotto sedendomi sulla sedia come se fossi già senza forze.

- Maaa…posso dirti una cosa? – aspetta che io annuisca e poi prosegue dicendo:- Non è che magari sei incinta?-

Subito la guardo bieca e rispondo:- Ti pare che io possa essere incinta?-

- Beh…sei irascibile e nervosa, hai la nausea e sei così abbattuta…-

- Non sono abbattuta…sono solo un po’ stanca!- sbotto innervosita:- E ho la nausea a causa di tutti i farmaci che il mio medico mi ha ordinato di prendere. E sì, sono irascibile e nervosa perché mi sto rovinando la vacanza ancora prima di cominciarla, parto tra due giorni e non ho la minima voglia di fare i bagagli e per di più devo trovare un posto dove sistemare il gatto, visto che la mia compagna mi abbandona una settimana prima del previsto!-

Sì lo ammetto: non sono adatta a viaggiare! Odio preparare le cose, odio ancora di più disfarle e il viaggio mi stravolge!

Perché lo sto facendo allora? Per Manuel! Lui è così entusiasta di questo viaggio, non voglio rovinare tutto dicendogli che io non sono la tipa adatta a viaggiare!

- Scusami non è colpa mia se mia zia è stata ricoverata in ospedale!-

- Hai ragione! Perdonami!- rispondo sentendomi terribilmente in colpa:- E’ che io odio viaggiare, tutto qua!-

- Ma non hai già viaggiato con l’altro? Non sei andata a New York e anche in Grecia con lui, il suo collega e la moglie?-

- Sì sì l’ho fatto!- rispondo ricordandomi che solo quattro mesi fa stavo a prendere il sole sulle meravigliose spiagge di Kos con Antonella, mentre Massimo e Dario partecipavano come relatori ad uno dei loro barbosi convegni, che li costringeva a girare mezzo mondo! Poverini eh? E pensate che avevano pure il coraggio di lamentarsi!

- E allora? Qual è la differenza?-

- La differenza sta nel fatto che là potevo rilassarmi…qua invece, lui ha programmato in modo da vedere il più possibile in pochi giorni! Non c’è quasi nemmeno il tempo per dormire!- rispondo sperando che sia solo questo il motivo per cui non sono così eccitata all’idea della partenza.  

So cosa state pensando: il fatto di andare in vacanza da sola con il mio ragazzo non avrebbe dovuto farmi elettrizzare fino all’ultimo capello a prescindere dall’itinerario stabilito? Lo pensavo anch’io all’inizio…ma a quanto pare…non è così!

- Senti alla fine…hai trovato una sistemazione per Giuggiola? Hai pensato alla tua amica dottoressa super carina e gentile? Sono sicura che si troverebbe benissimo a casa sua!-

- No! Sia il marito che il figlio sono allergici al pelo degli animali…non penso che sarebbe disposta a tollerare un’epidemia in famiglia!-

- E allora da chi la porti?-

- Non lo so! Non ne ho idea! Non ho nessun altro di cui fidarmi!-

- Nessun altro… tranne lui!

- Nononono! - mi precipito a dire:- No no no assolutamente no! Lui odia i gatti!-

- Ma non odia te! E visto che il gatto è tuo…potrebbe fare un’eccezione!- esclama sorridendo per cercare di convincermi a fare un tentativo

- Ma non posso chiedergli questo! Non accetterà mai!-

- E tu non chiederglielo! Presentati da lui così….e convincilo! In fondo se vuole esserti amico…dovrà pur fare qualcosa per meritarselo! Eddai…che ci vuole?-conclude facendomi gli occhi dolci

Tanto coraggio…solo questo!

- Va beh ci penserò! Se non troverò altra soluz…- m’interrompo per correre in bagno, visto che la colazione sta facendo un percorso più strano del solito…direi quasi contrario! E credetemi…non è una bella sensazione sentire che le cose vanno storte!

Per fortuna riesco a trattenerla nel mio stomaco senza provare altre disgustose sensazioni, ma quando ritorno in cucina Vayda non si astiene dal commentare divertita:- Te l’ho detto! Per me sei incinta!-

- E io te lo ripeto che non lo sono!- ringhio guardandola malsissimo:- E per di più … non sei divertente!-

Lei sorride di nuovo alzando le mani in tono di resa, e poi torna ad ultimare i suoi bagagli visto che tra poche ore ha il volo per la Bulgaria.

Dopo aver ricontrollato più volte di aver preso tutto l’occorrente, mi saluta con un caldo abbraccio dicendomi:- Ciao stellina! Ti porterò un regalino!-

- Ma non stare nemmeno a pensarci!- rispondo quasi con le lacrime agli occhi:- Stai con la tua famiglia, prenditi cura di tua zia e mi raccomando tienimi aggiornata!-

Mi piange il cuore a chiudere la porta di casa alle sue spalle, rimanendo da sola in questo insolito silenzio. Eppure io sono sempre stata una tipa solitaria! Ma ormai ero abituata ad altro…e anche se all’inizio lo davo per scontato…ora che non c’era cominciava già a mancarmi!

Non appena mi riprendo da questa malinconia improvvisa, comincio immediatamente a fare le pulizie di casa: non che io abbia tutta questa voglia di mettere a posto, ma visto che stasera Manuel verrà qui a mangiare e a dormire, devo cercare di rendere questa casa il più presentabile possibile.

Ve l’ho già detto che Manuel ordina i suoi vestiti nell’armadio, dal più pesante al più leggero e dal colore più chiaro a quello più scuro? Beh ora lo sapete! E penso che possiate anche capire la mia ansia a riguardo.

Ma visto che di ansia io ne ho sempre poca…aggiungiamocene un altro po’, inviando un messaggio a Dario:- Domani sei a casa? Ho deciso di avverare il tuo desiderio di conoscere Manuel…ma in cambio mi devi fare un piccolo favore…-

Sospiro e mi siedo sul divano con il cellulare accanto, aspettando con ansia una sua risposta. E’ passata una settimana dal weekend trascorso insieme, e nonostante l’accordo preso, per un’intera settimana lui non si è mai fatto sentire, e io, non ho avuto il coraggio di chiamarlo, vuoi perché non volevo rovinarmi la partenza con altre pare mentali, o vuoi perché avevo voglia di stare solo con il mio ragazzo…non lo so! so solo che non ci siamo sentiti e questa cosa mi riporta un po’ alla situazione che si era instaurata fra noi prima del compleanno di Massimo: puro e totale silenzio.

Finalmente il cellulare vibra, e leggo immediatamente il suo messaggio accompagnata da una fastidiosa stretta allo stomaco:- Quale onore! Arrivo a casa per le sei…e riguardo al favore… ti dico subito che se c’entra qualcosa con la mia auto è un NO… per il resto se ne può parlare!-

Non riesco a fare a meno di rileggere quel messaggio almeno tre volte sorridendo ogni volta come se fosse la prima. Dario è una persona che si apprezza col tempo, che di primo acchito può sembrare antipatica, ma che alla fine si rivela veramente per ciò è: una persona d’oro.

Riprendo a sistemare la casa, infine, decido di sedermi sul divano a guardare un film a caso intanto che aspetto l’arrivo di Manuel. Ne scelgo uno romantico, dove lei ama lui, e lui ama lei… ed è tutto rose ed arcobaleni. Peccato che la realtà sia un po’ più complicata dei film!

Una volta pensavo che l’amore vero potesse superare ogni cosa, ma a quanto pare ci sono dei limiti che non possono essere valicati, forse per mancanza di coraggio, o forse perché proprio l’amore vero sa quando è il momento di essere messo da parte per il bene dell’altra persona. E’ triste da pensare…lo so, ma preferisco pensare che Dario mi abbia lasciato per il mio bene nonostante mi amasse  per davvero, piuttosto che ammettere che il nostro non fosse vero amore.  Sarò anche un’illusa forse… ma a volte le illusioni servono per continuare a vivere, senza porsi troppe domande e senza avere inutili rimorsi.

Finalmente Manuel suona alla porta: lo accolgo in casa con un abbraccio e un bacio, e dopo aver messo il bouquet di rose rosse che mi ha portato in regalo in un vaso di acqua fresca, lo invito a darmi una mano ai fornelli,visto che si avvicina l’ora di cena.

Cosa si mangia per cena? Carne e insalata, niente di più! Niente carboidrati e niente grassi dopo le sei di sera! Questa è la sua politica! Non si può discutere!

- Perché non metti un po’ di musica mentre cuciniamo?- domanda mentre taglia a fettine i pomodori

Annuisco e vado a collegare il mio I-pod con le casse.

In fatto di gusti musicali non andiamo proprio pienamente d’accordo, ma riusciamo a convivere senza scannarci! Certo, lui odia artisti che io adoro, e viceversa…ma in fondo…non possiamo andare d’accordo con tutto no? Eppure cerco di adattarmi, cosa che non ho mai fatto con Dario, con il quale non andavo mai d’accordo in niente, ma tenevo ugualmente le mie ferme convinzioni come lui teneva le sue. È forse questo il segreto dell’amore vero? Adattare i tuoi pensieri a quello dell’altro? Cercare di comprenderlo e andare d’accordo anche a costo di calpestare una parte delle tue convinzioni? Mah! A me sembra tanto una perdita dell’indipendenza, cosa che io non vorrei mai fare! Ma forse è necessaria…forse il vero amore comporta anche tutto questo…

Ma allora…con Dario non era vero amore! E con Manuel forse sì! Eppure…non riesco a convincermene del tutto!

Ah che confusione! Sarà meglio concentrarmi solo sulla carne!

Ad un certo punto Manuel mette involontariamente il dito nella piaga:- Bella questa canzone! Mi piace un sacco nonostante sia di Pink!-

Vorrei subito dirgli “ perché, che cos’hai contro Pink?”, ma poi, accorgendomi di che canzone si tratta resto immobile ad ascoltare parola per parola quella che secondo lei è la ricetta perfetta per il “true love”:


At the same time, I wanna hug you                                          Allo stesso tempo, ho voglia di abbracciarti 
I wanna wrap my hands around your neck                                di avvolgere le mie mani attorno al tuo collo
You're an asshole but I love you                                               Sei uno stronzo, ma ti amo 
And you make me so mad I ask myself                                     E mi rendi così pazza da chiedermi                          
Why i'm still here, or where could I go                                       perché sono ancora qui? o dove potrei andare?
You're the only love i've ever known                                         Sei l’unico amore che io abbia mai conosciuto
But I hate you, I really hate you, so much                                 Ma ti odio, ti odio veramente, così tanto che
I think it must be                                                                      penso debba essere…

True love true love                                                                    Vero amore, vero amore
It must be true love                                                                  deve essere vero amore
Nothing else can break my heart like true love                           Nient’altro potrebbe spezzarmi il cuore così
True love, it must be true love                                                   Vero amore, deve essere vero amore
No one else can break my heart like you                                   Nessun altro potrebbe spezzarmi il cuore come fai tu


 
Le parole della cantante entrano nella mia testa e cominciano a vorticare. Non importa se siano in inglese, il concetto purtroppo è semplice e mi arriva come uno schiaffo in pieno viso.

Perché mentre le ascolto non faccio altro che vedere il suo volto? Maledizione! In ogni battuta vedo lui! Lui che a volte è così caparbio e stronzo da costringermi ad odiarlo; lo stesso lui che sa essere così dolce da farti stare male. Quante volte ho desiderato prenderlo a sberle?! Ormai ho perso conto! Ma altrettante volte e forse anche di più ho desiderato abbracciarlo e lasciarmi andare fra le sue braccia così forti e sicure.

- Tu mi odi tanto vero?- domanda Manuel tutto sorridente all’improvviso

- No! Perché dovrei?- rispondo cercando d’ignorare tutto ciò che sto sentendo dentro in questo momento

- Beh non hai sentito? Se non mi odi…non mi ami veramente!- esclama fingendosi serio

- Che cosa?- domando sbalordita:- Credi davvero che…- non sono preoccupata del fatto che lui possa crederci veramente e che mi lasci per questo, ma piuttosto del fatto che se in questo c’è un minimo fondo di verità…io sto sbagliando tutto! E questo mi spaventa! Mi spaventa assai perché ormai non posso più tornare indietro…

- Ehi ehi tranquilla! Stavo scherzando! Non credo che due persone debbano per forza odiarsi per stare bene insieme! Insomma…è anche irragionevole come cosa…non può essere!- cerca di calmarmi accarezzandomi dolcemente le spalle

- Già! Non può essere!- esclamo fingendomi sollevata, ma in realtà mi sento sprofondare.

Perché è irrazionale, non può essere, ma se così fosse? Se questo fosse il vero amore? Che ne sarebbe di me? Della mia vita? Di tutto ciò per cui ho lottato? Cambierebbe tutto e sicuramente non in meglio. Non ho il coraggio di farlo! Preferisco dare ragione alla teoria di Manuel, decisamente più razionale, e meno spaventosa!

- Amore tutto bene?- domanda preoccupato vedendomi fissare il vuoto:- Ti vedo un po’ smarrita! E’ ancora per la battuta di prima?-

- Sì …cioè…no…è tutto ok!- rispondo scuotendo la testa e facendo il sorriso più finto di tutta la mia vita.

- Sicura? Cioè non era mia intenzione farti tornare alla mente brutti ricordi…insomma…non lo faccio di proposito! Se tu mi dicessi il motivo per cui è finita con il tuo ex…eviterei qualsiasi cosa si possa riferire a lui!-

- Non ce n’è bisogno!- mi affretto a dire:- E poi sai che non ne voglio parlare…è un capitolo chiuso!-

- Lo capisco, ma…non ti sembra di esagerare? Dimmi almeno il suo nome! E’ come se avessimo a che fare con un fantasma!-

- Il suo nome non ha importanza!- esclamo indispettita:- Ormai fa parte del passato e lì deve rimanere!-

- D’accordo! Non insisto!-

Un fantasma! Ecco ciò che è Dario per Manuel! Mi sento una sporca bugiarda a non avergli detto che quell’amico con cui andavo molto d’accordo e poi avevo litigato in realtà era il mio ex. Ma ormai è troppo tardi per dirlo! Non voglio rovinare tutto!

La cosa buffa è che Manuel non si era mai posto il problema che Dario potesse essere stato qualcosa di più che un semplice amico: da quando aveva saputo la sua età, si riteneva al sicuro sotto questo punto di vista. Perché in effetti aveva ragione: solo un’insana di mente come me poteva innamorarsi di un uomo così vecchio!

Durante la cena fingo di sorridere, di essere interessata a ciò che Manuel sta dicendo riguardo all’India, a ciò che vedremo, a ciò che faremo. Ma come può essere così cieco? Come può non accorgersi che sto morendo dentro?

Dopo aver lavato i piatti dico:- D’accordo allora io vado a dormire!-

Giungo in camera mia, ma mentre mi sto per mettere il pigiama, Manuel mi raggiunge alle spalle e mi abbraccia così, senza preavviso. Io sobbalzo spaventata, visto che la mia testa al momento non si trova esattamente qua.

- Ehi amore! Ma quanto sei tesa stasera? Rilassati…ci sono qua io!-

 Già…e forse è proprio questo il problema!

Sono ancora persa nei miei pensieri, quando mi rendo conto che Manuel mi sta lentamente spogliando, conducendomi verso il letto…

Cerco di fermarlo:- No stasera no! Sono stanca e in più lo sai che non mi sento molto bene!-

- Ma questa è l’unica notte che passeremo insieme! Cioè…in India saremo così stanchi alla sera…che sarà un miracolo se riusciremo a raggiungere il letto prima di crollare! Stasera invece è tutto perfetto!- conclude cominciando a baciarmi il collo e la clavicola.

Non c’è niente di perfetto questa sera! Vorrei urlarlo…lo vorrei davvero, ma non ce la faccio. L’unica cosa che riesco a fare è arrendermi al suo volere, anche se questo è un insulto al mio orgoglio. Ma questa sera non riesco a combattere…non riesco a fare niente, mi sento come se fossi vuota…una marionetta…ecco ciò che sono!

Chiudo gli occhi, come se volessi cercare di nascondere questa tristezza, tristezza che tanto…lui non vede in ogni caso.

All’improvviso però, mi rendo conto che quasi nemmeno io vedo lui: sento le sue mani che accarezzano il mio corpo, so che sono le sue, ma non riesco a fare a meno di desiderare un altro paio di mani, che a quest’ora…chissà cosa staran facendo…e mi rendo conto di sperare che in questo momento non stiano anch’esse toccando una donna che non sono io. Cerco di concentrarmi sugli occhi blu del mio ragazzo, che sono così belli, così profondi, ma anche quelli sembrano cambiar colore, sembrano diventare verdi e un po’ marroni, di un colore indefinito…così misterioso tanto quanto la persona a cui appartengono. Dannazione! Sto facendo l’amore col mio ragazzo e continuo a vedere Dario! In questo momento lo desidero così tanto che mi sembra quasi di sentire la sua voce, o addirittura il suo profumo. Ogni fibra del mio corpo sembra gridare il suo nome. No! Non può essere! Questo è l’inferno!

Come posso fermare tutto questo? Mi resta solo una via d’uscita: fare in modo che questa tortura, finisca il più in fretta possibile. Così mi concentro, cerco di ricordare quanto amavo questo fino a qualche settimana fa, quando le cose fra di noi funzionavano ancora a meraviglia. Decido di spegnere le mie emozioni, troppo forti e incontrollabili per essere gestite tutte in una volta sola e ricerco solo una cosa: il piacere fisico…e lo raggiungo…ma solo quello… ed è niente in confronto a tutto ciò che ho perso.

Mi addormento sfinita, ma come immaginavo, questa notte è popolata da incubi, e il protagonista è sempre lui. Sogno che io e Dario siamo ancora insieme, siamo felici e ci troviamo in vacanza. Poi appare una parete di arrampicata… che mi sembra un po’ famigliare, ma all’inizio non riesco a realizzarne il motivo…fino a quando tutto si fa chiaro: un moschettone che cede, qualcuno che cade, gente che urla…paura…panico…fino a quando vedo lui, al suolo…senza vita.

– Nooo! DARIO!- urlo con tutta la disperazione che ho in corpo, fino a quando apro gli occhi, e mi rendo conto di essere seduta nel mio letto, tutta sudata e ancora spaventata per ciò che ho visto e che sembrava così reale.

- Amore! Shhh! Era solo un brutto sogno!- dice Manuel accendendo la luce

Io pian piano riprendo a respirare mentre Manuel mi accarezza la schiena e sussurra:-  Va tutto bene! Dario sta bene! Torna a dormire!-

Mi sdraio sul cuscino, ma prima di spegnere la luce, il mio ragazzo esclama:- Tieni davvero molto a lui!-

- Sì- sussurro chiudendo gli occhi nella speranza che spenga la luce senza colpire ulteriormente un ferita che sanguinava già abbastanza di per sé.

Mi sveglio verso le prime ore del mattino, con la solita nausea che ormai mi fa compagnia da una settimana. Sembra quasi più sopportabile dei giorni scorsi! O forse sono io che sto talmente male, da non darle più nemmeno così tanto peso.

Trascorro la giornata ad ultimare le valigie, infine mi preparo per andare a casa di Dario: indosso un vestito abbastanza leggero, poiché nonostante siamo in ottobre, le giornate sono ancora molto soleggiate, e inoltre penso che il mio orgoglio femminile non mi permetterebbe di avere freddo proprio stasera.

Adoro questo vestito! Non è troppo corto, né troppo lungo, arriva fino al ginocchio, è stretto in vita e termina gonfiandosi a balze. Ma la cosa che mi piace di più è il suo colore: “verde sala operatoria”! Ormai l’ho definito così! Perché lo associo a questo…e con questo…lo associo a lui.


 
Scusateeee! Non è questo il capitolo che vi avevo promesso! In realtà questa è solo la prima parte…ma visto che stava diventando troppo lungo, ho deciso di dividerlo per non sacrificare troppo l’ultima parte che sarà nel prossimo, ossia l’incontro con Dario. Nel frattempo se aveste voglia di commentare anche questo, mi fareste davvero felice! Anche poche righe, non pretendo un poema! Ciao ciao! a presto!
  
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