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Autore: alliejwatson    06/08/2013    2 recensioni
E' una storia Bade, cioè che vede protagonisti Beck Oliver (Avan Tudor Jogia) e Jade West (Elizabeth Egan Gillies), personaggi della serie televisiva 'Victorious'.
Sono abbastanza fedele alla serie, solo con qualche ritocchino.
[dal capitolo uno]:
« Sono stufo di litigare, Jade. »
« Stai rompendo con me? Vuoi rompere? »
« No- » replicò Beck, spostandosi il lungo ciuffo dei capelli neri che gli scendeva sugli occhi.
Di solito faceva quel movimento solo quando era stanco, o esaurito.
« Dimmelo! Vuoi rompere? »
Beck scosse la testa e guardava Jade supplicandola di smetterla: non voleva che litigassero davanti ai loro amici.
« Sai cosa, Beck? Ora esco fuori da questa porta e conterò fino a dieci. Se non sarai fuori al dieci, andrò a casa e sarà finita tra noi due. Per sempre. »
Così Jade con enfasi e rabbia aprì la porta e se la chiuse alle spalle. La ragazza era convinta che Beck avrebbe aperto la porta e sarebbero andati via insieme, ma invece lui non uscì fuori dalla casa di Tori e così se ne era andata via senza di lui.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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                                                                                                                   Bade Story

 

 

                                       




Dopo la litigata Beck si era scusato con tutti i suoi amici, compresa Tori, e poi aveva preso la giacca e le chiavi della sua auto per tornare a casa. Non abitava molto lontano, ma la strada gli parve più distante del solito.
Era fermo a un semaforo  tra la Burton Way e la Terza Strada, quando sentì un rumore di sirene provenire dalla strada che si intersecava alla sua. Dopo qualche secondo vide il lampeggiante rosso e il veicolo giallo con la scritta “Autoambulanza”.
Che cosa sta succedendo? Che è capitato?
Vide che l’ambulanza si fermò sul ciglio della strada.
Beck non indagò oltre e tornò ai suoi pensieri, quando improvvisamente vide le auto dei telegiornali locali arrivare e piazzarsi davanti alla sua macchina. Le porte delle auto si aprirono e uscirono tutti i giornalisti di corsa con dietro i cameramen per andare a filmare la news per il giorno dopo, o addirittura per la notte stessa.
Beck incuriosito dalla folla che si era raggruppata intorno all’ambulanza, decise che anche lui voleva sapere cosa era capitato.
A ogni passo che avanzava, sempre più gente arrivava, tra cui anche turisti.
Il ragazzo alzò gli occhi a cielo e arrivò dietro il vicolo dell’ambulanza e vide una macchina nera tutta accartocciata all’interno di un camion. La curiosità lo spinse ad avanzare e a scoprire che lui aveva già visto la ragazza che era stata vittima dell’incidente, la quale era stesa per terra con tutti i medici intorno che cercavano di farla rinvenire.
La ragazza era la sua ragazza. O meglio la sua ex-ragazza.
Era la sua Jade.
Beck sotto shock scrutò il volto della vittima e vide che aveva tagli in tutto il corpo: viso, braccia, gambe, e perdeva sangue. Tanto sangue. Troppo sangue.
Il tempo si bloccò in quel momento per lui. Non riusciva a vedere nessun altro a parte Jade, la ragazza che amava più di ogni altra cosa.
Mentre guardava la scena sentì un urlo che non capiva da dove provenisse, ma poi scoprì che era lui ad urlare. Era lui a essere steso a terra e a battere le mani sull’asfalto.
Alcuni medici gli si avvicinarono e gli chiesero se conosceva la ragazza, ma Beck non riusciva a parlare. La sua lingua era come bloccata. Continuava solo a ripetere “Jade. Jade. Jade…”, senza sosta.
« La prego, ragazzo. Ci può dire chi è questa ragazza? Non ha documenti addosso, non possiamo identificarla. » gli chiese un dottore più anziano.
« Ja- J- Jade. Si chiama Jade. » mormorò Beck, ancora sotto shock.
« Grazie mille, ragazzo. » gli rispose il medico, prima di alzarsi.
« La salverete, non è vero? » domandò Beck, afferrando l’uomo per il braccio.
Lo sguardo del vecchio vagò tra la folla e poi si puntò sul corpo inanime della ragazza che stava per essere caricato in autoambulanza.  « Sì, » disse infine « credo di sì. »




NOTE DELL'AUTRICE:
E per oggi è il secondo capitolo! Mi scuso nuovamente per la lunghezza - so che è corto - ma mi rifarò negli altri. (:
Detto questo, non smettete di seguirmi. So che è triste, ma presto accadranno delle belle cose, su! 

   
 
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