Capitolo 3:

-pov.George-
Sono nella mia nuova casa, nella mia nuova stanza, steso sul mio letto a guardare il soffitto. E' tutto così nuovo qui, anche se in meno di un giorno ho già conosciuto molte persone. Ho legato soprattutto con Lucy e ora ho anche scoperto che è la mia vicina di casa...pensando a lei mi alzo, sono curioso di sapere quello che sta facendo. Dalla sua finestra non si vede nessuna luce, sono le cinque e trenta ma già prima aveva detto di avere sonno, quindi probabilmente starà dormendo. In effetti è cosi carina e gentile con me, mi tratta come l'amico di una vita anche se mi conosce solo da questa mattina.
-ehi george,preparati che andiamo a cena dai vicini,ci hanno invitato per darci il benvenuto- sento gridare mia mamma,dal piano di sotto.
-va bene,ma'- le rispondo velocemente
mi faccio una bella doccia rinfrescante,mi sento rinato,cerco nella mia valigia qualcosa da mettermi,non avevo ancora avuto tempo di sistemare le mie cose,sono arrivato qui ieri pomeriggio e stamattina sono già dovuto andare a scuola,decido di mettere un jeans con una maglia a mezze maniche bianca e una felpa da college sopra,il tempo a Londra è sempre incerto,si sono fatte le sette meno venti,così per perdere un po' di tempo decido di passare del tempo al computer e ascoltare della musica,dopo un'ora circa sento mia madre chiamarmi dal piano di sotto così scendo per raggiungere casa di lucy.
-george mi raccomando sii gentile e porta tu questo dai-dice mia mamma dandomi un dolce
-va bene mamma,stai tranquilla- ho diciannove anni,non ho bisogno delle sue raccomandazioni
mia mamma sospira e bussa alla porta di casa Montgomery.
-pov.lucy-
-ehi lucy sveglia,fatti una doccia e preparati,stasera vengono i vicini a cenare qui,sono le sette veloce- sento gridare mia mamma dal corridoio,ok ho dormito per ben due ore,lentamente mi alzo dal mio letto e mi avvio verso il bagno per farmi una doccia fredda,uscita apro il mio armadio e prendo i miei pantaloncini e la mia maglia della hollister,c'è scritto tipo 'se perdi la strada,ti ritroverai in justin' la amo, metto anche le mie calze nere,di sera non fa tanto caldo qui a londra eh,metto le mie coverse e mi trucco,si,non riesco ad uscire di casa senza quella roba in faccia,puo' sembrare stupido ma mi sento più vulnerabile del solito altrimenti,non è che mi faccio trucchi eccessivi eh solo del fard,eyeliner e mascara,mi sento stupida vedendo le mie migliori amiche che si sentono al proprio agio anche senza quella schifezza sulla loro faccia,sento il campanello bussare,devono essere arrivati.
-lucy,vai tu io devo finire di preparare- sento gridare mia mamma dalla cucina,credo,io mi chiedo ci sono papà e gabrielle,mia sorella,perchè devo andare io?Comunque scendo le scale e vado ad aprire.
-avanti,benvenuti a casa- dico sorridendo,entra prima la mamma di george ,mentre lui è ancora sull'uscio,è davvero carino vestito così,
-ehi lucy,questo è per voi- dice porgendomi un vassoio,c'è un dolce,sembra davvero invitante.
-grazie,accomodati,dai-gli dico,chiudendo poi la porta e avviandomi nella sala da pranzo,dove ormai  tutti erano già seduti.
-mamma hanno portato questo,lo metto in cucina-annuncio,sento mamma ringraziare,poso il dolce in cucina e torno da loro,è rimasto solo un posto,vicino a George e Gabrielle,lei è più piccola di me,ma di poco,ha tredici anni,non andiamo daccordo,assolutamente no,siamo come cane e gatto,ma ci tengo a lei,anche se non lo dimostro mai,la cena procede tranquillamente,mia mamma e qella di george sembrano aver legato molto,gabrielle continuava a giocare con il telefono mentre io parlavo con george,mi sto divertendo,mi piace stare in sua compagnia,lo adoro.
-è il momento del dolceee- mia mamma esulta come una bambina,il dolce?quindi significa che tra un po' dovranno andare via?mi sento triste immediatamente,una delle cose che odio di me è che mi affeziono troppo alle persone ed ecco è capitato di nuovo,anche con lui.
-lucy,perchè non mangi il dolce?- sento dire dalla mamma di george,si chiama Ann,è gentilissima,George mi ha detto di avere un fratello maggiore,William di ventidue anni che è arruolato nei Marins.una sorella Harriett di diciasette anni,ma non mi ha parlato del padre e non ho voluto chiederlo,è la sua vita privata.
-ora lo mangio,deve essere davvero buono Ann- le dico
-aw grazie sei troppo gentile cara-
-avevo ragione,è buonissimo- dico e lei mi sorride,parliamo tutti ancora un po' quando Ann,dice che è ora di andare a casa perchè domani sia io che george abbiamo scuola,gabrielle,no,sta poco bene e mamma non la fa andare,fortunata lei,li accompagno alla porta,saluto Ann,ma george rimane ancora lì
-che ne dici di vederci sulla veranda dopo?continuiamo a parlare ancora se ti va-mi chiede
-certo che mi va,poi oggi pomeriggio ho dormito quindi non ho sonno,sarà divertente- dico,lui mi abbraccia
-ci vediamo dopo,allora-
OH DIO MIO.