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Autore: BlazeHope    07/08/2013    3 recensioni
In seguito ad un brutto incidente, Adeline, una ragazza italiana di appena 17 anni, si troverà a girare l'Europa al fianco del suo idolo, Justin Bieber. Tra i due nasce subito una grande intesa che verrà compromessa da un accordo stipulato dai ragazzi. Tutto ciò li porterà a prendere strade diverse allontanandosi per molto tempo, ma quando per sbaglio il loro cammino si incrocerà nuovamente i giovani amanti capiranno che quello ciò che li lega non potrà mai scemare.
Adeline era diversa, molto diversa.
Adeline e Justin.
p.s. Tengo a precisare che sono pienamente consapevole dell'errore grammaticale riportato nel titolo assicurandovi che è assolutamente volontario in quanto per chi non lo sapesse porta il medesimo nome di una canzone di Justin.
Buona lettura,
con affetto
-Blaze
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9.
All my tears have been used up
On another love, another love

Another Love-Tom Odell



Un profumo di viole invase le mie narici. Schiusi un occhio, ma me ne pentii immediatamente quando venni abbagliata dalla forte luce che penetrava dalla finestra.

Abituai per qualche istante gli occhi alla luce e poi li aprii del tutto.
Sull’altra piazza del letto matrimoniale trovai poggiate un vassoio stracolmo di prelibatezze e ai piedi del letto una scatola bianca con un nastro azzurro. Posai lo sguardo, poi, sulla parte del cuscino. Li trovai una coroncina di fiori viola intrecciati e con del nastro lilla legato sulla chiusura. La coroncina della OLLG.  “Per la mia OLLG preferita.”
Accanto, una lettera.
 

“Buongiorno Principessa
Scusa se non sono lì, accanto a te, a riempirti di baci
mentre ti accarezzo quei morbidi capelli,
ma l’arena aveva bisogno di me.
Mi farò perdonare nel pomeriggio.
Comunque..
Nonostante debba ammettere che la coroncina di brillanti ti donasse molto,
 ho riservato per te una coroncina di fiori, visto che la tua l’hai lanciata alle fan.
Sei stata la prima OLLG a fare un gesto del genere e l’ho apprezzato tantissimo.
Ti ho fatto preparare un’abbondante colazione come piace a noi,
spero sia di tuo gradimento.
Non vedo l’ora di vederti
A dopo principessa
Tuo Justin
 

 

P.s. Spero che il regalo ti sia piaciuto.
Scusa se ti è arrivato in ritardo ma ieri ho avuto altro da fare,
dopo il compleanno.”
 

 

Justin ha una scrittura da femmina,pensai. Poi mi schiaffeggia mentalmente per aver meditato sulla sua scrittura più che sulle sue parole. Questo ragazzo è la dolcezza. Rilessi nuovamente la lettera mentre un sorriso a trentadue denti invadeva le mie labbra. Dopo la terza rilettura mi ricordai che non avevo ancora aperto il regalo. Caspita, non immagino cosa regalerà a qualcuno per il suo matrimonio.
Srotolai il fiocco turchese e aprii l’enorme scatola.
Io. sono. sconvolta.
 

 

“La vita da star è stressante e non voglio rovinarti il soggiorno qui con me.
Quindi ho pensato a qualcuno che ti tenesse compagnia durante la mia assenza.
 Dolce e coccoloso, proprio come me.
Anche se io lo sono di più.
Buon compleanno piccola.”

 
Gente, il mio idolo mi ha regalato un cane.
 
****
“I cuccioli piacciono a tutti. Vai sul sicuro Justin”-mi aveva detto Scooter. Speriamo bene. Sono in ansia. E se non le piace la razza? E se fosse allergica? O porca carota.
“Justin! Ti concentri o no? Mi spieghi a cosa stai pensando?”-sbraitò Scoot facendomi ritornare sulla terra.
“Sta pensando ancora alla nottata con Adel, lasciatelo stare.”-Si intromise Alfredo.
Avvampai d’un colpo. Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, pure quelli di  mia mamma. Oddio, che vergogna. Alfredo, considerati un uomo  morto. Ti conviene cominciare a correre.
“Guardate, il grande Bieber è arrossito.”-mi cantilenò Ryan. Stronzo.
“Io.. ho bisogno di un momento di pausa. Si, un momento di pausa. Vado.. vado al bagno.”-una risata generale si alzò sull’arena. Corsi via verso l’uscita più vicina. E mi rifugiai tra gli spalti più alti. Presi il mio IPhone e sbloccai lo schermo. Sorrisi guardando lo sfondo della home. Io e lei, al parco. Volevo sapere se il regalo le era piaciuto così cercai nella rubrica il suo numero, poi, ricordai che non possedeva un telefono. Merda! Dovevo regalarle un iphone, non un cucciolo. Mentre ero intento a schiaffeggiarmi mentalmente sentii il cellulare vibrare. Lil.
“Ehi bro, come butta?”
“Ehi Jus, tutto bene. Senti ma stasera porti pure Adel?”
“Dove?”
“A casa mia.”
“Per quale motivo dovrei venire a casa tua?”
“Perché quando ti ho detto della festa tu mi hai detto che saresti venuto.”
“Orco, è vero. Scusami. Mh, Adelina? Non credo verrà.. se le chiedo di mettere nuovamente i tacchi me li infila in culo.”
“Ahha, povero bro. Fammi sapere.”-cosa ti faccio sapere, pensai. Non verrebbe nemmeno a fucilate.
 
“Secondo me dovresti provare”-disse mia madre sedendosi vicino a me.
“Odia i riflettori e le cose appariscenti. Odia essere al centro dell’attenzione. Lo sa come funzionano queste feste, già una volta è venuta e non era così entusiasta. Che sia benedetta Rihanna. Se non ci fosse stata lei chissà cosa avrebbe fatto. Me la immagino nascosta in un angolino, il punto più scuro della casa. Quando hanno provato a farci una foto si è subito nascosta dietro di me. Le piace fare cose per gli altri ma non si aspetta mai qualcosa in cambio. Le piace essere anonima. La maggior parte delle persone che mi girano attorno cercano solo fama, mi vogliono solo perché sono conosciuto. Lei no, è diversa. Tutte le volte che ha la possibilità di farsi vedere con me chiede sempre di entrare dal retro. Soprattutto davanti le mie beliebers preferisce non farci vedere insieme, dice sempre che loro sono la per me. Lei mi può vedere sempre per molto di loro invece sarà la prima e ultima volta. Lei non è fatta per questa vita.”
“Ma è fatta per te.”-non ebbi il tempo di ribattere che scooter mi trascinò sul palco. Forse è stato un bene perché sinceramente non so cosa avrei risposto.. se solo ci fossi riuscito.
 
Finirono le prove e cominciarono i preparativi per il concerto. Ancora Adel non c’era. Non potevo fare un concerto senza lei. Lei mi da la forza di dare il massimo con quel sorriso incoraggiante che mi regala prima che io spieghi le mie ali. Ho bisogno di vederla. Era la prima volta che non era lì, con me. Da quel ventitré Marzo.
“Signori e signori mancano ancora dieci minuti e Bieber è già qua. Ti ha proprio stregato quella ragazza.”
“Ed ecco qua l’unica donna al mondo oltre a Pattie capace di stregare Justin.”-appena Alfredo finì di pronunciare quelle parole mi voltai subito verso la porta e la vidi, alla fine del corridoio accompagnata dalla madre e dal cucciolo. Portava la coroncina che le avevo regalato quella mattina. Purtroppo però devo entrare, non ho avuto il mio sorriso ma almeno l’ho vista.
 
***
“Pattie, Pattie.”
“Si tesoro?”
“Sai per caso dove posso trovare Justin? Non lo vedo da ieri e volevo ringraziarlo per lei”-dissi indicando Molly, ovvero il mio cucciolo di Labrador.
“Oh, è alla festa di Lil. Scusa ma non ti ha detto niente?”
“No.. forse voleva stare un po’ solo.. nel senso solo con i suoi amici.”-cercai di non fare trasparire la tristezza nel pronunciare quella frase. Ovviamente voleva i momenti solo per lui non pot..-
“Ma che stai dicendo. Ti porterebbe pure in capo al mondo.”-Pattie mi spiegò tutta la storia. Justin aveva paura che non mi piacesse questa vita. Che non  i piacesse farmi vedere con lui. La sua vita è una tv sempre accesa. Tutti sanno ciò che fa. io voglio che quando è con le sue beliebers siano solo loro. Non voglio rubare a loro quei pochi istanti che hanno per vederlo. Dovevo fare qualcosa. Non mi va che Justin pensi questo, soprattutto dopo tutto quello che ha fatto per me.
 
 
“Ehi Adel, Che sorpresa averti qua. Vieni accomodati. Sei uno schianto questa sera.”
“Ehi Lil, grazie mille. E scusa l’intrusione. Scusa sai dov’è Justin?”
“Si certo, è al piano dio sopra nella camera degli ospiti. Sai la strada.”
“Grazie mille.”
Attraversai il grande salone fino alla scalinata che portava a i piani superiori. Percorsi il corridoio fino alla camera. Ero felice. Mi bloccai un secondo davanti la porta e ripensai a tutti i momenti passati insieme. Mi specchiai mezzo secondo nello specchio situato accanto alla porta. Mi ero vestita carina, o quanto meno in modo femminile. Avevo messo un vestito che mi aveva regalato lui, i tacchi, ho sciolto i capelli e Pattie ha insistito affinché mettessi anche un velo di trucco. Dire che mi piacevo era troppo ma per una sera mi sentivo  carina. Forse perché era stata una mia decisione combinarmi così, o non so cosa. A Lil è piaciuto. Adesso speriamo solo che piaccia pure a Justin. Presi un respiro profondo e aprii di botto la porta.  Purtroppo però, non trovai ciò che mi aspettavo. Per un secondo mi sentii mancare il fiato ma cercai di non farlo vedere. Dopo qualche secondo chiusi la porta sussurrando un lieve ‘mi dispiace’.
“Ehi principessa”-disse Justin uscendo dalla camera.
“Ehi”-ed ecco che la mia seconda faccia prende il sopravvento sulla prima. Mostrando un sorriso mentre le lacrime fanno a pugni per cominciare a scorrere. Non so quanto posso resistere questa volta.
“Grazie, grazie per tutto. Il nostro trucchetto ha funzionato e Selena è tornata da me. Ti sono debitore. “
“Niente..”
“Scusa ma adesso torno dentro.”-detto ciò torno nella camera. Senza nemmeno un cenno di saluto.
Tolsi i tacchi e corsi giù per la scalinata. I rubinetti dei miei occhi(?) stavano per aprirsi e e quelle gocce salate avrebbero cominciato a straripare.
Inventai una piccola scusa a Lil e scappai fuori da quella casa. Lontano da tutti e da tutto. Pensai di prendere per il parco ma me ne pentii immediatamente. Passai nel punto in cui ero stata con Justin ed ecco altre lacrime bagnare le mie gote. Vedevo tutto sfocato, guardavo in basso e andai a sbattere contro una figura nera, avevo corso troppo, mi lasciai cadere sul prato umido continuando imperterrito a piangere. I singhiozzi andavano aumentando e le forze invece si stavano esaurendo.  Rimasi sul suolo portandomi le braccia al petto. Avrei dato fuoco a quello stupido vestito.
“Stai bene?”-chiese una voce che mi parve familiare. Non  riposi, continuai a singhiozzare.
“Tranquilla, adesso va tutto bene. Qualcuno ti ha fatto del male? Come posso aiutarti?”-continuò il ragazzo. Avevo solo bisogno di un abbraccio così mi sporsi sul petto dello sconosciuto. Non m’importava se era un drogato, un pedofilo, un killer, o una persona
normale. Avevo bisogno di sfogarmi. Subito l’altro, capendo la situazione, mi strinse tra le sue braccia accarezzando i lunghi capelli. Quando mi tranquillizzai un po’ feci per andarmene, subito dopo averlo ringraziato, ma ilo ragazzo volle accompagnarmi per forza all’Hotel. Una ragazza, sola, la notte, a Londra, obbiettivamente non era il massimo, come dargli torto. Uscimmo dal parco. Finalmente la via era illuminata dalla fievole luce dei lampioni londinesi. Ma comunque mi bastò per riconoscerlo.
“Tom?”
“Scusa, ci conosciamo.?”
“Si, sono quella che ti tortura di tweet su twitter.”-Justin mi aveva fatto un account twitter dal quale mi ero collegata poco ma ogni volta che lo facevo mandavo dai cinque ai dieci tweet a Tom Peter Odell.
“Ah, bene. Piacere.. e tu sei?”
“Adelina.”-strinsi la mano che mi aveva porso –“Piacere mio.”
“Allora Adelina, si può sapere il motivo che ti h portato  a piangere in questo modo? Facendo arrossare i tuoi begl’occhi? “
“Niente.. oh, eccomi sono arrivata. Grazie mille, e scusa il disturbo.”
“Di niente.”-detto ciò sparì nel buoi della notte.
 
Salii nella suite, tolsi i vestiti e li posi nell’armadio. Molly venne subito da me, la presi e la strinsi forte poi mi lascia cadere sul letto. Un forte odore invase le mie narici, il suo odore. Le lacrime cominciarono a sgorgare nuovamente fuori dai miei occhi.



 

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Buonsalve bella gente (?)
Ecco, questo capitolo è molto depresso.
dovete vederlo un pò come un epilogo della prima parte della storia, anche se quello vero sarà il prossimo.
chi di voi ricorda il sogno di Justin?
Tenetelo a mente, è molto importante.
ALLORA, VOLEBVO CHIEDERVI UNA COSA.
SE VOLETE ESSERE AVVERTITE QUANDO AGGIORNO MANDATEMI UN MESSAGGIO O SCRIVETELO NELLA RECENSIONE.
NON VORREI PORTARE DISTURBO SCRIVENDOLO IO OGNI VOLTA
COSì ANZICHè MANDARE IL MESSAGGIO A TUTTI LO MANDO SOLO A CHI LO DESIDERA.

Sappiete che vi amo. Siete in venti a seguire questa storia.
grazie mielle per le recensioni, mi verrà il diabete a furia di leggerle. Aw.
Grazie mille anche ai lettori silenziosi, vi amo tutti
Adesso vi lascio con qualche foto.
Un bacione

                                          Blaze



Juistin e Adelina al parco di Londra.



Lo sfondo dell'Iphone di Justin.



 

   
 
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