Aprirono la porta e pian piano cominciarono a scendere le scale seguendo le tracce di sangue. La scala era a chiocciola, i gradini in pietra stretti e a volte scoscesi, rovinati dal tempo. Scesero per quel che a loro parve un’eternità, più scendevano, più sentivano un forte odore ferroso, penetrante. Il capitano si trovava davanti e appena superò l’ultimo gradino ed ebbe messo in luce l’interno dell’ambiente, gli si gelò il sangue nelle vene. L’intera stanza di pietra era vuota, fatta eccezione per una piscina scavata nella roccia, simile a quelle nelle domus romane. Era enorme e piena, piena di un denso liquido rosso: sangue.