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Autore: WalkingContradiction    07/08/2013    2 recensioni
Mi chiamo Billie Joe Armstrong. Ho Vent'anni. Vivo a Oakland, al 432 di Liberty Street e lavoro nel pub Black Trees, a 100 m da casa mia.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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My angel
 

 

Riapro gli occhi lentamente, non so dopo quanto tempo. Si dice che quando i malati si risvegliano in ospedale, un po' a causa delle medicine, non ricordino quanto successo prima del loro sonno... ma a me non è successo.

Ho ancora quelle immagini fisse nella mente. Minuto per minuto, secondo per secondo.

Sento nuovamente le lacrime pungermi gli occhi ed in quel momento mi accorgo di avere quello destro bendato... perchè??

Alzo una mano ricoperta di fili e mi sfioro la benda, percorro la sua direzione, mi circonda l'intero capo.

Analizzo il mio corpo in cerca di altri danni oltre al lieve fastidio che percepisco ad ogni singolo muscolo del mio corpo.

Osservo le mie braccia, sono piene di segni violacei... le sue dita. Era così violento.

Tremo ancora al pensiero...

Non pensarci!!

Noto con piacere di avere indosso un sottile pigiama odorante di pesca, io adoro la pesca. Dallo stomaco in giù il mio corpo è coperto da una coperta azzurrina.

Mi tasto il petto e la pancia con le mani... non sento nulla a parte leggeri dolori, probabilmente saranno ridotti come le mie braccia.

" Buongiorno" Esclama una voce squillante e io sussulto.

L'infermiera sorride fastidiosamente e si avvicina a me " Ben svegliato, signor...?"

" Armstrong" Rispondo ancora un po' stordito: la sua, come la mia voce, mi giungono un po' distorte " Billie Joe Armstrong"

" Bene" Mi sorride soddisfatta. " Come si sente, oggi?"

" Bene" Rispondo piano senza aggiungere altro. Non mi sono mai piaciuti i dottori, ne gli infermieri...

" E la gamba? Le fa male??"

La guardo storto " La gamba?"

Delicatamente mi tira giù la coperta mostrandomi la mia gamba completamente fasciata dal piede a metà coscia, mi è impossibile muoverla ed una vocina mi intima di non provarci.

" è ridotta un po' maluccio" Mi spiega " Ma nulla che non si possa aggiustare"

Mi prende per un cazzo di moccioso? Perchè usa quel tono da idiota??

" Posso entrare?" Domanda una voce.

Raddrizzo i sensi. La riconosco. E' l'ultima voce che ho sentito prima di svenire.

" Entri signor Colombo ! Entri!" Lo incita l'infermiera.

Vedo entrare un uomo alto e magro, dai lunghi capelli castani e dall'aspetto imponente. Quando incrocia il mio sguardo mi sorride, ma ormai mi sono già perso in quegli occhi color ghiaccio. Sono... rassicuranti, attraenti.

L'uomo si avvicina, mentre l'infermiera esce silenziosa.

Prende una sedia e si accomoda accanto a me, continua a sorridermi.

" Angel Colombo" Si presenta e noto con curiosità anche dal suo accento, oltre che dal nome, che non è americano.

" B-Billie Joe Armstrong" Balbetto un po' in imbarazzo.

Il suo sorriso si allarga ancora di più... accidenti!

" Come stai?" Mi domanda sfiorandomi la fronte " Ti è scesa la febbre?"

Sono in imbarazzo totale! Sicuramente sono diventato viola!

Lo vedo sorridere... ecco la conferma.

Abbasso lo sguardo, imbarazzato al massimo.

" Che c'è? Sei timido??"

Rincontro i suoi occhi ghiacciati " No... sono un po'... confuso... tutto qui..."

Sorride di nuovo... ma perchè sorride sempre?

" Da quanto sono qui?" Azzardo per rompere quell'insopportabile silenzio.

" Due giorni" Mi risponde.

Spalanco gli occhi e la bocca... due giorni?! E Mike? E il bar? E Jhon?? Oh cazzo!

" è normale, Billie" Mi risponde lui sistemandomi la coperta ( che è tutta sta confidenza??) " Non voglio scendere nei particolari..."

Già... meglio di no... mi sento già tremare all'idea di quelle mani che... che...

Non resisto, questa volta non riesco a fermare le lacrime silenziose che iniziano a colare dai miei occhi.

Improvvisamente sento un calore nuovo: sono le braccia di Angel che mi stringono a lui e io mi lascio andare sul suo petto esprimendo tutto il mio dolore.

" Shh... Shh piccolo" Mi sussurra passandomi una mano fra i capelli " Shh... lo so che hai paura, lo capisco, ma ormai è passato tutto e non permetterò mai e poi mai che quel... ragazzo ti metta le mani addosso"

Mi stringo ancora di più a lui... perchè quest'uomo che non mi conosce nemmeno è così gentile con me? Perchè fra le sue braccia mi sento a casa??? 

  
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