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Autore: Ollieparawhore    08/08/2013    2 recensioni
I suoi insulti riecheggiano per tutto l’isolato.
Corro senza mai voltarmi indietro, con il timore di essere investita da quella furia.
Non sento più le gambe ma so che devo continuare a correre.
Quando finalmente raggiungo casa mia, mi lascio semplicemente cadere nel giardino, ansimando.
Il mio fiatone in pochi secondi viene sostituito da un lago di lacrime.
Non capisco più nulla, la mia vita è stata stravolta nel giro di poche ore, ed il susseguirsi di fatti assurdi sembra inarrestabile. Tento di trovare un’unica certezza a cui aggrapparmi ma l’unica cosa che ho è solo l’inutile terra umida sotto di me.
Tutto ciò che so fare è cadere.
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I Paramore si ritrovano davanti ai loro grandi dubbi, sono fragili, hanno bisogno di certezze, e non stupide promesse. Vogliono crescere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Paramour;
-Part One-

 


Josh's point of view.


Esco finalmente fuori casa a prendere una boccata d’aria frasca.
Cammino con il naso all’insù, ed osservo i primi fiori di ciliegio che timidamente sbocciano sui rami.
Passo davanti al mio negozio preferito e mi blocco ad osservare la vetrina.
Mi decido ad entrare.
‘Buon giorno’
‘Giorno caro’ ricambia il saluto un’anziana signora.
‘Cosa posso fare per te, giovanotto?’
Osservo i vari dolciumi sistematicamente posizionati nel bancone.
‘Quelli sono alla crema giusto?’ chiedo, indicandone un paio.
‘Si, ci sono anche alla crema di nocciole, quale preferisci?’
‘Uno alla crema semplice, ed uno alla crema di nocciole’
‘Perfetto’ e subito si mette a smanettare con una bustina e con una strana pinza.
Pago, ed esco. Continuo a camminare mangiucchiando .
Senza che io voglia, mi ritrovo a percorrere delle strade a me troppo familiari. Fanno riaffiorare alla mente troppi ricordi.
Parlano tutte di me, Hayley e la band. I nostri sorrisi, i nostri giochi, i nostri scherzi.
La musica che ci scorreva nelle vene. Una piccola speranza nei nostri cuori giovani.
Eravamo così innocenti, non pensavamo di andare così avanti, e mai e poi mai di separarci così brutalmente.
La nostra band sembrava piuttosto un matrimonio a cinque. Non posso sembrare la persona più sincera del mondo, ma quello che ho provato con loro non l’ho mai provato con nessun altro. Quella gioia che ti scalda il cuore dal profondo, quei sorrisi che ti fanno sentire a casa.
Nemmeno Jenna me li ha mai saputi regalare.
E poi un colpo al cuore.  Perdo un battito o due.
L’edificio bianco è imponente, quattro bandiere svolazzano in cima. La scritta ‘West Side Franklin High School’  è rossa, ed occupa tutto il muretto del cancello principale. Dove tutto è iniziato.
Lo oltrepasso, ed entro nel giardino.
Ricordo ancora l’entusiasmo di Zac, quando mi aveva detto di aver trovato una cantante per la nostra band.  Me ne aveva parlato per giorni e giorni. Di quanto era simpatica, dei suoi buffi capelli rossi. A forza di parlarne tra i banchi si era addirittura beccato un’ora in aula di detenzione.
Poi finalmente me la presentò. Me la ritrovai semplicemente accanto durante la ricreazione, mentre prendevo i libri per la lezione successiva,accompagnata da un sorridente Zac. Non appena il mio sguardo si posò su di lei, una morsa mi prese per la bocca dello stomaco.
La sua semplicità mi aveva scombussolato , i suoi occhi mi avevano rapito.
Era stata solo questione di tempo, e poi il mio cuore divenne eternaemente suo.
Lo è tutt’ora, e questo mi distrugge.
Come posso solo pensare di poterla avere indietro?  Non la merito, è questo il punto.
Ho fatto soffrire la persona che più amavo al mondo e pretendo di essere perdonato.
E’ una follia.
Solitamente si fanno le scelte migliori per le persone che si amano, ma io nel corso di tutta la mia vita non sono riuscito a farne una giusta. Sono stato un’egoista sin dall’inizio. Ho pensato solo al mio bene, sono stato preso dal vittimismo pensando di essere l’unico con l’anima a pezzi per colpa degli altri.
Invece ora? Ora raccolgono le mie vittime.
E’ possibile starsi sul cazzo da soli?
Perché io mi prenderei a ceffoni volentieri.
E’ possibile cambiare?
Perché io ne ho abbastanza di me stesso.
Ne ho abbastanza, di tutte queste insicurezze. Di tutti questi dubbi, di tutti questi rimorsi.
La mia vita è come un tiro al bersaglio. Eppure la freccetta finisce sempre sul muro.
Ho visto l’amore morire quando meritava di rimanere in vita.
Eppure ora la risposta sembra così nitida, che sono certo delle mie scelte. Per una volta nella mia vita, sono sicuro di quello che voglio fare. Al diavolo il buon senso e tutte quelle fesserie.
Mi sentivo l’unico santo, mentre sono tutto il contrario.
Le seconde possibilità non contano, le persone non cambiano mai.
Posso essere l’eccezione che fa la regola?
L’unica eccezione?
Prendo il cellulare dalla tasca e non mi importa del dolce che si è spalmato a terra in mezzo alla polvere. Devo sbrigarmi, se voglio riuscirci.
-Is this the last second chanche?- in un nano secondo scrivo ed invio il messaggio.
Per cinque minuti buoni cammino avanti e dietro calciando la ghiaia, in attesa di una risposta.
Lo schermo si illumina, e per poco il cellulare non mi cade dalle mani tremolanti.
-I’ll point you to the mirror-
Sorrido, e capisco che è un sì.
-A mezza notte. Sul tetto della scuola. Io e te.-
Inizio a correre come un bambino verso casa. So cosa fare.
So cosa fare, Hayley.
Non ti farò più soffirire, mai più.
E se lo farò, mi metterai davanti ad uno specchio, e mi ci farai sbattere contro.
Le promesse sono state infrante una volta.
Non accadrà più.
E sai perché?
Perché io ti amo Hayley, come mai ho fatto nella vita. Ed ora ne sono pienamente consapevole, riesco a cogliere tutta la bellezza che c’è in un sentimento come questo. Non voglio più scappare da tutto questo.
Ho sempre fatto del mio meglio per mostrare il mio amore, ma non sapevo nemmeno cosa fosse.
Alcuni di noi devono crescere a volte, e io voglio farlo con te, Hayley.



Salve a tutti!
Rgazzi le vostre recensioni mi scaldano sempre il cuore, siete gentilissimi (:
Questo capitolo -che ho deciso di dividere in due parti- è stato un parto.
Ho sudato sangue (e forse mi è scappato anche qualche organo) per scriverlo
e rendere il tutto meno banale e scontato possibile.
Questo ed il prossimo capitolo saranno nostalgici,difficili forse, e finalmente si scorgerà anche un po' di felicità
(che però è destinata a non durare)
Sono ancora indecisa per il finale (tranquilli siamo ancora a metà storia ahah)
e quindi boh, esprimete le vostre opinioni nei prossimi capitoli!
Vi ringrazio ancora per tutte le attenzioni che mi date,
a presto!
//Oliver.

  
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