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Autore: BabyLolita    08/08/2013    1 recensioni
Alyson è una ragazza allegra e solare, che ama divertirsi con gli amici ed uscire con loro. Un giorno la sua routine viene spezzata a causa di una semplice frase dei suoi genitori: "Ci strasferiamo!". Cosa succederà adesso ad Alyson, che dovrà ricominciare da zero in una città dove tutti si conoscono, ma dove lei non conosce nessuno?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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I miei occhi passano in rassegna tutti i panini in esposizione. Sembrano uno più buono dell’altro non so proprio quale scegliere. Castiel si avvicina a me e si mette a guardare anche lui. Ad un certo punto siamo talmente vicini che ci sfioriamo. Un brivido mi percorre la schiena e solo allora mi rendo conto che fino a poco fa eravamo praticamente abbracciati. O meglio, io abbracciavo lui. Il mio stomaco si contorce. Cerco di rilassarmi e torno a guardare i panini, quando il mio occhio cade su un panino con il cartellino “novità”. Leggo gli ingredienti. Non male! Andata prenderò quello! Sorrido felice e guardo Castiel che mi accorgo che mi sta guardando divertito da un po’. Subito mi imbarazzo.
-   Che hai da guardare?! –
-   Oh niente di particolare, è solo che ti emozioni proprio per niente. Sei proprio una mocciosetta. Sicura di avere 17 anni? –
La mia faccia torna rossa, ma di rabbia questa volta:
-   Ci tieni ancora a riempirti la pancia, o preferisci restare a stomaco vuoto? –
-   Ci tieni a tornare a casa in moto, o preferisci fartela a piedi? Ti avviso solo che siamo a circa 20 minuti dalla fermata del bus. E siamo in moto. Immagina a piedi quanto ci metteresti –
Mannaggia. È più bravo di me a controbattere.
-   Andiamo novellina – dice dandomi delle pacche sulla testa – io prendo il panino nuovo ed una birra, il resto fai tu –
Rimango sorpresa delle pacche sulla testa, ma ancora di più per il fatto che abbiamo gli stessi gusti. Mi metto a ridere.
-   Che hai da ridere? –
-   Niente, è che anche io avevo scelto quel panino li, abbiamo gli stessi gusti –
Gli dico sorridendo. Questa volta lo vedo arrossire e per la prima volta lo vedo sorridere. Caspita. Il mio cuore ha fatto un sussulto anche per lui. Non avrei mai creduto che sarebbe potuto succedere. Vado alla cassa e ordino i panini. Mentre aspetto lo osservo con la coda dell’occhio. È seduto ad un tavolino all’ombra e sta fumando una sigaretta. Sembra così virile visto mentre fuma. Mi accorgo di stare facendo un pensiero serio su di me con lui e subito mi do alcuni schiaffi sul volto per far andare via quei pensieri. Quando lo osservo di nuovo noto che mi fissa. Oddio! Non mi avrà mica vista?! Mi giro imbarazzata ed in quel momento mi passano i panini con le bibite in un vassoio.
Mi avvicino a lui e mi ci siedo difronte.
-   Ehy non mi piace che la mia ragazza stia così lontana, vieni più vicino –
E così dicendo, afferra la mia sedia a l’avvicina a lui. Ora le nostre sedie si toccano, così come le nostre ginocchia. E la mia faccia ha lo stesso colore rosso dei nostri capelli.
-   Ehy novellina se arrossisci ancora un po’ non si capirà più dove iniziano i capelli e dove finisce la faccia! –
-   Vai al diavolo ti odio! –
Si mette a ridere e addenta il panino. Mangiamo in silenzio e di tanto in tanto lo fisso di soppiatto. È la prima volta che lo osservo così da vicino senza aver paura che mi baci. E devo dire che, se sta in silenzio, è proprio carino. Come mi rendo conto che sto iniziando di nuovo a fantasticare su di noi distolgo lo sguardo e guardo altrove. Mi rendo conto di essere in una zona nuova della città che non ho ancora visto. Ci sono un sacco di negozi carini che mi piacerebbe vedere. Più tardi chiederò a Rosalya se le andrebbe di fare shopping con me un giorno. L’idea mi rallegra e sorrido. Quando mi giro di nuovo noto che Castiel mi sta fissando in modo strano.
-   Che…che…che c’è? –
-   A cosa stavi pensando? –
-   Perché? –
-   Beh perché di punto in bianco ti sei messa a guardarti in torno e hai sorriso come se ti fosse venuta in mente qualcosa di carino. Non penserai mica di portarmi a fare shopping vero?! –
-   Ahahah sarebbe divertente torturarti facendoti fare shopping, ma non porterei mai un elemento pericoloso come te in giro con me –
-   Oh oh oh! Elemento pericoloso dici eh? Eh per quale ragione sarei pericoloso? –
Dice avvicinandosi a me. Essendo già così vicini le sue labbra sono subito vicinissime alle mie. Il cuore comincia a battermi all’impazzata e d’un tratto ricordo il tempore delle sue labbra sulla mia mano ed il desiderio di baciarlo sul serio. Abbasso la testa e chiudo gli occhi perché sono comunque spaventata. Ma non succede niente. Quando alzo la testa e riapro gli occhi vedo che è li, difronte a me. Le sue labbra a pochissimi centimetri dalle mie. Ma non si muove, non fa nulla. Mi guarda fissa. Io sono bloccata, pietrificata, terrorizzata. Voglio baciarlo ma ho paura di farlo. Restiamo così per qualche minuto. Poi si allontana, quasi deluso.
-   È la prima volta che una ragazza rimane così ferma senza baciarmi. Solitamente sono io che prendo l’iniziativa ma con te penso sia divertente giocare. Tuttavia non pensavo che avresti resistito. Sei interessante novellina devo ammetterlo sul serio. –
Resisterti?! Se non fossi stata terrorizzata da un tuo rifiuto fidati che non avrei assolutamente resistito!! Appoggio la testa al tavolo e sento le sue labbra avvicinarsi alle mie orecchie:
-   Ormai sei innamorata di me vero? –
Alzo la testa improvvisamente e rabbiosa gli rispondo:
-   Pensi che se fosse davvero così sarei stata ferma prima quando le tue labbra erano a pochi centimetri dalle mie?! Povero illuso non sono affatto innamorata di te! –
-   Beh ma non ti sei nemmeno spostata, e questo gioca a mio favore! –
Si avvicina di nuovo ma questa volta improvvisamente e sento la sua lingua a lato delle mie labbra, poi subito si allontana.
-   Novellina disastrata non sei nemmeno capace di mangiare, sei tutta sporca di mayonese! –
Rimango totalmente, e quando dico totalmente intendo TOTALMENTE, spiazzata. Oh mio dio. È successo davvero. Non posso crederci. D’improvviso si alza e si avvicina alla moto.
-   Sbrigati che io ho le prove, non sono mica senza impegni come te –
Finisco in fretta e furia il panino e mi metto il casco. Gli dico dove abito e partiamo. Questa volta non riesco proprio a rilassarmi, sono troppo agitata per quello che è appena successo, e credo che lui se ne renda conto perché improvvisamente mi accarezza le mani. Lo so, è un gesto stupido, ma mi è bastato per calmarmi.
Arrivata a casa scendo dalla moto e gli ridò il casco, lui lo afferra e lo aggancia alla moto. Poi riparte senza nemmeno salutare. Che persona maleducata. Rientro in casa e subito mia madre mia assale:
-   Chi è quello? Come mai eri in moto con lui? Dove siete stati? Da quanto state assieme? Vi siete già baciati? Racconta tutto alla mammina dai dai dai dai!! –
Eccola lì, mia mamma in versione quindicenne pettegola.
-   Si chiama Castiel, ero in moto con lui perché ho perso l’autobus ma visto che mi ha portata in moto mi ha costretta a offrirgli il pranzo per sdebitarmi, non siamo assolutamente assieme! È il bullo della scuola e non ci siamo baciati mi ha solo… -
D’un tratto mi rendo contro di quello che è successo prima e per la prima volta mi sento in imbarazzo con mia madre.
-   Ti ha soloooooooo??? –
-   Mi ha solo portata a casa –
-   Oh ma che peccato! Eppure sembrava così sexy…che delusione. –
Mamma non è che ti sembrava…è veramente sexy da morire. Oh mio dio. No no no no no no no! Male Aly! Molto male! Non devi pensare queste cose! Corro in camera e mi butto sul letto. Prendo il cellulare e spiego tutto a Rosalya che mi dice che Castiel non porta mai nessuno a parte Lysandro sulla sua moto e che quindi è una cosa molto insolita che mi abbia portata. Accenna anche al fatto che secondo lei piaccio a Castiel. Ma sorvolo su quel dettaglio. La giornata è già stata abbastanza strana così com’è stata, non voglio mettermi a pensare di piacere a Castiel. L’indomani mattina esco per prendere l’autobus e trovo Castiel sotto casa mia. Non mi dice niente mi lancia solo il casco. Mando un rapidissimo messaggio a Rosalya con scritto solo “Castiel, sotto casa mia, ADESSO!”. E salgo sulla sua moto.
   
 
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