NOTE
DELL’AUTRICE: salve a tuttiiii, cari lettori!!!! Si comincia
a entrare nel vivo
della storia.... ringrazio la mia cara Dro, a cui è dedicata
la storia e che mi
recensisce tutti i capitoli. Tesori ti adoro!!!
Vi
lascio
al capitolo!
Buona
lettura,
Crystal
Capitolo
4
Andromeda
stava cercando di concentrarsi per far emergere il suo potere di
Guardiano, ma
non ci riusciva proprio nel modo giusto.
Ogni
volta che raggiungeva lo stato di trance necessaria a far emergere i
suoi
poteri, l’energia dell’aria intorno a lui, il
fruscio del vento, la brezza
marina... il suo stesso respiro rendevano tutto vano, deconcentrandolo.
L’unica
cosa per cui, in parte, si rallegrava, anche se si sentiva un
po’ egoista per
questo, era che anche Phoenix e Crystal stavano avendo i suoi stessi
problemi,
anche se con elementi diversi.
Secondo
la Guardiana dell’aria era perchè erano cavalieri,
abituati al cosmo più che ad
altre energie ancora più potenti, ma più subdole,
più nascoste e difficili da
trovare e gestire.
Gli
altri cavalieri, intanto, cercavano a turno gli altri discendenti, con
scarsi
risultati.
Jasmine
era sparita dopo la prima riunione tutti insieme e ancora non era
tornata, ed
era già passato quasi un mese, ma a quanto pareva fosse
normale che lei stesse
via per giorni, mesi anche, senza dare notizie di sé.
Presto
sarebbe arrivato Gennaio e, con esso, il compleanno di Crystal.
La
sera, una volta che tutti i cavalieri mandati alla ricerca dei
discendenti
facevano ritorno, si riunivano tutti insieme in una delle case, o alla
tredicesima direttamente, e parlavano.
I
cinque ragazzi, una sera si ritrovarono nella quinta casa del leone a
commentare, insieme ai cavalieri d’oro, ad esclusione di
Dohko, proprio della
sua “relazione” con Su-lee. Si erano accorti tutti
che c’era qualcosa tra i
due, ma non sapevano esattamente cosa, visto che erano bravi a non
farsi
scoprire da nessuno.
“Io
dico che quei due stavano insieme!” esclamò Ioria.
Altri
annuirono, poi si girarono verso Dragone con sguardo birichino.
“Tu
lo sai di certo! Vero Sirio?” domandò il piccolo
Kiki, ormai tredicenne.
“Ma...
Kiki, che domande fai? Non sei un po’ piccolo per queste
cose?” chiese a sua
volta, cercando di sviare il discorso, con le guance leggermente
arrossate,
scatenando le risa di tutti.
“Oh,
cavaliere! Non sai che non si risponde ad una domanda con
un’altra domanda?”
ironizzò Pegasus, scatenando altre risate.
Andromeda
lanciò uno sguardo compassionevole e divertito al Dragone,
poi i suoi occhi
verde acqua si spostarono sul cavaliere del cigno e rimase abbagliato.
Nonostante
la stanchezza evidente sul suo viso dovuta agli allenamenti che era
costretto a
seguire in quanto futuro Guardiano e alle ricerche in cui aiutavano gli
amici,
sembrava un angelo mentre rideva spensierato, con un sorriso
così luminoso che
gli dava la sensazione di poter vivere senza il Sole, servendosi solo
della
luce che veniva irradiata da quel sorriso.
Il
giovane cavaliere si riscoprì a desiderare che il suo
splendido sorriso fosse
dedicato solo e soltanto a lui. Arrossì fino alla punta dei
capelli verdi e
attese che le risate si spengessero, prima di alzarsi.
Nessuno
si accorse un’altra persona stava guardando un po’
troppo intensamente il
biondo.
“Scusate,
ragazzi, ma sono molto stanco, io vado a dormire, o domani potrei
addormentarmi, mentre Su-lee prova ad insegnarmi qualcosa!”
esclamò, con un
sorriso luminoso, facendo ridere ancora i cavalieri, soprattutto
Pegasus, che
venne ripreso da Ioria.
“Io
non riderei troppo, se fossi in te! Tu dormivi veramente alle lezioni
teoriche
di Castalia!” disse ridendo.
L’interessato
mise su il broncio, facendo ridere di nuovo tutti, che oramai stavano
quasi
sdraiati a terra tenendosi la pancia per il troppo ridere, come
Aldebaran.
Ancora
ridendo, anche Crystal e Phoenix si alzarono, dando la buonanotte.
“Comunque,
Andromeda ha ragione. Quella cosa della concentrazione è
estenuante! Almeno per
noi, sarà meglio andare a dormire.” Fece il cigno,
posando una mano sulla
spalla del giovane.
Phoenix
andò avanti, precedendo i due, mentre quelli parlottavano
degli allenamenti per
tirare fuori i poteri dei Guardiani.
“Secondo
me si sono sbagliate! Insomma, sono passate due settimane, quasi, e
ancora
nessuno dei tre ha ottenuto risultati!” disse Crystal, una
volta lontano,
arrabbiato per i ripetuti insuccessi, stringendo il pugno.
Andromeda,
praticamente dimentico dei pensieri di poco prima, gli prese il pugno
serrato
tra le mani, facendolo distendere delicatamente.
“Non
è colpa tua se non riesci. Da quello che dice Su-lee, il
motivo per cui facciamo
tanta fatica è che il nostro cosmo non è abituato
a ciò che i nostri poteri
percepiscono, perciò ci destabilizza e ci impedisce di....
Cosa c’è? È tutto
ok?” domandò incerto, con le guance che
ricominciavano ad andare a fuoco sotto
quello sguardo intenso e penetrante che sembrava volergli passare
attraverso.
“Ehi, è... è tutto a posto?”
sussurrò imbarazzato, spostando gli occhi a
guardare ovunque tranne che lui, mentre un leggero sorriso, che faceva
brillare
gli occhi azzurro ghiaccio, si apriva sul viso dell’altro,
prima teso e
arrabbiato.
“Si,
tutto ok, solo... grazie!” rispose il biondo, sorridendo
più apertamente alla
vista dei suoi grandi occhi verdi che si allargavano dalla sorpresa,
mentre non
era molto sicuro di sapere per cosa l’avesse ringraziato
esattamente,
carezzandogli dolcemente una guancia.
Sentiva,
da quando l’aveva rincontrato, un forte calore
all’altezza del petto, che lo
faceva stare bene e aveva un po’ riempito il vuoto che
sentiva dentro.
Andromeda
rimase sotto shock quando Crystal lo ringraziò e, quando gli
accarezzò la
guancia, arrossì furiosamente e pregò Atena
perchè l’altro non se ne
accorgesse, mentre abbassava lo sguardo, in imbarazzo, ma anche
lusingato,
nonostante non avesse ben compreso per cosa lo stava ringraziando, si
sentì
scaldare il cuore dalla piacevole sensazione. La sua guancia rossa
bruciava
dove il signore dei ghiacci aveva posato le dita e sembrava che quel
tocco si
fosse marchiato a fuoco sotto la pelle.
I
loro sguardi finalmente si incrociarono, dopo che il più
giovane aveva fatto di
tutto per non incontrare i due diamanti che erano gli occhi del biondo.
Per
un minuto, forse per un’ora o
un’eternità intera, non aveva realmente
importanza, i due si guardarono, perdendosi in pensieri tipo
“Come sono belli
ed espressivi i suoi occhi!” o
“Com’è bello!” e anche
“Chissà che sensazione
proverei se....”
BOOOOOMMM!!!!
Un
boato li distolse dalle loro riflessioni perse
nell’ammirazione reciproca,
facendoli correre nella direzione da cui proveniva, la prima casa,
sulle scale
forse.
Anche
gli altri, sentendo
quella specie
di esplosione, corsero a vedere cosa era successo e rimasero shoccati,
vedendo
che era semplicemente Francesca che, incavolata nera, aveva evocato
delle
fiamme tutto intorno a lei, mentre riprendeva Jasmine per aver lasciato
il Grande
Tempio senza avvertire e lei la guardava annoiata, in attesa che
finisse di
sfogarsi.
“Non
puoi prendere e andare via per settimane o mesi! Non siamo in tempo di
pace,
dove eravamo praticamente libere di fare quello che ci pareva! Ora che
i
sigilli si stanno spezzando, dobbiamo essere più prudenti
che mai! Perchè devi
fare sempre di testa tua? Non puoi pensare un po’ anche a
noi, ogni tanto?
Invece di fare i tuoi comodi?” gridava la Guardiana del
fuoco, in realtà
preoccupata per l’amica, che non dava mai notizie quando
faceva quei suoi
viaggi alla scoperta di chissà quale informazione.
Gli
occhi verde chiaro della Guardiana della terra si staccarono dal
pavimento,
guardando la compagna in cerca di segnali che le dicessero se doveva
riprendere
la sua filippica.
Non
trovandoli, domandò, per sicurezza.“Hai
finito?” con un tono annoiato e freddo,
che fece imbronciare l’altra, mentre annuiva a malincuore.
“Bene.
Perchè forse ho scoperto qualcosa di veramente
importante!” disse, quasi
emozionata, che per i suoi standard voleva dire che non stava
assolutamente
scherzando, quello che era venuta a sapere, qualsiasi cosa fosse, era davvero molto importante.
Ora
erano tutti curiosi di conoscere quale fosse la novità che
aveva scoperto, solo
che lei sembrava poco intenzionata a parlare.
“Allora?
Qual è l’informazione importante di cui sei venuta
in possesso?” chiese Su-lee,
arrivata poco prima con Dohko.
“Credo
di sapere chi è uno dei nuovi Guardiani!”
esclamò, sorprendendo quasi tutti i
presenti, che tutto si aspettavano tranne che una rivelazione simile.
“E...?”
le fece Anna.
“
“E”
cosa?” le domandò Jasmine.
“Chi è?
Chi è il nuovo Guardiano?” si
intromise Phoenix seccato.
“Non
so chi sia tra voi, se è questo che vuoi sapere,
Phoenix!” gli rispose, “Però,
ho scoperto che Crystal.... Ah!” disse accasciandosi a terra,
con una mano sul
cuore, come se le dolesse.
“Stai
bene?” si informarono delle sue condizioni le altre tre.
“Sì,
si, sto bene! Uno dei miei sigilli e stato rotto.”
Spiegò.
“Scusi,
stava dicendo?” intervenne il cavaliere del cigno, un
po’ preoccupato.
“Che
tu hai...”
NOTE
DELL’AUTRICE: piccolo sondaggio, secondo voi chi dei tre
diventerà Guardiano???
Andromeda, Phoenix o Crystal??? E cosa può essere
l’informazione segreta
scoperta da Jasmine???
Dro
tu non rispondere che sai già tutto!!!!
Bacioni,
al prossimo capitolo