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Autore: BabyLolita    10/08/2013    1 recensioni
E' l'ultimo anno di liceo. E' passato ormai un anno dal trasferimento di Alyson alla nuova città ed al Dolce Amoris. Ne sono successe di cotte e di crude, ma alla fine la nostra protagonista ha trovato il vero amore e prega che sia per sempre. Ma sarà davvero così? Alyson non si aspetta minimamente che il suo ultimo anno di liceo, sarà anche il più brutto.
Spero che anche questa storia, che non è altro che la seconda parte del mio racconto, piacerà come la prima! Anche se io stessa mi sono resa conto che è diversa come stile rispetto alla prima xD Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castiel mi tiene per mano mentre giriamo a vuoto per il liceo da un po’ ormai, fino a quando non decide di salire sul terrazzo. Apre la porta e ci infiliamo li dentro, poi la sbatte dietro di lui. Lo vedo ansimare, abbiamo corso parecchio. Mi appoggio alla sua schiena cercando di infondergli calma, ma lui si gira ed inizia a spogliarmi.
-   Che diavolo stai facendo?! Si gela qui fuori! –
-   Tra poco non avrai più freddo, non ti preoccupare –
Mi sbottona la maglietta ed inizia a baciarmi su tutto il petto. Con una mano mi stringe a lui con l’altra mi palpa il seno. Non capisco cosa stia succedendo ma non riesco a fermarlo. Lo tiro a me e comincio a spogliarlo a mia volta. Gli tolgo la giacca in pelle e gli sfilo la maglietta. I suoi addominali sono baciati da sole. Inizio a baciarli anche io, ma subito dopo mi prende e mi bacia. Castiel è uno che preferisce più dare che ricevere. Comincia a leccarmi il collo e si impossessa di me come se niente fosse, ma riesco a fermarlo prima che riesca a togliermi i pantaloni.
-   Adesso basta, che è successo con Rosa? Che ti ha detto? E soprattutto…chi hai visto per arrabbiarti così tanto? –
Castiel si allontana improvvisamente da me, si alza e raccoglie la giacca per tirarne fuori le sigarette poi la rigetta a terra, se ne accende una e inizia a fissare il panorama difronte a lui. Lo vedo solo di schiena e mentre mi rivesto noto che batte a terra il piede nervoso. Afferro la sua giacca e gliela appoggio sulle spalle, poi mi metto difronte a lui. Non mi guarda, osserva solo il cielo che gli sta davanti. Sento la rigidità del suo corpo e capisco che è davvero agitato. Mi alzo sulle punte e lo stringo nella speranza di ottenere qualche risultato. Piano piano sento che si rilassa, butta via la sigaretta e mi abbraccia. Lo guardo negli occhi e gli accarezzo le labbra, poi sorrido e gli dico:
-   Non hai idea di quanta fatica ho fatto a decidere di fermarti! –Ride compiaciuto.
-   Possiamo sempre continuare! –
-   Non qui, e non prima di avermi spiegato che cosa è successo poco fa –
Lo sento irrigidirsi ancora, per questo lo bacio dolcemente sulle labbra. Come mi allontano mi spinge la testa sul suo petto.
-   È tornata una persona oggi a scuola, era nel gruppo con me e Lys, l’ho vista prima, si tratta di qualcuno che ha impedito alla mia carriera di chitarrista di decollare –
Ora capisco la sua rabbia. Dev’essere dura rivedere una persona che ti ha rovinato i sogni. Lo stringo forte e cerco di consolarlo. Mi dice che ormai è acqua passata e si scusa per avermi trascinata via all’improvviso. Gli dico di non preoccuparsi, che è proprio perché è così impulsivo che mi sono innamorata di lui. Mi sorride e inizia a rivestirsi, poi mi afferra la mano, dolcemente questa volta, e torniamo in classe.
Finita la lezione Rosalya si scusa per essere stata strana in questi giorni, e io la perdono subito, non potrei mai e poi mai avercela con lei! Mi abbraccia ed io contraccambio, poi le offro di andare a mangiare insieme un gelato e lei accetta senza esitare. Non chiedo ne’ a lei ne’ a Castiel ulteriori dettagli su quella persona, li ho visti troppo agitati entrambi e non voglio più vederli in quelle condizioni. Do appuntamento a Rosalya alle cinque per il gelato, intanto rimango da sola in classe, è il mio turno di pulizie e ho quasi finito. Rimetto scopa e paletta negli armadi e poi esco dalla classe mentre accendo il mio Ipod. Si vede che sono distratta perché sbatto a qualcuno. Cado a terra e subito ci scusiamo entrambi. Quando alzo lo sguardo mi ritrovo davanti una ragazza che non ho mai visto: porta i capelli lunghi e castani e ha degli splendidi occhi da cerbiatta, i suoi vestiti sono parecchio eccentrici. Mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi:
-   Ti prego scusami! Non ti ho proprio vista! – mi dice.
-   Non preoccuparti! È colpa mia che ero troppo presa a guardare il mio Ipod, e poi non pensavo ci fosse ancora qualcuno a scuola. Sei una nuova studentessa? –
-   A dire il vero no, ho lasciato il liceo un paio di anni fa per inseguire un sogno, ma sono tornata perché ho alcune cose da fare, piacere il mio nome è Debrah –
-   Molto piacere io mi chiamo Alyson, Aly per gli amici –
-   Il piacere è tutto mio! Scusa ma ora devo andare! Ti chiedo ancora perdono per averti fatta cadere! Ti saluto!! –
Conclude correndo via sorridendo. Strano, non sapevo che ci fosse una studentessa che avesse cambiato liceo. Anche se è impossibile che ne fossi a conoscenza, dato che sono arrivata solo l’anno scorso. Pazienza. Mentre la guardo allontanare un brivido mi percorre la schiena. Che strano… ho come un brutto presentimento.
Esco da scuola ed aspetto che Castiel mi venga a prendere. È uscito prima con Lysandro dicendomi che avevano delle cose da fare ma che sarebbe venuto a prendermi non appena avesse finito. Ormai loro entrano ed escono dal liceo come se fosse casa loro, e i professori non gli dicono niente. Il Dolce Amoris è proprio un liceo speciale!
Castiel arriva e mi fa salire. Partiamo ma noto subito che non mi sta portando a casa. Controllo la strada e vedo che ci stiamo allontanando sempre più dalla città. Ma dove mi sta portando? Cerco in ogni modo di immaginarmi dove stiamo andando ma non ne ho proprio idea. Ad un certo punto si ferma davanti ad un ristorante in cima ad una collina. Scendo dalla moto e mi sfilo il casco. Mi accorgo che da quassù si vede tutta la città e ne rimango estasiata. Castiel mi afferra la mano e mi accompagna all’entrata del ristorante.
-   Ma io non ho abbastanza soldi per pagarmi un pranzo qui! –
-   Pensi che ti avrei portata qui di punto in bianco se avessi davvero pensato di farti pagare la tua parte? –
-   Che cosa ti prende? Non è normale che tu ti comporti così –
-   Lo so, è che ti ho fatta preoccupare stamattina ragazzina. Lo faccio solo per sdebitarmi, sai il mio senso di colpa è micidiale alle volte, quindi ti offrirò pranzo, almeno mi sentirò in pace con me stesso –
-   Ahh ecco, mi sembrava strano che Castiel l’iceberg facesse un gesto carino per la sua ragazza –
-   La mia ragazza? Scusa ma dove la vedi? –
Gli pizzico la pancia ed entro nel ristorante, lui mi segue ridendo. Ci sediamo al tavolo vicino alla finestra, mentre aspettiamo le pietanze osservo meravigliata il panorama. Si vede proprio tutto! Casa mia, il liceo, il mare…non sfugge proprio niente da quassù!
-   Come mai non mi ci avevi mai portata prima? –
-   Perché era il mio asso nella manica nel caso fosse successo qualcosa tra noi –
-   Ed è successo? –
-   A dire il vero non credo, è solo che non mi andava di mangiare panini come al solito, e poi devo mettere a tacere questo senso di colpa il prima possibile, è insopportabile! –
Gli tiro un calcio al piede, lui mi ignora e si mette a guardare fuori dalla finestra. Lo osservo meglio, sembra perso nei suoi pensieri. Non l’ho mai visto tanto concentrato. Quella storia del ritorno di quella persona deve averlo davvero turbato. Vorrei aiutarlo, ma ho troppo paura di fargli delle domande a riguardo. In quel momento arrivano i nostri piatti, grazie al cielo questo basta a distoglierlo dai suoi pensieri. Mangiamo e parliamo tranquillamente come se niente fosse, poi mi porta in gelateria dove Rosalya mi aspetta. Avrò un'altra occasione per chiedergli informazioni a riguardo.
Il giorno dopo a scuola sembra tutto come prima, sia Castiel che Rosalya si comportano normalmente. Meno male il peggio sembra passato. Ma penso di volerne sapere di più. Non posso parlarne con Rosalya perché al pomeriggio ha appuntamento con Leigh, ma ora che ci penso Castiel mi ha detto che quella persona faceva parte del loro gruppo, quindi posso chiedere a Lysandro. Gli mando un bigliettino:
-   Dopo scuola aspettami in aula, dobbiamo parlare –
-   D’accordo –
Avviso Castiel di non aspettarmi finita scuola che ho delle cose da fare. Lui annuisce. Suona la campana e tutti escono dalla classe, tranne io e Lysandro. Mi siedo vicino a lui.
-   Castiel mi ha raccontato che ieri è tornata a scuola una persona che ha infranto i suoi sogni. Non me la sentivo di parlarne direttamente con lui perché vedo che la cosa lo turba molto, ma ho saputo che suonava con voi, quindi vorrei qualche informazione a riguardo. –
-   Quello che ti ha raccontato è vero, anche io ho intravisto questa persona qui al liceo. Devi sapere che era la prima voce del gruppo, mentre io ero la seconda. Una casa discografica aveva notato la nostra band, ma tra un sotterfugio e l’altro questa persona è riuscita a far si che assumessero solo lei e scartassero noi. –
-   Che cosa meschina! Chi mai potrebbe fare una cosa del genere?! –
-   Anche per noi è stato un duro colpo, per Castiel soprattutto. Si è sentito lasciato ed abbandonato –
-   Beh ma anche per voi deve essere stata dura no? –
-   Beh si certo ma per lui era diverso, è normale –
-   In che senso era diverso? –
-   Castiel non te ne ha parlato? La persona che ci ha traditi era la sua ex ragazza –Improvvisamente il mondo mi crolla addosso. La sua ex ragazza?! Perché Castiel non me ne ha parlato?!
-   E non è tutto, è a causa sua che Castiel e Nathaniel si odiano –
-   Com’è possibile?! –
-   Beh Debrah ha fatto in modo che Castiel credesse che Nathaniel volesse farsela con lei mentre era fidanzata con lui, e deve esserci riuscita perché da allora si odiano a morte –
-   D-debrah?! –
-   Si, è questo il suo nome. Perché la cosa ti turba così tanto? –
Improvvisamente il suo volto mi torna in mente. La sua gentilezza, il suo modo di fare premuroso. Capisco subito che è tutta una maschera. Ora capisco il perché del brutto presentimento.
-   L’ho incontrata ieri per caso, ci siamo scontrate. Ma non sapevo fosse lei che avesse infranto i vostri sogni ne’ tanto meno…che fosse la ex di Castiel. –Le lacrime mi salgono agli occhi, non riesco a trattenerle e scoppio a piangere.
-   Perché?! Perché non mi ha detto che era la sua ex?! –
Improvvisamente mi torna in mente il suo essere continuamente sovrappensiero durante il pranzo a quel ristorante. Che provi ancora qualcosa per lei? Il pensiero mi terrorizza e le mie lacrime si fanno ancora più pesanti. Lysandro mi abbraccia ed io mi aggrappo a lui, distrutta e disperata. Piango per un ora intera. Il mio cuore piange a causa una ferita enorme, una ferita che non mi aspettavo sarebbe mai comparsa. Lysandro asciuga le mie ultime lacrime e mi da alcuni colpetti sulla testa.
-   Ehy non preoccuparti più di tanto, si vede che non ha voluto parlartene perché non voleva turbarti. Sai com’è fatto, gli da fastidio che la gente si preoccupi per lui, e soprattutto non sopporta di vederti star male. Sai che sotto la sua corazza da duro si nasconde un cuore tenero –
Annuisco e mi convinco che questa sia la verità. Usciamo da scuola e mi riporta a casa. Grazie al cielo si è comprato una moto almeno mi rilasso. Mi lascia sotto casa con un sorriso e dicendo di non preoccuparmi troppo dato che Castiel sarebbe venuto a parlarmene quando se la sarebbe sentita. Entro in casa e mi butto nel letto. Niente cena per me, mi bastano i miei nervi tesi come amaro pasto.
La mattina dopo salgo in moto con il mio ragazzo ed andiamo a scuola. Come scendiamo e ci sfiliamo i caschi mi prende la mano. Sembra tutto come sempre, ma so che purtroppo non è così. Entriamo in classe e ci sediamo. Prendo un bigliettino e ci scrivo sopra:
-   So tutto di Debrah, ieri me Lys me ne ha parlato –
E lo lancio a Rosalya. Vedo la sua espressione cambiare, e poi guardarmi con aria triste.
-   Mi dispiace… -
-   Anche a me…soprattutto perché Castiel non mi ha detto che si trattava della sua ex. Non ha nemmeno accennato al fatto che si trattasse di una ragazza –
Rosalya mi osserva incredula, poi si rimette a scrivere.
-   Non preoccuparti, sai che non vuole farti preoccupare perché ci tiene a te –
-   Lo so…è la stessa cosa che mi ha detto Lys ieri…spero davvero che sia così –
Appoggio la testa sul banco e cerco di rilassarmi. Quando qualcuno bussa alla porta. Il professore si alza e va ad aprire. Non ci faccio troppo caso, sarà qualche circolare in arrivo. Poi ad un certo punto sento che si schiarisce la voce. Basta questo per attirare la mia attenzione.
-   Ragazzi, è tornata a trovarci una vecchia studentessa, salutatela con calore! –
In quel momento vedo Debrah saltare dentro la classe con un mega sorriso. Tutti le corrono incontro felicissimi e l’abbracciano, tutti tranne me, Castiel, Lysandro, Nathaniel, Rosalya e Kentin. Il mio sguardo cerca quello di Castiel, lo vedo intriso di rabbia e noto che tiene le mani tremanti chiuse a pugno sulle sue gambe. Abbasso lo sguardo per non fargli capire che sto per mettermi a piangere ed appoggio la mia mano sopra la sua ma questa volta, sento che non riesco a calmarlo. Questo forza ancora di più le mie lacrime che iniziano a scendere inevitabilmente. Lysandro, Nathaniel, Rosalya e Kentin lo notato, ma non reagiscono. Sanno che non voglio che Castiel si accorga che sto piangendo. Mi sento inutile. La mia presenza è inutile. Per la prima volta non riesco a calmarlo. E questo mi uccide. Asciugo le lacrime e alzo lo sguardo e subito mi accorgo che Debrah sta guardando Castiel in modo malizioso e subdolo. Guardo immediatamente Castiel e noto che sta guardando altrove. Forse non si è accorto dello sguardo di Debrah, o forse è proprio perché lo ha notato che ora guarda altrove. Tolgo la mia mano dalla sua e lui me l’afferra e, continuando a stringerla, l’appoggia sul banco per farlo vedere a tutti. In quel momento fisso Debrah, e noto che mi guarda con odio e disprezzo. Mi irrigidisco e Castiel se ne accorge, per questo scatta in piedi e mi porta fuori dalla classe. Ignoro tutto e tutti e tengo lo sguardo basso. Castiel mi trascina davanti alle macchinette e mi mette contro il muro con le sue mani a lato della mia testa e tenendo la sua abbassata.
-   Dobbiamo parlare –
   
 
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