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Autore: Alex995    10/08/2013    2 recensioni
Un bicchiere di troppo, una camera d'albergo già vissuta e una delle città piu belle del mondo.
Tony e Ziva si troveranno ad offrontare i loro sentimenti e trascorreranno la loro prima notte insieme : sarà solo sesso o diventeranno (Finalmente) una coppia?
Attenzione: E' la mia prima One-shot hot. Spero vi piaccia, recensite mi raccomando.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Prendete la vostra roba. Marine trovato morto in un fiume . " ci disse Gibbs dirigendosi verso l'ascensore.
Era passato un mese dal nostro viaggio a Parigi e le cose tra Tony e me non erano cambiate.
Le frecciatine, gli sguardi e le battutine erano ormai un 'abitudine. Solo, però, che questa volta c'erano di mezzo anche  dei sentimenti corrisposti.
"Mcgee , Dinozzo sopraluogo della zona circostante. Vedete se riuscite a trovare qualcosa." disse Gibbs non appena arrivammo sul posto. 
"Ziva, tu con me da Ducky." disse prendendosi anche il mio zaino.
Gibbs non aveva capito ancora niente. QUindi o Tony ed io siamo stati particolarmente bravi a nascondere la verità, o lui aveva capito tutto e non lo dava
a vedere.
 
 
 
Sono stato  separato da Ziva.Di nuovo.  Tutte le volte la stessa storia.Per gli appostamenti, per il controllo alibi, per gli interrogatori ormai faccio
coppia fissa con Mcgee. 
"Allora Tony " mi disse Mcgee mentre scattava alcune fotografie."Non mi hai ancora detto niente, della ragazza che hai incontrato a Parigi."
Non avevo detto niente su Parigi. Primo errore. Se il vecchio Tony fosse stato in compagnia di una bella donna lo avrebbe sbandierato ai quattro venti. 
"C'è poco da dire Mcgee. "
"Sul serio? Sei stato  in una delle città piu belle del mondo e non hai nient'altro da dire?"
"Posso dirti solo una cosa: era davvero una delle donne piu belle che io abbia mai visto."
"Chi era bella?" chiese Ziva intromettendosi nel nostro discorso.
"Nessuno" dissi io pronto.
"La ragazza con la quale Tony è andato a Parigi."
 
 
 
Iniziai a fissarlo, e mi scappò una risatina.  Tony stava prendendo un impronta sul terreno ma allo stesso tempo mi stava fissando.
"Sul serio Tony? Era molto bella?" chiesi io incredula . 
Lui mi guardò e mi fece uno di quei suoi sorrisi provocatori. 
Sapeva che non doveva fissarmi. I suoi occhi avevano  la capacità di  farmi bruciare dentro. 
"E tu invece Ziva? Com'è andata in Israele?"
Questa volta fu Tony a ridere. 
"Ziva" mi chiamò Gibbs " Ziva vieni qui."
"Cosa succede ?" gli chiesi non appena lo raggiunsi.
"Devi superare quel ponte con Palmer."
"ma..." dissi io guardandolo " è traballante. Non credo che reggerà."
"A maggior ragione devi andarci tu. Sei quella che pesa di meno tra di noi."
Ecco il secondo problema della giornata. Attraversare un ponte mezzo sgangerato con Jimmy Palmer.
Presi Jimmy per mano ed entrambi iniziammo a fare piccoli passetti per raggiungere il corpo del Marine che a causa della pioggia era stato depositato
sulla riva destra del fiume.
"Ziva stai attenta, la corrente è forte." mi disse Gibbs.
"Ducky la prossima volta suggerisci a questo Marine di morire di un posto piu idoneo" dissi
"Tranquilla, non credo che questo poverino avrà una seconda occasione per morire." mi rispose Ducky ridendo. 
"Jimmy ti prego, non muoverti troppo altrimenti il ponte si roveeee" non ebbi il tempo di finire la frase  che Jimmy ed io cademmo in acqua.
"Zivaa " urlò Gibbs. "Dinozzo, Mcgee  venite subito qui ."
"Si rovescia " conclusi io la frase non appena risalii in superficie.
"Ziva" urlò Tony.
"Tranquilli. Sto bene. E' poco profondo. Ma fa davvero freddo. "
Detto questo Ducky e Gibbs raggiunsero il corpo sulla riva mentre io ritornai verso Tony e Mcgee.
"Stai bene Zee?" mi chiese Tony
"Si tranquillo. Devo solo cambiarmi altrimenti mi verrà un accidente."
Tony si tolse la giacca dell'Ncis e me la fece indossare.
"Dinozzo. Porta Ziva al furgone. "
"Subito Capo." 
"Nessuno aiuta me?" chiese Palmer ancora in mezzo al fiume. 
 
 
"Sto bene, davvero." e iniziai a starnutire.
"Ci credo. Tieni" e mi porse qualcosa di caldo.
"Cosa c'è qui dentro?"
"Tè alle erbe. E' l'unica cosa che ho trovato nel furgone di commestibile."
"Ma puzza."
"Bevilo, ti farà bene."
Iniziai a tremare per il freddo. E non riuscivo a prendere calore visto che il giubbotto di Tony era  due misure piu grandi di me.
QUasi riuscivo a sentire il suo profumo, nonostante quel giubbotto lo indossasse pochissime volte. 
"Cosa c'è ?" mi chiese Tony notando la mia espressione. 
"E' impregnato del tuo profumo."
"Un punto a mio favore." 
 
 
 
 
 
 
Il caso era stato risolto. Peccato che quel bagno nel fiume  non mi aveva fatto salire neanche un pò di febbre. Dico peccato, perchè cosi avrei potuto 
trascorrere un pò piu di tempo con Tony. Mi piace essere coccolata di lui. Credo sul serio che inizi a piacermi questa situazione da "Fidanzati."
Mi trovavo ancora in ufficio a compliare delle scartoffie quando all'improvviso sentii un odore invitante provenire da dietro di me.
Mi voltai e trovai Tony con due buste da cibo d'asporto.
"Cosa ci fai tu qui? Non dovevamo vederci piu tardi?"
"Si lo so, ma ho pensato che fossi affamata."
"Non erano questi i patti."
"Lo so, lo so. E' solo che è tardi, non hai cenato e oggi a pranzo hai mangiato solo due barrette di cereali."
"Mi fai paura. Mi controlli anche quando mangio?"
"L'ho sempre fatto, veramente. E' comunque è quello che fanno i colleghi.. no?"
Un collega con il quale vado a letto pensai tra me e me. 
"Touchè Dinozzo."
"Cosa stai facendo?"
"Ho appena finito veramente."
"Facciamo una pausa." mi disse andando verso le scale.
"Facciamo? Veramente sono stata io a far tutto il lavoro." dissi alzandomi e raggiungendolo."Dove stiamo andando?"
"Sala relax. Non possiamo mangiare alla tua scrivania." disse sorridendomi
"Cosa c'è li dentro?" dissi prendendo una delle due buste per aiutarlo.
"Non sapevo cosa ti andasse cosi ho preso del Take-away, italiano e degli hot-dog" 
"Ottimo" dissi baciandolo nel corridoio.
"Potrebbero vederci " mi disse lui non appena le nostre labbra di staccarono.
"Sono stata addestrata dal Mossad. So quando qualcuno mi osserva. E guardati intorno " dissi.
"Sono le 10.30  e non c'è nessuno a parte qualche agente del turno di notte." continuai non appena entrai nella sala relax.
"In tal caso."
Tony posò le buste su uno dei tavolini, si sedette su una sedia e mi tirò a sè in modo da stare a cavalcioni su di lui.
"Non ho detto che nessuno potrebbe venire."
"Non ci metteremo molto."
"E se qualcuno ci vedesse?"
"Diciamo che mi stavi rianimando."
"In questa posizione? Non ci crederebbe neanche un bambino."
Lui iniziò a ridere poi mi accarezzò il viso.
"Non riusciamo a stare un pò da soli vero?"
Io feci di no con la testa.
"Credo che Gibbs abbia capito tutto."
"Come fai a dirlo?" chiesi io curiosa.
"Hai notato che non ci lascia piu da soli? Nè per gli interrogatori, ne per le indagini. Mi ha affidato a Mcgee."
"Molto meglio cosi ." dissi io  dandogli un bacio sul collo.
"Perchè?"
"E' molto meglio essere affiancato da un uomo che da una donna." dissi io maliziosa.
Poi mi alzai da lui, presi una bottiglina dalla macchinetta e mi sedetti su una sedia.
Mentre stavamo mangiando, gli chiesi se aveva portato a stampare le foto di Parigi.
"Si, sono a casa mia." mi disse con un tono provocatorio.
"Questo cosa sarebbe un invito ,Dinozzo?"
"Dipende." mi disse lui sorridendomi
 
 
 
Terminammo di mangiare,  ritornammo alla mia scrivania, presi la mia giacca e andammo verso l'ascensore.
Non appena arrivò  ed entrammo, ebbi un idea geniale.
Spinsi il pulsante di arresto e l'ascensore si fermò di colpo.
Mi voltai verso di Tony , e mi tolsi lentamente la giacca.
 Lui osservava la scena compiaciuto, poi si avvicinò a me , mi tolsè la maglietta e iniziò a baciarmi il collo.
Al suo semplice tocco, iniziai a ridere come una bambina , poi decisi di prendere io il controllo.
Gli tolsi la giacca e gli iniziai a sbottonargli la camicia.
"Forse sarebbe meglio passare al dunque David.. Sai com'è! Siamo in un ascensore di un agenzia federale..."
Mi prese per i fianchi e mi sbattette contro una delle pareti dell'ascensore.
"Tony " dissi cercando di riprendere fiato.
"Eh?"
"Sta squillando il tuo cellulare."
"Cosa?"
"Ti trilla la tasca" dissi prendendogli il cellulare dalla tasca.
"Dinozzo" rispose. Io iniziai a baciargli il collo cosi da creargli problemi. "Si capo" .
Non appena sentii capo, smisi di baciarlo e aspettai che mi dicesse cosa volesse Gibbs.
"Ci vediamo li" disse lui chiudendo la chiamata.
Io sbuffai. "Non mi dire."
"C'è un Marine morto in un albergo." disse baciandomi un'ultima volta.
 
 
 
"E' come se ci controllasse." mi disse Tony  in macchina.
"Di cosa parli?"
"E' come se avesse capito ma non lo da a vedere. Possibile che abbia messo del telecamere in ascensore? Come in quel film con Jessica Alba, Spykids 4."
"Non starai esagerando?"
"Non ti sembra strano?"
"Se muoiono persone  nel cuore della notte? Per niente." dissi sorridendogli.




Angolo autrice: Alloraaa !! Tony e Ziva non sono piu a Parigi, eppure non smettono un attimo di punzecchiarsi.  Credete che Gibbs lo stia facendo apposta? Conoscendolo credo che abbia intuito qualcosina.. Spero DAVVERO che vi sia piaciuto. Vorrei ringraziare Anny_97 per aver seguito la storia fin dall'inizio e frencia92 che mi detto di voler sapere se i Tiva riusciranno a stare insieme anche dopo Parigi. Cosa ne pensate....ci riusciranno?  
Grazie e a presto ;))
 
 
 
 
 
  
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