racconti dei Pirati del Futuro
Parte Terza

«E questo che cos'è?» Chiese Bankina, prendendo il libro e adocchiando le prime pagine scritte in modo misterioso.
Franky alzò per un attimo la testa verso Robin, poi li riabbassò ad avvitare qualche bullone del suo nuovo congegno meccanico, in silenzio.
Robin sospirò e prese il libro dalle mani della bambina «Una vecchia storia...» commentò solo, rimettendolo al sicuro sulla libreria.
Olvia sollevò l'elmo e lanciò una veloce occhiata al fratello, ancora fisso a guardare la madre con la penna pronta a scrivere; sapevano che era un racconto di quel passato oscuro di cui nessuno aveva voluto parlare; sapevano solo che tutta la ciurma era stata divisa e ognuno aveva vissuto un periodo di grande indecisione e cambiamento. Tom notò lo sguardo triste della madre e si alzò di scatto «Ok, qui non c'è niente che il Grande Narratore possa descrivere... che noia! Andiamo a mangiarci qualcosa!» Esclamò, tirandosi dietro sorella sollavata e amica perplessa. Robin sorrise brevemente e li guardò uscire dalla stanza con sguardo assorto.Franky si alzò e la circondò con le braccia muscolose «Tutto bene?»
«Sì, solo...»
«Pensavi a Dragon?» La anticipò e lei annuì «Già».

Sho sì allungò sul parapetto della navetta, ridendo all'indirizzo dei disegni che si andavano formando sulla superficie del mare.
«Tashigi, Tashigi fai un polipo!» Urlò, mentre Shanji si limitava a sbuffare, spaparanzato sul piccolo ponte con le braccia allacciate dietro la nuca e il fumo della sigaretta che si spandeva nel vento.
«Smettila di gracchiare come uno storione e non sporgerti troppo! Se cadi non ti riacchiappo di certo» sbottò, poi la sua attenzione fu attratta da qualcos'altro, tipo un'onda anomala che si abbattè sulla loro imbarcazione e quasi non lo faceva finire annegato.
«Ma che diav- Ciclope deficiente, ti avevo già detto di starmi alla larga!» Cominciò a gridare verso il mare.
Sho si girò verso di lui, perché i siparietti con zio Zoro erano la cosa più spassosa dopo Pati e i suoi litigi col nonno.
Zoro sollevò gli occhiali da guida e ghignò «Andiamo, non mi fare il vecchiaccio brontolone adesso».
«Voi e quei cosi siete pericolosi!»
I Wabulls erano una sorta di incrocio tra i bulls – gli animali marini usati come mezzo di trasporto a Water Seven e i waver – le piccole imbarcazioni usate a Skypiea. Quando Zoro aveva specificatamente richiesto un mezzo che fosse veloce e leggero, Usop aveva disegnato la struttura dei waver che avevano conosciuto nell'isola del cielo e che Franky non aveva mai visto, cercando di unirla e fonderla ai bulls di Water Seven. Così, dopo circa un anno di lavoro, lui e Tashigi possedevano i primi e più dinamici esemplari di Wabulls: erano delle imbarcazioni più aerodinamiche e grandi dei vecchi waver, cosparse di algamatolite e sostenute dai Wickon - mostri marini del Nuovo Mondo più veloci dei bulls, a cui erano stati impiantati dei jet dial alle pinne e una speciale resina di protezione su tutto il corpo.
Insomma, un mezzo di trasporto unico nel suo genere.
La verità era che possedevano anche una vera nave per il dojo, gli spostamenti di gruppo e le esercitazioni, ma Zoro era allergico all'idea di non possedere qualcosa che fosse interamente suo; forse dipendeva dal fatto che, nonostante tutto, lui e Tashigi erano due anime molto indipendenti e bisognose dei propri spazi.
«... un mezzo totalmente inutile...» si stava ancora lamentando il cuoco bisbetico, mentre Sho ridacchiava.
Ovviamente non tutti potevano capire, soprattutto i suoi compagni che spingevano da anni perché mettesse su casa e famiglia. Dopotutto, nonostante le loro particolarità, persino Usop, Sanji, Chopper e Brook avevano in qualche modo ovviato all'incombenza.
«Ehi, ragazzino. Vuoi fare un giro?» Provò a dire a Sho, che guardò Sanji ad occhi sgranati.
«E va bene... però ti avviso: fallo cadere in acqua e ti prendo a calci fino a Water Seven!» Sbottò il cuoco, indicando minacciosamente Zoro che si limitò a ghignare «Ti ridurrei a fettine coì sottili che potresti usarti come shushi, cuoco fallito!» Con un altro amorevole gesto irripetibile, si avvicinò all'imbarcazione e fece salire Sho che cominciò subito a strillare contento.
«Ok, cosa vuoi fare?»
«Facciamo Little Yo!» Esclamò entusiasta, ripensando alla piccola balenottera di Brook.
«Ok, tieniti forte!» Urlò Zoro, partendo a tutta velocità, mentre le pinne del Wickon solcava la superficie dell'acqua, ricreando il disegno di una balena.
Intanto, Tashigi fermò il Wabull affianco alla prua della Chef di Sanji «Non ti preoccupare, la sa guidare bene lo sai...» gli fece, notando con tenerezza il suo sguardo preoccupato.
«Lo so, lo so...»
«Non metterebbe mai in pericolo Sho, sa quando ci tieni a lui... e ci teniamo anche noi» continuò lei, mentre Sanji le lanciava una corda per la moto e la faceva salire a bordo.
«Bah, e che è il solito spericolato... fa più danni ora che dovrebbe starsene buono senza un occhio che prima» grugnì il biondo, ributtandosi sulla sdraio.
Tashigi ridacchiò «No, sei preoccupato per Zoro!»
«Ma non dire cavolate...» grugnì lui, scazzato.
«Beh, dopo la storia di Mihawk e il sacrificio è normale essere sempre un po' preoccupati» commento lei, guardandoli giocare nell'acqua con aria assorta.
Sanji le si appoggiò accanto e aspirò una boccata di fumo «E tu? Sei preoccupata?»
«Tutto il tempo!» Esclamò, con un sospiro. Nonostante la morte di Smoker e il tradimento del Governo Mondiale, lei riusciva ad essere più positiva e ottimista rispetto a Zoro, che manteneva comuque un atteggiamento in qualche modo più “scuro”; a volte era difficile stargli accanto, soprattutto quando aveva gli incubi sul periodo di addestramento con Occhi di Falco.
«Ahhh!» L'urlo di Sho mise entrambi in allarme.
«Che succede? Sho, Zoro!»
«Niente, cuoco. Rilassati!» Urlò di rimando lo spadaccino, mentre sgridava quell'altra piccola peste marina «Ti sembra in modo di spuntare così all'improvviso?»
Little Yo si limitò a guzzare la coda nell'acqua, mentre si lasciava accarezzare dal ragazzo.
«Quinsi se tu sei qui, allora...» non finì il discorso che una luce accecante illuminò tutto e tutti, paralizzandoli.
«Yohohoho, ciao fratelli!»
Appunto.
«Brook, abbassa quel maledetto faro!» Sbottò Sanji, che ormai vedeva solo bianco ovunque.
«Oh, scusate!»
La luce sparì, rivelando la grossa e colorata Lavoon Dream di Brook.
«Ma ti pare il caso di venire alla reunione con quella cosa gigantesca?» Aggiunse Zoro, ma quell'altro rise «Nono, la mia band mi ha solo dato un passaggio!»
Detto fatto e, con un sonoro rumore, la nave sputò letteralmente fuori una barca che sembrava un incrocio tra la bara di Mihawk e un microfono.
«Yohohoho, ok! Andiamo?» Esclamò Brook, lanciandosi al volo dalla nave e atterrando perfettamente seduto sulla barca.
Zoro sbuffò, lanciando un'occhiata a quei due sulla Chef «Ohi, voi due! Il break è finito, andiamo!»
Tashigi scosse la testa «Il solito manicomio... posso riposarmi con te qui?»
Sanji sorrise «Certo! Mi spiace Marimo, la donzella ha scelto me!» Esclamò, mentre gli passavano accanto.
Zoro grugnì «Aha, capirai» sbottò, facendo scendere Sho e anticipandoli a tutta velocità sulla strada a ritroso per la Grand Line.
«Yohoho, che ragazzo geloso!» Lo prese in giro Brook, seguendolo con accanto Little Yo.
Tashigi e Sanji si sorrisero complici, chiudendo quella strana processione diretta a Water Seven.

Note:

Ok, questa è pessima ma dovevo metterci troppe cose per un capitolo solo XD
Penultimo gruppetto in viaggio: mentre Tashigi e Zoro se ne vanno allegramente per mare su moto/Barche/animali d'acqua (la spiegazione è un po' caotica, ma ho fatto del mio meglio per descrivere ciò che c'è nella mia mente bacata!), Sanji e figlioccio girano con una piccola imbarcazione e Brook segue a ruota con palco e balena. In realtà, considerando la mappa della Grand Line, non avrebbero dovuto incrociarsi perché il primo gruppo deve fare tutto il Nuovo Mondo, superare Red Line e Marijoa e Water Seven è tipo lì vicino, mentre a Brook toccherebbe tutta la Grand Line dalla Reverse Mountain (quindi l'estremo opposto della Red Line) fino a Water Seven. Maa facciamo finta di nulla, shh.
Non c'è molto da dire: toni più malinconici e tristi perché ci sono gli adulti e piccoli indizi del periodo “due anni dopo” che, ovviamente, tratterò a modo mio.
Detto ciò, il prossimo vedrà un po' di cambiamento, una “storia nella storia”.
Fatemi sapere se è davvero così incomprensibile!
Alla prossima!