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Autore: laulaury    12/08/2013    2 recensioni
La saga di DagonBall ci racconta di lotte e scontri decisivi per l'incolumità della Terra, ma cosa succede quando la battaglia finisce? Qui leggerete i retroscena non narrati di come tutto è cominciato tra Bulma e Vegeta. Incomprensioni, dolore, orgoglio e passione sono gli ingredienti della trama poiché niente è semplice quando si tratta di amore con un Sayan.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Dr. Brief, Mrs. Brief, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo V

I mesi passavano velocemente alla città dell' Ovest mentre gli abitanti erano ancora ignari del pericolo incombente. Ben presto i mesi erano diventati anni e il giorno preannunciato del risveglio dei terribili cyborg era alle porte. Era giunto il momento per Vegeta di interrompere gli allenamenti e mostrare a tutti l'indicibile forza conquistata dal principe della razza Sayan. Ora si sentiva forte e sicuro più che mai. Pieno di sé era uscito dalla Gravity Room poco prima dell'ora preannunciata del risveglio delle minacce robotiche. Attraversando i corridoi della Capsule Corporation, la padrona di casa l'aveva intercettato e prontamente fermato, allusiva:" Vegeta, tesoro! Quanto tempo che non ti fai vedere. Non vuoi vedere il mio nipotino quant'è bello?". Proprio in quell'istante una risatina proveniva dalla stanza adiacente. Vegeta si era sporto incuriosito e aveva visto Bulma seduta sul divano con un piccolo esserino poggiato sulle ginocchia. Era un piccolo bambino cicciottello con uno sbarazzino ciuffo violetto. La scena aveva bloccato il Sayan sull'uscio. Non riusciva a muovere nessun muscolo, nemmeno le palpebre. Bulma aveva sentito il peso dello sguardo incredulo del Principe sulle sue spalle. Si era girata serena e gli aveva sorriso dicendo:"Guarda Trunks, é arrivato il tuo papà!".
Il bambino rideva rumorosamente trottando sulle ginocchia della madre.
Scrollando la testa, come per riprendere controllo delle sue facoltà, il principe dei Sayan aveva fatto spallucce dicendo:" Non ho tempo per le presentazioni." e più veloce della luce era volato fuori da quella casa verso l'appuntamento tanto atteso.

L'avventura contro i cyborg era stata più difficile e ardua del previsto. Gli automi C17 e C18 preannunciati da Trunks erano diventati il minore dei problemi nel momento in cui aveva fatto la sua comparsa Cell. Il principe dei Sayan aveva sfoderato nuovamente l'arroganza, l'egoismo e l'orgoglio che prima della permanenza sulla Terra lo caratterizzavano pienamente. Pur di soddisfare il suo ego di combattente aveva messo in pericolo non solo se stesso, ma la Terra e l'Universo intero. Niente sembrava poter allontanare il Principe dall'idea di diventare il guerriero più forte.
Una cosa in particolare, però, gli aveva fatto perdere il lume della ragione. Una volta completata la fusione con i cyborg, Cell era diventano imbattibile, persino per Trunks e Vegeta. Il mostro aveva, così, deciso di indire i Cell Games per poter sfidare i guerrieri più forti al mondo. Proprio durante questo torneo, Cell sembrava ormai sconfitto dal giovane Gohan. Sorprendentemente il mostro, però, era sopravvissuto. Prima di riapparire al cospetto dei nostri eroi, un fascio di luce era partito dalla nube di polvere creatasi e aveva colpito Trunks in pieno petto. Per Vegeta era stato un fulmine a ciel sereno. Sembrava non gli fosse mai importato di quel giovane dai capelli violetti. Non lo aveva mai trattato come un figlio; mai un gesto carino. Anzi, spesso lo aveva mal trattato, ferito e ignorato. Forse non si era comportato in quel modo perché non lo riconoscesse come figlio. In realtà Vegeta sosteneva che, in quanto figlio del principe dei Sayan, il ragazzo era sicuramente in grado di affrontare qualsiasi nemico, qualunque situazione ardua. I Sayan non educano i figli con amore, ma con ferma durezza che rasenta la spietatezza: così era stato cresciuto il principe dei Sayan. Ora che lo vedeva lì steso, ferito a morte, Vegeta sentiva il sangue ribollire nelle vene.                                 
Nonostante questa disavventura, alla fine Cell era stato distrutto. Tuttavia non dalla mano vendicatrice di Vegeta. E, ancora una volta, il suo orgoglio era stato messo alla prova. Ora, però, il principe portava con sé una lezione di vita.

Quando la calma sulla Terra era stata ripristinata, Vegeta era tornato alla Capsule Corp. che ormai considerava come "casa". Bulma aveva seguito tutte le vicissitudini dei suoi amici. Anche lei era ormai a conoscenza  del fatto che il bel giovanotto venuto dal futuro era il suo piccolo Trunks. Era fiera di vedere come suo figlio sarebbe diventato un giovanotto carino, gentile e intelligente. L'aveva rattristata sapere, però, che in quel futuro il povero Trunks era stato costretto a crescere senza il padre poiché ucciso dai cyborg. Ora che le cose erano andate diversamente Bulma non avrebbe mai accettato che a suo figlio fosse riservata la stessa sorte. Decisa a parlare a muso duro con Vegeta, la ragazza di era seduta in salotto con il piccolo Trunks tra le braccia ad aspettare il Sayan. Ci era voluto un po' di tempo prima che il bel moro rincasasse, tanto che la luna aveva sostituito il sole nel cielo e Bulma si era addormentata sul divano con il suo piccolo ancora stretto in grembo. Uno sbattere di porta aveva fatto sobbalzare la giovane sopita. Vegeta era arrivato. Stropicciandosi gli occhi la ragazza chiedeva ad alta voce:" Vegeta sei tu?". Senza dare risposte il Sayan aveva seguito la voce ed era arrivato nel salotto.
"Senti Vegeta dobbiamo parlare. Con i cyborg hai corso un grande pericolo e sappi che..." aveva cominciato la ragazza dai capelli turchini. Il principe dei Sayan sembrava, però, non ascoltarla affatto. Si era diretto verso il piccolo Trunks e, con muto stupore di Bulma, lo aveva preso tra le braccia. Con sguardo serio come non mai, Vegeta domandava:" Senti donna, c'é un modo qui sul vostro sciocco pianeta in cui si ufficializza che tu e il marmocchio appartenete a me?". Bulma non poteva credere alle sue orecchie. Che fosse un modo molto particolare di chiederle di sposarlo e formare, finalmente, una vera famiglia? La giovane Brief, entusiasta, aveva risposto con un sorrisetto beffardo stampato sulle labbra:" Certo che c'é un modo... Mio futuro maritino!". Bulma abbracciava il suo Sayan mentre quest'ultimo, osservando con ghigno quasi malefico il figlio asseriva:" Tu, caro mio, sarai l'erede della stirpe  Sayan. Il nuovo principe. Diventerai il campione più forte in assoluto. Ti allenerò personalmente!".

[Angolo dell'autore: Innanzitutto chiedo perdono per la lunga attesa ma non avevo modo di avvcinarmi a una qualsivoglia attrezzatura tecnologica. La storia è arrivata al termine! Spero vivamente che chi ha seguito questa narrazione l'abbia trovata nella globalità abbastanza carina. Sto già preparando una NUOVA storia quindi se questa vi è almeno piacciucchiata vi invito a leggere il prossimo racconto! Grazie a tutto quelli che hanno commentato, che l'hanno seguita e inserita tra le liste dei preferiti o/e seguiti! Grazie davvero perchè era la prima volta che provavo a scrivere una cosa del genere e mi sono sentita veramente sostenuta! A presto ;) ]


  
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