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Autore: folle shane    12/08/2013    2 recensioni
"ciao Anto sono Fabio, scusa se ti chiamo a quest’ora, ti disturbo?"
il tono seccato e assonnato della ragazza vene sostituito da una quasi risata. che pero trattenne per rispondere risposta che avrebbe voluto fosse..che domanda e ti disturbo?..sono le 3.00 del mattino? certo che mi disturbi! ma anche se non disse nulla di ciò, non riuscì a non rispondergli con'un certo sarcasmo..
LA STORIA E IN REVISIONE PER COSI DIRE, OGNI CAPITOLO VERA, LEGGERMENTE MODIFICATO E CORETTO, FINO AL CAPITOLO FINALE DELLA STORIA CHE SARA A BREVE.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Josefina Beltrán, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una vecchia Foto leggermente sbiadita


2 giorni. Erano passati solo 2 giorni dalla chiamata del fratello.

Antonella dopo la chiamata si era chiuse in sé, come non accadeva da tempo pensando a tutto ciò che era successo se andare o no alla festa della nipotina.

Era così assorta da questi pensieri, da non essere uscita per nessun motivo, dimenticandosi anche l'appuntamento che aveva con il migliore amico nonché suo agente negli ultimi anni Nicolas, circa 3 ore prima. Quando si era resa conto della cosa decise di far finta di nulla, finendo col pensare anche a lui. Nicolas c'era sempre stato per lei, soprattutto quando Giusy la lascio lei chiamò lui.

L'unica persona che in fin dei conti non aveva un rapporto di profonda amicizia con quella che era diventata la sua ex.

Lui si era precipitato a casa sua subito dopo la chiamata un'Antonella in lacrime e probabilmente un po alticcia e s’era preso cura di lei, come avrebbe fatto un fratello.

Ed era su questo che si basava il loro rapporto, avevano stretto un legame profondo e ma anche intimo, se per Antonella era un fratello lo stesso valeva per lui.

Quando Antonella ricevete la proposta di incidere un disco da una casa discografica americana il suo agente gli aveva sconsigliato per non dire quasi proibito di partire, ma lei aveva bisogno di quella offerta, doveva andarsene da lì. Doveva allontanarsi da tutto ciò che le ricordava Giusy.

E Nicolas l’appoggio quando non lo fece nessuno, quando tutti gli dicevano che non aveva senso scappare, che era un comportamento infantile ma lei lo fece e lui partì con lei.

Inizialmente andarono a vivere insieme, finendo col intraprendere un rapporto fin troppo intimo, che però non andò mai oltre il bacio o qualche carezza, per cui poi si era sempre sentita in colpa.

Quando poi firmò un contratto di 2 anni con la casa discografica da qui aveva ricevuto l’offerta, Nicolas decise che era meglio per entrambi soprattutto per lei di vivere da sola, avere la
propria libertà e privacy.

E d’ora gli era molto grata per questo, non amava farsi vedere malinconica o triste da lui soprattutto perché sapeva avrebbe fatto di tutto per farla uscire e svagarsi.

Aveva ignorato tutte le sue chiamate che in un solo giorni erano diventate più; di 300.
Sapeva era preoccupato, era un miracolo che non avesse avvisato il fratello o la polizia per trovarla.L'ultima volta che non si era fatta viva era stato l'anno prima, era andata all'uscita d'un libro di Giusy, nonostante Nicolas glielo avesse sconsigliato.

Ricordo che averla vista così rilassata e felice, l'aveva resa a sua volta felice, ma triste perché lei non faceva parte di quella sua felicità. Se ne andò via di corsa e non si fette ne vedere ne sentire da nessuno per ben 4 giorni, quando Nicolas alla fine la rintraccio.

Fu in un hotel fuori città e l’aveva trovata per sua stessa fortuna grazie alla chiamata di una perfetta sconosciuta l'ennesima che aveva abbordato e portato in camera sua, che al contrario di altre aveva avuto la decenza di chiamare qualcuno perché andasse in suo aiuto.

Nicolas, le racconto poi il tutto. E venne così a sapere che non aveva fatto nulla con la sconosciuta, poiché la fortuna volle che la ragazza in questione anche se sua fan sfegatata, non rientrava nel gruppo di quelle un po pazze capaci di dio sa cosa.

La ragazza in questione aveva avuto come dice Nicolas, il fiuto di capire che qualcosa non andava e di correre in suo soccorso quando la vide allontanarsi con una donna, stando alla ragazza vista poco prima avvinghiata ad' un uomo, un brutto ceffo che poi le presse a seguire.

Nicolas le disse che dopo essere arrivato, aveva trovato la ragazza che l'aveva praticamente salvata, che si occupava di lei e della sua sbronza.

Antonella, ricordava bene che di essersi svegliata a casa, con la nausea e una forte emicrania, e non ebbe nemmeno il tempo di prendere un'aspirina che l’amico gli fece una ramanzina di quelle
davvero pesanti. Il mattino dopo per farsi perdonare promise a Nicolas di non farlo più e di avvisare ogni volta che pensava di allontanarsi o isolarsi.

Ora questi ricordi non servivano davvero a nulla se non a farla sorridere al pensiero d'un Nicolas nel panico che ora probabilmente era tenuto a freno dalla propria fidanzata, che si dà il caso sia la stessa ragazza che l'anno prima l'aveva salvata da chissà quale grave casino.

E lei era testimone. Aveva visto nascere la loro storia, piena di amore e passione, e priva di quegli alti e bassi, che caratterizzano quelle relazioni appena nate.

Ma quella tra l’amico e il suo angelo custode era una storia particolare, era come se fossero una vecchia coppia di sposi, che ogni giorno sembrava innamorarsi per la prima volta.

Ora anche se nessuno lo sapeva, a i suoi occhi non erano solo i suoi due più cari amici, per non dire forse gli unici che attualmente aveva. Oltre tutto lei era diventata in poco tempo una sorta di consiglierà non che l’angelo custode, che la proteggeva dalla iper protettiva dell'amico.

Si ridesto dai pensieri per il bip della sveglia, che le permise di rendersi conto di essere sveglia da 4 ore ormai e per questo doveva ringraziare solo sua madre e alla chiamata che le ricordava di prendere un regalo per la piccola, regalo a qui anche lei avrebbe dovuto partecipare ovviamente. Dopo averci parlato, si ributto sul letto. Voleva rimettersi a dormire, ma senza riuscirci decise di farsi più male di quanto già non si era fatta in quei 2 giorni. Presse il portafoglio che teneva sul comodino, e prese una foto che custodiva gelosamente da tempo in una delle tasche.

Era una foto leggermente sbiadita, e un po ingiallita e la portava sempre con sé. La guardava ogni volta prima d'un concerto, le dava la forza di cantare, la foto ritraeva 2 ragazze sui 16/17
anni, quella davanti aveva i capelli lunghi neri e ricci, quella alla sue spalle capelli altrettanto lunghi e mossi ma non troppo e castani. Le proprie braccia avvolte intorno alla vita della mora,
stringendola a sé tenendo il viso appoggiato sulla sua spalla, sorride proprio come la mora al obbiettivo, erano davvero felici, come non lo erano mai state prima di allora, se solo avesse saputo cose le aspettava ora sarebbero ancora insieme.

Antonella ricordava perfettamente il giorno in cui fu scattata quella foto.

La preside aveva deciso che la scuola avrebbe passato 1 mese bianco in montagna per il caldo che quell'anno aveva deciso di opprimere bueno saires, oltre che per l’incidente avvenuto solo 3 settimane prima ad Antonella. Che aveva rischiato una seconda volta di perdere la vita,
anche se questa volto per uno stupido scherzo, ritrovandosi in vece con un leggero danno alle corde vocali, che le aveva dato una voce roca e molto bassa e un'ustione di primo grado sul lato destro del viso, che il padre di Patty sosteneva sarebbe sparita nel giro di poco senza lasciare traccia. Li in montagna, tra sciate e passeggiate, Antonella e Giusy presero ad avvicinarsi sempre
più l'una all'altra.
Dopo l'incidente di 2 anni prima si erano avvicinate si, ma Giusy continuava a d'avere paura, e quindi il loro rapporto simile ad un amicizia, non aveva mai raggiunto livelli molto alti di intimità ne di vicinanza. In quell'anno poi non avevano fatto altro che litigare per ogni cosa.

Patty e Matias, sostenevano che era dovuto ai loro sentimenti repressi e come se non bastasse, il padre di Antonella si era fatto vivo, e s'era portato dietro la presunta nuova compagna e la figlia di questa due arpie manipolatrici, che le rovinarono la vita e che convinsero il padre a mandarla in un collegio di suore fuori dalla città, ciò che doveva essere un semplice collegio privato per ragazze si era rivelato più una sorta di riformatorio, che altro e scopri che le suore non erano così amichevoli come sembravano, per non parlare delle compagne che non la accettarono, soprattutto dopo il
rifiuto d'Antonella per le avance di quella che era la leader delle ragazze con cui divideva la camerata. La sua vita lì diventò un vero inferno, la ragazza in questione di vento una sorta di aguzzina per lei che più d'una volta aveva cercato di bloccarla con lei sotto le docce, di bloccarla in camera, mentre erano solo, addirittura una volta nei bagni privati, quella volta non la scorderà mai, fu l’esperienza più brutta di tutte da quando era finita lì perché fu davvero a un passo dall'essere presa dalla ragazza più vecchia, ma riuscì a sfuggirle proprio prima del irreparabile e a salvarsi come tutte le altre volte in extremis.
Non aveva mai raccontato questo a nessuno mentre era nel collegio, perché sapeva che nessuno gli avrebbe probabilmente creduto, quella ragazza per tutti era una santa.

Anche se poi tutto venne a galla, c'era voluta la sua quasi morte.

Alla sua aguzzina non era piaciuta, la sua ennesima fuga, così per vendicarsi decise di tirarli uno scherzo che quasi la vide morire bruciata. Ne uscì viva, ma ferita quando la notizia arrivò a casa, Leandro il padre di Patty si prese l'incarico di andarla a riprendere subito.

Al suo arrivo, Antonella era stata bloccata nell’infermeria accerchiata dalla sua aguzzina e dalle sue fedeli cornacchie. Leandro senti la ragazza più vecchia minnacciaralla, affinché non facesse o dicesse nulla ne sull'incendio ne tanto meno sull'ultimo episodio avvenuto nei bagni.

Una volta a casa, la storia venne fuori sua madre e Fabio erano scoppiati in
lacrime, e di conseguenza anche Carmen la madre di Patty, non che migliore amica di bianca madre di Antonella, che aveva saputo tutto da Leandro.

E scopri che la matrigna e la figlia erano a conoscenza della reputazione del collegio, e degli elementi che esso ospitava, quando il suo stesso padre lo scoprì, lascio la donna e caccio entrambe da casa sua e dalla sua vita cercando in ogni modo di farsi perdonare da lei per ciò che aveva permesso che le due le facessero.

Scopri che anche Patty aveva saputo ciò che era successo ed era corsa di nascosto a parlare con Giusy della cosa, questo accade solo 4 giorni prima di partire per la montagna, lei lo scopri solo alcuni giorni dopo essere arrivati in montagna, infatti non seppe mai dire se quel l'avvicinamento fosse dovuto alla stanza che si ritrovò a dover condividere da sola con la riccia, o se fossero stati gli strani sguardi pieni di dolore e colpa che vedeva in Giusy, ogni volta che si voltava e la trovava a fissarla. Matias si era accorto che qualcosa era successo a lei ma, ogni volta che cercava di parlargli, lei evitava il discorso.

Giusy infatti non si era più avvicinata a lei dopo l'ultima litigata avvenuta 2 settimane prima della sua partenza per quel dannato collegio. Mentre dopo il suo ritorno l'aveva avvicinata solo una
volta, più volte aveva visto i due gemelli Beltran parlare tra loro e più d'una volta aveva sentito Matias chiedere alla sorella, se sapesse qualcosa di lei, o se potesse parlare con lei.

E la sorella alla fine aveva ceduto, ricorda che questa l'aveva avvicinata nei bagni come la avrebbe poi sentita parlare con l’amica Patty e con Matias, Giusy racconto ai 2 di averla vista entrare di corsa con una mano stretta intorno al proprio addome e preoccupata l'aveva raggiunta, ma vedere quella che a detta di Giusy non sapeva come ritenere, se una nemica come lo erano state fin a pochi anni prima dell'arrivo di Patty, un'amica o qualcosa essendo diventata una costante immagine nei suoi pensieri. Disse di averla trovo seduta su uno dei gabinetti con le mani sul
proprio viso intenta a piangere, vederla così stando alle parole della riccia per il fratello e la loro amica le aveva spezzato il cuore, facendole capire che tutto quello aveva preso a provare dopo
la notizia del primo incidente e della sua temporanea paralisi, non era dispiacere né pietà come lei si ostinava a voler credere ma qualcosa di molto più.

Antonella, ricordo bene l’episodio nei bagni, poteva ancora sentire la mano di Giusy, che per lei era la mano di una sconosciuta accarezzare la sua testa, ricorda bene lo scatto che fece alzandosi, e la nausea che questo comportò, mentre veniva sovrastata da deja-vu di tutte quelle volte che era stata la sua aguzzina nel collegio ad averlo fatto per la prima volta, ricorda bene la sensazione di paura provata e di come spinta da essa spinse via con violenza e istintività la figura davanti a lei che non riconobbe come Giusy, fin a quando questa non cade a terra.

Giusy, disse ai 2 di essere rimasta esterrefatta dal gesto, e quando la guardò vide il suo sguardo letteralmente terrorizzato, di lei.
Per tanto, quando lei invece vide quello di Giusy, così confuso e come scioccato scappo via chiedendo scusa con quella voce che si sentiva troppo bassa e roca, che non gli apparteneva e che odiava perché le ricordava ogni giorno il collegio e il motivo per cui l'aveva.
Ricordo di non essersi più fatta vedere quel giorno, a scuola era tornata a casa dopo solo 2 ore dal suo agognato ritorno a scuola e dal benvenuto da parte di tutti i compagni.

Quando poi torno a scuola si ripromise di far finta di nulla, cosa che aveva fatto anche Giusy che non la avvicino più in seguito, guardandola sempre e solo con sguardo colpevole.

Antonella ricordo anche come il tempo passò in fretta, da un momento all'altro si ritrovò in montagna con tutta la scuola ed era già passata 1 settimana, dal loro arrivo sulle Alpi.

Patty non faceva che chiedere cosa diavolo fosse successo tra loro nei bagni, mentre Matias come le avrebbe poi detto Giusy, si era stancato di vedere sua sorella in condizioni pari a quelle d'una donna di mezza età in piena crisi depressiva.

Matias si ritrovò a parlare con lei prima di raggiungere la propria stanza condivisa con Fabio. Ricordo come le aveva parlato, chiedendole semplicemente di non continuare a fare del male a Giusy, di non rivolgerle più quegli sguardi perché non se lo meritava.
E lei sinceramente non aveva capito il senso di tale parole, né di quali sguardi lei sembrava rivolgere alla riccia. Dopo quello scambio di battute con Matias, lascio passare 2 giorni prima di capire di cosa stesse parlando l'amico rivolgendosi direttamente alla diretta interessata, così a  Giusy. Dopo quasi 1 ora era riuscita a scoprire cosa affligge se la compagna di stanza e più per il senso di colpa che per altro, decise di raccontare così tutto ciò che gli era successo, dall’arrivo del padre e della sua nuova compagna con la figlia e di ciò che si era ritrovata ad accettare.

Per non parlare di ciò che era successo in quella specie di collegio privato che aveva scoperto essere invece più una sorta di riformatorio/prigione per ragazze che altro.

Dopo quella sera, tutto tra loro cambio si avvicinarono tanto che permise a Giusy, di calmarla quando la notte si svegliava in preda agli incubi dovuti al tempo passato nel collegio. Permettendole di dormire al suo fianco, cosa che non riusciva a permettere nemmeno alla madre.
Il loro primo vero bacio, alla francese come Giusy sosteneva avviene sulla seggiovia 3 settimane dopo la loro chiacchierata, le ce vollero quasi 3 ore prima di convincere quella che era ormai
ritornata un'amica a salire sulla seggiovia con lei, per raggiungere prima la cima delle montagna per scendere con gli sci. Giusy, non smise mai di dire che soffrire di vertigini quel giorno fu la cosa più bella della sua vita.
Dall'ora tutto cambiò. Tra le tante foto che scattarono, la più bella fu fatta 8 giorni prima di ritornare a casa, lei e giusy avevano deciso di lasciarsi andare e di vivere la loro primissima prima volta solo la sera prima. Quella fu la sua gioia più grande, amare e essere amata senza obblighi o forzature, quella notta non l'avrebbe mai scordata.

La foto fu scatta il giorno dopo, sotto la neve che cadeva dolcemente su di loro.

Avevano raggiunto gli amici, nella tarda mattinata perché appena svegliatesi non avevano resistito e avevano fatto l'amore, prima a letto e poi nel bagno sotto la doccia.

E anche allora le 2 avrebbero sempre detto che tardare per la colazione e le ultime foto ne era valsa la pena. Antonella sorrise al ricordo e bacio l'immagine della riccia con le lacrime che gli rigavano le guance, cosa che non era più successo dopo la sera in cui la sua felicità svanii.

Sussurro poche parole prima di chiudere gli occhi e addormentarsi, di nuovo.

ad attenderla nei suoi sogni, c'era la Giusy di cui ricordi.
   
 
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