Parte 13
Quella era la prima volta che i due gruppi erano
riuniti tutti insieme. Davanti alla tavola imbandita, il clima era leggero e
conviviale, parevano una vera famiglia allargata. Per una volta, le delusioni,
le incomprensioni, le invidie, le gelosie, avevano dato loro una
tregua.
“Ai magnifici dodici” disse Xander sollevando il
bicchiere. “Manca solo Spike. Qualcuno l’ha visto?” ribatté Anya, ricevendo
occhiatacce un po’ da parte di tutti.
“Tredici” corresse Dawn, mentre giocherellava con
la manina di Connor.
“Ti piacciono i bambini, vero Dawn?” chiese
Cordelia.
“Le adolescenti hanno una corsia preferenziale con
i bambini piccolissimi. Loro sono ancora molto vicine all’infanzia. Non sono più
bambine, ma non sono ancora adulte. Insomma fra loro c’è intesa e i neonati lo
sentono..” disse Anya tutta soddisfatta.
“Si, mi piacciono molto, e Connor più di tutti
..lui è.. è come se fosse il mio primo nipotino, non vedo l’ora di poterlo
prendere in braccio” rispose Dawn, chinandosi a baciare Connor.
Fred e Lorne si scambiarono sguardi d’intesa.
“Alla tua età, il mio passatempo preferito, era fare le treccine alla mia
nipotina. Era un po’ come giocare con la mia bambola.” disse Fred
“Beh, nessuno dice niente del passeggino che ho
regalato a Connor?” chiese Gunn. “L’hai comprato tu?” chiesero insieme Tara e
Willow “Si. Ho dato fondo a tutti i miei risparmi, ma ne è valsa la pena” Lorne
sollevò il bicchiere e propose un altro brindisi. “Alla famiglia.. purché non
sia la mia” tutti risero e Wesley fece eco “Alla famiglia.” Anya sbuffò “Manca
solo Giles”. Xander la derise in tono scherzoso “Anya? la finisci di elencare
tutti quelli che mancano?”
“Signori e Signore ..e bambini” disse Tara
sorridendo verso Connor. “Visto che stiamo parlando di Giles ..annunciamo
ufficialmente che noi due...” Willow posò il bicchiere, le accarezzò una ciocca
di capelli e finì per lei “..che noi due, abbiamo deciso di trasferirci per un
po’ di tempo in Inghilterra” Il tintinnio dei bicchieri fu seguito da un coro di
Evviva. “Ad un nuovo inizio” disse Lorne, felice che avessero deciso di seguire
il suo consiglio.
Angel e Buffy ascoltavano in silenzio. Osservavano
gli altri, di tanto in tanto si scambiavano sguardi complici, sapendo di
condividere lo stesso pensiero. Potevano ancora vivere una vita, che avesse una
qualche parvenza di normalità? Stava accadendo l’impensabile e loro ne erano
testimoni consapevoli. Solo qualche giorno prima, Buffy annegava il bisogno di
lui ricercandolo dove non poteva trovarlo, mentre Angel annacquava il ricordo di
lei ubriacandosi con le false parole dei suoi amici, che lui sentiva non essere
vere. Per brevi attimi la sua mente vide in Cordelia, una possibilità di fuga
dalla solitudine. Mentre Buffy, scappava dalla vita concedendo al suo corpo il
piacere perverso dei sensi, che reclamavano il ritorno alla pace perduta.
Questo era stato Spike. Piacere della carne.
Questo era stata Cordelia. Illusione della mente.
Per far
smettere il dolore. Per non sentire più, quel maledetto freddo che si portavano
dentro.
Mancava però l’essenza stessa della vita. Mancava
l’anima. Mancava la tridimensionalità della profondità del loro amore immenso.
Loro erano Corpo – Mente – Spirito. Insieme. Poi accade l’impensabile. L’arrivo
di Connor cambiò le loro esistenze per sempre ..pareva fosse accaduto tante vite
fa e invece era solo ieri. Sorrisero. I claddagh si sfiorarono e d’un tratto,
intorno a loro, vi era solo silenzio. Occhi negli occhi ..e lì ritrovarono le
parole e l’antica promessa.
“Sei ancora
la mia ragazza?”
“Sempre.”
Qualcuno li chiamava. Faticosamente tornarono alla
realtà.
“Pronto? mi sembrava di parlare con te ..le mie
labbra si muovevano..” Cordelia era al quanto seccata. Angel la stava ignorando?
Xander la punzecchiò, notando che Cordelia in fondo era la stessa di sempre.
“Ancora non ti sei arresa, eh? Lo dissi anni fa e lo ripeto ancora. Non
riuscirai mai a dividere questi due.” Lei spalancò la bocca con indignazione
“Xander Harris..”
Buffy intervenne in suo aiuto. “Xander, lei non
vuole dividerci.. perché dici questo?” Cordelia ringraziò, ma le ricordò che lei
sapeva difendersi benissimo anche da sola. “Grazie Buffy, apprezzo il tuo gesto,
ma non era necessario ..e giusto perché tu lo sappia.. io voglio dividervi, ma
non nel senso che intende Xander. Voi due insieme, siete una pericolosa mina
vagante”
Buffy stava per rispondere e con molta meno
gentilezza di prima, ma Angel la fermò. Posandole una mano sul ginocchio,
l’accarezzò con un leggero movimento circolare del pollice. Buffy ebbe un
brivido e non le sfuggì l’erotismo implicito in quel piccolo gesto. Sfiorò la
sua mano e in fine la strinse forte, aveva bisogno di quel rassicurante contatto
sensoriale.
Stringendo la mano calda di Buffy, lui si voltò
verso l’amica. “Volevi dirmi qualcosa? ti ascolto”
Cordelia lo guardò come se gli fossero spuntate
due teste “Si certo, come no ..comunque, prima ti ho chiesto se hai un idea sul
come dovremo organizzarci per i prossimi giorni. Wes, Gunn e Lorne non possono
dormire in palestra in eterno e io NON dormirò un'altra notte a casa di Xander
..senza offesa per nessuno, ben inteso” Angel pensò che in fondo lei non avesse
tutti i torti e annui serio. “Ci penseremo, ok? Troveremo una soluzione. Come
sempre.” Anya parve illuminarsi “Ci sarebbe la casa di Giles, ma dobbiamo
chiedergli il permesso. Non darò la chiave a nessuno senza che lui lo
sappia”. Xander la guardò stupito
“Giles ti ha dato la chiave di casa sua?” Anya annuì come se fosse la cosa più
naturale del mondo. “Si. Certo!”
..e tutti convennero che poteva essere un ottima
soluzione.
Subito dopo, Anya e Xander lasciarono l’allegra
compagnia, perché dovevano sistemare “certe cose urgenti” a casa loro. Uscirono
dicendo che sarebbero tornati dopo la pausa pranzo, e dissero che il negozio era
chiuso fino alle sedici. Anya si fece promettere solennemente che nessuno si
sarebbe avvicinato alla cassa. “Non ci provate, ok? tanto è chiusa a
chiave”
Angel rivolse la sua attenzione a Dawn, “Come è
andata oggi a scuola?”
Un po’ perché voleva cambiare discorso, ma
soprattutto perché era realmente e sinceramente interessato a lei. Essere
riusciti a convincere l’assistente sociale, era solo una piccolissima parte
della soluzione, ma non risolveva il problema reale. Dawn non studiava
abbastanza, faceva molte assenze e spesso arrivava in ritardo e questo non
andava affatto bene. Era convinto che non ci fosse nulla di realmente grave, ma
sicuramente Dawn stava attraversando un momento difficile. Non intendeva fare
delle pressioni, ma voleva che sapesse che lui e Buffy si interessavano a lei.
Dawn si illuminò. Adorava Angel fin da quando era
piccola, lui era stato l’unico a non trattarla come una bambina rompiscatole e
amava per come l’ascoltava con attenzione e con pazienza. Lui ascoltava per
davvero, non fingeva mai. La faceva sentire importante, molto di più di quanto
non avesse fatto il suo vero padre.
“Abbastanza bene. Oggi avevamo compito in classe.
Il test chiedeva di descrivere la nostra più bella emozione, e io ho parlato di
Connor. Ah, poi all’ultima ora, mi ha convocato la psicologa. Ha fatto uno
strano discorso sulla gelosia verso i fratellini ..non ho capito bene cosa
volesse dire ..spero non si riferisse al mio test, io non sono affatto gelosa di
Connor”
Buffy le accarezzò delicatamente i capelli e lei
rispose con il più dolce dei sorrisi. Sapeva di aver trascurato Dawn negli
ultimi tempi e sentiva di essere responsabile di molte mancanze, ma ora voleva
farle arrivare tutto il suo affetto. Avrebbe potuto fare il solito discorsetto
“Devi studiare di più - devi evitare le assenze - non devi far tardi a scuola
...e bla... bla... bla...” ma decise che fosse più saggio adottare la linea
morbida di Angel. Niente pressioni.
“Sono sicura che il tuo test era perfetto ..a
casa, se vuoi, puoi raccontami le emozioni che hai provato quando hai visto
Connor ..e io potrei dirti le mie. Possiamo parlare. Noi due.
Insieme”
Il sorriso sereno di Dawn le diceva che aveva
scelto l’approccio giusto. Perché era tutto più facile se aveva Angel accanto?
Tutta la sua vita ..ancora una volta, ruotava intorno a lui. Tutto sembrava
chiaro e comprensibile e per la prima volta, in cuor suo, ringraziò Willow di
averla riportata indietro. Certo, la sua vita era ancora molto lontana
dall’essere perfetta, ma lei aveva ritrovato la forza di combattere e non si
sarebbe arresa facilmente. Buffy era finalmente tornata. Sorrise. No, non grazie a Willow. Angel
e solo Angel era riuscito a riportare indietro la vera Buffy. Angel le aveva
restituito l’anima. Lui ..e Connor. Perché sentiva di essere così profondamente
legata a lui? Lo prese in braccio e se lo strinse forte al cuore
possessivamente, baciandogli delicatamente il capo. Non avrebbe permesso a
nessuno di portarglielo via.
Lui è
mio. Mio e di Angel. Lo cresceremo insieme. Sarò io sarò la tua mamma,
piccolo.
Dopo pranzo Fred si avvicinò ad Angel e senza
farsi notare gli restituì la carta di credito. “È tutto a posto, ho saldato i
conti in sospeso, compresi parecchi arretrati ..le bollette erano tutte già scadute da
tempo. Per fortuna sono riuscita a fermare l’atto giudiziario che stava partendo
proprio mentre ero lì. Lei ha rischiato il pignoramento dei mobili e presto
avrebbe perso anche la casa. Per l’altra faccenda, la nuova carta di credito
intestata a “tu sai chi”, hanno detto che ci vorranno alcuni giorni. La
spediranno per posta non appena è pronta.”
“Grazie Fred. Non avevo idea che la situazione
fosse così grave. Stava rischiando di perdere tutto” mormorò Angel, scuotendo la
testa preoccupato, mentre guardava verso Buffy.
Fred annuì “Gravissima. Vi erano arretrati da
pagare che risalivano al trimestre successivo alla sua mor.. insomma hai capito,
no? Durante la sua assenza nessuno
ha tenuto a bada i conti. Il deposito bancario lasciato dalla madre, si è
esaurito in fretta ..ma ora è tutto risolto, tutti i creditori sono stati
pagati. Il tuo tempismo è stato fenomenale ..bastava arrivare solo dieci minuti
dopo, e lei avrebbe dovuto affrontare un marea di avvocati, atti giudiziari e
tutta quella penosa e umiliante trafila burocratica ..insomma sei arrivato in
tempo, evitandole così un sacco di guai. Adesso però devi controllare bene le
tue finanze ..credo che i tuoi risparmi, abbiano subito un drastico taglio.. non
sei ancora alla bancarotta ovviamente, ma..” Sistemò meglio gli occhiali e
arricciò il naso divertita “..poi chi la sente Cordy, se non puoi pagarle lo
stipendio?”
Angel rise “Giusto ..chi la sente poi? Comunque,
nessun problema ..dovrò solo lavorare di più ..clienti paganti, sai? il genere
che ama Cordelia” Strizzò l’occhio amicante e Fred rise “Non ci sono solo Buffy
e Dawn, ora devo anche pensare al futuro di Connor. Potrei vendere la villa di
Crawford Street ..anche se dubito che qualcuno voglia
comprarla”
Fred divenne seria, doveva parlare assolutamente
con lui, ma non voleva farlo davanti a tutti. “Angel? noi.. dobbiamo..” In quel
momento si avvicinò anche Wesley seguito da Buffy che teneva ancora Connor
stretto a se. Angel allargò le braccia e lei vi posò il piccolo “Vieni qua,
campione ..dal tuo papà ..sei stanco, vero?” Wesley tentò di parlare “Angel..”
ma Buffy e Angel continuarono a parlare come se il mondo intorno a loro fosse
invisibile.
“Si, deve essere stanco. Credo che riconosca la
tua voce, sai? Prima, mentre ridevi con Fred, si è voltato verso te come se ti
cercasse”
Angel guardò suo figlio estasiato “Lo credo bene..
certo che riconosce la mia voce.. mi sa che ha sonno, ma non riesce a dormire”
Buffy era assolutamente d’accordo “Qua c’è troppo
chiasso e anche troppa luce ..ha bisogno di un ambiento più ovattato.. lui ha
solo pochi giorni di vita, e noi due siamo dei genitori incoscienti”
“È vero. Torniamo a casa?”
Chiese Angel.
“Angel mi stai a sentire?” disse Wesley divertito,
notando l’affiatamento della coppia “Vedo che sei tutto preso dal tuo nuovo
compito di papà, ma ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare ..e anche tu
Buffy, devo parlare anche con te” Angel e Buffy sollevarono lo sguardo verso
lui.
“Wes, tu non sei più il mio osservatore ..lo
ricordi, vero?” e Angel aggiunse “Dimmi Wesley. Ti stavo ascoltando ..riesco
ancora a fare due cose contemporaneamente, cosa credi?” Notando che Angel
ridacchiava, Wesley stette al suo gioco “Non si direbbe. È che mi sembri.. tutti
e due.. mi sembravate al quanto distratti ..Buffy, lo so che non sono più il tuo
osservatore, sono stato cacciato dal Consiglio ..oh aspetta, ora che ci penso..
fu proprio per colpa di.. VOI DUE” Nascose una risata che però non sfuggì ad
Angel, ormai lo conosceva troppo bene.
“Non sono affatto distratto. Vuoi che ti dica cosa
sta succedendo qua intorno? Ok. Riesco a sentire il fruscio delle pagine del
libro che Dawn sta sfogliano, quindi ne deduco che lei sta studiando. Riesco a
sentire i sospiri soffusi di Willow e Tara e non ho bisogno di voltarmi per
sapere che si stanno baciando. Riesco a sentire Cordelia che sfoglia una
rivista, e da come gira le pagine, direi che è annoiata. Riesco a sentire il
silenzio-ascolto di.. Lorne? mi stai leggendo? e riesco a sentire che Gunn è
completamente assorto nei suoi pensieri ..e sai perché? perché sento il suo
respiro. Riesco a sentire che Connor adesso è meno irrequieto di prima perché
sta seguendo il suono della mia voce, e sento che il battito del suo cuore è in
sintonia con il cuore di Buffy ..e proprio adesso, entrambi hanno accelerato le
loro pulsazioni cardiache perché Buffy sta accarezzando la sua manina e tutte e
due stanno ricevendo piacere da questo contatto fisico ..sai perché? perché
riescono a sentirsi a vicenda. E ora sento che tu e Fred avete avuto un attimo
di sgomento perché la vostra sudorazione è in aumento. È di questo che volete
parlaci? Volete dirci qualcosa sul perché Buffy e Connor sono così legati fra
loro? Perché il loro cuori battono insieme perfettamente sincronizzati? ..come
se, come se..”
“Puoi sentire tutto questo?” Chiese Buffy commossa
“È uno dei pochi vantaggi dell’essere un vampiro ..e non ti dico cosa riesco a
sentire dai rumori che provengono dalla strada” Buffy rise, anche per mascherare
la sua emozione. Le parole di Angel l’avevano colpita profondamente. “Utile
abilità ..sopratutto per un vampiro che ha un agenzia di investigazioni” Anche
Angel rise per lo stesso identico motivo. Wes e Fred avevano scoperto qualcosa?
avevano delle risposte alle sue domande? Adesso era in ansia e voleva sapere.
“Wesley? Fred?”
Wesley percepì la sua ansia, non era necessario
avere abilità da vampiri per capirlo. Conosceva bene Angel, era il suo migliore
amico e sapeva che lui si era posto parecchie domande sulla nascita di Connor.
Sicuramente non a livello razionale, perché la gioia di essere diventato padre
prevaleva su tutto il resto, ma sapeva che Angel non era il tipo di persona che
non ragionava sulle cose. Tutt’altro.. lui l’aveva visto più e più volte
rimuginare sugli strani eventi della sua vita e la nascita di suo figlio non
faceva eccezione.
“Si, è di questo che vogliamo parlarvi..” Fred lo
interruppe “..ma non qui. È una cosa abbastanza intima, credo sia meglio andare
in palestra, anche Connor starà meglio.. c’è più silenzio e..” Angel annuì, Fred
aveva parlato molto velocemente ed era chiaro che era nervosa.
“..Lorne ha una sua teoria, su una cosa che..
insomma.. io credo che lui abbia ragione, ma non ho ancora avuto modo di
verificarla.. non a livello scientifico ..e non voglio farlo senza parlarne
prima con te e Buffy. Inoltre, c’è anche un'altra cosa di cui dobbiamo parlare
con voi due ..noi tutti insieme ..per noi intendo Lorne, Wesley, Willow e Tara
..e so che tu hai già capito di che si tratta.. almeno in parte.. hai ascoltato
di nascosto i nostri discorsi, Angel? che sciocca.. certo che si, anche se non
volevi.. lo so che sei un gentiluomo ..ma il tuo udito è.. ohhh insomma.. al
diavolo ..il fatto è che noi dobbiamo parlare con voi. OK?”
Buffy era sbalordita. Quando era in ansia, anche
lei parlava velocissimamente a ruota libera, ma accidenti.. Fred la batteva di
gran lunga. “Okkk Fred, abbiamo capito” disse Buffy. Fred arrossì un po’ a
disagio “Scusa.. è che sono un po’ nervosa”
Wesley fece un cenno a Lorne, Willow e Tara e li
seguirono in palestra.
“Riunione plenaria delle massime menti, dove gli
umili e i poveri mortali non sono ammessi?” chiese Cordelia con tono annoiato.
Wesley avrebbe preferito non avere nessun altro
lì, almeno per ora, ma non voleva urtare la sensibilità di Cordelia. Guardò
verso Angel per chiedergli cosa fare, in fondo era lui che doveva decidere.
Angel rispose con calma imperturbabile. Era ansioso, ma lo nascondeva bene.
“Cordelia, Wes e Fred stanno lavorando su un antico rituale magico.. se vuoi,
puoi anche darci una mano ..stanno traducendo un antichissimo libro.. sai di
quelli criptici che tu ami tanto..”
Cordelia roteò gli occhi verso l’alto, quasi
nauseata. “Basta così.. sono già annoiata. Un antico libro ammuffito e
polveroso? No grazie, ho già dato ..e poi Wesley è così noioso quando traduce
..quindi ora.. andrò a godermi un po’ di sole.. ho visto un negozio prima.. ma
lo sai che hanno delle cose davvero carine?”
Wesley faticò a nascondere la risata e pensò che
lo stratagemma di Angel era geniale nella sua semplicità. L’uso della psicologia
inversa dava sempre i suoi frutti. Beh, con Cordy funzionava sicuramente. Finse
di essere offeso con lei “..e così io sarei noioso, eh?”
Gunn prese Cordelia sotto braccio e la spinse
gentilmente verso l’uscita. Aveva capito che c’era qualcosa di nuovo nell’aria.
Fred, a Los Angeles, aveva parlato di una sorpresa in arrivo per Angel e Buffy
..così stette al loro gioco e li spalleggiò. “Noioso o no, anche io non amo
tanto i libri.. quindi accompagnerò Cordelia nella sua passeggiata. Voglio
conoscere meglio Sunnydale. Cordelia mi farà vedere il vostro vecchio liceo” Lei
prese borsa e giacca e uscirono insieme “Credo sarà un po’ difficile ..visto che
è saltato in aria ..serpentone compreso”
“E io?” chiese Dawn “Tu studia” risposero Angel e
Buffy insieme. Lei sbuffò ..poi sorrise “Posso tenere Connor con me?” Buffy
guardò Angel che abbasso lo sguardo verso Connor. Sembrava tranquillo. Lo
sistemò nel passeggino e lo avvicinò verso Dawn. “Va bene, ma non distrarti e
non deconcentrarti dallo studio. Lui non ti disturberà. Vedi? ..sta per
addormentasi”
Tornò verso gli altri e prese Buffy per mano. “Va
tutto bene. È meglio così” sussurrò.