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Autore: lafatablu    16/08/2013    1 recensioni
Collocata nella terza stagione di Angel e nella sesta stagione di Buffy, questa storia parla di come a volte sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza. Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.
Versione completa di I need you già pubblicata nelle mie storie!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase, Winifred Burkle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parte 15

 

Li lasciarono li a discutere e a fare congetture. Non erano neanche sicuri che si fossero accorti della loro assenza tanto erano presi dalle loro elucubrazioni. Sapere che Angel era stato umano per un giorno intero, li aveva sconvolti. Buffy e Angel invece volevano verificare che là fuori fosse tutto a posto. Connor dormiva ancora e Dawn studiava. Tornarono in palestra che ancora discutevano, mentre loro due invece avevano bisogno di un po’ di leggerezza.

“Gli occhi e la bocca sono tuoi” disse Angel serissimo. “Anche il naso è mio.. un po’ patatoso, ma la fronte è decisamente tua. Chissà come saranno i capelli ..spero non come i tuoi” Angel rispose un po’ offeso. “Perché.. che hanno i miei capelli?”

Ma la leggerezza durò poco. Bentornati nella dura realtà.. pensò Buffy un po’ seccata.

Willow era arrabbiata con lei. “Ci siamo sempre dette tutto, perché mi hai nascosto una cosa così importante?”

Buffy con pazienza, spiegò, ancora una volta, che non avrebbe potuto dirle nulla perché neppure lei sapeva. “Ho ricordato tutto quando io e Angel ci siamo incontrati ..dopo il mio ritorno dall’alto dei cieli”

Willow la guardò in modo strano e lei si rese conto della gaffe. Ricordò a se stessa, che quello era un'altro segreto che non voleva ancora condividere. “Willow, nell’alto dei cieli.. è solo un modo di dire”. Lei però non le dava tregua.. “Beh, anche in questo caso.. avresti potuto dirmelo” ..e Buffy di fronte alle sue insistenze, come sempre, scivolò in quell’angolo buio dell’anima che ogni volta la schiacciava. Il senso di colpa. Portò le braccia al petto, chiudendole in un auto abbraccio protettivo, chinò la testa e non rispose.

Angel adesso era davvero arrabbiato, non poteva lasciar correre. Willow era davvero diventata così insensibile, o lo era sempre stata? Si alzò e avvicinandosi a lei, la fronteggiò minaccioso. Sapeva che questo funzionava sempre. Invadere lo spazio vitale altrui incuteva timore. Voleva che comprendesse, che il mondo non ruotava solo intorno a lei. Willow sobbalzò e indietreggiò.

“Ti sei chiesta perché non ti ha detto nulla? Forse perché eri un po’ troppo presa dalle tue cose ed eri così assente e lontana, da non accorgerti del suo malessere. Non pensi che per Buffy questa è una cosa talmente intima e personale, da desiderare di tenerla solo per se? Magari per proteggere quel ricordo da commenti inopportuni che feriscono più della lama di una coltello. Hai mai pensato a questo, Willow? Non credi che forse.. dico forse..”

“Angel.. io non..” Willow era spaventata e Angel non infierì oltre. Tornò a sedersi accanto a Buffy, sapeva che Willow era una ragazza sveglia, e aveva capito, ma lui ancora non aveva finito. La guardò ancora e mormorò pianissimo

“Forse per lei è stato doloroso, per questo ha taciuto”

Per un attimo gli occhi di Angel incrociarono quelli di Tara. Sorrideva. Anche lei approvava e questo lo tranquillizzò. A volte, per aiutare coloro che amiamo, poteva essere necessaria anche la nuda e cruda verità e Tara lo ringraziò in silenzio. Willow aveva bisogno anche di questo.

Anche Lorne approvava. La streghetta era una ragazza fortunata, aveva amici che le volevano bene e Angel era uno di questi. “Non è arrabbiato, non per davvero.. o comunque non più. Quando è arrabbiato sul serio è molto.. molto più oscuro e di solito indossa pantaloni di pelle”

Tutti risero, anche Willow e Angel “Beh, ho un ricordo abbastanza vivido di quei pantaloni e..” Buffy spalancò gli occhi fingendo gelosia, per alleggerire la tensione che si era creata fra loro.

“Willow? che vuol dire quel ho un ricordo vivido di quei pantaloni? Stiamo parlando di Angel”

“Oh.. uh.. non vivido in quel senso ..e non stiamo parlando di Angel”

Risero ancora, ma Wesley pareva avere fretta “Giusto, stiamo parlando di Angelus e questo ci riporta al motivo della nostra riunione. Alla luce delle nuove informazioni..”

Si fermò un attimo, perché un pensiero improvviso lo colpì, guardò Fred e lei comprese. “Buffy, tu hai recuperato quel ricordo da sola o ne sei a conoscenza perché ne ha parlato Angel?”

Buffy era un po’ perplessa, non capiva dove volesse arrivare, e non voleva parlare delle sue cose davanti a tutti. Decise di dire solo l’essenziale. “Si e Si. Angel mi parlò di quel giorno, e io ricordai tutti i particolari. Quello che so, non è solo ciò che mi ha raccontato Angel. Ora so di aver vissuto un intero giorno a L.A. Fa parte dei miei ricordi adesso. Perché vuoi saperlo?”

“Perché anche questo va inserito nella concatenazione di eventi mistici che hanno portato alla nascita di vostro figlio” rispose Fred sorridendole. Buffy corrugò la fronte “..e questa è una cosa bella, giusto? nulla di cui dobbiamo preoccuparci..”

“Assolutamente si, diciamo che la nostra è solo curiosità accademica” disse Wesley amicando verso Fred. Rivolgendosi ancora a Buffy continuò “Alla luce delle nuove informazioni, possiamo dire che la traduzione del rituale è completa. Quel passaggio controverso, ora è chiarissimo”

Buffy riprese in mano il notes e lesse per l’ennesima volta. Già da prima aveva notato una cosa che le pareva strana. Guardò Wesley ..e non che non si fidasse di lui e delle sue competenze ..d’accordo un po’ non si fidava di lui.. ma comunque preferiva parlare con l’unica persona di cui si fidava ciecamente. Rivolgendosi ad Angel, gli fece notare qualcosa “Hai notato i verbi?”

Il sangue di colei che dall’uomo generò il demone. Il sangue di colei che spezzerà le catene al demone e che dall’uomo creerà nuova vita. Il sangue di colui che dal loro amore è generato

“Si. Passato. Presente. Futuro.” Rispose Angel “Certo che l’ho notato”

“Si. Ma non nel giusto ordine” Disse Buffy “Perché non sono nel giusto ordine?”

Wesley prese il notes dalle mani di Buffy e anche lui notò l’incongruenza. “Tieni presente che è stato scritto cento anni fa, ma hai ragione. Gli zingari sapevano il fatto loro, dopotutto”

“Sapevano il fatto loro? io trovo che invece abbiamo agito da folli. Se volevano punire Angelus, perché inserire una clausola che presto o tardi l’avrebbe liberato di nuovo?” disse Willow.

“Non credo sia stata una scelta, probabilmente era l’unico modo per lanciare la maledizione” rispose Wesley e Lorne aggiunse “..e in quelle condizioni di vita, la felicità è cosa rara. Angel era profondamente infelice dopo la maledizione, infondo era proprio ciò che volevano. Lui doveva soffrire per l’eternità.”

“Probabilmente contavano su questo, cioè nella quasi impossibilità di poter vivere quel momento perfetto. La consideravano come un eventualità davvero remota” continuò Wesley “..e avevano ragione. Non potevano sapere che Angel, cento anni dopo, avrebbe incontrato Buffy”

Willow non era d’accordo “A quanto pare si, invece. In quel passaggio parlano di colei che in un ipotetico futuro avrebbe liberato il demone. Sapevano che sarebbe successo. Però non capisco perché nel dischetto della Calendar non citasse quella parte così importante”

“Credo che loro non sapessero tutto e comunque il futuro non è scolpito nella pietra” Disse Fred, prendendo in mano una bustina trasparente. Estrasse un floppy, mostrandolo a Willow “Parli di questo?” Willow annuì, non pensava che quel floppy esistesse ancora “È sempre stato tutto qui invece, solo che tu usavi un computer vecchissimo e non hai visto tutto. C’era una parte criptata, rilevabile solo con i moderni PC” continuò Fred agitando il dischetto giallo.

Angel nel vederlo scosse la testa confuso, come se cercasse di ricordare qualcosa. Buffy notò che le sue mani tremavano e quando lui si alzò di scatto, allontanandosi dagli altri, lei lo seguì subito. Qualcosa lo preoccupava e voleva sapere cosa fosse. “Angel?”

La muscolatura del suo viso era contratta, le braccia incrociate sul petto in posizione di chiusura. “Mi spaventi così. Cosa è successo? Angel, per favore” Lei forzò le sue braccia, facendogliele aprire e lui si lasciò abbracciare. “Non è niente ..è solo che.. credo di aver vissuto un déjà vu. Ho rivisto la scena della mor.. di Jenny Calendar e..” Tremava visibilmente, lei lo strinse più forte “Non eri tu..” Angel tentò di allontanarsi “Ero io invece..” ma Buffy non mollò la presa, continuò ad abbracciarlo. Che altro poteva fare? “NO. Non eri tu.. dimmi del déjà vu

Sentì che lui ridacchiava, ma vi era molta amarezza nella sua voce “Imbecille. Io ho visto..” Buffy urlò “Angel..per favore..tu NON sei lui” Pur non essendo d’accordo, per tranquillizzarla, cedette. “Va bene.. quando Angelus ha distrutto il computer della Calendar, per una frazione di secondo, ha visto il dischetto. Ho visto.. lui.. lui ha visto che cadeva dalla scrivania.. era quello sicuramente.. un piccolo oggetto giallo, ma era talmente preso da ciò che aveva in mente, che l’ha ignorato. Che imbecille. Era convinto di distruggere l’unica copia del rituale e invece l’originale era proprio sotto il suo naso, ma non vi ha dato peso. Per nostra fortuna, immagini cosa sarebbe successo se avesse distrutto anche quello? Quando Fred ha agitato il dischetto in quel modo ..quel giallo in movimento, mi ha allarmato ed è scattato il déjà vu

Accarezzandogli il viso, posò un lieve bacio sulle sue labbra. “Conserverò quel floppy fra i nostri più preziosi gioielli. Anche io lo ritrovai grazie ad un déjà vu. Poteva andare perduto per sempre, poteva trovarlo chiunque e gettarlo via.. invece..

Non poté continuare. Lui la stava baciando con una tale forza che le tolse il respiro. Non erano soli però e a malincuore dovettero interrompere.

“Stai meglio?” chiese lei.

“Meglio..” rispose lui.

Tutto questo parlare di Angelus, degli zingari e del rituale per l’imprigionamento dell’anima, aveva rievocato ricordi orribili e lei era stanca di vivere quest’altalena di emozioni. Tornarono a sedersi con gli altri e con tono un po’ aggressivo, Buffy incitò Wesley “Possiamo continuare?” La guardò perplesso “Stavamo aspettando voi” Poi guardò l’amico “Angel? va tutto bene?”

“Andiamo avanti Wesley” Non che Wesley si aspettasse una risposta diversa da lui, Angel difficilmente  esternava le sue emozioni in pubblico, ma vederlo così lo rattristava. “D’accordo”

Fred si avvicinò a Buffy con cautela “Lo so che sei.. siete stanchi, tutti e due ..ma è tutto pronto. Possiamo eseguire il rituale anche subito. Mi serve solo un po’ del tuo sangue”

“Adesso? subito? Certo.. il mio sangue?”

Fred non sapeva che fare e guardò Wesley, che tentò di rassicurarla.

“Buffy, è solo un piccolo taglietto, non..”

Willow si avvicinò all’amica “Lo sai, serve anche il tuo sangue” e recitò anche lei la parte del rituale.Il sangue di colei che dall’uomo generò il demone. Qua si parla di Darla che trasformò l’umano Liam in demone. Il sangue di colei che spezzerà le catene al demone e che dall’uomo creerà nuova vita. Qua parla di te. Sei stata tu a spezzare la maledizione, liberando di nuovo Angelus e quando Angel era umano, con lui hai dato vita ad un altro essere umano. Il sangue di colui che dal loro amore è generato. E questo è Connor..”

“Avevo capito, Willow. La tua spiegazione non era necessaria. Voglio sapere cosa succede se qualcosa va storto. Angelus.. avete detto che verrà liberato per brevi momenti. Brevi quanto? E se il rituale non funziona? Cosa succede all’anima di Angel?”

“Non accadrà nulla” rispose Wesley e continuò “Se qualcosa dovesse andare storto..”

Angel lo bloccò, non voleva sentire inutili e poco rassicuranti parole. “Wesley, NON abbiamo bisogno di un discorso d’incoraggiamento. Buffy ha chiesto quanto brevi sono questi momenti. Cosa pensate di fare in quei, seppur brevissimi, momenti? Credete davvero che Angelus vi permetterà di continuare l’incantesimo? Voi non avete idea di cosa è capace.”

“Angel.. avanti.. non..”

“No, Wesley. Ti dirò io cosa accadrà. Non appena sarà libero, prima ancora che voi vi rendiate conto della sua presenza, Angelus avrà spezzato il collo a metà dei presenti, solo per ridere un po’. L'altra metà di voi sarà talmente spaventata, che non riuscirà a reagire. Angelus uscirà da quella porta e troverà Dawn e Connor e..”

Immaginò l’orrore.. chiuse lentamente gli occhi per scacciarlo via, ma era ancora tutto lì.

Buffy strinse il braccio scuotendolo, per trascinarlo via da quei pensieri terrificanti. “Serviranno delle catene” mormorò. Lui riaprì gli occhi e sorrise.. ma era un sorriso stanco “Sarà meglio.”

“Abbiamo un piccolo problema, Angel. Il rituale va fatto entro oggi. Il sangue del tuo Sire non durerà a lungo. Vi sono già dei coaguli e deve essere sangue fresco, più o meno. Sai bene che non vi è alcun modo di poter avere altro sangue di Darla.” Disse Wesley

“D’accordo Wes, dacci il tempo di organizzare meglio le cose. Ne parliamo dopo, ok?”

Fred, timidamente si avvicinò di nuovo a Buffy. “Mi serve un po’ del tuo sangue” Lei porse il braccio docilmente, e Fred prelevò il sangue. “Quella cos’è? una siringa?” Fred annuì “Non avevo intenzione di farti un taglietto, come ha detto prima Wesley. Mi serve un po’ più di sangue per.. tu sai cosa.. insomma.. in questo modo eliminiamo tutti i dubbi.. non vuoi sapere anche tu di essere la madre di Connor con certezza assoluta? Il test del DNA non mente mai”

“No, non voglio saperlo, perché io lo so già” La sua voce tremava. Angel allontanò subito Fred da lei e l’abbracciò “Buffy..va tutto bene. Fred non voleva dire.. sshh..va tutto bene..”

Wesley un po’ si odiava per questo, ma dovette insistere ancora. Il tempo incalzava e lui era preoccupato anche per altri motivi. “Questa è un occasione unica. Adesso o mai più. Non abbiamo tempo, Angel ..e dobbiamo ancora chiarire come ha fatto un embrione concepito più di due anni fa, ad abbandonare l’utero della madre legittima, per nascere due anni dopo, dall’utero di una vampira che non poteva nutrilo. E tu vuoi rimandare a dopo? Dopo quando?”

“HO Detto DOPO, Wesley”

Buffy voleva urlare loro di smetterla. Si alzò e corse verso la porta. Angel la seguì preoccupato

Voleva vedere Connor. Voleva toccarlo. Voleva sentire il calore delle sue manine sul suo viso. Voleva sentire il profumo della sua pelle. Lui era suo figlio. Non aveva dubbi. Non le importava niente del DNA e di tutte quelle cose che non riusciva a comprendere. Lei, la certezza assoluta, l’aveva già. Corse fino a raggiungere la porta, poi si fermò ..e Angel con lei. Quel che videro li commosse profondamente. Il loro bambino era sveglio. Dawn lo teneva in braccio e mentre gli parlava, Connor rispondeva con dei piccoli borbottii di piacere. Pareva che stesse ridendo.

“Ah.. questo ti fa ridere, eh? allora.. ti racconto di quella volta che mi rapì Harmony.. Buffy era furiosa, ma non fece la spia alla mamma.. lei è fatta così.. dovrai abituarti alle sue stranezze”

Li raggiunsero. Buffy prese in braccio Connor, baciandolo ripetutamente sulle guance. Il volto rigato dalle lacrime. Stava impazzendo di gioia adesso. Angel non riusciva a parlare. Scuoteva la testa incredulo e non poté staccare gli occhi da quella visione. Era tutto vero. Tutto ciò che aveva semplicemente percepito sotto pelle, fin dalla prima volta che li vide insieme, adesso diventava una concreta realtà. Lui e Buffy avevano un figlio. Non gli importava nulla di ciò che avevano detto Wesley e Fred. I particolari del come e del quando adesso non avevano importanza. Abbracciandoli entrambi, sprofondò il volto fra i capelli di Buffy e pianse. Loro sapevano già la verità, senza test o altre diavolerie. Non voleva mostrare le sue lacrime di gioia.. con il viso ancora fra i capelli di lei ..la sua anima ebbe un fremito, ed ebbe paura.

“Cosa è successo?” chiese Dawn allarmata “Non ho fatto nulla.. l’ho solo preso in braccio”

Angel si riprese e in cuor suo la ringraziò. Per un attimo aveva temuto che la sua anima stesse volando via ..la troppa gioia, per lui, era ancora un pericoloso fardello.

Si chinò, poggiandosi sui talloni per stare all’altezza degli occhi di Dawn che era ancora seduta. Le parlò dolcemente, ma anche con voce autorevole.

“Non è successo niente. Io però ti avevo detto di non farlo, ricordi?”

“Si, ma lui è così..”

“Stava piangendo?”

“No, affatto..anzi rideva, ma lui mi guardava ..e ho capito che voleva essere preso in braccio. Ho anche fatto dei disegni per lui.. ci stavamo divertendo un sacco..”

Angel ridacchiò e guardò verso Buffy, che si chinò accanto a lui. Non era arrabbiata con Dawn.

“..e la fascia?” 

“Non mi fa più male. Lo giuro.. mi sono chinata per prendere Connor e ho sentito un calore piacevole al braccio.. l’ho tolta perché non serviva più.. vedi? posso muoverlo come voglio..”

Loro adesso si chiedevano se vi fosse una qualche correlazione tra “mi sono chinata per prendere Connor” e tra “ho sentito un calore piacevole al braccio” ma al momento i loro pensieri erano sovraccarichi di fin troppe emozioni. Erano esausti. Avevano ancora bisogno di leggerezza, dovevano allentare le tensioni o rischiavano di impazzire.

“E i compiti?” chiese ancora Buffy. Dawn arrossì, un po’ si sentiva in colpa “Ho solo fatto una pausa. Connor voleva stare con me, non potevo ignorarlo.” Buffy rise e prese in mano i disegni che Dawn aveva fatto per Connor  “..e questa strega chi sarebbe?” Dawn saltellò sulla sedia tutta eccitata “quella sei tu quando ti arrabbi perché uso le tue cose ..e Connor ha riso moltissimo quando ti ha vista” Buffy finse di essere offesa “Sono io? non mi somiglia affatto”

Angel rise. Una risata vera “Fai vedere? accidenti..ti somiglia moltissimo, e anche Connor è d’accordo..” Buffy lo batté sul petto, fingendo di colpirlo “Ah si? dici che mi somiglia?”

Le loro risate furono interrotte dalla voce dei nuovi arrivati.

“Gaudio e giubilo ..evviva ..evviva. Angel? ma non starai ridendo un po’ troppo ultimamente?” La voce di Xander lo infastidì non poco “Non c’è pericolo ..niente gioia, se tu sei nei paraggi”

“Angel, il fatto che tu sia un tipo niente male, con quello sguardo oscuro e misterioso ..e anche alto e sexy da far paura ..e muscoloso ..e così ben piazzato..” disse Anya gongolando. “Anya? puoi arrivare al punto?” sbottò Xander irritato “ok..ok.. anche se sei.. tutto quello che ho detto prima.. questo non ti autorizza ad essere scortese con il mio ragazzo ..e tu, Buffy ..non dimenticare la maledizione degli zingari. Non so come tu riesca a resistere dal saltargli addosso e spogliarlo proprio qui, in questo momento, insomma ..con tutto questo ben di dio che ti ritrovi davanti.. ma sarà meglio se tieni a freno gli ormoni. Non fatte sesso, ok?”

..e io che mi lamentavo per Cordelia, pensò Angel rialzandosi in piedi.

“Dawn dobbiamo tornare di là.. ti manca molto con i compiti?” chiese Buffy, evitando di rispondere ai due futuri sposi.

“Si, un po’. Buffy.. Angel.. non siete arrabbiati con me, vero?”

“No, Dawn non siamo arrabbiati. NON con te.” Rispose Buffy.

“Allora perché portate via Connor?”

“Deve mangiare adesso ..e poi ora arriveranno dei clienti, è meglio se lo teniamo al sicuro”

Gli altri uscirono dalla palestra e li raggiunsero. Erano tesi e loro cercarono di rassicurali. Angel chiese a Wesley di fare alcune cose per lui prima del rituale. “Va tutto bene Wes, ho capito perché hai detto quelle cose e affronteremo anche quello, ma non ora. Una cosa per volta. Ora procura delle catene, verifica la loro robustezza. Io mi fido di te, ma Angelus non può vagare libero e tu lo sai. Hai già usato le catene per Angelus, ricordi?” Wesley rise “Vero”

Lorne si avvicinò “Andrà tutto bene. Io lo so” Angel si aggrappò alle sue parole, ne aveva davvero bisogno. Se Lorne era tranquillo, tutto lasciava sperare per il meglio “Grazie, Lorne. Per tutto. Te la senti di.. magari insieme a Wesley.. di informare anche gli altri? Io adesso non reggerei le loro prevedibili reazioni e neanche Buffy. È esausta, vorrei risparmiarle almeno questo. Staremo un po’ di là. Abbiamo bisogno di silenzi.” Sia Lorne che Wesley annuirono. “Grazie” disse Angel con riconoscenza.

Buffy si scusò con Fred per la sua reazione di prima. “No Buffy, va tutto bene. Non volevo instillarti dei dubbi, io sono certissima che Connor sia tuo figlio. Ma ho anche pensato che, prima o poi, gli altri verranno a saperlo e loro potrebbero rendervi la vita difficile. Il test metterebbe a tacere i maligni increduli ..e gli invidiosi”

Buffy rise per la complicata logica dei pensieri di Fred. Pensava che fosse una ragazza un po’ strana, ma era un amica di Angel e questo per lei bastava. In quel momento entrarono Cordelia e Gunn e Cordy si precipitò a prendere Connor.

“Vieni dalla zia.. non vuoi vedere cosa ho comprato per te? E ora perché piangi? non dirmi che vuoi stare con Buffy? ma lei non è la tua mamma ..è una zia come me, Fred, Tara, Willow..”

Fred rise con Buffy “ecco..appunto, come volevasi dimostrare” Buffy riprese Connor in braccio. “Ha fame, Cordy. Penso che pianga per questo. Hai trovato delle cose carine per lui?”

Willow si avvicinò ad Angel “Scusami per prima ..sto vivendo un momento difficile e..”

Lui la guardò dritto negli occhi. Non era ancora la Willow che conosceva, ma non era neanche più l’automa che aveva visto la notte prima e questo era un bel passo avanti. “È  tutto ok. Non devi chiedere scusa a me, ma a Buffy. Cosa è successo fra voi? Anche con Xander? Vi vedo così distanti.. dovete parlare fra di voi come facevate un tempo, avete bisogno di ritrovarvi ..se è questo che volete. Si cresce, Willow. Siamo diventati tutti adulti, ma le cose che contano sono sempre le stesse. L’amicizia. La fedeltà ..e qualcos’altro”

Sorrise ..e l’amore.. pensò fra sé. Cercò Buffy con gli occhi ..e la raggiunse.

   
 
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