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Autore: GhostFace    16/08/2013    1 recensioni
Riflessioni interiori, ma anche azione, istinto ed avventure, senza mai farci mancare qualche risata... Questa è una storia che coinvolgerà tutti i personaggi principali di Dragon Ball, da Goku a Jiaozi! Cercando di mantenermi fedele alle vicende narrate nel manga, vi propongo una serie di avventure da me ideate, con protagonisti Goku ma soprattutto i suoi amici. I fatti narrati si svolgono in alcuni momenti di vuoto di cui Toriyama ci ha detto poco e nulla, a cominciare da quell'anno di attesa trascorso successivamente alla sconfitta di Freezer su Namecc (ignorando o rielaborando alcuni passaggi only anime). Come dice qualcuno in questi casi, Hope You Like It! Buona Lettura!
PS: la storia è stata scritta prima dell'inizio della nuova serie DB Super, quindi alcuni dettagli non combaciano con le novità introdotte negli ultimi anni. Abbiate pazienza e godetevi la storia così com'è, potrebbe piacervi ugualmente. :)
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Cooler non lo ammetterebbe mai, ma sento di essere più forte di lui! Non di molto, lo so… ma posso farcela!” Questo fu il commento mentale di Vegeta, il cui volto impassibile celava ogni spiraglio di sicurezza di sé, attento a non mettere il Re al corrente dei suoi pensieri. Il primogenito di Re Cold schizzò dal basso a velocità impressionante, tanto che solo Vegeta riuscì a scorgerne gli spostamenti. Arrivato a distanza ravvicinata rispetto al Super Saiyan, con dei rapidissimi movimenti delle braccia lanciò dalle dita delle mani una serie di raggi di energia azzurri, di portata più ampia rispetto ai tradizionali Cooler Beam dall’effetto perforante. Il Principe tentò di respingerli, ma la loro velocità era tale che qualcuno gli sfuggì e lo colpì in particolare al viso; a differenza dei soliti raggi, questi ultimi avevano la particolarità di produrre delle piccole esplosioni una volta a contatto con il loro bersaglio. Il Re approfittò di quei nanosecondi di stordimento dell’avversario per infliggergli un pugno spiazzante ad altezza dello sterno; subito dopo, un calcio alla bocca dello stomaco; infine afferrò a due mani il braccio sinistro di Vegeta all’altezza del bicipite, sbattendolo con ferocia verso terra, preparandosi a scendere in picchiata con la punta del piede pronta a colpirlo. Il Principe, che non era certo alle prime armi, approfittò dell’impatto con la superficie per darsi lo slancio con le braccia e fare tre o quattro acrobatiche giravolte all’indietro. Quindi sfruttò una parete rocciosa per spingersi ancora una volta in avanti a tutta velocità contro Cooler, che nel frattempo aveva mancato il destinatario del suo calcio. Raggiunse il mostro a piedi uniti e lo colpì dritto alla nuca.
«Questo combattimento rischia di andare avanti per le lunghe… le loro forze sono troppo simili…» commentò Tenshinhan.
«Non esattamente.» lo smentì Piccolo. «L’aura di Vegeta è un po’ più forte. E non dimentichiamo l’aspetto psicologico…»
«Giusto!» lo appoggiò Gohan. «Quando ha mangiato il senzu, Vegeta non vedeva l’ora di riscattarsi dal KO di poco fa!»
«Invece, Cooler sarà incazzato come una belva in questo momento…» affermò Kodinya, sulla base della conoscenza che aveva del proprio sovrano. «Sapete quanto lui odi i Saiyan, ed è costretto ad affrontarne uno che gli dà del filo da torcere!»
«Mondo boia, che scontro epocale si sta perdendo il nostro Goku!» esclamò infine Yamcha.
 
«E… ehh… ETCHOOOM!!» starnutì fragorosamente Goku, nell’Aldilà. «Non mi starò mica raffreddando?»
«No! Era una notifica!» rispose Re Kaioh allegro.
«Eh?» chiese Goku inarcando un sopracciglio.
«Uno dei tuoi amici ti ha menzionato in un commento!! AHAHAH!» e qui la divinità scoppiò a ridere.
 
Vegeta aveva di nuovo aggredito il nemico, furibondo per l’attacco di poco prima. Ancora una volta, lo stadio di Super Saiyan lo rendeva sovreccitato: un effetto che si accresceva di pari passo con l’accanimento della battaglia. «Sulla Terra ho imparato un nuovo modo di dire, Cooler: prendere il toro per le corna!» Con queste parole, il Principe dei Saiyan bloccò il nemico afferrandolo per il corno centrale sinistro e gli fece esplodere sul volto una bomba di energia spirituale; dopo avergli incrinato la maschera protettiva, lo afferrò anche per l’altro corno e lo sbatacchiò a ripetizione per diverse volte, vincendo la resistenza opposta dal fratello di Freezer. Infine lo lasciò andare, e quegli andò a collassare indietro di qualche decina di metri.
Vegeta incalzava; approfittando degli attimi di spaesamento, balzò a mezzo metro dal monarca frastornato. Lo guardò con un ghigno assatanato, poi sollevò l’avambraccio con l’indice ed il medio congiunti verso l’alto.
Percependo l’incremento vertiginoso della sua energia interiore, Piccolo, Gohan e gli altri si allarmarono: «Presto! Tutti per aria! Vegeta sta per lanciare un attacco catastrofico!!» gridò il namecciano; tutti, egli compreso, seguirono il suo ammonimento.
Il Principe dei Saiyan non lasciò scampo al nemico. «HAAAAH!» Con questo grido sovrumano, rilasciò proprio davanti a Cooler una deflagrazione di energia ad elevatissima intensità e ad amplissimo raggio; scatenò così una Bakuhatsuha degna della miglior tradizione Saiyan. Era una tecnica che il popolo di Vegeta, e in particolare Nappa, Radish e Vegeta negli ultimi anni, utilizzavano per compiere devastazioni su vaste superfici dei pianeti invasi. Per alcuni secondi, un interminabile sconvolgimento tellurico ebbe come epicentro l’ormai totalmente inaridita depressione centrale di Zambookah, una zona fortunatamente disabitata e lontana dalla civiltà. Da lì gli scossoni si propagarono intensamente in buona parte del mondo, stravolgendo le vite serene degli esseri umani intenti alle loro attività quotidiane. Come spesso capita in occasione di eventi simili, gli animali di tutte le parti del mondo avvertirono con una sensibilità ben maggiore gli stravolgimenti che si stavano verificando in qualche parte del mondo di cui non avevano conoscenza: stormi di uccelli si levarono in volo in ogni dove, mentre i branchi di erbivori e carnivori, dinosauri compresi, entrarono in subbuglio. Tale e tanta era la potenza del Super Saiyan!
«Dannazione!!» imprecò Tenshinhan serrando i denti, dopo essersi portato con tutti gli altri ad una certa altezza. «E quello sarebbe il nostro eroe?? È folle tanto quanto il nemico!»
«P-però…» balbettò Jiaozi mezzo stordito. «… forse n-ne varrà la pena, Ten!»
«Già…» assentì Crilin. «Cooler avrà subito seri danni da un attacco simile! Non sarà più quello di prima…»
L’unico che taceva era Piccolo. Il namecciano, infatti, aveva fortemente bisogno di rassicurarsi vedendo coi propri occhi che il mostruoso essere era stato realmente provato dalla violenza dell’esplosione entro la quale era stato coinvolto. Diradatosi lo stratosferico polverone, Vegeta ricomparve in versione Super Saiyan, levitando ad un paio di metri dal suolo. Di Cooler, nemmeno l’ombra. Il Principe dei Saiyan si voltò a scatti guardandosi attorno, poi volse lo sguardo verso i suoi spettatori. Li trovò con gli occhi puntati verso il cielo, coi volti terrorizzati; a sua volta Vegeta si volse verso lo stesso punto del cielo. Vi trovò Cooler: il quale, a super velocità, spinto da un’insuperabile impulso alla lotta per la sopravvivenza, era riuscito ad evitare di finire nell’occhio del ciclone. Approfittando del tumulto, si era portato negli strati superiori dell’atmosfera e lì aveva atteso di recuperare almeno una parte delle sue forze prima di preparare l’attacco finale. Adesso, a poche centinaia di metri di altezza, sovrastava il campo di battaglia, con il dito indice della mano destra puntato verso l’alto. Al di sopra, un gigantesco sole arancione fiammeggiava nel cielo, attraversato da improvvise scariche elettriche azzurrine. Era la tecnica della Supernova, versione iper potenziata di quella Death Ball con cui Freezer e i suoi consanguinei avevano più e più volte nella Storia posto fine all’esistenza di molte civiltà ed interi pianeti. Mai il pianeta Terra aveva vissuto in maniera ravvicinata un attacco così potente che incombeva così drammaticamente sul suo futuro. Lo scopo primario in base al quale Cooler si apprestava a lanciare quella devastante tecnica non era quello di minacciare l’esistenza del pianeta, come molti avrebbero potuto pensare. Questo sarebbe stato un modo di agire tipico di Freezer, che suo fratello maggiore avrebbe giudicato un comportamento da subdolo vigliacco: distruggere il pianeta per impedire la sopravvivenza del nemico. Il ragionamento del primogenito di re Cold, invece, era diverso: voleva distruggere il Super Saiyan colpendolo direttamente. Quello era un colpo che Vegeta non avrebbe potuto semplicemente schivare senza mettere in pericolo l’esistenza della Terra: anche se non aveva alcun interesse ad agire da eroe… se la Terra fosse stata distrutta, egli stesso non sarebbe comunque sopravvissuto! Dunque il Saiyan doveva fronteggiare il colpo in prima persona.
“Cosa si inventerà Vegeta…?” si domandò Kodinya, sconvolta come tutti gli altri. “Se quel colpo avesse successo… che Vegeta ne esca vivo o morto, siamo tutti fottuti! Noi e tutti gli altri miliardi di poveracci che vivono su questo pianeta!”
La Supernova era ormai pronta. Il malvagio mostro alieno sollevò verso di essa entrambe le palme delle mani, poi le slanciò di scatto in avanti, facendo sì che la sfera d’energia venisse scaraventata verso la superficie terrestre. Vegeta digrignò i denti, ruggì: non c’era molto da inventarsi in una situazione simile… se non cercare di respingere l’attacco. La sfera si approssimava via via, e la sua vicinanza generava un vasto campo d’energia che faceva frantumare il terreno, sollevando decine di pietre che a mezz’aria di trasformavano in pulviscolo. Il Principe dei Saiyan era solo, al cospetto dell’imponente e maestoso attacco definitivo, mediante il quale il Re si preparava a travolgere ogni cosa, vivente e non, che si trovava sulla superficie del pianeta e anche sotto di essa, corrodendo il corpo celeste fin dentro al suo nucleo. Vegeta piegò le gambe, poi distese le braccia in avanti.
Gli amici di Goku erano terrorizzati. Sospesero il respiro, quasi paralizzati dall’intensità dell’energia sprigionata.  
«V-vuole… vuole affrontare quella sfera con le sue mani?? A mani nude??» domandò Yamcha.
«Evidentemente… non è riuscito a trovare di meglio per salvarsi…!» rispose Tenshinhan, riparandosi il viso con il braccio.
 
La Supernova sfiorò le palme guantate delle mani di Vegeta, poi al contatto bruciò i guanti. Il Principe oppose resistenza piantando i piedi al suolo. Lo sguardo fieramente determinato, i denti serrati, il Super Saiyan a piena potenza riuscì ad arrestare l’avanzata della sfera dall’ingente potere, muovendo tenacemente qualche faticoso passo in avanti.
“Maledetta scimmia!” imprecò il mostro. “È persino capace di respingere la mia Supernova, dannata sia la sua anima! Come diavolo ci riesce?” Per prevenire ogni rischio Cooler si avvicinò e si preparò a tenere testa all’ostinata reazione del Saiyan, concentrando i suoi sforzi nella mano destra, che puntò in avanti in direzione della Sfera e in contrapposizione a Vegeta. Iniziò un agguerrito testa a testa con il quale Cooler si oppose a Vegeta, ed ognuno dei due mirava a far sì che il nemico venisse travolto dal colpo. Per una manciata di istanti, Cooler prese il sopravvento, strinse i denti con maggior tenacia convinto di aver sopraffatto l’avversario: illusione. Infatti, il Principe aveva finto di abbassare la guardia mentre caricava la sua massima potenza, lasciando che il fratello di Freezer si cullasse nella convinzione della propria superiorità. Raggiunta la forza massima, Vegeta iniziò a resistere con maggior vigore: avanzò divorando il terreno sotto i suoi piedi, metro dopo metro, facendo indietreggiare la Supernova. Cooler si contrappose ma, non avendo previsto che Vegeta fosse in grado di resistere, non aveva calcolato che lo sforzo per creare quella gigantesca sfera aveva ridotto notevolmente le sue energie, portando Vegeta in posizione di vantaggio nei suoi confronti. Il Super Saiyan intuì che l’unico modo per respingere quel formidabile attacco era quello di usare una dose di energie non indifferente per respingerlo immediatamente. Quindi iniziò ad accelerare i propri passi, proprio mentre Cooler si rendeva conto che la propria energia andava calando, suo malgrado; accettò malvolentieri di scansarsi e portarsi verso l’alto. Vegeta, percependo la posizione del nemico, rilasciò di colpo tutta la sua energia spirituale dando alla Sfera lo slancio perché questa si spingesse verso l’alto. Poi, con un calcio preciso e calibrato, la grande massa di energia si diresse a velocità forsennata verso Cooler. Fu incredibile: il tiranno fu colpito in pieno e trascinato dall’attacco per alcuni metri, sempre più in su, negli strati elevati dell’atmosfera, laddove esplose in un gigantesco fragore che sconquassò la regione ripercuotendosi per varie decine di chilometri.
«Evviva!» esultò Crilin. «Vegeta ha messo a segno un attacco decisivo! Non solo ha respinto quella sera, ma l’ha rilanciata contro Cooler!»
«È come se Cooler si fosse danneggiato con le sue stesse mani… chi poteva ferirlo così gravemente, se non sé stesso??» chiese Yamcha.
«Quella specie di mostri è più resistente dell’acciaio… aspettiamo a cantar vittoria…!» ringhiò Piccolo, pessimisticamente realista.
Vegeta si fermò, contemplando il risultato della sua ultima azione. Ansimò pesantemente, poi inspirò una profonda boccata d’ossigeno. Lo sforzo lo aveva sfiancato, tanto che decise di abbandonare momentaneamente lo stadio dorato e tornare alle sue sembianze naturali, per recuperare le forze. Quali erano le attuali condizioni di Cooler, massacrato dal suo stesso attacco?
 
«Goku, Vegeta è in vantaggio! Benché Cooler disponesse di una trasformazione ancor più efficace del suo defunto fratello, Vegeta è migliorato al punto tale da superarlo! Non di molto, è vero, ma se la sta giocando molto bene!» fu il commento entusiasta di re Kaioh, mentre Bubbles saltellava assecondando lo stato d’animo del padrone.
«Vai! Fantastico!» si rallegrò il Saiyan, per poi aggiungere corrucciato, a braccia conserte: «Che invidia però… Il  fratello migliore se lo è beccato lui…»
“I Saiyan sono una razza incredibile…” rifletté la divinità. “Negli ultimi anni non li avevo tenuti nella dovuta considerazione perché il loro livello era relativamente basso, ma da quando conosco Goku la mia visione è cambiata! Lui e Vegeta non smettono mai di migliorare, e anche il piccolo Gohan è in ascesa continua! Sfido io che la famiglia di Freezer e Cooler li abbia sempre temuti…” Poi affermò: «Non è tutto rose e fiori, figliolo… Vegeta comincia ad accusare la stanchezza, ma sicuramente non accetterà l’aiuto degli altri ragazzi!»
«Guardi il lato positivo… Vegeta può vincere anche da solo!»
«Forse hai ragione… ma non prendere tutto con troppa leggerezza! Il nemico è un essere irriducibile al quale non conviene mostrare il fianco…»
 
Dopo nemmeno un minuto, ecco ricadere dalle altitudini atmosferiche il corpo di Cooler: pesante, massiccia, i muscoli contratti dallo stordimento, la mostruosa creatura sbatté sul terreno, sollevando pietrisco e sbuffi di polvere. Vegeta si avvicinò a passo tranquillo verso il nemico, notando che quest’ultimo che aveva riportato seri danni fisici. Le coperture ossee sul petto e sulla punta della coda erano scheggiate, o addirittura incrinate. Le punte delle corna e degli avambracci erano spaccate, così come anche la maschera facciale; la sua aura era azzerata… ma come Vegeta ben sapeva, era consigliabile diffidare di questo ultimo indizio. «Sei vivo o morto, Cooler? Vedi di alzarti, altrimenti comincio a prepararti una bella lapide!»
«Dovrai prepararla per te stesso, schifoso morto di fame. Grazia alla mia corazza inscalfibile, sono ancora vivo e in grado di ammazzarti…» sibilò con sprezzante voce rauca il Re delle galassie rimettendosi in piedi. Spiccavano nel suo volto adombrato gli occhi rossi, ancora terrificanti nonostante tutto.
Con altrettanto disprezzo, Vegeta gli fece eco: «Ma guardati! Sei ridotto in uno stato pietoso, e hai ancora la pretesa di sputare sentenze!»
«Il Re dell’universo non sarà mai sconfitto! MAI!» dichiarò il mostruoso alieno, tendendo i muscoli degli arti e ripartendo all’attacco. Fu sul punto di tirare un pugno al volto di Vegeta, che con pronti riflessi si ritrasformò in Super Saiyan e gli afferrò il polso. Cooler afferrò l’altro polso del Saiyan. Faccia a faccia, i due acerrimi nemici tentarono reciprocamente di spezzarsi i polsi; un turbine di energia interiore li avvolse e scavò un fossato attorno ai contendenti. La fase della Supernova aveva determinato un calo di energia per entrambi: per Cooler che l’aveva subita, e per Vegeta che con grande sforzo l’aveva respinta. Il calo progressivo era bilanciato, ma la situazione continuava a pendere ancora a favore di Vegeta, il quale con un secco movimento ruotò l’avambraccio del nemico, fratturandoglielo in modo netto. Mollò la presa del braccio del nemico che, urlante per il dolore, lasciò a sua volta il braccio di Vegeta.
“Il fisico di questi esseri ha un’eccezionale robustezza innata…” rifletté Vegeta. “Non a caso, Freezer era sopravvissuto nonostante fosse stato tagliato a metà e successivamente gli fosse esploso addosso un intero pianeta…” Andare avanti a furia di bombe energetiche sarebbe divenuto controproducente: ad ogni indebolimento di Cooler, anche Vegeta si indeboliva sempre più. Il Super Saiyan allora valutò: “Dunque… ho preso la mia decisione.”
«Cooler… la tua vita volge al termine.» affermò il Principe con un tono che riempì il fratello di Freezer di terrore: negli occhi di Vegeta era leggibile a chiare lettere la sicurezza dei propri mezzi. Cosa avrebbe dovuto fare Cooler? Tremava… doveva forse supplicare perdono? Arrendersi e tornare nel suo mondo dove la sua dignità regia sarebbe stata infangata dall’inenarrabile ed inaccettabile indecenza di una sconfitta ancora più clamorosa di quella ricevuta dal progenitore Chilled? Significava riaffermare una volta di più che la sua famiglia non sarebbe mai più stata “la più potente dell’universo”. La spedizione punitiva si sarebbe trasformata da vendetta in umiliazione. Oppure cercare di salvare la pelle con un qualsiasi gioco d’astuzia, anche subdolo? No, tutto ciò era fuori discussione: Cooler non era Freezer. Si assomigliavano come si somigliano due fratelli, così simili ma così diversi; il vanto di Cooler non era solo la sua forza superiore, ma anche il suo contegno regale, che ignorava gli attacchi fraudolenti alle spalle e l’inginocchiarsi a raccogliere l’umiliazione davanti al nemico. «No… Noo NOOOOO!» cominciò a strepitare Cooler con voce aspra e cavernosa. «Un vero Re non può essere sconfitto da un pezzent…»
Un ronzio e poi un netto ZAK. Cooler riuscì a sentire solo questo, poco prima di rendersi conto – con le poche forze che gli restavano - che il taglio era avvenuto, tramite lame circolari d’energia che avevano affettato il Re in varie parti, mozzando orribilmente la testa, gli arti, il torso e la coda in più parti. La testa sopravviveva in buona parte, attaccata al collo e alla parte superiore del busto, riverso a terra a faccia in su. Le braccia e le gambe erano caduti ai lati e si contraevano così come il pezzo staccato della coda, che si contorceva alla stessa stregua di quella di una lucertola. L’espressione di Cooler la diceva lunga sul suo stato di costernazione, e persino gli occhi avevano perso quel caratteristico bagliore rosso, mentre da ogni sezione del suo corpo grondava sangue viola. Presto o tardi, sarebbe morto dissanguato; ciononostante, aveva ancora la possibilità di parlare.
«Ho imparato… ho capito…» accennò il tiranno con fatica, con rivoli di sangue lungo le labbra e il mento, alzando leggermente il capo da quella scomoda posizione. «Il più forte dell’universo… è un concetto che non esiste… credevo di essere io… ma non sei nemmeno tu… esiste sempre qualcuno in grado di batterti… Verrà il giorno in cui troverai chi ti sistema, come tu oggi hai fatto con me… povero scellerato…»
Vegeta rimase contrariato da quella sorta di profezia funesta. Non resistette: volle togliersi quella soddisfazione che Kakaroth avrebbe decisamente allontanato da sé. Prese ripetutamente a calci la porzione superiore del corpo del moribondo. Infine dichiarò: «Addio per sempre, Cooler! Buona reincarnazione… e se qualcuno all’Inferno ti chiederà chi ti ci ha spedito, di’ pure che è stato il Principe Vegeta, il Super Saiyan!» E con queste ultime parole, distese la mano in avanti; Cooler sgranò gli occhi atterrito, per poi sentire Vegeta proclamare: «BIG BANG…. ATTACK!!» Così, emise una luminosa esplosione di energia che travolse i miserandi resti dell’alieno e molti metri quadri di terreno circostante. Fu così che Cooler venne spazzato via per sempre, distrutto fino all’ultima cellula dalla strabiliante energia del Saiyan. Sfinito, con gocce di sudore che gli imperlavano la fronte, Vegeta ritornò al suo aspetto normale.
Sbalorditi, Crilin e tutti gli altri spettatori dello scontro osservarono la scena a bocca aperta; subito esplosero le reazioni di gioia. Yamcha e Gohan sorridevano sentendo quasi il bisogno di urlare in modo liberatorio; anche Tenshinhan e Piccolo, i più seriosi del gruppo, sorrisero sollevati, con Jiaozi che galleggiava allegro; per finire, Kodinya era talmente contenta che quasi stritolava Crilin in un abbraccio… per quanto ormai le rimanesse un braccio solo. L’incubo era finito, una volta per tutte: Freezer, Cooler e tutta la crudele progenie di Frost non avrebbero mai più potuto nuocere ad alcuna razza dell’universo. E, per una volta, l’eroe non era Goku; se la salvezza dell’universo partiva dal pianeta Terra, il salvatore stavolta era Vegeta… suo malgrado. Benché i rapporti che tutti i presenti avevano con il Principe non fossero rosei, nessuno di essi riuscì a resistere alla tentazione di raggiungerlo subito sul campo di battaglia, elettrizzati com’erano.
Vegeta però li placcò anzitempo: «Non vi azzardate a venirmi a ringraziare, o giuro che il prossimo nemico contro cui ve la dovrete vedere sarà il sottoscritto!»
Gohan si lagnò imbronciato: «Uff… che antipatico…»
Piccolo voltò le spalle incrociando le braccia, e borbottò: «Humpf! È inutile… quel Vegeta non cambierà mai!»
«Ahahahah! Vedi, bambolotto?» disse Kodinya con una risata, rivolgendosi ad un perplesso Jiaozi. «È per questo che lo adoro!»
 
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L’ANGOLO DELL’AUTORE.
Finisce così la grande battaglia tra Vegeta e Cooler, con il Saiyan nell’inedito ruolo di… eroe e vincitore. Ora posso rivelarvi i livelli di combattimento, partendo dal presupposto che i livelli di Freezer 100% e Goku Super Saiyan sono ormai ufficiali, resi noti da una pubblicazione su Dragon Ball tipo enciclopedia. Questi livelli, che userò come riferimento, sono quelli di 120 milioni per Freezer al 100% e 150 milioni per Goku Super Saiyan (massima potenza di Namecc e anche post-Yardrat).
Cooler – quarto stadio, ossia quello in cui combatte inizialmente: 100 milioni. Meno potente di Freezer, per sua stessa ammissione.
Vegeta Super Saiyan: 155 milioni. Più potente dell’ultimo Goku, quello di Namecc e post-Yardrat, che lo stesso Vegeta si era vantato di aver superato capitoli fa.
Cooler trasformato, quinto stadio: 200 milioni circa. Il Re ha rivelato che in questo stadio la sua forza è pressappoco raddoppiata.
Vegeta guarito post senzu: 205 milioni circa. Come abbiamo visto in questo capitolo, Vegeta sa di essere un po’ più forte del nemico, ma non abbastanza da non subire contraccolpi sul proprio livello d’energia nel momento in cui gli infligge seri danni.
 
Curiosità: le battute circa la lapide e quelle della “buona reincarnazione” sono citazioni dello stesso Vegeta tratte rispettivamente dalla saga dei Saiyan e da quella di Namecc.
Mi pare sia tutto… Ah, dimenticavo: mi raccomando, continuate a seguire questa storia! Non è ancora finita! ;-)
  
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