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Autore: pinkjude    16/08/2013    1 recensioni
ciao a tutti..è la mia prima ff e spero vivamente che non sia un obbrobrio..amo terribilmente questo manga e spero di non aver snaturato troppo i personaggi. Ho deciso di inserire un personaggio femminile in quanto ce ne sono veramente pochi e sarà la protagonista. buona lettura ;)
Genere: Comico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayako, Hanamichi Sakuragi, Hisashi Mitsui, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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40.

“alle terme?” ripeto alzando di un’ottava il tono di voce.
“shhh..che urli?”
“cioè il primo giorno mi hai detto che non c’era tempo e poi mi dici che ci sei andata con Ryota? Da soli? Se fossi una persona sensibile adesso sarei veramente offesa..” continuo segnando con le dita le sessioni di addominali che stanno facendo.
“aveva un risentimento muscolare..”
“e a quale muscolo?” sghignazzo mentre la vedo assumere la tonalità del mio ombelico.
Ci sono volute quasi sette ore ma finalmente ha sputato il rospo..cioè diciamo che voleva un favore e me lo ha dovuto dire per forza però è il risultato quello che conta.
Almeno qualcuno in questo ritiro ha concluso qualcosa!
“lo farai quindi? ” mi chiede stropicciandosi le mani nervosamente.
“certo per chi mi hai preso..me li porterò in spiaggia e mentirò su dove vi trovate..”
“proprio in spiaggia li devi portare?”
“perché?” chiedo girandomi.
“non ci saranno casini con i tuoi nuovi amici e qualcuno a caso della squadra?” mi chiede preoccupata.
“o senti.. gioco a beach volley con loro non faccio nulla di male..sono in vacanza io..”
“beh teoricamente non saremmo in vacanza..”
“io si..una volta che ho svolto i mie compiti io mi considero in ferie..e poi oggi gli ho scritto che passavo per cui..”
“certo certo..devi andare..beh non far casini..”
“non ne faccio mai..”
“certo come no..”
“farò finta di non aver sentito cara..” rispondo alzandomi dalla panchina per rispondere al cellulare.
 
A quanto pare ho perso le mie doti di persuasione dato che nessuno ha voluto seguirmi in spiaggia; sono tutti chiusi in albergo a dormire..e neanche le mie puntualizzazioni sul fatto che potevano dormire anche li hanno sortito effetto.
Con la speranza che nessuno di loro voglia andare alle terme disturbare i piccioncini decido di svignarmela.
 
Appena arrivo vedo i miei nuovi amici che in perfetto sincrono iniziano a battere l’indice sul polso, tanto per ricordarmi che sono in mostruoso ritardo.
 “ok ok..ho capito..” sorrido stringendomi nelle spalle “ho fatto tardi..”
“pensavamo che non venissi più..”
“beh dai sapete che ho da fare..”
“ce lo hai detto..ma mica abbiamo capito che cos’è che fa di preciso un vice manager..”
“si infatti sei sempre qui..la nostra ci sta sempre col fiato sul collo..” si avvicinano curiosi.
Metto le mani sui fianchi leggermente risentita “pensate che menta?”
“no..” strabuzzano gli occhi in sincrono guardando poi altrove.
“e comunque se la vostra manager è tanto brava perché voi adesso siete in spiaggia a cazzeggiare invece che allenarvi per qualche torneo?”
“Touchè!”
“beh noi facciamo un po’ schifo..” sghignazzano felici dandosi delle pacchie sulle spalle.
“ci piace il beach volley perché si sta in spiaggia!” mi spiegano. Come se fosse così complicato arrivarci!
“beh e tu perché fai la vice di un club di basket?”
“mi piace il basket!?”
“e..” chiedono in coro
“e i ragazzi alti..si lo ammetto!”
 “ok..adesso ai vostri posti!” termina lo scambio di battute Tomo battendomi la mano sulla spalla.
 “agli ordini..” sorrido.
 
“tua..”
Raccolgo la palla con un bagher forse troppo potente ma Nariaki riesce a prenderlo e a fare una schiacciata sulla riga che ci porta in vantaggio.
Ci diamo un cinque a tutto braccio e poi ci riposizioniamo per giocare, se ci va bene, l’ultima palla.
“cavolo Nariaki!” si trattiene dal bestemmiare  Gotou che ha preso letteralmente la palla in faccia, precisamente sul sopracciglio con l’orecchino e adesso sanguina.
“scusa..però abbiamo vinto no?” chiede l’interpellato prendendosi poi uno scapaccione da me  mentre passo sotto la rete per vedere come è conciato.
“dai andiamo a farci dare un cerotto al bar..” gli dico dandogli la mano per tirarlo su dalla sabbia.
 
“l’ha fatto apposta..” continua a mugugnare mentre lo disinfetto tra gli sguardi divertiti del barista che gentilmente ci ha prestato la cassetta del pronto soccorso.
“si certo.. è colpa tua che non eri attento..”
Alza lo sguardo su di me come folgorato da una verità improvvisa “allora lo hai visto anche tu che non ero attento..lui ne ha approfittato..”
“che stavi guardando?” chiedo per sviare il discorso.
“Un ragazzo ti stava fissando..credo..eri l’unica ragazza non credo osservasse noi..” mi dice voltandosi nella direzione dell’apparizione.
Mi volto anche io seguendo la linea del suo sguardo e noto il mitico Kaede che si sta avvicinando con il suo solito aplomb “è il mio migliore amico..”
“non ha l’aria di un –amico-“
Scuoto la testa per scacciare l’affermazione di Gotou “ha sempre quell’espressione truce..” gli spiego.
“ah..ok..beh io ho finito di giocare..vado a bere!” mi informa prendendo la cassetta per riportarla dal barista e sedersi poi sullo sgabello vicino al bancone.
“vengo anche io tra un po’..tienimi il posto!”
Mi risponde con un cenno della mano e vado incontro al mio algido amico.
“è questo che fai ogni volta che vieni in spiaggia?”
Alzo le spalle senza rispondergli.
“devi essere sempre in compagnia per essere felice?”
“non mi piace stare senza niente da fare..e ho lasciato la tavola a casa per cui..”
“prima stavo facendo dei tiri..potevi rimanere..” mi informa come se fosse un’alternativa particolarmente interessante per chi non è una fedele adepta del –culto Rukawa-.
“tesoro io ti adoro ma non starò tre ore a guardarti centrare i canestri..”rispondo convinta per poi cambiare argomento “ gli altri?”
“sono alle terme..”
Sbianco di fronte a quest’affermazione e se ne accorge “loro sono già tornati..”
“eh?”
“li ho visti..pensate sempre che me ne vaghi imbambolato per i corridoi ma io sono sveglio!” mi risponde velenoso.
“ci sono stati poco però..” dico estraendo l’orologio per vedere quante ore hanno passato fuori.
“forse avevano altri programmi..”
“Kaede!” lo riprendo; non sono abituata a sentirgli fare certi discorsi.
“per tua informazione non sono asessuato..”
“per tua informazione non sapevo neanche che conoscessi il termine asessuato!” rispondo ironica alzandomi dal tavolino “ vuoi qualcosa da bere?”
“acqua..”
“un cocktail invece? Tanto per variare un po’?”
“prendi quello che vuoi..” sbuffa mentre mi avvicino al bancone per le ordinazioni.
 
“perché sei qui?” chiedo poi appoggiando il suo cocktail analcolico sul tavolino sbilenco.
“non avevo voglia di bollirmi..” risponde tra un sorso e un altro.
“o si che schifo..io ci sarei andata per fare i massaggi..”
“a quello si che è meglio..estranei che ti mettono le mani addosso..”
“Kaede..non sono persone prese dalla strada..hanno studiato..”
“sarà..”
“quanto sei noioso..”
“e tu ti fidi troppo invece..”
“tanto ci sei tu a guardarmi le spalle no?” chiedo sorniona.
“prendimene un altro va’..” mi risponde invece agitandomi il bicchiere davanti.
“sai che ufficialmente stai facendo un aperitivo?” lo informo guardando l’ora sul cellulare “ sei cresciuto Kaede..” continuo a prenderlo in giro notando che un angolino della bocca si è alzato a mo di sorriso.


Busso alla porta di Kaede sbuffando; è mai possibile essere così scemi da essere scesi in spiaggia senza protezione? Evidentemente sì. “dai principessa apri!” sbatto più forte il pugno contro la porta e mi apre un  Hisashi in boxer evidentemente furioso di esser stato chiamato con un epiteto veramente poco virile anche se ovviamente non era riferito a lui.
“c’è Kaede? “ chiedo facendo finta di niente.
“ è a letto..” mi risponde cercando di chiudere la porta, ma riesco a svicolare ed entrare comunque.
Mi avvicino al letto cercando di non guardare la confusione che regna sovrana e mi siedo accanto a lui per poi scuotendogli la spalla “mi hai fatto chiamare neanche un’ora fa per avere il doposole e dormi già?”
“uhm..vai piano..sono bruciato..” bofonchia rimanendo comunque in posizione prona.
“suppongo che te la devo spalmare..”
Non aspetto la risposta e lo scopro; spremo il tubetto direttamente sulla pelle riarsa godendomi i suoi spasmi dovuti al contatto con la crema fresca ed inizio a spalmarla con delicatezza.
“ stai sempre con la maglietta dimmi perché te la sei dovuta togliere!”
“uff..”
“cambiando discorso che ti ha detto Eba?”
“chi è?”
“la vecchietta che ti ha fatto le carte..” sospiro incrociando lo sguardo di Hisashi per una frazione di secondo.
“ ah..non ho ascoltato sembrava sbronza..”
“probabilmente lo era..” sorrido alzando gli occhi dalla schiena completamente unta verso il numero quattordici che si sta vestendo.
“io esco..” informa Kaede infilando la porta.
“aspetta..portatela via..”  gli risponde l’ingrato.
“portatela via?” sbotto “stai certo che me ne ricorderò! Devo ancora fare le camere per i nazionali vedi con chi ti metto..” sbraito uscendo dalla porta prima che mi venga rinnovato il gentile invito.
“siete come cane e gatto..” scherza sistemandosi il ciuffo ingellato con le due dita mentre percorriamo il corridoio fino all’ascensore “vieni giù con me?”  mi chiede poi.
“hai qualcosa da dirmi?” chiedo mentre mi spalmo i residui di crema sulle braccia.
“ecco io..” bofonchia.
“allora non credo proprio che verrò..” rispondo cercando di trattenere l’acidume che trasuda da ogni mio poro.
 

41.

“è la partita del dentro o fuori?” chiedo sorseggiando un frappè al cioccolato.
“dipende da cosa intendi..una l’abbiamo vinta e una no..”
“beh si è la bella..”
“o un pareggio..dove cavolo li trovi sempre tutti questi frappè?”
“li fanno nel bar dell’hotel..se tu non fossi stata sempre chiusa da qualche parte con..tu sai chi..probabilmente lo sapresti anche tu..” ridacchio morsicando la cannuccia.
“abbiamo fatto dei progressi notevoli comunque..” cambia subito discorso..non sia mai che si parli di lei per più di due secondi!
“si lo so..la maggior parte delle volte c’ero pure io..” sento in dovere di ricordarle.
“si lo so..senti ho letto che questa sera fanno i fuochi d’artificio..”
“li fanno perché ce ne andiamo?”chiedo ripensando alle occhiatacce che mi rifila il portiere ogni volta che gli porto quintali di sabbia su e giù per i piani.
“no.. c’è tipo una festa e..”
“dove hai letto della festa?” chiedo assottigliando gli occhi.
“su un volantino..giù in paese..ci sono andata ieri con Ryota tornata dalle terme..e niente..solite robe da festival estivo..ci andiamo?”
“ok..così festeggiamo tutti insieme l’ultimo giorno..!” le rispondo sorridente mentre faccio l’occhiolino a Kaede giusto per infastidirlo un po’ prima del fischio d’inizio.
 
“è stata l’ultima partita quindi..”piagnucolo mentre tutti sudati e impanati ci mettiamo in posa per la foto ricordo.
“e già..” mi risponde Tomo sfoggiando per la prima volta dopo giorni il suo piercing “perché poi il tuo è guarito subito e il mio no?”
“Gotuo me l’ha fatto con più amore..” ridacchio “ mandamele anche a me le foto..”
“certo capo!” cantilenano in coro.
“mi conoscete solo da sei giorni ma avete già capito chi comanda! Siete proprio bravi!” li prendo in giro prima di venire presa di peso e buttata in acqua.
“non avevamo ancora fatto il bagno!” cercano di giustificarsi temendo che mi abbia dato fastidio.
“è proprio vero!” sogghigno facendo lo sgambetto a Nariaki facendolo cadere in acqua “guerra?” chiedo poi con sorriso angelico mettendomi a correre.
 
Striscio fuori dall’acqua oramai senza forza e mi avvolgo nell’asciugamano “siete degli animali..ho bevuto mezzo oceano!” li sgrido.
“come se tu te ne fossi stata buona buona..” mi risponde tomo prima di gonfiare le guance per stapparsi le orecchie.
“io con questa faccia da innocente che mi porto dietro?” scherzo cercando di fare gli occhi dolci.
“tu di innocente hai solo il nome..”
“..si infatti..non farla più quella faccia è inquietante..”
“ma come..” faccio sorpresa “con mio padre funziona sempre..”
“sinceramente non capisco il perché..” mi risponde scuotendo la testa il tatuato.
“beh..dato che è l’ultima sera e mi sono divertita proprio tanto questa settimana..l’aperitivo lo offro io!” li informo mentre mi strizzo i capelli.
 
“sei in ritardo..”
“lo so..” rispondo cercando di raggiungere il bagno della camera che ho in comune con Ayako con un minimo di dignità.
“ti aspettiamo oppure..” mi chiede mentre mi sto spogliando buttando i vestiti sulla pedana.
“no..vi raggiungo appena fatto..ti chiamo per sapere dove sei..” le rispondo regolando l’acqua della doccia.
“ok..non tardare..” urla mentre esce dalla porta.
“se se..” mugugno mentre cambio idea e decido di farmi un bagno.
 
Mentre mi sto lentamente vestendo sento i primi botti e mi maledico mentalmente per aver ceduto al fascino della comoda vasca.
Frugo nella valigia e riesumo un vestitino verde a fascia che quando l’ho comprato sembrava carino e invece adesso sembra un pezzo di tappeto del biliardo. Me lo infilo e salgo sulla terrazza dell’albergo; oramai è tardi provare a raggiungerli almeno mi guardo i fuochi!
Dopo un po’ che sono persa a vedere lo spettacolo pirotecnico addossata alla balaustra rabbrividendo nell’aria fredda sento una giacca appoggiarsi sulle mie spalle; senza voltarmi lo ringrazio “come facevi a sapere che ero qui Kaede?”
“non sono Rukawa..” mi risponde costringendomi a voltarmi.
“scusa..di solito è sempre lui che mi porta vestiti per coprirmi..” gli sorrido tornando a guardare i fuochi.
“non ci hai raggiunta..Ayako ha detto che di sicuro ti eri addormentata da qualche parte..”
Storco la bocca leggermente arrabbiata di essere conosciuta così bene “ho schiacciato un pisolino nella vasca..” gli racconto mentre si appoggia alla balaustra.
“è una cosa sana da fare..”
“non l’ho fatto apposta..perché sei già qua?”
“volevo parlarti..”
“oh davvero?”
“voglio che ci proviamo..”
“ci proviamo?”
“si..voglio stare con te!”
“e l’illuminazione quando ti è venuta?” mi rendo conto che suona un po’ sarcastico ma insomma è passata una settimana!
“ho parlato con il tappo e anche lui mi ha dato dell’idiota..diciamo che ho avuto bisogno di una spinta..”mi risponde passandosi una mano fra i corti capelli.
“anche?”
“si Rukawa mi ha detto di muovermi prima che ti stancassi di aspettarmi..”
“che scemo!”scoppio a ridere immaginandomi la scenetta nella mia testa “certo che dovresti vergognarti..persino Kaede si è sentito in dovere di darti una spinta..”
Si è venuto a creare un’imbarazzante silenzio appena ho finito di spanciarmi dal ridere, mi volto e lo vedo super serio.
“che hai?”
“finalmente riesco a dirti quello che provo e tu ti metti a ridere..”
“tu non mi hai detto un bel niente..” specifico “hai detto che vuoi stare con me dopo che due persone ti hanno consigliato di farlo..”
“beh e qual è il problema? Non è quello che volevi?”
Lo guardo stralunata “no sul serio? Secondo te quello che voglio è stare con una persona che sta con me solo per farmi un favore?”
“non volevo dire questo è che mi hai dato un ultimatum..”
Ecco lo sapevo..potevo stare zitta e sarebbe stato indubbiamente meglio.
“..e io non ti voglio lasciar andare ma forse metterci insieme è un po’ impegnativo..”
“io non l’ho mai chiesto..sei tu con i tuoi comportamenti che mi hai fatto sbottare..”
“non capisco..adesso non vuoi stare con me?”
“non per questi motivi..”
“lo sai che mi piaci..”
“ non me lo hai mai detto..” sorrido guardandolo arrossire.
Si zittisce per qualche secondo prima di ricominciare “è vero..non te l’ho mai detto..”
Mi avvicino prendendogli la mano e tenendola tra le mie “ io non vado da nessuna parte..fidati; so che ho un carattere forse troppo espansivo ma a me piaci tu..se parlo con un altro individuo non vuol dire che mi piaccia ne che voglia uscirci insieme..” dico tutto ad un fiato guardandolo negli occhi.
“..e Sendo?”
Rabbrividisco al solo sentire il suo nome “Sendo?” ripeto guardandolo.
“si me l’ha detto Rukawa..”
“beh se te lo ha detto lui sai già tutto..”
“si però tu perché hai accettato di uscirci?”
“per papà, perché non sto con nessuno ed è un amico..di solito a queste pantomine ci vado con Kaede, quella volta invece ci sono andata con lui..niente di che..”
“ma non eri già uscita con lui?non è che avete ricordato i bei tempi andati?”
Mi metto a ridere come un’idiota facendomi uscire i lacrimoni.
“cosa c’è?” mi chiede perplesso.
“sono uscita con lui il giorno dopo la rissa, è stato un appuntamento orrendo..poi una settimana dopo mi ha chiesto di rimanere amici perché non gli rispondevo al cellulare..”
“non sei gentile con i tuoi spasimanti..”
Gli do un pugnetto affettuoso sulla spalla “guarda che è colpa tua..”
“colpa mia?”
“già..appena ti ho visto in palestra mi ero già persa e addio Sendo!”
“io ero già perso quando ti ho visto la prima volta nell’ufficio del preside con quelle gambe chilometriche..” mi rivela.
“davvero?”
“avevi dei dubbi?”
“non lo so praticamente ti ho dovuto rincorrere e non ho concluso nulla lo stesso..”
“credevo volessi fare la gentile..non mi aspettavo di piacerti..non mi piaccio poi molto neanche io..”
“non sono poi molto gentile..”
“più di quanto merito..”
“è la serata –compatimento-?” chiedo “così tanto per sapere..”
“volevi proprio che mi rimangiassi quel gentile è?”
“anche..più che altro vorrei che smettessi di piangerti addosso..vai ai nazionali, sii felice. Hai avuto dei problemi..adesso sono passati.”
Mi abbraccia stringendomi forte, è un gesto inaspettato, alzo le braccia che avevo lungo i fianchi e lo stringo anche io.
“e se ricominciamo da capo?” mi dice tenendomi ancora stretta.
“cioè?”
“cioè cancelliamo un pezzo di farfugliante conversazione e arriviamo dritti al punto..”
“ci sto..” rispondo accucciandomi sul suo largo petto.
“il punto sarebbe che ci mettiamo insieme senza se e senza ma. Perché ci piacciamo e stop..”
“non potrei esser più d’accordo..” rispondo alzando il capo per cercare le sue labbra,mi avvicino e gliele sfioro  “l’aveva detto Eba che le cose si sarebbero sistemate prima della partenza..”
“chi è Eba?”
“la vecchietta che era al barettino in spiaggia..” sorrido “mi ha fatto le carte..”
“hai parlato di noi con lei?”
“certo..ho sproloquiato tutto il tempo lamentandomi..”
“non devo esserne uscito bene..”
“non particolarmente..ma lei ha detto che si poteva soprassedere dato che sei veramente bello..”
Lo guardo diventare rosso e mi avvicino per baciarlo ancora ma vengo preceduta “vedrò di non contraddire questa predizione..” mi dice sorridendo tra un bacio e l’altro.
“sarà meglio..” farfuglio troppo presa ad assaggiare le sue morbide labbra.
  
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