Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: _Giuls17_    16/08/2013    2 recensioni
Guerra. Ormai è questa l'unica parole che caratterizza quello che una volta era un mondo pacifico governato da Shinigami, ma ormai neanche lui può fare qualcosa. Guerra e distruzione, era questo il mondo in cui Soul, Maka, Black Star, Tsubaki, Kid e le sorelle Thompson erano costretti a vivere, un mondo governato dalla follia che il Kishin aveva diffuso. Ma per i nostri eroi niente era rimasto uguale, soprattutto per una ragazza dai capelli biondi....
Capitolo 4:-I…io.- Sapeva bene che cosa stava guardando, lo sguardo vuoto della follia, il ghigno perenne e la paura negli occhi.
-Non sei Maka.-
Soul…
Capitolo 7:Anche se io per te rimanevo solo Maka, tu non eri più solo Soul per me.
Insomma…sto cercando di dirti che…sono innamorata di te…

Capitolo 9: -Calma amico, Kid avrà qualche brillante idea e risolverà tutto.-
-Era Maka quella dalle idee brillanti.- sussurrò.
-Già.-
Capitolo 11: Qualcosa...Gli diceva che questa melodia era la loro melodia.
Capitolo 24:O trovo una soluzione con Stein o mi toccherà pensare al suicidio.
Capitolo 27: -Senti Maka, mi vuoi sposare?-
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fear the empty of insanity'
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Sembra così facile…

Nuvole. Da un paio di giorno il cielo di Death City era ricoperto da nuvole, così spesse che impedivano al sole di uscire.
Così grandi che avevano coperto l’intero cielo.
Così grigie che quasi facevano paura.
-Soul?-
Ma una voce dolce e leggera lo richiamò dalle sue riflessioni.
-Ciao Bea!-
Uno strano sorriso nacque sul suo volto. Era da troppo tempo che Soul non si sentiva in quel modo, così trasportato da qualcosa che non fosse il Kishin o Maka.
Da qualcosa che per la prima volta, da tanto tempo, lo faceva stare bene.
-Come stai?-
Bea si fece più vicina e istintivamente le cinse le spalle; la memoria di Soul ricordò questo gesto associandolo a una sola persona.
Maka.
Era stata lei la prima che aveva abbracciato in quel modo, ma ovviamente solo per amicizia. Soul ripeté nella sua mente quella parola: ovviamente solo per amicizia.
Ma sentiva che qualcosa stonava in quest’affermazione.
-Potrebbe andare meglio e tu?-
-Beh lo sai, non mi lascio buttare giù tanto facilmente.-
Ed era la verità, da quando aveva conosciuto Bea la sua vita aveva ripreso a sorridere, lei riusciva a animarlo, riusciva a renderlo vivo…
Non l’aveva mai vista triste o arrabbiata, in qualche modo il suo sorriso non la lasciava mai neanche nei momenti più bui e difficili, era questo quello che gli piaceva.
Ma anche lei era così. La sua memoria dopo tempo aveva ripreso a funzionare correttamente e non poté fare a meno di pensare al primo sorriso che Maka gli aveva regalato. Ma è stato tanto tempo fa… -Soul ci sei?-
-Sì scusami Bea.- scosse leggermente la testa cercando di scacciare Maka.
Da quando aveva conosciuto Bea il giorno dell’attacco, si erano visti più del solito e più del dovuto ma a lui non era importato, e non aveva neanche ascoltato le critiche di Black Star e di Tsubaki, perché sentiva di fare qualcosa per se e non più per gli altri.
Tu la stai rimpiazzando…
-No!- disse deciso.
-No cosa?-
Solo in quel momento si rese conto che aveva espresso ad alta voce il suo pensiero.
-Scusami sono solo un po’ stanco.-
-Lo posso solo immaginare.- gli posò un leggero bacio sulla guancia.
-Bea..-
-Lo so Soul che i tempi non sono dei migliori, che siamo in guerra e che il mondo potrebbe finire da un momento all’altro ma io non posso vivere nell’incertezza che noi un giorno, chissà quando, staremo insieme. Io ho bisogno di certezze.-
-E se io non te le potessi dare?-
Era stato sincero.
-Sei solo spaventato, e molta della tua paura è dovuta a Lei.-
Bea abbassò la testa staccandosi dall’abbraccio di Soul.
-Lei?-
Lui sapeva bene chi era quella Lei, solo che non ebbe il coraggio di pronunciare quel nome.
-Lo sai, Maka Albarn. La tua artigiana.-
La guardò dritto negli occhi ma non ebbe il coraggio di mentirle o di imbrogliarle, Bea non se lo meritava.
-So che sei ancora legato a lei…-
-Non lo sono.- il suo tono di voce uscì deciso per la prima volta.
-Allora dimostramelo, se provi qualcosa per me devi lasciare andare lei.-
-Come faccio?-
-Vai da lei e solo quando la guarderai, dritto negli occhi saprai la verità.-
Soul la strinse in un forte abbraccio, una parte di lui non l’avrebbe voluta lasciare ma sapeva bene che aveva rimandato quell’appuntamento per troppo tempo.
Aveva lasciato in sospeso quel pezzo della sua vita.
Ma adesso era arrivato il momento di fare i conti.

-Maka hai visite.-
Lei alzò leggermente la testa in attesa.
-Sono io.- disse una voce profonda a pochi metri da lei. Sentì la porta della cella aprirsi e Soul si sedette di fronte a lei.
-Ciao Maka.- disse cercando di sorridere, cercando di rievocare i vecchi tempi. Ma la sua unica risposta fu il silenzio.
-E’ da tanto tempo che non ci vediamo come stai? Io beh….sono un po’ incasinato, sinceramente.-
Qualcosa dentro di lei si stava muovendo, riusciva a percepire il cambiamento. -Di qualcosa Maka, per favore.-
Sentiva i suoi occhi addosso, alzò lentamente la testa nella speranza che Soul avrebbe visto oltre le apparenze, oltre la follia che la stava divorando.
Ma una volta che i loro sguardi si furono scontrati, Maka percepì il freddo dell’abbandono.
Soul la stava guardando ma qualcosa dentro di lui lo stava allontanando ancora di più da lei.
-I…io.-
Sapeva bene che cosa stava guardando, lo sguardo vuoto della follia, il ghigno perenne e la paura negli occhi.
-Non sei Maka.-
Soul…
Sperava di farcela, lei doveva farcela, poteva tornare se solo lui l’avesse aiutata. -La mia amica non esiste più, ho perso solo tempo a venire qui!-
Sentì il cuore incrinarsi a quella parola ma non poteva mollare, non ora che la sua mente stava riacquistando la sua lucidità dopo mesi di abbandono.
Soul ti prego…
-Perché ?! Perché me l’hai portata via!!- le sue urla risuonarono per tutta la prigione vuota. Come un urlo strozzato.
La prese per le spalle e iniziò a scuoterla nella speranza che lei tornasse.
-Perché non sei qui!. Perché mi hai abbandonato!!-
Le lacrime di Soul le rigarono il viso.
Soul ti prego aiutami!
Maka lo pensò così intensamente che per un secondo ebbe la sensazione che Soul l’avesse sentita, che la loro risonanza avesse fatto da tramite, che l’amore che li univa avesse avuto la meglio.
-E’ stato tutto inutile. Maka non tornerà più.-
Lentamente la lasciò andare, Maka senza rendersene conto gli strinse il polso.
Voleva tornare da lui, lo voleva più della vita stessa ma la follia la stava facendo crollare nuovamente.
-Non toccarmi.-
La spinse contro la parete ed uscì velocemente dalla cella.
Ti amo, Soul.
Stavolta furono le sue lacrime a rigarle il viso ma era troppo tardi. Soul l’aveva abbandonata di nuovo, l’aveva lasciata senza darle l’opportunità di lottare, di combattere contro la follia.
Aveva rifiutato il suo amore, ancora.
Questo solo perché lui aveva deciso di non ascoltarla. Se solo lo avesse voluto più intensamente il suo ritorno, ma Maka si rese conto di una cosa, prima di cadere nuovamente nella follia, che Soul la voleva in quella situazione. Voleva che lei rimanesse così.
Voleva perderla. Per non trovarla più.
E lei gli avrebbe facilitato le cose.


Spazio autrice ∞ Ciao ragazziiii =) Scusatemi se non ho più aggiornato ma sono stata a Lipari fino all’altro giorno e non avevo connessione internet con me !! Comunque spero che questo capitolo (anche se non molto lungo ) vi possa piacere e spero di trovarvi più attivi che mai !! =)
   
 
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