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Autore: folle shane    18/08/2013    1 recensioni
"ciao Anto sono Fabio, scusa se ti chiamo a quest’ora, ti disturbo?"
il tono seccato e assonnato della ragazza vene sostituito da una quasi risata. che pero trattenne per rispondere risposta che avrebbe voluto fosse..che domanda e ti disturbo?..sono le 3.00 del mattino? certo che mi disturbi! ma anche se non disse nulla di ciò, non riuscì a non rispondergli con'un certo sarcasmo..
LA STORIA E IN REVISIONE PER COSI DIRE, OGNI CAPITOLO VERA, LEGGERMENTE MODIFICATO E CORETTO, FINO AL CAPITOLO FINALE DELLA STORIA CHE SARA A BREVE.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Josefina Beltrán, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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4 anni prima (2 parte)


Antonella si era svegliata presto quella mattina, aveva molte cose da fare e anche se era già tutto programmato, ma aveva finito col stare tutta la giornata fuori, cerca della cosa più importante.
L’anello giusto per la sua ragazza.
Era da più di 1 anno che pensava di chiedergli di sposarla, ma per gli impegni e il tempo che le rubano la musica e lo studio, aveva sempre rimandato.
Ora invece si era decisa. Era stanca di nascondersi al mondo, voleva essere libera di essere se stessa come faceva la propria ragazza e come del resto facevano i loro fratelli, felicemente neo sposi.
Anche lei voleva quella felicità e quella libertà. E lo voleva al fianco di Giusy.
Così dopo una lunga chiacchierata col ormai cognato Matias, nonché gemello della propria ragazza, aveva preso la difficile ma coraggiosa decisione di fare coming out solo dopo aver chiesto a Giusy di sposarla, non a caso aveva passato 2 settimane a comportarsi come una fuggitiva, scappava da Giusy, senza mai rispondere alle sue domande e questo aveva portato infatti quest'ultima a farsi strane idee, tra qui che Antonella avesse un'amante, ma nonostante le tranquillizzazioni da parte di Matias e Fabio e quelle degli amici, erano di conseguenza finite a litigare, il giorno prima e Antonella pur di rimediare si era ritrovata a girare tutta buenos aires, da cima a fondo fin attardi per trovare l'anello giusto. Trovandolo proprio all'ultimo minuto. Non era una anello di diamanti, come lo voleva all'inizio, ma bensi 2 fedine. Erano perfette, né troppo sfarzose né troppo scialbe. La sua Giusy non amava particolarmente i gioielli, ma erano semplici ed eleganti nonché divine.
Erano quelle giuste lo sapeva e sperava piacessero anche anche a Giusy, perché aveva speso un mucchio di soldi. Più di quanti ne avesse mai spesi prima, per sé o per qualcuno.
Era tornata a casa, molto più tardi di quanto volesse ma si sarebbe inventata la scusa dello studio, per evitare domande, voleva che tutto fosse perfetto per la proposta.
Ma non avrebbe mai immaginato che non sarebbe andato come programmato.
Come entro nel loro appartamento la prima cosa che notò fu il silenzio, molto probabilmente Giusy, sierra già addormentata mentre scriveva o forse era sotto la doccia, sorridendo all'idea preparo in tutta fretta la tavola. Apparecchio in modo semplice, con 2 tovagliette quelle preferite di Giusy con l'immagine del mare, prese insieme per la loro prima cena in quella casa, poi mise i bicchieri con del vino bianco
anch'esso il preferito di Giusy per ultimi aggiunse le posate i piatti e delle candele per l'atmosfera.
Aveva preso anche qualcosa da mangiare nel ritorno, cannelloni ricotta e spinaci rigorosamente all'italiana, perché piacevano ad entrambe.
Una volta finito di apparecchiare il tutto in tempi davvero da record, fette un paio di profondi respiri per calmarsi, era agitata e nervosa ea stento riusciva a stare ferma, dopo il 3 respiro decise di guardare l'ora, erano già passati 15 minuti dal suo ritorno e di Giusy non c'era l’ombra.
La cosa la sorprese va bene che l'appartamento era di 2 piani e se Giusy era di sopra era difficile che l'avesse sentita entrare, ma non aver ricevuto una sua chiamata o un sms mentre era fuori in cui gli chiedeva dove fosse, la mise un po in ansia.
Ma il pensiero che potesse essersi addormentata durante il lavoro la faceva sorridere, così andò al piano superiore cercando di non farsi sentire, per farle una sorpresa.
Alla fine dei gradini la pote chiaramente sentire, era nella loro camera da letto e dallo strascico dei piedi poteva dire che camminare avanti e indietro per la stanza.
Un breve corridoio la separava dalla loro camera, lo percorse ed entrò sperando di trovarla in accappatoio…

"Ei amore sono a casa!...è o una sorpresa per te!...ei..cos-ma che fai?"
Una volta aperta la porta Antonella, si sentì tremare le gambe non poteva essere vero ciò che stava vedendo doveva avere una spiegazione che non fosse ciò che lei temeva.
Non ebbe il tempo di dire altro che Giusy le diede la risposta che temeva

“Perché non si vede?..faccio le valigie...mi dispiace, davvero mi dispiace ma non ce la faccio più"
Alle orecchie di Antonella la voce di Giusy, risuonò estranea troppo stanca, troppo fredda.

"ti prego, non ricominciare......non stasera non adesso!"
Antonella inizio a parlare come un automa, le prime frasi che disse erano le stesse da almeno 7 mesi, ti prego non ricominciare.
Ormai per lei era un mantra le ripeteva ogni qualvolta Giusy diceva che era stanca di quella situazione. E per tanto Giusy la guardo incredula per l'ennesima volta, non poteva credere che la sua ragazza anche davanti a lei che faceva le valigie pronta a partire le ripetesse le stesse frasi, per lei fu davvero troppo fu l’ultima goccia, quella che fece traboccare il vaso, già da tempo troppo pieno e sull'orlo di cadere.

“Basta ora basta..... Antonella lo dici sempre...è..e io sono stanca ok, sono stanca perché sono 4 e non 4 giorni o 4 settimane o mesi che stiamo insieme, ma 4 fottutissimi anni che stiamo insieme e lo siamo solo ufficialmente per le nostre famiglie e i nostri amici più cari.
Lo so che tu hai fatto carriera nel mondo della musica, con Patty ei ragazzi e so che ormai sei famosa. Che sei una star è che io invece sono solo una piccola giornalista che lavora in un piccolo
giornale locale, di cua è questo mi andava bene è mi rendeva felice solo perché tu eri con me, perché potevamo amarci anche alla luce del giorno e magari anche in pubblico, ma poi tu hai
iniziato ad essere famosa e ad apparire sui giornali è io sono dovuta diventare agli occhi di tutti la migliore' amica di Antonella la sua coinquilina, niente più!
E solo perché dire che stavamo insieme poteva rovinare la tua salita nel mondo della musica......bè mi dispiace essere stata un tal impiccio per te, per aver rischiato di annullare la tua carriera con il mio amore, ma lascia che te lo dica.....i-io... ora sono..davvero stanca di questa vita. Io sono stanca di fare questa vita...che poi diciamocelo non è vita."
Le parole di Giusy furono un fiume in piena alle orecchie di Antonella, che avrebbe voluto tappare sele, ma che scierà sforzata invece di ascoltarla fino alla fine, perché sapeva che era stanca, come lo era lei.
Patty glielo aveva detto poco tempo prima come aveva fatto Nicolas, che con Giusy non aveva poi un gran rapporto, gli aveva detto di trovare una soluzione perché Giusy non sarebbe andata avanti così ancora per molto. E la discussione o qualunque cosa fosse quella che ora stavano avendo ne era la conferma.
Il tonfo che fette la valigia tirata giù dal letto riporto Antonella alla realtà, Giusy aveva finito di fare l'ultima valigia, ed era pronta ad uscire dalla loro camera, e Antonella sapeva che se fosse uscita dalla camera, sarebbe uscita anche dal loro appartamento e dalla sua vita. In un tentativo quasi inutile si mise di fronte a lei.

“Antonella ti prego, sono troppo stanca per continuare...Questa farsa...”

“Perché io no!....Che cosa vuoi che faccia? cosa vuoi da me?"

"Cosa voglio?....Sai bene quello che voglio!..Voglio solo che tu dica la verità, voglio solo che tu faccia ciò che io ho fatto per te.....anch'io Ho avuto paura, ma lo fatto perché pensavo l'avresti
fatto con me!"

"Giusy ti prego io.."

"Dichiara di essere lesbica….Di essere omosessuale...Come ti pare, ma di che stai con me....Antonella tutto ciò che voglio e che tu dica al mondo intero che mi ami.
Di in pubblico Josefina Beltrán e la mia ragazza, o quello che vuoi. Questo e tutto ciò che voglio da te Antonella e lo voglio adesso, non tra qualche giorno o tra qualche mese. Io lo voglio ora..."
Non aveva mai visto Giusy tanto furiosa, ne aveva mai sentito così tanta stanchezza in quel suo tono colmo di rabbia e non potè far altro che fissarla senza parole, mentre Giusy le aspettava.
Ma non poteva sapere che le sue parole sarebbero risuonate come un disco rotto alle orecchie di Giusy.

"Lo farò!...Ma non adesso! prima c'è una cosa molto più importante"
Giusy abbozzo un sorriso rassegnato, mentre tratteneva le lacrime. Quelle parole erano state l'ultima goccia per lei, davvero l'ultima e lascio che le lacrime scendessero, per l'ennesima volta quella giornata perché Antonella ne era sicura gli occhi della sua ragazza erano rossi e gonfi.

"Mi spiace ma se la metti cosi....Io...Io non continuerò a vivere così...Non posso!...Tu non mi dai altra scelta, io non ce la faccio più. Non posso vivere con la paura di abbracciarti fuori da questa stanza, solo perché potrebbero vederci o magari fotografare. Io ti amo, ma questo modo di vivere a qui mi sono dovuta abituare mi soffoca e mi sta facendo diventare paranoica."

"Giusy!..per-perfavore"

"T’amo e t'amero sempre e lo sai quindi non dimenticarlo...Ok"    
Giusy la sorpasso, con le lacrime che scendevano e uscì dalla camera con le valigie.
Ad Antonella non servi a nulla seguirla, si fermò sugli scalini guardandola scendere si sentiva come bloccata, rimase lì sentendo sbattere la porta.
E solo allora Antonella corse giù, solo appena la porta si chiuse e si fermò lì nel mezzo dell’entrata, lascio cadere la scatolina che aveva tenuto nascosta per tutto il tempo nella mano.
Era in velluto, d’un color viola scuro, al contatto con il pavimento si aprì mostrando due fedi 2 bellissimi Claddagh Ring.
La fede che Giusy aveva confessato l'anno prima di amare. Aveva scritto un articolo sul Claddagh Ring e Antonella si era praticamente fatta una cultura sull’anello e la sua storia.
Si era messa in cerca, dell’anello poco dopo la pubblicazione dell'articolo di Giusy ma sembrava essere impossibile trovarne uno adatto per la sua ragazza.
Quella mattina quando presse l’anello di Giusy, ne uscì contenta, per poi ritornare subito indietro quando in vetrina vide le due fedine, cambiando subito l'anello con le due fedi.
Antonella si riprese e ritorno in camera, solo dopo svariati minuti buttandosi sul letto chiamando Nicolas la prima persona che sapeva l'avrebbe raggiunta.
E così fu l'amico si era precipitato da lei, subito dopo la chiamata d'un Antonella in lacrime, che  appena Nicolas aveva capito che stava piangendo, gli disse non muoversi che sarebbe arrivato 10 minuti circa.
Arrivo in tempi record e in meno di 10 minuti, ma solo per essere passato con 3 semafori rossi e aver rischiato almeno un frontale ma poco importava.
Appena arrivato uso il doppione della chiave, che aveva voluto farli Giusy e non Antonella. La cosa gli era sembrata strana all'inizio, ora gliene era grato.
Quando entro la prima cosa che trovo furono tutte le luci accese, poi lo scatolino a terra che raccolse con le fedi. Le aveva già viste perché Antonella gli aveva mandato una foto delle fedi, così corse verso la sala che conteneva anche la cucina, ma trovo solo il tavolo apparecchiato e le candele ormai consumate e allora corse di sopra e li trovo l'amica.
Antonella era un relitto singhiozzante, stringeva a sé la maglietta preferita della sua ragazza che aveva trovato sotto i cuscini.
A Nicolas si spezzò il cuore, si sdraiò accanto a lei e l'abbraccio, cullandola e surando che sarebbe andato tutto bene. Lo fece fino a quando Antonella non si addormentò smettendo di piangendo.
Dall'ora lei e Nicolas divennero inseparabili.
2 anni dopo quell'addio Antonella e Giusy si incontrarono, Nicolas era con lei come sempre per evitare che l'amica alzasse troppo il gomito come sua abitudine ormai, ogni volta che le due si incrociavano, una lampo di dolore e rabbia attraversava gli occhi di entrambe, nessuna delle 2 aveva cercato di contattare l'altra dopo quell'addio e di un ciao detto con tristezza e fatica appena sussurrato fu tutto ciò che si scambiarono quella sera poi più nulla! Non si sarebbero più viste, se non per i compleanni di loro nipote, ma anche li tutto ciò che avrebbero fatto sarebbe stato scambiarsi un saluto forzato e nulla più.    
   
 
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