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Autore: Xenebe    18/08/2013    2 recensioni
Alla fine di Phantom (Fantasmi) Bonnie si rende conto che nonostante tutto Damon amerà sempre e solo Elena, lei non sarà mai importante quando la sua amica, ma se c'è qualcosa che ha imparato è la pericolosità della gelosia. Proprio per non rischiare di essere ancora vittima di quell'orribile sentimento e per non soffrire più Bonnie decide di fare un incantesimo, ma quando i suoi amici si accorgono che c'è qualcosa che non va, Bonnie dovrà cercare di rimediare ... è allora che succede la cosa più assurda di tutte... scompare.
Bonnie riuscirà a tornare a casa?
(Spoiler generici su Moonsoong)
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Klaus, Quasi tutti, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve lettori appassionati,
è Chloy che vi parla. Dato che la nostra Ebe è "tecnologicamente monca" (a voi libera interpretazione) faccio le sue...ehm... veci provando a "pubblicare" questo capitolo (sperando di non combinare casini). Anyway, a quanto pare Damon reclamava così tanto di essere pubblicato che non poteva aspettare la riapertura settimanale dei negozi.
La cara Ebe avverte anche che risponderà a tutte le recensioni  dello scorso capitolo entro stasera (Se, se, ci crediamo).
Bene, vi lascio al capitolo. Buona lettura, ci risentiamo giù. 





Capitolo 6

La sola cosa vera che si possa dire del passato è che esso non esiste più.
(Kay Pollak)

 

La giovane strega tremava di paura di fronte a quegli occhi gelidi come il ghiaccio e con quel color ceruleo quasi innaturale, ma quell’essere non aveva più nulla di naturale … solo così era riuscito a ucciderle tutta la famiglia in due giorni, nonostante fosse composta da potenti streghe e stregoni.

Era rimasta solo lei, ma perché gli serviva.

-Hai portato il tuo Grimorio strega?-

-Sì, ma tu non puoi usarlo.- si azzardò, e in cambio ricevette un ceffone.

-Zitta!!! Ora devi materializzarlo lì.-, indicò una vecchia Pensione, quella che controllava quasi in ogni momento, evidentemente era lì il suo vero interesse, si disse.

-Devi materializzarlo dove sono altri vecchi libri … deve sembrare che sia rimasto ad impolverarsi per decenni…-

La strega lo guardò attentamente di sottecchi, ancora a terra a causa della forza del ceffone di poco prima.

-Appartiene alla mia famiglia da generazioni…-, provò a protestare.

-Ma la tua famiglia si estinguerà ora con te se non mi obbedisci!!! Muoviti!-

Terrorizzata la ragazza fece come quel mostro le aveva chiesto.

-E ora che hai avuto quello che volevi che ne sarà di me?-, gli chiese.

- Mi servirai esattamente tra due giorni … e poi più in là… intanto- , la prese in malo modo da terra e le strappò la camicia,- potrei divertirmi con te …-, e con uno strano luccichio negli occhi la obbligò a baciarlo.

 

 

 

*****

 

 

 

Erano passati due giorni e mezzo dalla “trans-indotta” e Bonnie non riusciva ad accettare in pieno quello che avevano scoperto.

Guardava fuori dalla finestra senza riuscire davvero a razionalizzare quello che le era successo, sembrava tutto terribilmente sbagliato.

Lei amava Zander e non riusciva davvero a capire perché tutti, il suo stesso potere, sembrassero certi che in realtà fosse il vampiro moro quello che amava. Ma lei non lo conosceva, e non voleva conoscerlo!

Tutto in lui, persino quegli occhi così freddi e tristi,che sembravano voler scavare nei suoi, tutto la spaventava, ma più di tutto la spaventava quella versione di sé che le avevano presentato.

Lei non era il tipo che preferiva ignorare qualcuno. Lei non lo avrebbe mai fatto…

I suoi amici invece erano decisamente più tranquilli... adesso sapevano che non c'era nessun nuovo nemico in agguato, mentre a Zander avevano detto solo una versione edulcorata di quella che era la realtà così come era stata dipinta dalla strega durante la trans: un semplice errore durante un incantesimo eseguito per esercitarsi.

Mentre Damon era fuori a flagellare col suo umore nero, e quindi anche con il meteo che ne era specchio, la cittadina; Stefan aveva avuto l'idea di mandare il licantropo, l'unico la cui presenza sarebbe passata inosservata, banalmente a fare la spesa, mentre loro si preoccupavano d'interpretare le parole della strega, cosa per altro decisamente poco complicata.

La strega, innamorata di Damon, ma stanca di soffrirne, aveva deciso di provare a dimenticare il moro, modificando una pozione, o meglio un filtro d'amore, ma invece di smettere di essere innamorata del vampiro si era trovata a dimenticarlo letteralmente.

Bonnie dal canto suo aveva deciso di cercare di capire la verità: era determinata a capire cosa doveva averla spinta a giocare in quel modo sconsiderato con la magia, la rossa continuava a scavare nello scantinato del Pensionato, certa che da qualche parte dovesse esserci una soluzione ai suoi problemi, qualcosa che potesse farle capire i perché delle sue scelte, e permetterle di riacqistare la memoria.

 

 

*****

 

 

Stefan nell'ultimo giorno aveva più volte cercato di parlare con suo fratello per fargli conoscere ciò che avevano scoperto, ma Damon era sfuggente come mai prima d'ora.

Il vampiro dagli occhi verdi era però finalmente riuscito a raggiungere il fratello nella radura dove avevano combattuto Klaus, e finalmente poteva osservarlo ed affrontarlo.

-Spero che tu non sia qui perché volevi parlarmi, Stefan. Non sono in vena!-

-Damon...-

-Senti... vattene. Fingiamo che tu abbia parlato, e io ti abbia ascoltato. Possiamo evitarci questa scocciatura l'un l'altro.-

-Io non ti capisco-, iniziò Stefano ignorando le sue parole, -ma voglio provarci... spiegami Damon! Spiegami perché riesci a stento a mascherare la tua rabbia sotto la solita maschera d'indifferenza. Cosa ti ha sconvolto tanto?-

-STEFAN!- tuonò il moro, dando le spalle al fratello,- VA.TTE.NE!!!!-

-Damon. Non me ne vado!- e con questo gli si parò davanti,- Damon Bonnie ti ama... lo ha fatto perché ti ama così tanto da farle male...-

Il fratello per tutta risposta alzò lo sguardo su di lui.

-Mi amava, Stefan... al passato.-, e superandolo si stava preparando a  volare via sotto forma di corvo.

-E' tutto qui?- lo apostrofò Stefan- Tutto questo solo perché non ti ama più, perché non ricorda di averti amato? Sei davvero così egocentrico? Bonnie è confusa, arrabbiata e spaventata... non capisce il significato delle proprie azioni, non sa chi tu sia né perché dovrebbe amarti... E sei tu quello in lacrime?-

-Non sono in lacrime fratellino-,rispose Damon stancamente, senza degnarsi di guardare il fratello, dopo una lunga pausa continuò- non puoi capire...-

-Cosa? Che desideri che chiunque ti ami? Che non puoi riconquistarti il suo affetto? Perché sarebbe difficile? Che non sopporti che lei ami un altro e non te?-

-Chiunque? Amore? Non mi interessa essere amato da chiunque!  Pensi  che mi interessi quante ragazze abbiano creduto di amarmi? Stefan lei si fidava di me,  tanto da affidarmi la sua vita, si fidava incondizionatamente... E io non ho VISTO... Non ho visto che mentre ero occupato a battibeccare con te, a provare a sedurre la tua ragazza, a combattere chiunque si parasse sulla mia strada... Mentre ero occupato a salvare la SUA vita, la stavo ferendo più di chiunque altro, tanto che ha dovuto rinnegarmi... ha voluto abbandonare anche il mio ricordo...- e mentre tormentato cercava di spiegarsi  aveva inconsciamente reso accessibile la sua mente.

Fu allora che Stefan capì, leggendo tra le righe di quel discorso sconclusionato, senza ne capo ne coda, e spiando l'animo del fratello: Damon non era arrabbiato con Bonnie, ma con se stesso, ed era triste... quante persone  si trovano sul proprio cammino che ci amino senza riserva e senza volere nulla in cambio? Lui aveva più di cinquecento anni e poteva dire che la risposta era "molte poche", e quante persone erano in grado d fidarsi totalmente? Senza remore? Amare qualcuno e fidarsi di lui non era la stessa cosa... era capitato persino a lui con Elena, in alcuni momenti la sua fiducia in lei era vacillata, nonostante il loro amore fosse sempre presente. Ma stava parlando di Damon e il discorso si complicava. Il maggiore dei Salvatore dalla morte della  madre non aveva mai davvero provato dei sentimenti così puri, così completi. Per lui era tutto passione, brama e desiderio, non suscitava fiducia e non ne concedeva. E Bonnie  non l'aveva solo amato, si era anche fidata di lui, innumerevoli volte e totalmente e Damon ora sapeva di aver tradito quella fiducia, avendole causato  dolore. Bonnie lo aveva aiutato a migliorare grazie alla sua fiducia, alla sua amicizia... gli era stata amica nonostante il suo dolore... ma glielo aveva anche nascosto e in questo modo l'aveva tradito... Bonnie era stata l'unica ad aver donato a suo fratello sentimenti incondizionati e ora, prima ancora che potesse prenderne totalmente cosciente, Damon aveva perso tutto questo... aveva perso Bonnie.

Damon non stava piangendo, lo stava facendo il cielo, ma mentre scompariva nella pioggia, fu Stefan a versare lacrime per  lui.






Rieccoci.
La signorina SerenaEbe ci tiene ad avvertirvi che ha initenzione di monitorare tutte le vostre reazioni al capitolo "The Big Serena is watching you". (E' pazza non fatele caso, il porn le ha dato alla testa)
Speaking of...
Gli aggiornamenti di questa storia verranno alternati a quelli di un'altra storia che ha i
n fabbricazione la nostra cara autrice " Like a blossom in a hothouse" (Leggetela tutti perchè è bellissima ndChloy)
Bene dopo i miei deliri, vi lascio.
(Non siate spaventati, ritroverete la calma e cara SerenaEbe quanto prima)
Bye .

 






   
 
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