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Autore: Silkye53    19/08/2013    1 recensioni
Ok, per questa storia mi è venuta l'ispirazione rispondendo ad alcune domande di Mai Shinomiya e di Nora (perdonami cara non mi ricordo il tuo nome su EFP) .
In breve questa fanfic approfondisce la conoscenza sul passato dei nostri eroi e ci rende partecipi delle loro vite.
Per essere così precisa nei dettagli delle varie storie ho partecipato ad un contest battendo diversi americani, tuttavia se notate errori e ne sapete più di me fatemeli notare.
Io spero vi piaccia è una fanfic a cui ho lavorato per anni.
Recensite in molti, ci tengo a conoscere i vostri pareri.
- Silkye53
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Future STAR POV:
Mi sento meglio.
Molto.
Mi agita un po' il fatto di dover esaminare Xavier, mi rende nervosa ... Non voglio che Robin si ingelosisca.
In fondo, lui ha un senso di possessione nei miei confronti che non mi sorprenderei se volesse assistere.
Mi giro verso di lui, ancora steso al mio fianco da ieri sera.
Lo osservo cercando di catturare i suoi lineamenti di nascosto.
Gli traccio la linea del mento con le dita.
La sua pelle è così morbida e calda.
E' come accarezzare una coperta di piume.
- Mi stai fissando ... -
Sgrano gli occhi.
Come diavolo fa a saperlo?
- Ehm .... -
- Fissami pure quanto vuoi, non ho problemi al riguardo -
Continuo a guardarlo,  i suoi occhi sono chiusi e le sue guance sono rosse.
- Io credo invece che la cosa ti imbarazzi ... -
- Forse un po' ... Sento i tuoi occhi su di me, non è male come sensazione -
Sorrido e gli do un piccolo bacio sulla guancia.
- Mi piace guardarti -
Robin si gira e apre i suoi occhi azzurri per potermi vedere.
Un piccolo strato di porpora colora le mie guance.
Svegliarmi la mattina accanto a lui, poterlo guardare, poter sentire il suo calore sul mio corpo...Sono forse le mie parti preferite di questa relazione.
Aldilà dell'atto sessuale, mi sento protetta e amata quando sto con lui.
Che sia il caso di dormire insieme o di guardarci un film.
Lui posa una mano sul mio fianco e mi avvicina al suo corpo.
Emana calore , nemmeno la stufa in inverno è così incandescente.
Sorrido e le nostri fronti si incontrano.
I nostri nasi si sfiorano e riesco a sentire il suo respiro caldo sulle labbra.
- Anche a me piace guardarti -
Arrossisco.
Non mi va che mi guardi perché .... Non so, credo sempre di non essere alla sua altezza.
Ho il terrore che guardandomi bene noti tutti i difetti che ho.
Ma ogni volta che gli manifesto questa mia preoccupazione lui ride.
Dice che è lui a non essere alla mia altezza.
Mi piace il nostro rapporto.
- E mi piace di più se mi guardi così ... -
Mi lascio sfuggire una risatina e gli do un pugno amichevole sulla spalla.
Passano pochi minuti e Corvina entra in camera mia.
- Ops, ho forse interrotto qualche cosa? - chiede con voce monotona
- No, niente ... E' ora? -
Annuisce.
Guardo Robin e sorrido appena.
- Torno subito ... -
Lui mi prende la mano e mi tira a sé.
Avvicina la sua bocca al mio orecchio .
- Ascoltami bene , se prova anche solo per un attimo a portarti via da me, fammi un fischio -
Annuisco e lo bacio, un breve bacio, intenso e che significa... Sei l'unico.




XAVIER POV:
Sento distintamente il rumore metallico delle porte dell'Infermeria.
Non riesco a voltare la testa, mi fa troppo male.
Non posso nemmeno parlare, ho la gola secca e poca voglia di farlo comunque.
- X? -
La sua voce, musica per le mie orecchie stanche di ascoltare.
Ma lei, lei potrei ascoltarla per anni senza stancarmi mai.
Ho ammesso di amarla ma credo di aver sbagliato, insomma ... Pensavo che sarei morto.
Ne ero certo.
- Come ti senti? - chiede sedendosi accanto a me.
Non rispondo, rimango a fissarla estasiato da dietro la maschera.
- Ho bisogno che tu mi risponda ... -
Provo a far uscire la voce, anche se a fatica.
- Mi sento ... Debole ... -
Sorride dolcemente.
- Questo è normale -
Mi fissa , si sente a disagio, lo percepisco dal suo sguardo nervoso.
Le sue labbra sono serrate in una smorfia d'ansia .
- Dunque...Vorrei che ti lasciassi togliere la maschera, farò piano te lo prometto -
Annuisco , per quanto possibile e attendo l'inevitabile.
Le sue mani delicate e morbide si fanno strada verso la mia nuca.
Incontrano la zip del costume e, di conseguenza, della maschera.
Sento le sue dita che la rimuovono dolcemente.
Il profumo di vaniglia della sua pelle è quasi intossicante.
Fortunatamente sono troppo debole per fare cose di cui potrei pentirmi.
Finalmente quell'affare è andato.
La mia faccia è libera, accarezzata da una gentile brezza circostante.
Apro gli occhi color ghiaccio e mi guardo attorno spiazzato.
E' ancora più bella vista senza maschera.
I colori sono più accesi e finalmente mi rendo conto di che meravigliosi occhi abbia.
I suoi morbidi capelli capelli rossi mi ricordano il fuoco.
Allungo una mano per toccarle il viso.
Mi sorprendo quando me lo lascia fare.
Ancora di più quando chiude gli occhi deliziata dal mio tocco.
Poi parla e capisco tutto.
- Sai? Tu e Robin siete molto simili -
Mi blocco a mezz'aria e rimango a fissarla sconvolto.
- Il colore degli occhi, dei capelli, i lineamenti e ... Il modo di toccarmi ... -
Mi accascio contro il letto e, debolmente, lascio cadere la mia mano lungo il fianco.
Mi volto appena per evitare di guardarla.
- C'è solo una differenza ... -
Lei mi guarda con occhi confusi.
- Ovvero? -
- Tu lo ami ... -
La vedo arrossire palesemente sotto al mio sguardo duro.
- S-sì, è vero .... -
Sorrido mestamente e mormoro un 'capisco' .
In fondo, perché non dovrebbe?
Lui è un eroe e io ... Solo un codardo.
- Quello che hai fatto è prova di grande eroismo, hai cercato di salvare una persona che non considerava importante la tua vita ... -
Mi sorprende ogni volta la sua fiducia nel mio cuore.
Nel mio atteggiamento.
E' come se sapesse che non sono in grado di fare del male.
A nessuno eccetto che a me stesso.
Proprio come il suo patetico fidanzato.
- Il tuo viso non ha nulla che non vada, nemmeno il collo e la testa, meglio no? -
- Sì ... -
- Bene, mi fa piacere che tu non abbia niente, ora andrò a parlare con Robin e vedremo dove mandarti -
- Stella ... Io non posso essere un Titan...Io me ne andrò dalla città -
Il suo sguardo è sconvolto e deluso.
Odio essere io la causa di quell'espressione su quel volto angelico.
-Perché ? -
- Io non appartengo a questo gruppo ... Fidati, sono diverso da tutti voi ... Preferisco lavorare da solo -
- Ma ... -
- Ti prego, non rendermi tutto più difficile -
Scompare senza nemmeno dire una parola.
Mi sento male ma non posso rimanere.
Non potrei starle accanto ...





REGULAR POV:
Il vento che c'era fuori portava consiglio.
Lasciava che i problemi fluttuassero via dalle loro vite.
Dai loro passati.
Lasciando ciò che è stato nel passato  , vivendo nel presente e portandoli tutti verso il futuro.







  
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