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Autore: BabyLolita    20/08/2013    1 recensioni
Elisabeth ha 18 anni e da due vive a Parigi e frequenta il Dolce Amoris. Il suo primo amico, non che vicino di casa, è stato Lysandro, uno dei ragazzi più popolari della scuola. Tuttavia lui non sa che Elisabeth è da sempre innamorata di Castiel, il suo migliore amico, che però non sa nemmeno che Elisabeth esiste.
Commento dell'autore: Avviso che questa storia tratterà di argomenti abbastanza forti. Ovviamente non subito dai primi capitoli, ma la storia avrà uno svolgimento alquanto particolare che porterà i protagonisti a fare scelte difficili e talvolta molto forti a livello emotivo. In ogni caso spero che apprezzerete! Buona lettura =D
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lysandro mi invita ad andare da lui e lo seguo senza fiatare. Entriamo in casa e mi siedo sul divano. Cerco di calmarmi ma il dolore al cuore è ancora insistente. Affondo la schiena nello schienale del divano e chiudo gli occhi. Respiro profondamente un paio di volte e mi rilasso. Piano piano le fitte al cuore stanno diventando meno intense fino a svanire del tutto. Quando riapro gli occhi noto che una lacrima mi sta solcando la guancia. L’asciugo subito, non voglio che Lysandro mi veda piangere, anche se non capisco bene cosa stia succedendo. Mi alzo e vado in cucina dove vedo il mio ragazzo alle prese con i fornelli. Mi avvicino lentamente a lui e appoggio la mia testa sulla sua schiena. Lui si ferma, fa per girarsi ma glielo impedisco abbracciandolo.
-   No aspetta, resta così per favore… -
Lui non risponde, ma asseconda la mia richiesta. Mi accarezza gentilmente la mano. Poi sciolgo l’abbraccio, e lui si gira verso di me. Lo guardo negli occhi, cerco una spiegazione ma so che non la troverò.
-   Baciami –
-   Cosa? –
-   Ho detto baciami Lys –
Chiudo gli occhi e alzo il viso. Lui lo afferra e dolcemente appoggia le sue labbra sulle mie. È un bacio caldo, che sa di cioccolato e panna, così dolce che sento di volerne ancora. Quando si allontana riapro gli occhi, vedo che guarda altrove con il volto in fiamme. Lo prendo e lo appoggio al mobile dietro di lui e lo abbraccio. Poi lo bacio, ma questa volta con avidità, ho bisogno di qualcosa di forte, qualcosa che vada oltre alla dolcezza. Ho bisogno di passione e travolgimento. Ho bisogno provare le stesse sensazioni…che provo baciando Castiel. Lui cerca di starmi dietro, ma mi accorgo che dopo un po’ non ci riesce. Mi allontano dalle sue labbra ma lui subito mi afferra la mano e mi trascina in salotto. Mi getta sul divano e poi si sdraia sopra di me e ricomincia a baciarmi. Ci baciamo per parecchio tempo fino a quando, per istinto probabilmente, inizio a sfilargli i vestiti. Quando riapro gli occhi mi accorgo che è a torso nudo sopra di me. Il suo respiro è affannoso ed il suo volto del colore dei miei capelli. Sento che si getta su di me e mi abbraccia. La sua mano passa sotto la mia maglietta accarezzandomi tutta la schiena. Cerco di restare tranquilla ma qualcosa mi spaventa. Inizio a tremare e lui subito si ferma. Si rialza e mi guarda negli occhi. Mi accarezza la guancia ed io chiudo gli occhi. Poi le sue labbra sfiorano dolcemente le mie, prima di alzarsi ed allontanarsi rimettendosi i vestiti. Rimango li, sdraiata sul divano ad osservare il soffitto. Questa volta, il mio cuore non sta soffrendo.
Lysandro mi chiama e lo raggiungo al tavolo. Mangiamo in silenzio e poi mi accompagna alla porta.
-   Perdonami, forse ho esagerato – dice aprendo la porta per farmi uscire.Poi mi da un bacio sulla guancia, ma io subito lo afferro mentre si allontana e gli do un bacio sulle labbra.
-   Sei il mio ragazzo, è sulle labbra che devi baciarmi –
Dico sorridendo. Lui mi afferra e mi stringe a se. Poi mi bacia sulle labbra. Mi allontano salutandolo con la mano e lo osservo chiudere la porta dietro di me. Esco dal cancello ed entro a casa mia, getto la tracolla a terra, prendo l’ipod e vado a fare due passi. Non me la sento di restare a casa, ho bisogno di un po’ di aria fresca per schiarirmi le idee. Perché avevo sentito quella fitta al cuore? E poi perché non si è più fatta viva? Eppure era stato il bacio di Lysandro a scatenarla, allora perché ai baci successivi non ho sentito nulla? Più cerco riposte, e più mi ritrovo con mille domande in più. Cammino a vuoto fino a quando non mi ritrovo in spiaggia. Osservo il mare e decido di avvicinarmi. Mi sfilo le scarpe e le prendo in mano mentre i miei piedi affondano nella sabbia calda. Che bella sensazione. Raggiungo la riva del mare e ci immergo i piedi, un brivido mi percorre la schiena e subito esco. Non pensavo fosse così fredda! Cammino lungo la riva mentre il mio sguardo è rapito dall’immensità del mare. Ad un certo punto sento un suono dolce ed armonioso che si avvicina sempre di più. Sembra il suono di uno strumento. Cammino ancora un po’ e raggiungo una lunga scogliera. Il suono è sempre più vicino e pare provenire proprio da laggiù. Salgo sulla scogliera e cerco di arrivare in fondo. Il suono ora mi è totalmente chiaro e subito capisco che si tratta di una chitarra. Mi fermo e chiudo gli occhi ascoltando la melodia. È una canzone dolce con una nota di tristezza. Riapro gli occhi e mi avvicino ancora, voglio sapere chi è che suona una cosa del genere, sicuramente deve essere una ragazza innamorata o una persona di questo tipo, sicuramente non si tratta di qualche persona arrogante come…
-   C-castiel?! – sgrano gli occhi. Non posso credere che sia lui a suonare questa melodia così dolce. Lui non si volta ma smette di suonare, pare infastidito.
-   Che ci fai qui? –
-   Ho seguito il suono della canzone…non credevo che potessi suonare cose di questo genere. Credevo suonassi solo canzoni rock o punk…non è proprio il tuo stile quello che suonavi fino a poco tempo fa –
-   E cosa te lo fa credere?! – non si volta neppure a guardarmi. Il suo tono è duro, rabbioso e feroce. D’un tratto mi sento male e sento di volerlo abbracciare.
-   Beh ecco…tu sei quello duro ed arrogante, il bulletto che picchia tutto e tutti, quello che odia gli ordini e che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, quello che…-
-   Che è privo di sentimenti come l’amore, che prova solo odio e ribrezzo e che si diverte solo ad usare le persone? –
Rimango sorpresa. Non volevo dire quelle cose. Davvero crede che io ho un così pessimo pensiero nei suoi confronti? Ammetto che durante un attacco di ira nei suoi confronti avrei potuto anche pensarle, ma in realtà, nel profondo, so di non crederci davvero. I miei occhi si riempiono di lacrime.
-   Perché? –
-   Cosa? –
-   Perché pensi che io creda questo di te? –
-   Non è così? –
-   Certo che non lo è! –
-   E allora sentiamo…cosa pensi di me? –
Abbasso lo sguardo ed asciugo le lacrime. Mi avvicino a lui, mi siedo ed appoggio la mia schiena alla sua. Sento che è agitato. Il suo corpo è rigido. Chiudo gli occhi e prendo fiato.
-   Non posso negare che tu sia un cafone, maleducato e prepotente, giochi con le persone che non reputi importanti e ti diverti a fare il bullo. Ma nonostante tutto, sotto sotto sei una persona di cuore e dai l’anima per le persone a cui vuoi bene. In realtà sei dolce e gentile, ma la tua corazza da bullo ti protegge. Devi aver sofferto molto in passato. Non so per chi o per cosa ma per questo sei diventato quello che sei ora. Ma ciò non toglie che, se si scava nel tuo profondo, si vede il vero te. Un ragazzo che sa dare il cuore e che è in grado di amare. È questo quello che penso davvero. –
Sento che si rilassa e che si appoggia a me.
-   Ti andrebbe…di continuare a suonare? Mi piaceva la canzone –
So che sorride, lo sento. Ricomincia a suonare la canzone mentre i miei pensieri si lasciano trasportare dalla melodia. Non mi importa se non capisco quello che sta succedendo, non importa se non smetterò mai di amarlo, non mi importa quello che succederà in futuro. Questa melodia mi sta scaldando il cuore e l’anima, ed ogni mio dolore ed incertezza sta fluttuando via nel vento, mentre il mare circostante culla questo dolce momento. Sono rilassata e felice, non vorrei essere da nessun altra parte in questo istante. Castiel smette di suonare la canzone ed in quel momento il mio cellulare squilla. È Lysandro. Rispondo alla chiamata e gli dico che sono a fare due passi, di non preoccuparsi e che ci saremo rivisti l’indomani a scuola. Io e Castiel ci alziamo e ci dirigiamo verso la spiaggia. Lui è davanti a me e lo osservo. Sento il mio cuore battere forte forte. Allungo la mano per toccarlo, ma scivolo su uno scoglio bagnato. Sto per cadere ma lui mi afferra al volo tirandomi nella sua direzione. Improvvisamente mi ritrovo appoggiata sul suo petto mentre le sue braccia mi stringono forte.
-   Stai bene? –
mi chiede guardandomi negli occhi.“preoccupazione, paura, ansia”
Gli sorrido dolcemente e faccio di si con la testa. Sento che mi accarezza la guancia e chiudo gli occhi. È sbagliato, so che è sbagliato. Ma non riesco a sottrarmi a lui. Sento le sue labbra che dolcemente mi baciano la fronte. Poi scioglie l’abbraccio e mi afferra la mano. Mi aiuta a tornare a riva e come appoggio i piedi sulla sabbia lascia la mia mano.
-   Ci si vede a scuola –
Dice andandosene. Lo guardo allontanare mentre nel mio cuore risuona ancora quella melodia.
Quando ormai è sparito dal mio campo visivo mi siedo sulla sabbia rivolta verso il mare. È ormai sera ed il sole sta tramontando. Non ha avuto strani approcci con me come poco prima, non ha tentato di baciarmi con la forza o altro. Come mai? Sento di essere ancora più confusa di prima, mentre un'unica certezza si fa sempre più forte dentro di me. Il mio cuore appartiene a lui, e temo che sarà così per sempre. Forse sarebbe il caso di dirlo a Lysandro, ma non mi va di fargli sapere di questo momento appena trascorso. Sento il bisogno di tenerlo per me, come il mio piccolo ricordo segreto. Sento che anche per Castiel è così. Quella melodia…era così bella. Chissà a cosa pensava mentre la componeva. Il sole ormai è tramontato e comincia a fare freddo. Mi stringo tra le spalle ed affondo la testa fra le mie ginocchia. Non arriverò mai ad una risposta, non riuscirò mai a capire che cosa mi lega a lui, non riuscirò mai a trovare pace. Ad un certo punto sento qualcosa di caldo cadere sui miei piedi. Alzo la testa e vedo un sacchetto bianco, subito dopo qualcosa di caldo si appoggia sulle mie spalle. Mi giro e vedo Castiel che subito si siede accanto a me, mentre la sua giacca mi copre la schiena.
-   Sapevo che eri ancora qui, allora ho pensato di portarti qualcosa da mangiare –
-   Ti ringrazio – dico aprendo il sacchetto – come mai sei così gentile con me di punto in bianco? –
-   Diciamo che voglio farmi perdonare per il mio comportamento di prima davanti a casa tua, ora stai con Lysandro e la cosa non è un tuo piano come pensavo all’inizio. Mi è bastata l’occhiataccia di Lys per capire che è una storia seria, quindi non mi sembra più il caso di giocare con te –
Giocare? Quindi sono solo questo alla fine. Sento una fitta al cuore ed improvvisamente lui si gira verso di me e mi stringe.
-   Perché? Perché adesso riesci a capire quello che provo e quello che voglio? Perché ora ti comporti così? Non ero solo un gioco? Perché cambi ogni minuto? Perché mi confondi ancora di più? –
-   Te l’ho detto. Qualcosa quel giorno al mare è cambiato –
-   E cosa?! – gli urlo staccandomi e guardandolo negli occhi, ma lui ha i suoi chiusi.
-   Questa volta non te lo lascio fare –
-   Perché? –
-   Perché sarebbe troppo facile piccola mia… -
Dice tirandomi nuovamente a se. Piccola mia?! Prima mi dice che sono un gioco, e ora mi chiama piccola mia?! Scoppio a piangere.
-   Smettila di confondermi… -
-   Non posso –
-   E perché?! Che cosa te lo impedisce?! –
-   Sei tu che me lo impedisci… -
-   Io?! Maledizione Castiel non venirmi a raccontare palle io non sto facendo assolutamente nulla! –
-   Stai facendo più di quello che credi invece! Davvero non te ne rendi conto?! –
-   Di cosa stai parlando? –
-   Lascia perdere –
Dice allontanandomi da lui e girandosi verso il mare, ormai totalmente avvolto dall’oscurità. Lo osservo costantemente. Non mi va di mangiare, nella mia testa risuonano le sue parole. Che cosa sto facendo per turbarlo a tal punto?
-   Ti scoccia che sto con Lysandro? –
-   Mi scocciano tante cose –
-   Ovvero? –
-   Non ti importa. A me ora basta che Lysandro sia felice, e se per esserlo ha davvero bisogno di te, l’importante è che tu stia al suo fianco, qualunque cosa accada –
-   Cosa intendi con…qualunque cosa accada? –
-   Intendo questo –
Dice tirandomi a lui e baciandomi. Cerco di sottrarmi ma lui mi trattiene e non riesco a resistergli, non posso, so che allontanarmi dalle sue labbra non è quello che voglio. Mi tornano in mente le parole che gli avevo rivoltato contro quella volta dietro quel bar. Quelle mie stesse frasi che affermavano che sarei stata solo un’amica per lui da quel momento in poi. Ripenso a quelle mie affermazioni rendendomi conto che mentivo non solo a lui, ma anche a me stessa. Mi lascio baciare fino a quando non mi sdraia sulla sabbia mettendosi sopra di me. Sto sbagliando, ma non è uno sbaglio doloroso per me, perché infondo so di amarlo. Ma so che sto sbagliando nei confronti di Lysandro. Eppure non riesco a fermarmi. Gli sfilo la maglietta mentre la luna illumina il suo petto. Sono rapita da lui, ogni parte di lui mi attrae. Sento che mi accarezza sotto la maglietta, proprio come aveva fatto Lysandro poche ore prima, proprio come Castiel aveva fatto quella volta in cui esistevamo solo io e lui e tutto il resto in torno aveva cessato di essere presente. Solo ora mi rendo conto che con lui sono totalmente a mio agio. Con lui riesco ad essere me stessa, senza vergognarmi o trattenermi. Mi accarezza il seno mentre gli slaccio i pantaloni ed inizio a sfilarglieli. Mi alza di peso e mi sfila maglietta e reggiseno, mi slaccia i pantaloni e me li sfila, lasciandomi in slip mentre lui ormai non indossa altro che la sua bellezza integrale. Mi rendo conto di quello che sta per succedere ma la cosa non mi spaventa. Le sue labbra serrano ancora le mie, mentre lo avvolgo tra le mie braccia. Sento che mi accarezza sotto gli slip, e poco dopo me li sfila. Si insinua prepotentemente fra le mie gambe, mentre i nostri respiri ansimano all’unisono. Ci guardiamo negli occhi mentre la luna ci spia curiosa. Vedo che sorride quasi tristemente e chiudo gli occhi. Non me la sento di sentire quello che sta provando, ho troppa paura che sia diverso da ciò che provo io. Mi bacia ancora, dolcemente questa volta, prima che tutto abbia inizio.
Cerco di resistere ma il dolore è insopportabile. Se avessi saputo che la mia prima volta sarebbe stata così dolorosa l’avrei evitata volentieri. Faccio una smorfia di dolore e guardo Castiel, pregando che capisca di fermarsi. Il suo sguardo incrocia il mio.
-   Perdonami, ma non posso fermarmi proprio adesso piccola, resisti ancora un po’ –
Chiudo gli occhi e stringo i denti. Dopo un po’ il dolore comincia a diminuire, lasciando il posto al piacere. Non riesco a crederci, non pensavo che sarebbe stato così bello. Sto facendo l’amore con il ragazzo che amo. Ma non so se lui ama me. E cosa peggiore…è il migliore amico del mio ragazzo. Ragazzo che mi ha proposto di stare con lui per dimenticarmi del ragazzo con cui sto facendo l’amore. Nella mia testa si forma una ragnatela di pensieri che si annullano a vicenda. Come cavolo sono finita in una situazione del genere?! E peggio ancora…come ne uscirò? Il mio corpo comincia a fremere cancellando ogni sorta di pensiero, mentre una strana sensazione mi pervade totalmente. Sento che Castiel aumenta il ritmo e questo non fa altro che aumentare quella sensazione fino a quando non la sento esplodere, travolgendo ogni mio senso ed ogni parte del mio corpo. Un urlo di piacere mi scappa ma non lo trattengo, sento che devo lasciarlo uscire proprio come sento che quella sensazione mi sta facendo impazzire. Castiel si ferma e si accascia sopra di me. Mi manca il fiato e mi sento sfinita. La sensazione ormai è passata ma sento di volerne ancora, nonostante un intenso desiderio di dormire mi assale improvvisamente. Castiel si alza e lo sento uscire da dentro di me. Mentre lo fa realizzo davvero cos’è appena successo. Lo osservo mentre si riveste e subito mi rivesto anche io. Siamo pieni di sabbia per non parlare dei nostri vestiti. Ci rivestiamo in fretta e poi lo guardo mentre si accende una sigaretta. Avrei tante domande da fargli, ma sento che la paura mi blocca. Abbasso lo sguardo e stringo i pugni. Lui si avvicina a me e mi avvolge tra le sue braccia.
-   Non devi dirlo a Lysandro –
-   Questo è il tuo primo pensiero dopo che lo abbiamo fatto?! –
-   No…non è questo, ma è uno dei più importanti –
-   Perché lo hai fatto? –
-   Perché mi andava –
-   E questa ti pare una spiegazione?! –
Dico staccandomi improvvisamente da lui. Lo guardo con ira e lui contraccambia il mio sguardo. “felicità, soddisfazione, … ” i miei occhi si sgranano leggendo dentro di lui un terzo ed inspiegabile sentimento… “amore”. I miei occhi si riempiono di lacrime. E lui torna ad abbracciarmi.
-   Promettimi che non glielo dirai –
-   Perché lo hai fatto? –
-   Te l’ho già detto, perché mi andava –
-   Castiel maledizione sai che ti leggo dentro –
-   Certo che lo so, per questo è inutile rispondere alla tua domanda – dice stringendomi.
-   Ma magari mi sbaglio! –
-   Non è mai successo –
-   Dimmelo! –
-   Non posso –
-   Perché no?! –
-   Perché sei la ragazza del mio migliore amico –
-   Ti ricordo che lo abbiamo appena fatto! –
-   Lo so… -
-   Te ne penti? –
-   Si…perché ho tradito il mio migliore amico e rischio di metterti in pericolo, ma allo stesso tempo no, perché non potevo più resistere –
-   Ti rendi conto che non fai altro che confondermi? Ti rendi conto che peggiori solo la situazione?! Se davvero quello che ho appena visto dentro di te è la verità…perché non mi chiedi di stare con te?! –
-   Perché non posso –
-   Che razza di ragionamento è?! Maledizione io ti amo! Lo sai benissimo! E allora perché?! Dato che anche tu mi --- -Non mi lascia finire la frase che mi bacia. Piango disperatamente mentre le sua lingua preme nuovamente sulla mia.
-   Vorrei…ma non posso. Non posso perché Lysandro ti ama troppo. È davvero felice da quando sei diventata la sua ragazza…non posso portargli via la sua felicità. Ma allo stesso tempo, non posso stare lontano da te. Io ho bisogno di te. Devi mantenere il segreto per essere felice ed al sicuro –
-   Ti rendi conto che è un controsenso? –
-   Si…ma non posso fare altrimenti. Ora promettimi che non glielo dirai. Promettimi che QUALUNQUE cosa accadrà, tu resterai sempre al suo fianco, e non gli racconterai mai nulla di quello che succede tra noi –
-   Questo presuppone che succederanno altre cose tra noi? – non posso nascondere un tono speranzoso mentre glielo chiedo.
-   Ho detto prometti –
-   Te lo prometto, ora rispondimi – lo sento rilassarsi improvvisamente. Come se gli avessi tolto un peso dallo stomaco.
-   Non lo so…ma temo di si –
-   Temo? –
-   Già… -
Capisco che il suo “temo” è riferito all’angoscia che lo pervade ogni volta che si avvicina a me, dato che è a conoscenza della profonda ferita che provocherebbe a Lysandro se venisse a scoprire quello che accade tra il suo migliore amico e la sua ragazza. Lo stringo forte senza aggiungere altro. Poi mi allontana e mi bacia afferrandomi la mano. Mi accompagna a casa ma si ferma prima di girare l’angolo per arrivare alla mia via. Mi appoggia contro il muro e mi bacia ancora. Poi mi guarda ed i nostri occhi si parlano.
-   Ricorda che hai promesso –
-   Si –
-   Bene…buonanotte –
Poi si allontana. Lo guardo sparire nell’oscurità mentre con le dita mi accarezzo le labbra, che dolcemente sussurrano un “ti amo” sofferto. Mi avvio verso casa ed entro. Getto i vestiti nel cestello degli abiti sporchi e mi infilo sotto la doccia. Lavo via la sabbia ed il calore di Castiel che sento ancora mio. L’acqua scivola sul mio corpo cancellando ogni traccia del mio tradimento, rivestendo il mio “io” di colpevolezza e senso di colpa. Esco dalla doccia e mi copro con un asciugamano. Il mio sguardo osserva il mio corpo allo specchio. Lascio cadere l’asciugamano e mi osservo. Nulla di diverso. Nessuno si sarebbe mai accorto di nulla. Nessuno avrebbe mai saputo nulla. Solo noi lo sappiamo. Sorrido, rendendomi conto di aver pensato a me e a Castiel come un “noi”. Riprendo l’asciugamano ed entro in camera. Mi infilo il pigiama e vado a letto, domani dovrò comportarmi come se niente fosse.
Suona la sveglia e la spengo. Avrei voluto chiudere occhio, ma il pensiero di Castiel e della nostra unione è stato così insistente da non lasciarmi dormire. Mi vesto ed esco di casa. Lysandro è già li che mi aspetta. Il cuore mi sale in gola ma lo ricaccio indietro sorridendo al mio ragazzo. Varco il cancello e subito lui mi bacia sulle labbra. Ho un piccolo sussulto e d’istinto mi scanso.
-   Scusami non volevo spaventarti. Sei stata tu a dirmi che dovevo baciarti sulle labbra –
-   Si scusami è solo che non me lo aspettavo! –
-   Ah meno male…temevo che ti avesse dato fastidio. Vieni andiamo Castiel ci starà aspettando –
Dice allungando la mano. Io l’afferro mentre il mio cuore batte furiosamente da quando Lysandro ha nominato il suo migliore amico. Entriamo nel bar. Altro che aspettando non è ancora arrivato. Ordiniamo tre cappuccini e ci andiamo a sedere al nostro tavolo. Poco dopo arriva la colazione e con lei arriva anche Castiel, che si siede accanto a me. Mangiamo tranquillamente parlando del più e del meno, mentre la mano di Castiel stringe la mia da sotto il tavolo. Lysandro si alza improvvisamente dicendo di dover andare al bagno. Lo vediamo entrare nella toilette e subito vedo Castiel che si guarda intorno prima di baciarmi appassionatamente.
-   Buongiorno piccola –
-   Buongiorno… controllavi che non ci vedesse nessuno? –
-   Già… -
-   Non puoi proprio resistere eh? -
-   Taci, non è così semplice -
Subito si allontana e torna a bere il suo cappuccino, mentre io mi brucio la lingua  bevendo di colpo il mio. In quel momento torna Lysandro che ride divertito quando gli spiego che mi sono bruciata la lingua. Usciamo ed il mio ragazzo afferra la mia mano, mentre con il braccio prendo a braccetto Castiel. Nessuno avrebbe mai sospettato niente, dato che è normale vederci così. Mi accompagnano fino in classe, e Lysandro mi saluta con un bacio sulle labbra. Il mio cuore ha una fitta in quel momento. È successo ancora. Continuo a non capire. Perché ogni tanto il mio cuore viene ferito quando Lysandro mi bacia, ed altre volte no? Iniziano ad allontanarsi ma prima di farlo Castiel mi accarezza dolcemente la mano, ovviamente senza farsi vedere da nessuno. Entro in classe e mi siedo. Questa volta Iris pretende una spiegazione e gli racconto tutto quello che è necessario raccontare. Ovvero che sto con Lysandro. Non posso rivelare altro. La lezione inizia e la professoressa di arte cerca di attirare il nostro interesse proponendoci di guardare un film su Michelangelo, ma nessuno le presta veramente attenzione, tantomeno io, che vago tra i ricordi ed i dilemmi nella mia mente. La campanella che segna la fine dell’ultima ora finalmente suona, e mi fiondo fuori dall’aula in fretta e furia. Non ne posso più di stare qui dentro. Esco in cortile e mi accorgo che piove. Maledizione fino a poco fa c’era il sole! Mi appoggio al muro ed aspetto Lysandro e Castiel. Non si fanno aspettare molto, e mi raggiungono con un ombrello.
-   Purtroppo sono riuscito a trovare solo questo – afferma Lysandro – staremo un po’ strettini ma dovremo starci tutti e tre –
-   Non c’è problema per me. A meno che Castiel non abbia qualcosa da ridire – fingo di guardarlo male, ma in quel momento ci parliamo con lo sguardo.
-  Secondo te ho qualcosa da ridire? –
-   Beh hai una motivazione per starmi appiccicato senza dare nell’occhio, quindi direi di no –
-   Vedo che sei perspicace…ogni tanto –
La mia faccia cambia colore dalla rabbia ma subito Lysandro lo nota.
-   Tutto bene? –
-   Si certo… -
-   Allora Castiel? Ti va bene stare con noi sotto l’ombrello? –
-   Visto che non c’è altra scelta… -
-   Ohh certo che c’è…puoi sempre restare sotto la pioggia e farti una bella doccia! – gli ringhio contro.
-   Come siamo scontrose! Muoviamoci Lysandro, non ho tempo da perdere –
Così dicendo mi spinge verso Lysandro che sta aprendo l’ombrello. Ci infiliamo tutti e tre sotto. Caspita non mi aspettavo che saremo rimasti così tanto vicini. I nostri tre corpi sono praticamente appiccicati. Sento il calore di entrambi i ragazzi coccolarmi dolcemente, mentre il mio cuore tenta di saltare fuori dal mio petto. Cerco di rilassarmi ma in quel momento Castiel mi afferra la mano. Siamo così ravvicinati che nessuno potrebbe mai accorgersi della cosa. Gliela stringo mentre una parte di me si sente morire per il senso di colpa. Arriviamo fino a casa di Castiel e lo salutiamo poi Lysandro mi afferra la mano e ci incamminiamo. Sento un'altra fitta al cuore colpirmi improvvisamente. Adesso basta ma si può sapere che diavolo mi sta succedendo?! Cerco di darmi una risposta definitiva quando la voce del mio ragazzo mi riporta alla realtà.
-   Senti ti va di andare a mangiare fuori da qualche parte questa sera? –
-   Ah…si certo volentieri. Dove vorresti andare? –
-   Tu non preoccuparti –
Dice facendomi un sorriso così dolce da uccidermi sul colpo, dato che nella mia testa riaffiora ancora il ricordo dei baci di Castiel. Mi accompagna fino a casa e mi saluta con un bacio, dandomi appuntamento alla sera alle sette. Entro in casa e mi getto sul divano. Non ho fame e decido di guardare la televisione. Chissà che cosa passa per la testa a Lysandro. Le sette arrivano in fretta e sento suonare il campanello. Esco e raggiungo il mio ragazzo che mi sta aspettando davanti a casa, porgendomi la mano. Ormai ha smesso di piovere da un po’. Afferro la sua mano e mi aspetto una fitta al cuore ma niente. Ora basta. Ci rinuncio. Camminiamo per un po’ fino a raggiungere un ristorante giapponese. Poi Lysandro mi tira a lui e mi stringe.
-   Visto che oggi sono quattro mesi che stiamo assieme ho deciso di portarti a mangiare nel tuo ristorante preferito, sentiti libera di ordinare tutto ciò che vuoi, ho intenzione di viziarti questa sera tesoro –
Quattro mesi?! Oggi facciamo quattro mesi? Oh caspita…io nemmeno lo sapevo. Che razza di persona sono? Mi faccio schifo. Non posso continuare in questo modo. Devo dirgli la verità. Mi stacco dal suo abbraccio e lo guardo negli occhi.
-   Senti Lys…devo dirti una cosa molto importante – il mio sguardo è serio e diretto – ecco vedi…io…in realtà io ti… -
-   Oh eccovi finalmente! Cominciavo a dubitare che sareste venuti! –
-   C-castiel?! Che cavolo ci fai qui?! E perché sei vestito in questo modo? –
-   Stupida io ci lavoro –
-   Non me lo avevi mai detto! –
-   Beh non mi interessava dirtelo –
-   Sei un maleducato! –
-   Volete seguirmi? Il vostro tavolo vi aspetta –
Castiel ci indica la strada. Sono shockata, frastornata e sorpresa. E chi se lo aspettava? E adesso come farò? Io stavo per rivelare tutto a Lysandro… e se Castiel fosse arrivato dopo che avessi confessato tutto? Mi morsico la lingua ringraziando il suo tempismo. Chissà che disastro sarebbe uscito fuori altrimenti. Ci sediamo al tavolo ed ordiniamo. Cerco di rilassarmi ma la tensione mi paralizza tutto il corpo. Lysandro appoggia la sua mano sulla mia e in un modo o nell’altro mi rilasso. Dopo un po’ una fitta al cuore mi colpisce. Ma come?! Ora le fitte non sono più legate ai gesti di Lysandro?  Sento la testa scoppiare. Non ne posso più di questa situazione. Gli stringo la mano ma subito si accorge che sono pallida in volto. Con la scusa di sentirmi poco bene mi allontano da lui e vado al bagno. Mi lavo il volto ed esco ma li davanti c’è Castiel che mi aspetta. Non vogliamo essere sentiti da nessuno, quindi ci parliamo come solo noi sappiamo fare.
-   Che cavolo stavi facendo?! –
-   Mi sono lavata la faccia –
-   Stupida sai a cosa mi riferisco! Stavi per spifferare tutto! Non avevi promesso?! –
-   Si lo so…ma quando mi ha detto che mi ha portata qui perché abbiamo fatto quattro mesi mi sono sentita da schifo. Io nemmeno lo sapevo ed il giorno prima l’ho tradito con il suo migliore amico! –
-   Lui questo non può saperlo, a meno che non fai la spia! –
-   Come fai ad essere così insensibile e non dirgli niente?! –
-   Come fai tu ad essere così stupida da non capire! È meglio che lui continui ad essere felice con te piuttosto che cambiare totalmente ed avere il cuore spezzato perché viene a sapere di noi! –Noi? Il mio cuore sussulta. Abbasso lo sguardo, ma subito lo rialzo.
-   Forse hai ragione, ma non è giusto –
-   Lo so che non è giusto, ma non possiamo fare diversamente poiché non posso rischiare di metterti in pericolo…tuttavia non posso farne a meno –
-   Di mentire? –
-   No di te razza di imbecille! –
Così dicendo mi afferra la mano e mi tira in bagno. Ci nascondiamo dentro una delle toilette ed inizia a baciarmi. In meno di cinque minuti mi ha già tolto pantaloni e slip, mentre io sono riuscita a togliere i suoi. Non riesco nemmeno a realizzare che sono chiusa con lui in bagno, che lo stiamo già facendo. Ma è diverso dalla prima volta. Ora sento molto meno dolore ed è più il piacere che mi pervade. Sento di nuovo quella sensazione iniziare a insinuarsi nel mio corpo mentre le labbra di Castiel giocano con il mio seno. Il brivido ed il desiderio salgono fino ad esplodere contemporaneamente, mentre il ragazzo che da sempre amo mi impedisce di urlare di piacere con un bacio così intenso da stordirmi. Poco dopo ci stacchiamo e ci rivestiamo, Castiel mi sistema i capelli in disordine ed io sistemo i suoi. Lo guardo negli occhi alla ricerca di quella conferma che so di trovare. Gli leggo dentro e vedo esattamente ciò che voglio vedere. Gli sorrido e lo bacio dolcemente. In quel momento qualcuno entra in bagno.
-   Ehy Beth sei qui? Tutto bene? –
Merda Lys! Guardo Castiel terrorizzata, lui mi fa cenno di rilassarmi e rispondergli tranquillamente.
-   Si sono qui…scusami non mi sentivo molto bene e ho rimesso un po’…torno subito ok? –
-   Sicura di stare bene? Vuoi che venga li? –
-   Nono! Tranquillo ce la faccio da sola! Sul serio! E poi non voglio che mi vedi in questo stato sono terribile –
-   Ma non devi preoccuparti per questo tesoro per me sei sempre bellissima –Vedo Castiel fare una smorfia disgustata e soffoco una risata.
-   No sul serio! Io voglio essere sempre bellissima per te quindi preferisco che non mi vedi in questo stato! Ti prego! –
una fitta al cuore mi ferma. Giuro che appena esco di qui me lo cavo! Ora ne ho le tasche piene!
-   Va bene, allora ti aspetto di la. Se poi non te la senti di restare torniamo a casa –
-   No tranquillo ora sto meglio. Dammi solo il tempo di sistemarmi e arrivo –
-   D’accordo –
Così dicendo lo sentiamo uscire. Mi appoggio al muro del bagno e sospiro. Questa volta ce la siamo visti proprio brutta. Guardo Castiel e subito noto il suo nervosismo. Lo abbraccio forte.
-   Ti ha dato fastidio quello che ci siamo detti? –
-   Anche se così fosse, non posso impedirlo –
-   Senti…me è davvero giusto fare quello che stiamo facendo? –
-   Non del tutto, ma almeno Lysandro è finalmente felice. Non l’ho mai visto così di  buon umore, per questo voglio che ci resti –
-   E come farai quando sarà lui ad impossessarsi di me come fai tu? –
una fitta al cuore mi pervade, ma questa volta è per colpa mia che la provo. Perché io non voglio unirmi a Lysandro come faccio con Castiel.
-   Io…non lo so –
-   Non puoi non permetterglielo. È il mio ragazzo in fin dei conti –
-   E tu? Glielo permetterai? –
-   Dovrò…prima o poi –
Mi stringe a se e poi mi bacia. “Ci penseremo quando poi accadrà” mi dice con il suo sguardo. Annuisco e lo bacio prima di vederlo uscire ed allontanarsi per tornare al suo lavoro. Mi sistemo capelli e trucco allo specchio e torno da Lysandro. Noto subito il suo sguardo preoccupato e lo bacio sulle labbra per rassicurarlo. Poi mi siedo e passiamo la serata come una normale coppia di fidanzati, mentre di soppiatto continuo ad osservare la persona che possiede realmente il mio cuore. Finita la cena usciamo dal locale e Lysandro mi propone di aspettare dato che Castiel sta per finire il turno. Andiamo sul retro del locale e ci appoggiamo al muro difronte alla porta di uscita dei dipendenti ed aspettiamo. Ad un certo punto Lysandro si mette davanti a me ed inizia a baciarmi. Mi tira a lui e mi bacia in modo sempre più intenso, fino a quando la sua mano passa sotto alla mia maglietta. Inizio a tremare di nuovo. Non è lui che voglio. Lui subito si ferma e mi guarda.
-   Perdonami…è che sono vergine e mi agitano queste cose – mi sento meschina a mentirgli così. Lui mi sorride dolcemente e mi stringe.
-   Non preoccuparti, aspetterò i tuoi tempi. A proposito… - dice allontanandosi e guardandomi negli occhi – cos’è che stavi dicendo prima che Castiel ci interrompesse?? –
Il mio cuore si ferma. Che cosa faccio adesso? Che cosa mi invento? Io stavo per dirgli che l’ho tradito…ma non posso farlo. Maledizione! Abbasso lo sguardo e realizzo che forse sia veramente il caso di dirgli tutto, indipendentemente dal pensiero di Castiel. E’ sleale giocare questo brutto tiro a Lysandro. Non se lo merita. Mi tiro su e lo fisso intensamente. Decido che devo dire tutto costi quel che costi.
-   Vedi Lys… io ti… -
In quel momento Castiel esce dalla porta, ma Lysandro non se ne accorge. Castiel afferra subito la situazione e mi fulmina con lo sguardo.
-   Hai promesso! –
-   Ma io… -
-   BETH! Hai promesso! –
Stringo le mani a pugno sulla schiena di Lysandro. Sospiro e mi rassegno. Non ho altra scelta.
-   Io ti amo, Lys –
Tutti ci rimangono di sasso. Io stessa rimango impietrita dalle mie stesse parole. Ma non posso fare altrimenti. Lysandro mi stringe a lui ed inizia a piangere.
-   Oh Beth! Speravo davvero che ti innamorassi di me! Sono così felice! Ti amo anche io! –
Ora anche i miei occhi si riempiono di lacrime, mentre la fitta più potente di tutte mi sta trucidando il cuore. Il mio sguardo incrocia quello di Castiel, e vedo che anche lui ha gli occhi lucidi. Le mi labbra si muovono senza pronunciare alcun rumore, ma questo gli basta per capire quello che gli sto dicendo: “perdonami”.
Lysandro si allontana da me ed interpreta le mie lacrime come segno di commozione, esattamente come le sue. Glielo lascio credere, perché in fin dei conti è l’unica cosa che posso fare. Continuo a mentirgli e per questo mi sento una persona ignobile. Ma sono finita in una storia più grande di me e nemmeno so cosa succederà in futuro. Più passano i giorni e più le cose si complicano. Ci incamminiamo tranquillamente mentre Lysandro canticchia stringendomi la mano, io e Castiel siamo totalmente a terra. Accompagniamo Castiel a casa. Non mi guarda nemmeno mentre varca la porta. Io e Lysandro torniamo a casa nostra e lui mi invita a stare da lui, lo liquido con una scusa banale che lui sembra bersi totalmente. Entro in camera e mi fiondo sul letto. Vorrei vedere Castiel, ma il mio è solo un desiderio egoistico. Mi addormento mentre il mio cuore è tormentato dal dolore.
L’indomani mi alzo per andare a scuola ma Lysandro non c’è. Vado a bussare alla porta di casa sua ma non mi risponde. lo chiamo al cellulare e mi dice che sta male, che non deve aver digerito la cena e che ha rimesso tutta la notte. Gli rispondo di stare tranquillo e di riposarsi che sarei passata a trovarlo dopo scuola. Mi allontano da casa e come sono fuori dal suo campo visivo inizio a correre verso la casa di Castiel. Lo incrocio mentre sta uscendo.
-   Che ci fai qui? –
-   Lysandro è malato quindi non verrà a scuola –
rispondo prendendo fiato.Castiel subito mi afferra per la mano e mi porta dentro in casa. Passiamo tutta la mattinata abbracciandoci e facendo l’amore, fino a quando un messaggio non interrompe la magia. Afferro il cellulare ed apro il messaggio. Subito il mio volto cambia colore. Castiel mi abbraccia da dietro e legge il messaggio inviato dal suo migliore amico: “durante la mattinata mi sono ripreso e sono venuto a scuola per prenderti ma Iris mi ha detto che eri assente anche tu. Dove sei?”
Entrambi diventiamo di sasso. Ed ora? Che cosa ci inventiamo?  Mi alzo di scatto e mi rivesto, Castiel fa altrettanto. Corro verso l’uscita ma Castiel mi ferma subito.
-   Calmati! Prima dobbiamo inventarci qualcosa! –
-   E cosa?! Come gli spiego che ho passato tutta la mattinata da te?! –
-   Basta non dirgli che eri qui! –
-   Eh grazie mi sei molto di aiuto! E cosa gli dico?! Che ero a raccogliere primule in un campo?! –
-   Sta zitta e cerca di pensare a qualcosa di intelligente! –
-   Guarda che se siamo in questa maledettissima situazione è solo --- -
Il telefono inizia a squillare. Guardo il display. Lysandro. Guardo Castiel terrorizzata. E adesso?




Commento dell'autore: Che cosa si inventeranno questa volta i due amanti? E come mai Castiel tiene tanto alla felicità di Lysandro? Sicuri che provi solo amicizia nei suoi confronti? O magari ha solo una possessione morbosa verso Elisabeth ma preferisce tenerlo segreto al mondo? E poi... avete notato una certa caratteristica, un elemento ricorrente che compare spesso nei discorsi che fa Castiel? Se ci avete fatto caso giungerete ad una delle chiavi dei vari misteri!
   
 
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