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Autore: WalkingContradiction    20/08/2013    1 recensioni
Mi chiamo Billie Joe Armstrong. Ho Vent'anni. Vivo a Oakland, al 432 di Liberty Street e lavoro nel pub Black Trees, a 100 m da casa mia.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 Friends

 



" Billie Joe Armstrong!" Esclama Mike correndo verso di me.
Quando mi volto è già ad un pelo dal mio naso, e non faccio nemmeno in tempo a rispondere che un dolore alla guancia destra mi fa volare contro il petto di Angel.
Mi porto una mano dove poco prima era passata quella di Mike e lo guardo stupito dall'unico occhio che mi resta.
Il suo sguardo è furioso, so che vorrebbe ammazzarmi.
" Sei giorni Billie! Sei fottuttissimi giorni cazzo! Ti lascio solo un dannato minuto e tu sparisci così??!" Sbraita " Perchè cazzo non hai chiamato!? Ti ho cercato d'appertutto, ho iniziato a pensare il peggio! è stata la settimana più terribile della mia vita!"
Lo fisso a bocca spalancata, mentre Angel mi posa una mano sulla spalla.
Sono stupito, non avrei mai immaginato una reazione come quella, non avrei mai immaginato che Mike tenesse così tanto a me.
" Billie!" Esclama Erika raggiungendoci, ha il fiatone.
Angel si allontana un poco e lei corre ad abbracciarmi, mi stringe forte a sé.
" Oddio Billie..." Mormora al mio orecchio "Sei tornato..."
Tenevano davvero tutti così tanto a me??
" Che hai fatto??" Mi chiede  sfiorandomi la benda sull'occhio. Abbasso lo sguardo.
Mi prende le braccia e passa le dita sulle mie ferite " Oddio Billie..." E' sconvolta.
Anche Mike si avvicina e sembra essersi calmato " Dove sei stato?" Mi domanda.
" Io..." Balbetto " In... in ospedale..."
" E chi ti ha ridotto cosi'??!" Sbotta Mike " Non può essere stato un incidente! Dimmelo che lo ammazzo!"
Non voglio tornare su quell'argomento " No Mike... ormai è passato..."
" Passato?!" Il suo sguardo è ancora più furioso.
" Passato Mike... ti prego..."
" Forse Billie è stanco" Interviene Angel " è stato dimesso oggi dall'ospedale, lasciatelo riposare"
" E tu chi saresti??" Domanda Mike, diffidente.
Angel sorride " Angel Colombo" Porge la mano.
" E...?" Insiste Mike senza nemmeno guardarla.
" E è lui che mi ha salvato la vita" Chiudo il discorso e mentre tiro fuori le chiavi di casa "  tornate pure da Jhon...  ora sto bene... ditelo anche a lui..."
Li vedo scambiarsi uno sguardo strano, sospetto.
" Riguardati, Billie" Mi sussurra Erika accennandomi un abbraccio e baciandomi una guancia, le sorrido.
" Ciao, Billie" Si limita Mike, girando sui tacchi.
"Ciao Mike" Mormoro, ma lui sicuramente non mi ha sentito.
Sento una mano sulla spalla, sorrido al mio angelo custode. Se tentava di rassicurarmi, ci è riuscito, ora sto meglio... la reazione di Mike mi aveva sconbussolato un po'.
Angel mi apre la porta e mi aiuta a fare le scale, lentamente: se muovo la gamba, vedo le stelle.
" E qui" Dico indicando una porta. Mi avvicino e giro la chiave.
Sono un po' imbarazzato a mostrare il mio appartamente ad uno come Angel.
Non è un riccone, ma sicuramente non vive in una topaietta come la mia.
Pensare che potrebbe essere anche una confortevole dimora, se solo io avessi un briciolo di gusto estetico e me ne importasse qualcosa di renderla migliore.
Mike me lo dice sempre e quando viene da me cerca sempre di migliorare qualcosa.
Non si ricorda mai che è casa MIA.
" Carina" Commenta Angel osservandola.
" è la casa di un ragazzo ventenne che vive solo, cosa potevi aspettarti?" Rispondo.
Lui scoppia a ridere " Ho visto di peggio"
Lui? Cos'è? uno scherzo?
" Ora basta sforzi, stendi la gamba sul divano" mi consiglia.
Io annuisco.
"Accomodati dove vuoi"  Faccio gli onori di casa.
Lui mi sorride e prende una sedia , voltandola verso di me " Erano i tuoi amici quelli?"
"Già" Annuisco con "mooolto" entusiasmo.
Lui sorride " Billie, Billie..." Sospira.
" Non so se ho qualcosa da offriti" Cerco di cambiare discorso " Forse in quel cassetto ci sono dei biscotti"
" Non preoccuparti, sono a posto così" Mi sorride " Piuttosto, ti manca nulla per i prossimi giorni? Domani mentre faccio la spesa per me potrei farla anche per te se ti manca qualcosa" Si propone.
Scuoto la testa " Non preoccuparti, dovrei avere ancora abbastanza roba... vado avanti con poco"
" Come preferisci" Mi risponde " Comunque domani vengo a vedere come stai, ok?"
" Non devi scomodarti" Ribatto mentre si alza e si dirige verso la porta.
" A domani, Billie" Mi sorride.
Lo osservo mentre si chiude la porta alle spalle " A domani, Angel"
 
 

  
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