Ad Alex non piaceva l’idea che a dare una lezione a quei ragazzi ci avrebbero pensato le autorità; per quanto sarebbero potute essere pesanti le punizioni, non si sarebbe mai sentito a posto con la coscienza. Da quel fatidico giorno in Alex cresceva qualcosa di potente, oscuro, e ogni volta che guardava la gamba bruciata o il braccio sfregiato pensava a una cosa e a una soltanto: la vendetta. Ci avrebbe pensato lui a sistemare i suoi “amici”, ma non li, non quel giorno, si sarebbe preso un po’ di tempo per rendere tutto perfetto. Dal 2892 Alex cambiò, sembrò più interessato alle attività di classe, sembrò anche aver perdonato i “The 10” (così li aveva chiamati nel suo diario) ma l’ho detto, “sembrò” e tutti sanno che l’apparenza inganna.
Data la sua grande attitudine per la matematica si iscrisse a una scuola che lo avrebbe preparato nel migliore dei modi al suo piano. Mantenne i contatti con i Ten e spesso si incontravano, ormai lo consideravano uno di loro. Pensavano che avesse dimenticato, o avesse creduto all’infermiera, ma per loro sfortuna non era così.
Nonostante lo sviluppo della vita sociale di Alex lo rendesse felice (ovviamente non perchè quelle persone fossero davvero suoi amici, ma perchè loro lo credevano) il fatto di non aver più ricevuto notizie dai suoi lo incupiva, addirittura si notavano tratti di angoscia nei suoi occhi, qualcosa di mai visto prima.
All’età di 16 anni Alex lasciò per sempre l’orfanotrofio, e si trasferì nel piccolo appartamento dei genitori. Aveva trovato un lavoro in un importante fabbrica del luogo e, anche grazie alle finanze dei genitori, riusciva a mantenersi. Nell’estate del 2897 (a 18 anni) Alex cominciò ad architettare la sua vendetta. Con una scusa disse agli amici che si sarebbe dovuto trasferire fuori città e non avrebbe potuto vederli per almeno un anno. Ormai sapeva tutto sui The Ten: come farli soffrire, a cosa tenevano più nella vita e cosa li avrebbe segnati in eterno, questa era la cosa più importante.
Scrisse un diario, intitolato “07082892”, e la prima pagina presentava una lista di nomi. La cosa stra di quel diario è che aveva esattamente 11 facciate, la dodicesima era stata pitturata di nero.
La prima pagina:
White Moon, 22 ottobre 2897
CAPITOLO 1: I THE TEN
Caleb Torres
Louis Lee
Jack Roberts
Luke Mitchell
Olivia Jill
Austin Hall
Emma King
Emily Edwards
Adam Nelson
Jack Green
"Sono felice cari amici di avervi regalato regalato la migliore festa di compleanno di sempre, spero mi rendiate altrettanto felce quando io regalerò a voi la miglior festa di sempre"
Alex
Che senso aveva quella lista? Che ruolo avevano i The Ten? Cosa avrebbe fatto loro? Mille domande senza riposta, ma una cosa era certa, aveva in mente qualcosa di orribile, orribile ma perfetto.