Buongiorno, sono tornata come è
ormai appuntamento ... Ricordatevi che dopo di me c'è quello con lo psicanalista
( che per reggere la mia storia vi serve proprio XD).
Per lo scorso capitolo ho visto che le letture sono state tremendamente poche
e devo ammettere che la cosa mi ha per un attimo rattristato (ho pensato che
fosse colpa della storia) ma poi ho notato che anche gli aggiornamenti delle
altre fic si erano "quasi" bloccati e allora ho incominciato a pensare
bene che in realtà la colpa non fosse mia ... Ma come al solito della
scuola! Luogo maledetto ... E' colpa sua se noi giovani non abbiamo il tempo
per sfoghi personali. Immagino che per tutti coloro che vanno ancora a scuola
questo sia un periodo terribile (ci sono passata anch'io che credete :P) e quindi
sappiate che avete tutto il mio sostegno! Spero tanto che i miei capitoli vi
aiutino come "distrazione" per le pause break. ... O almeno spero
che sia colpa della scuola sennò piango XD
Ora però rispondiamo alle recensioni che anche se sono state poche sono
state apprezzatissime:
LadyDreamer: Non ti preoccupare, all'ospedale faranno qualcosa di concreto X°°°D _ Grazie per i complimenti ed ecco a te il nuovo capitolo. PS: se ho insetito la tua fic tra i preferiti c'è un motivo ed è che mi è piaciuta molto ... Purtroppo ho poco tempo a disposizione per leggere fic e la tua mi è apparsa tra le prime e mi è piaciuta ... Non c'è che dire, a volte bisogna proprio ringraziare il caso :). Dopo aver recuperato le ore di sonno ho scritto questo nuovo capitolo, spero tanto che ti piaccia. Un bacione.
DBZ4EVER: Grazie davvero per i tuoi continui complimenti ... Mi fà sempre piacere ricerverli. Questo è il nuovo capitolo, spero tanto che ti piaccia e comunque non ti preoccupare per la svista, a volte capita. Un bacio
folg_89: Anche secondo me Trunks è cuccioloso XD ... «HEI! Vedi non rammollirmi troppo!» ... Va bene Trunks, farò il possibile ... Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Ciao ciao :)
MartaSaru: Passato bene il compleyear? Goku un po' meno:dovevi vedere la sua faccia quando gli ho detto il tuo messaggio --> O_O ! --> TT_TT ... Insomma, si è comportato come il solito bambino :)! Comunque la malattia non è la tubercolosi ... Tu e gli altri lo saprete il prossimo capitolo (I'm sorry ma mi avete detto voi che la lunghezza dei capitoli andava bene così com'era XD). Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacione _Ps: io con Axon Radish sono ancora in sospeso ... A quando un tuo ritorno? :D
Angelo Azzurro: Ti è piaciuto il combattimento? Bene! Devo ammettere che ho fatto un po' di fatica ad immaginarlo e a scriverlo ma se ti è piaciuto vuol dire che non l'ho scritto poi così tanto male :). Come vedi lunedì è arrivato e io sono quì come al solito, spero che il capitolo ti piaccia. Un bacione*
Prima di passare al nuovo capitolo vi anticipo
che la malattia verrà svelata nel prossimo ... Nel frattempo però
potete continuare ad immaginare come ha fatto mia sorella, lei ha pensato che
le cause del suo male fossero queste ( ovviamente sono pensate ironiche e sbagliate
:) ma voi potete barrare quella che secondo voi è quella che apprezzate
di più):
[__] Il senso di colpa che lo divora
[__] C'è un piccolo Alien che si ciba delle sue interiora
[__] Visione del Portale come la maestra del fratelli Elrick (Fullmetal Alchemist)
[__] Sindrome di Hyatt (Excel Saga)
Dopo questo vi saluto e spero di risentirvi presto. Un bacione a tutti. Ciao,
ci vediamo giovedì.
scImMIA
CAPITOLO 29
- PRIMA VISITA -
Durante la giornata ero riuscito a fare avanti
e indietro dalla città dell'Ovest la bellezza di tre volte ... Per
fortuna con la tecnica del volo il viaggio mi portava via relativamente poco
tempo.
Vegeta se la dormiva alla grossa sulla mia spalla ... Quando, per controllare
che dormisse profondamente, incominciavo a ondeggiare sù e in giù
compiendo anche stravaganti piroette lui continuava a ronfare come se niente
fosse, si lasciava cadere a peso morto sul mio corpo (non perchè si
fidava ... come avrebbe potuto nelle sue condizioni?) lasciando che la forza
di gravità facesse il tutto ... In una delle mie giravolte rischiò
anche di cadere ... Da quel momento la smisi di fare il cretino e proseguii
in direzione della città.
Nei pressi della metropoli atterrai in un luogo poco trafficato e mi incamminai
alla ricerca dell'ospedale: non chiesi a nessuno, feci da solo poichè
sapevo che sarebbe stato del tutto inutile chiedere ... Dalla mattina avevo
capito che lì le persone buone si sarebbero trovate soltanto quando
la razza umana si sarebbe ritrovata sull'orlo dell'estinzione.
Comunque alla fine non fu difficile perchè in ogni dove riuscivo tranquillamente
a scorgere le indicazioni per il prestigioso ospedale ... Quelle della fantomatica
biblioteca nemmeno l'ombra ... -__-
Prima di entrare nel grande e luminoso edificio di vetro controllai come stesse
Vegeta: nonostante l'avessi sbattacchiato come un vecchio tascapane dormiva
ancora profondamente ... Il sonnifero era stato veramente efficace.
Attraversai le grandi porte automatiche e mi ritrovai all'interno del grande
edificio ospedaliero ... Già dall'ingresso pareva immenso e grazie
a quel bianco brillante e tutta quella luce accecante che entrava dalle grandi
finestre sembrava stare in tutt'altro posto ...
Però non era il tempo di perdersi in strane congetture, avrei avuto
il tempo di elogiare le qualità dell'ospedale un secondo momento.
Appena ne avvistai uno attirai l'attenzione uno
di quei personaggi con le divise blu chiamati comunemente infermieri ...
« Hah, scusa! ... » mi avvicinai al giovane ragazzo in divisa
« Posso aiutarti? » dall'aspetto sembrava che avesse la mia età
o poco più ...
« Beh, sì ... Mio padre non stà molto bene e vorrei farlo
visitare da un medico, uno bravo però ».
Il giovane infermiere si scompigliò leggermente la corta capigliatura
nera e osservò stranito la figura di Vegeta: l'avevo poggiato malamente
sulla spalla sinistra e ai passanti mostrava il popò ... « Ma
che ha? ».
« A non lo sò, è per questo che sono venuto quì
... Comunque adesso stà dormendo per colpa di un sonnifero ... »
incominciai a far "ballare" la spalla con sopra Vegeta e l'infermiere
constatò che mio padre stava davvero dormendo profondamente.
« Ok, per adesso lo faccia stendere su questo lettino » mi disse
indicando il lettino libero lì a fianco che poggiava alla bianca parete.
Cercai di stenderlo il più dolcemente possibile ... A contatto con
il morbido giaciglio per un attimo mi sembrò che dalla bocca di Vegeta
fosse uscito un leggero sospiro di sollievo ... Evidentemente mi era solo
sembrato.
L'infermiere incominciò a scuriosare la mia figura paterna con uno
strano interesse e notai che si soffermava più che altro sulla forma
a fiamma dei capelli e lo sguardo crucciato ... Anche se era molto rilassato
quello un po' continuava a rimanere ...
« Allora ha detto che è suo padre ... » si voltò
verso si me.
« Beh, sì ». Annuì leggermente prima di rispondere:
« In effetti si nota una certa somiglianza ... Comunque prima di chiamarle
un dottore vorrei chiederle se ha notato qualcosa di particolare ... A parte
il sonno profondo ovviamente ».
« Purtroppo mi sono ritrovato costretto a somministrargli quel sonnifero
sennò a quest'ora non sarebbe quì ... »
« Capisco ... » l'infermiere afferrò una cartelletta vuota
e spinse il bottoncino posteriore della sua penna facendo così fuoriuscire
la punta metallica ricoperta di inchiostro.
« Comunque l'unica cosa che ho notato che ogni tanto e all'improvviso
perde completamente le forze e vomita tanto, tantissimo sangue ... »
l'omino cominciò a scribacchiare velocemente ...
« Altro? E queste ferite come se le è procurate? » chiese
l'omino blu osservando curioso le numerose fertite su corpo di Vegeta.
« Beh, ecco ... Lui ha la passione per il combattimento, di sicuro se
le è procurate in un qualche scontro» ... semplice no?
« Già in modo superficiale ho notato che alcune di queste, anche
se cicatrizzate, sono infette mentre altre sono ancora ben aperte ... Bisognerà
medicarlo per bene ». Con un movimento rapido del pollice chiuse la
penna e se la rimise nel taschino della divisa dopodichè chiuse energicamente
la cartella: « Adesso vedrò che fare comunque prima che arrivi
qualchedun'altro a chiamarvi ce ne vorrà un pochino quindi vi consiglio
di sedervi da qualche parte e aspettare ... Con quel disastro di qualche giorno
fà in una delle isole del Sud ci siamo ritrovati con un sacco di lavoro
quindi la pregherei di pazientare quanto può ».
Era perfettamente comprensibile la mole di lavoro che avevano da svolgere
... Spostai da una parte le gambe di Vegeta e mi sedei anch'io su lettino
appoggiando la schiena alla parete: « Si figuri, aspetterò quì
grazie ».
L'infermiere si allontanò un po' ma poi si fermò di colpo ...
Si voltò nuovamente verso di me e rifece il percorso a ritroso «
Avevo detto che l'avrei fatta chiamare ma non le ho chiesto il nome ... Che
figura ... ». Avevo visto bene: era giovane e forse era ancora acerbo
per quel luogo ... Mi sollevò l'idea di non averlo come dottore ...
« Io mi chiamo Trunks ». Riaprì la cartelletta e scrisse
rapidamente il mio nome nella zona riservata ai parenti: « Il nome del
paziente? ».
« Vegeta ... »
« Vegeta? Che strano nome ... Ok, adesso siamo veramente a posto. Chiedo
ancora scusa -////- ». Il ragazzo si allontanò, portò
la cartella a quella che sembrava una reception dopodichè sparì
in un'altra ala dell'ospedale.
Sospirai profondamente ... Da lì a poco
avrei finalmente saputo di quale malattia soffriva mio padre e forse sarebbe
potuto guarire ...
Lasciai cadere le braccia lungo il corpo ... La mano sinistra toccò
appena lo stinco di papà ...
Quello che mi guidò fù puro istinto o forse affetto per quella
persona: poggiai la mano sulla parte laterale del suo polpaccio e strinsi
leggermente, come per infondergli forza ... Guardai quegli occhi chiusi perennemente
imbronciati ...
« Non ti preoccupare papà ... adesso tutto si aggiusterà
... »
Prima che passasse qualcuno a chiamarci trascorse
un'ora piena di sicuro ... Osservare mio padre minuto dopo minuto stava incominciando
a portare anche me in uno stato di dormiveglia micidiale ... Fortuna che arrivarono
due infermierine starnazzanati a "svegliarmi" ...
Prima di interpellarmi scambiarono tra loro alcune battute cercando di non
farsi sentire dal sottoscritto (non riuscendoci ovviamente ...): « Hai
visto com'è carino?! » « Accidenti, è carino sì!
E io che pensavo che ci prendesse in giro quando ci aveva detto che saremmo
cascate ai suoi piedi ... » ... Ok, sorvoliamo che è meglio -__-
...
Finalmente mi chiamarono ... « E' lei il signor Trunks? » mi chiese
l'infermierina con i lunghi capelli neri legati a coda e gli occhiali grandi
quanto un cerchione da auto.
Con grande agilità scesi dal lettino lasciando a papà tutto
lo spazio possibile « Sì, sono io ».
Appena risposi "sì" le due ricominciarono a confabulare ...
« Hai visto quant'è atletico?! Madò che manzo ... »
disse l'altra infermierina, quella con i corti capelli rossicci e quella faccia
da smorfiosetta. ... Sorvoliamo anche quì -__- ...
« Ci segua pure, adesso porteremo suo padre in un ambulatorio dove inizieremo
a medicargli le ferite dopodichè riposerà in una corsia ...
Lì il dottore potrà effettuare le prime analisi ».
« Sì, vi seguo » le due infermiere si misero assieme a
spingere il lettino e io le seguivo docilmente.
« Psst ... Hai visto? Anche il papà è carino ... »
« Già ma io preferisco il figlio ... Magari dopo gli chiedo se
è libero ... »
Che dire ...
... SORVOLIAMO è__é ...
Nel piccolo ambulatorio altre due infermiere
(dall'aspetto e dai modi molto più seri e ligie al dovere) tagliarono
la battle-suit di Vegeta e lo medicarono con una meticolosità da certosino.
L'unica cosa che mi dava un po' fastidio era sapere che queste lo toccavano
dappertutto ... Non mi era difficile immaginare la sua ira se lo fosse venuto
a sapere ...
Quando la medicazione fu termiata come anticipato fu portato un una corsia:
lo lasciarono sul lato sinistro della stanza, vicino alla grande finestra
... Nella stessa stanza vi erano altre cinque persone malate ... Con quell'insingificante
camice bianco a puntini verdi Vegeta sembrava confondersi inesorabilmente
con gli altri pazienti ... Lui, il grande Principe dei Sayan che si confondeva
con gli altri ... Anche questo lo avrebbe umiliato molto ...
... Sapevo che tutta questa non gli avrebbe fatto affatto piacere e ciò
mi rattristava molto.
Per fare in modo che fosse almeno un po' isolato dagli altri tirai leggermente
la tenda divisoria. Mi sedetti sulla piccola sedia che vi era al suo fianco
e attesi l'arrivo di qualcuno, qualcuno che mi avrebbe aiutato a sbrogliare
quella situazione ...
Questo qualcuno non arrivò se non dopo una buona mezz'ora e quel frangente
di tempo cercai di occuparlo con quello che mi veniva in mente: osservai più
volte la città da quella finestra, cercai di capire cosa stava passando
per la testa a Vegeta in quel momento (ovviamente non ci riuscii) e infine
mi rimisi a leggere le istruzioni del sonnifero: c'era scritto che una dose
di quel medicinale procurava un sonno di all'incirca otto ore ... Avendo riempito
al limite la siringa avevo somministrato a mio padre una dose almeno quintupla
... Ero stato un vero cretino! Certo, il sonnifero forse avrebbe avuto meno
effetto visto che come me Vegeta era un sayan però forse non c'era
bisogno di esagerare a quel modo ...
Come già detto il qualcuno arrivò dopo una mezzora: si presentò
con il nome di Dottor Oshi ... Assomigliava molto al nonno ma era molto più
magro e più alto, anche lui indossava un paio di occhiali ma avevano
una montatura bordeaux mentre i capelli e baffi erano completamente grigi
... Dall'aspetto sembrava quasi un pensionato ma forse quì veniva fuori
la tanto agognata esperienza.
« Buonasera. Lei è il singorino Trunks vero? Le chiedo scusa
se l'ho fatta aspettare comunque io sono il Dottor Oshi » mi alzai di
scatto dalla sedia e gli trinsi la mano che mi aveva gentilmente porso «
Si figuri dottore ... ».
Il dottor afferrò la cartelletta scarabocchiata poco tempo prima dall'infermiere
e lesse le poche righe scritte: « Beh, queste informazioni non dicono
molto ... Dovremo fare alcune analisi approfondite per scoprire di cosa si
tratta. L'infermiere mi ha informato che adesso il paziente è sotto
sonnifero, posso sapere la marca del farmaco che avete usato? ».
« Oh,sì, certo ... ». Estrassi nuovamente la boccetta e
la porsi al dott. Oshi. Lui appena vide la boccetta spalancò gli occhi.
« Questo farmaco è una vera bomba ... Quanti millilitri gliene
avete somministrato? » mi chiese osservandomi serio.
« Tanti ... »
« Tanti quanti? »
« Troppi ... »
Scosse a la testa. « Ragazzo non bisogna giocare con le medicine! Questo
è un sonnifero molto potente e sappi che se tu ne avessi abusato avresti
potuto creare danni irreparabili! E questo discorso vale anche per il resto
dei medicinali: se i libretti impongono dei limiti bisogna rispettarli! ».
Abbassai la testa enormemente dispiaciuto « Sì, ho capito ...
Non accadrà più ... ».
« Beh, l'importante è averlo capito ... » Mi riporse la
boccetta e la rimisi nella tasca della giacca « ... Ora ragazzo incominceremo
immediatamente a fare degli esami. I risultati però non giungeranno
prima di domani o dopodomani »
« Sì, capisco ... » mi alzai dalla sedia dopo un gesto
di Oshi che mi incitava ad alzarmi.
« Lasciaci un po' di spazio ragazzo ... » mi allontanai di qualche
passo ...
Una delle due infermiere che avevano medicato papà portò vicino
a sè un piccolo carrellino con numerose siringhe e svariate boccette
di vetro che erano alcune vuote, altre piene di chissà quale liquido
...
Il dottor Oshi e le due infermiere iniziarono a lavorare sul corpo di Vegeta
e non riuscivo a capire le loro azioni ... Poi una delle due donne, sotto
segno del dottore, chiuse la tenda separatoria lasciandomi fuori ...
Dopo un'ora riaprirono la tenda e Vegeta era
steso sul letto: adesso un tubo di gomma gli entrava nella gola, una mascherina
gli copriva naso e bocca e collegato al braccio sinistro vi era un flebo ...
La camicia e le lenzuola si erano sporcate di rosso ...
Mi avvicinai ansioso al dottore e gli sbarrai la strada impaziente «
Allora? »
« Ho bisogno di fare delle ricerche comunque qualcosa non mi quadra
... Come può immaginare è successo quello che ci aveva detto:
il signor Vegeta ha rigettato molto sangue ma siamo riusciti a limitare lo
sporco inserndogli un'aspiratore. Beh, per ora cerchi di riposare. Ci rivedremo
domani » mi diede una piccola pacca sulla spalla e si allontanò
assieme alla troup.
« Grazie di tutto Dottor Oshi »
« E' il mio lavoro ».
Il dottore scomparve dalla corsia e io potei tornare a sedermi vicino a Vegeta.
Ero pieno di speranze ...
"Papà ci riusciremo vedrai ..."
Ma non avrei mai creduto che queste si sarebbero infrante ancora.
**********
« Dottor Oshi ... Ancora in piedi a quest'ora?
» Un giovane ricercatore era apparso sulla soglia del reparto ricerca
e camminava lento verso il vecchio dottore con in mano una fumante tazza di
caffè. Oshi era piegato su di un microscopio e lavorava incessantemente
tra provette e dati ...
« Erano anni che non ti vedevo così affannato in questo reparto
... Hai scopero qualcosa di interessante? » solo a quella domanda il
dottore alzò gli occhi e si voltò verso di lui.
« Sì, vieni a vedere! » nella sua voce si percepiva un
velo di entusiasmo e di impazienza ...
Dopo un cenno dell'amico/collega il ricercatore si piegò e osservò
dentro al microscopio: « Reazione interessante, non c'è che dire
... E allora? ».
« Guarda, è questo! ... » il dottore aprì di colpo
un grosso libro e additò un capitolo « ... E' questo, ne sono
sicuro! ».
Il ricercatore si sollevò sù e sorseggiò un po' di caffè
« Se è davvero quello ti faccio i miei complimenti. E' davvero
rarissimo trovarlo ».
« Il paziente su cui l'ho trovato ... E' ancora vivo! ».
Il ricercatore spruzzò fuori dalla bocca metà del caffè
sorseggiato dalla sorpresa: « Oshi non prendermi in giro! Sono quasi
le due di notte ... Vai a casa e dormi che è meglio! ».
« No, non scherzo! E' il paziente n°834/382! Comunque vieni a vedere,
quello è il meno ... ». Il dottor Oshi si alzò dalla sedia
e si spostò in un'altra area del laboratorio.
« Mi hai invaso l'intero reparto?! Vedi di tenere la tua roba lontano
dalla mia! Già tanto che ti lascio lavorare quì vecchietto ...
» sorseggiò dell'altro caffè prima di raggiungere nuovamente
il "collega".
Proprio come prima lo incitò ad osservare il microscopio ...
« Beh, belle celluline ... »
« Continua ad osservare, non staccare gli occhi da quei corpi ... ».
Mentre il ricercatore continuava ad osservare il dottor Oshi applicò
una piccola scarica elettrica al gruppo di cellule ...
« ODDIO!! » il giovane staccò gli occhi dall'oggetto osservato
e rimase sanza fiato ...
« Si sono moltiplicate e ingigantite all'istante! Com'è possibile
una cosa del genere?! »
« Continua a guardare! » Il giovane ripoggiò insicuro gli
occhi sull'attrezzo ... Quando Oshi staccò la corrente tutto tornò
alla normalità.
« Pazzesco ... Mai vista una cosa del genere ... Ti faccio i miei complimenti
dottore, è davvero una grande scoperta! ».
Il dottore sorrise sornione « Già, ma c'è ancora tanto
tempo a disposizione ... »
... Continua ...