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Autore: egotchan    08/10/2004    7 recensioni
Gojyo, il destino di due mocciosi, una lunga scalinata, la nebbia, un demone illusorio e il tormento della madre.
Ispirato al 46° capitolo del manga (8° volume) intitolato "Don't cry".
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao! Ed ecco che Egotchan torna con una nuova oneshot, questa volta ispirata al personaggio di Gojyo! A differenza della mia precedente ("L'uccellino" n.d.Egot), questa non è nata tra i banchi dell'università ma davanti allo schermo del mio computer, solo un paio di ore dopo aver finito di leggere il capitolo in questione...e mentre stavo tentando di finire il sesto dell'altra mia fic che quindi in quel momento è stato messo in disparte^^;;;; ....

Beh, che altro dire, al solito, vi prego solo di un piccolo favore: se leggete, please, commentate!
**




Gojyo, il destino di due mocciosi, una lunga scalinata, la nebbia, un demone illusorio e il tormento della madre.
Ispirato al 46° capitolo del manga (8° volume) intitolato "Don't cry".

Perché, se uno non ha mai pianto, forse non sa che....

LE LACRIME SANNO DI SALE


Bene!
Eccomi qui
Su queste scale.
Stanco,
Affamato,
Tutto perché voglio assolutamente picchiare quel fottuto bastardo!
Quella feccia che ha usato quei due mocciosi come pupazzi, che ha giocato con il loro estremo bisogno di affetto per poi adoperarli e gettarli come gusci vuoti....
NON LO POSSO SOPPORTARE!

Me ne sono andato dalla locanda,
Me ne sono andato via da loro da solo,
Nel cuore della notte,
Senza un addio,
Me li sono lasciati indietro,
Quelli che fino a ieri erano i miei compagni....
No....
Non è vero....
Quel bonzo corrotto lo starà sicuramente ribadendo....
Sono io che sono rimasto indietro....
Perché loro non hanno bisogno di altre seccature che si sommino a quelle del viaggio che avevamo intrapreso assieme....
Ma io non ce l'ho fatta....
Perché non potevo far finta che non fosse successo niente,
Far finta di non aver visto quel moccioso morire nel sangue dei miei capelli....

Ma quante ore sono passate da quando ho cominciato a salire queste scale?
Mi sento strano, come se stessi galleggiando...
E poi ho anche fame.....
Ecco, adesso comincio a parlare come la stupida scimmia.....
Ma forse l'unico stupido sono io....
Ma ciò non cambia il fatto che ho fame.

Si è alzata la nebbia?
La nebbia....

"Non piangere."

Come quel giorno di tanti anni fa.....te lo ricordi, Jien?
C'eravamo persi e tu mi dicesti....

"Non piangere."

Io allora ti guardai alterato e risposi deciso:

"Non sto piangendo!"

Io cominciai a lamentarmi del fatto che c'eravamo persi e allora tu mi rispondesti che non era colpa tua se quell'assurda nebbia si era alzata e soprattutto non mi avevi detto tu di seguirti!
Poi cominciasti a guardarti attorno, perché in realtà eri preoccupato più di quanto non trasparisse, perché se non avessimo trovato la via del ritorno prima del calar della notte saremmo stati in pericolo e....
Mi salvasti.
Io misi un piede in fallo, rischiando di cadere nel baratro che si apriva alle mie spalle, e tu mi salvasti, urlandomi di non guardare in basso, tu mi salvasti.
Dopo avermi messo al sicuro mi chiedesti se mi fossi ferito, io vidi il sangue e ti chiesi con sguardo triste come stava il tuo braccio.
Tu mi sorridesti e mi dicesti:

"Non piangere."

Io allora replicai nuovamente:

"Non sto piangendo!"

E tu mi scompigliasti i capelli, prendendomi in giro....

Poi....
Madre....
Arrivasti tu.
Ti catapultasti da Jien abbracciandolo in lacrime, chiedendogli dove fosse stato tutto quel tempo.

Non piangere.

Lui ti abbracciò dicendoti che non dovevi preoccuparti perché stava bene, mentre tu continuavi a pregarlo di non lasciarti.
E io osservavo la scena messo in disparte.
Jien, tu sollevasti lo sguardo incontrando i miei occhi e con il cuore ti risposi:

NON STO PIANGENDO!

Ed era vero...
Non avevo mai pianto, neppure una volta...
Anche se mia madre tentava di uccidermi....
Io sapevo che se avessi pianto avrei perso,
Perché io non volevo la compassione di nessuno....

== Tutto sarebbe andato bene se tu non fossi mai esistito... ==

Ma cos...?
Madre?
Cosa ci fai tu qui?
Io sto andando a vendicare quei due mocciosi, come può essere che tu sia qui?

== Vorrei tu non fossi mai esistito... ==

Tu sei morta, allora perché vedo le tue mani allungarsi verso di me?
Madre...
E' per caso tutto un sogno?
Madre...
Tu...
Stai piangendo di nuovo?

== SE SOLO TU MORISSI! SE SOLO TU MORISSI! ==

Ti allontano da me e non capisco...
Che questa nebbia abbia qualche strano effetto che causi allucinazioni?
Ma tu stringi le due morbide mani attorno alla mia gola e io posso solo pregarti di smetterla.
E tu mi sorridi, forse per la prima volta:

== Perché dovrei? Tu...pensavi di darti la morte, non è vero, quella volta? ==

Si, è vero, quella volta....
Quella volta che ero tornato a casa con quei fiori per fartene dono....
Quei fiori che non avevo pensato potessero rammentarti il colore dei miei occhi e dei miei capelli....

== Se ti avessi ucciso quella volta tu non avresti dovuto tenere dentro tutta questa sofferenza! ==

Io ti guardo, sconvolto, mentre prendo coscenza per la prima volta del significato di quelle parole... Poi tu ti avvicini ancora di più e mi accarezzi il viso...

== Vedi? Anche adesso, tu sei ancora solo! ==

E, nell'illusione di quel moccioso che non sono mai stato...
Impugno la mia arma e ti distruggo!
Addio allucinazione,
Non mi lascerò tormentare da te, bambola di quel bastardo!
Ma....
Adesso....

"Non piangere!"

Cos'è...
Questa umidità
Che mi solca le guance?

"Non piangere."

Cos'è...
Il sale che sento scorrere all'interno delle mie labbra?

"Non piangere."

Queste sono....
Riprendo fiato.
Adesso capisco.

"Non piangere."

Tu, fratello, bagnando le tue mani con il sangue di nostra madre, quel giorno piangesti.

"Non piangere."

Forse che con queste parole tu intendevi che non sarebbe stato sbagliato piangere quando sentivo di doverlo fare?

"Non piangere."

Accidenti, ma perché è tutto così complicato, dimmi, fratello?!?!?

"Non piangere."

E adesso riprendo a salire, perché quel maledetto mi starà sicuramente aspettando....
Ma intanto, mentre salgo, continuo a chiedermi se sia normale che tutte le persone, in un simile stato d'animo, usino sussurrare...

Non piangere

Mentre, per la prima volta nella mia vita, prendo coscienza del fatto che....

.....che le lacrime....
.....le lacrime sanno di sale.



  
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