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Autore: julierebel17    21/08/2013    2 recensioni
"Non riesco a capire cosa diavolo mi prende, c'è che non ha senso ritrovarmi qui, dinanzi a te, con questa espressione da vittima incompresa del mondo. E' che quando si tratta di te, divento un'altra persona. Scusa"
"Sei solo una stupida". Resto sconvolta al sentir pronunciare tali parole.
"A-Andy io..." non riesco a terminare la frase che mi ritrovo stretta tra le sue braccia. Poggia il mento sulla mia testa. Posso ascoltare il suo cuore battere, direi che è senza dubbio la migliore ninnananna che potesse mai cullarmi in questo mare di emozioni.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Allora? Siete curiosi di scoprire cosa accadrà tra Helen e “lo svitato”? In questo decimo capitolo parleranno anche i ragazzi, quindi, userò il cancelletto per indicare chi è che parla. Grazie mille per la lettura, spero vi piaccia lo sviluppo della storia. Recensite, aspetto di sapere cosa ne pensate! Baci. Julie-

#Helen
*Tintintin* la sveglia suona. Sono le sette. Un’altra orribile settimana ha inizio.
Su, Helen, preparati e non fare storie.
Faccio una doccia veloce, indosso i soliti abiti scuri e mi trucco. Mangio due o tre biscotti e, prendendo la borsa, mi dirigo a scuola.
Appena arrivata noto la massa di studenti che bisbigliano e ridono al mio passaggio, non ci faccio caso.
“Hele!”mi grida una voce familiare. Mi volto. “Lucy!” le sorrido. “Oh mio Dio! Che hai fatto alla faccia?!” chiede spaventata notando il livido sul naso.
“Ehm…Ash non ti ha detto nulla?” “No, non lo sento dalla sera della festa” “Ah…”
“Beh? Racconta!”mi dice convinta. “E-ecco, Lucas, fuori scuola aveva provato a picchiarmi, ma gli ero sfuggita. Alla festa ha pensato di regolare i conti e...insomma…mi ha strappato anche la manica della maglia quella sera…non so cosa volesse farmi, fortunatamente è arrivato…”
“…Ash”conclude la frase al posto mio.
“Già”annuisco. “Allora? Ti sta simpatico? E’ il mio migliore amico!” dice orgogliosa.
“Si, si, è gentile. Siamo anche usciti ieri…”
“Davvero?!”mi chiede stupita, ma felice. “S-si, poi, la sera della festa ho conosciuto anche lo svitato…” dico abbassando lo sguardo. Un lieve rossore mi prende le guance.
“Lo…svitato?”è perplessa. “A-Andy” “Aaaah, capisco, quindi hai incontrato anche CC, Jake e Jinxx?”
“Si, sono davvero dei bravi ragazzi”comincio a torturarmi le dita. Giocherello con esse in preda all’imbarazzo.
Dovrei dirle quello che ha fatto Andy? E’ la migliore amica di Ashley, potrebbe dirgli cose strane…
“Heleeee sveglia! Sei ancora tra noi?!”
“Ah, Lu, scusa, stavo pensando”. “Andiamo!” mi prende per mano e c’incamminiamo. Ci sediamo ai nostri posti e noto che Lucas mi guarda con un’aria tutt’altro che allegra.
Mi spaventa quasi. “Buongiorno ragazzi” dice la professoressa Stuart entrando.
“’Giorno prof.”gridiamo in coro. Le ore di scuola volano e in un attimo mi ritrovo fuori all’edificio, pronta a tornare a casa.
“Hele”, è Lucy. “Dimmi” “Ti va di venire a pranzo da me, domani?” “Sicura che non disturbo?” le chiedo preoccupata. “Tranquilla!”
“Ok. A domani allora”. La saluto e comincio a camminare finché sento un ragazzo chiamarmi. Mi giro di scatto notando Lucas alle mie spalle.
“Ciao”dice. “Ciao” ripeto continuando ad allontanarmi da lui che, invece, mi segue.
“Hai fretta?”, parla con un tono così tranquillo che mette inquietudine.
“S-si, devo andare a casa…”cammino a passo svelto.
“Aspetta”afferra il mio braccio. “Lasciami!” grido. “Sai che sei proprio una stronza? Guarda che mi ha combinato il tuo amichetto!” dice indicando una ferita al capo, probabilmente dovuta al pugno di Ash.
“Ti ricordo che mi stavi spogliando!”ribatto adirata. “Non doveva intromettersi, comunque, pagherai tu le conseguenze dei suoi gesti” stringe la presa. “Ti ho detto che devi lasciarmi!” ringhio.
“Ah, si? Non mi va e poi, oggi quell’emo non c’è”mi trascina in un vecchio casolare abbandonato a pochi passi dalla scuola.
Mi tiene così forte che non riesco a liberarmi. Ahi, comincia a farmi male il braccio.
“Sta buona qui!”mi lancia contro il muro del vecchio edificio. Provo a scappare, ma riesce a raggiungermi.
“Ti ho detto che devi stare ferma!”mi getta contro il cemento gelido e si avventa su di me. Sono come pietrificata. Ho ancora la caviglia dolorante. Vedo il fuoco ardere nei suoi occhi.
Mi tira via il cappotto. Poi la maglia. Il freddo pungente avvolge il mio corpo fino ai pantaloni.
“Stronzo, lasciami stare!”gli urlo dandogli un pugno. “Perché dovrei? Grida pure…tanto qui, nessuno può sentirti!”
Mi deprimo per le sue parole. NESSUNO. NESSUNO. Riecheggiano beffarde nella mia mente.
“E’ finita”penso. Le lacrime calde cominciano a rigarmi il viso. Lo vedo avvicinarsi a me, di nuovo.
 
#Andy
Aaah che palle! Non so che fare. Ieri mi sono comportato proprio da idiota con Helen. Non dovevo dirglielo così. Da quando ha varcato la porta di casa non ci ho capito più nulla.
Non so se la amo, ma mi piace. Mi dà fastidio se Ash la sfiora o l’abbraccia o l’accarezza…insomma, mi dà fastidio che le stia così vicino.
Forse dovrei parlarle e sistemare le cose. Devo scusarmi per quello che ho fatto.
Probabilmente mi odia più di prima.
Non ho nulla da fare e decido di andare in giro. Voglio stare un po’ da solo, magari riesco a schiarirmi le idee. Quasi quasi vado nel casolare abbandonato. Lì non ci sono ficcanaso, posso sdraiarmi ed ascoltare il suono dei miei pensieri.
Troverò una soluzione! Non voglio perderla.
 
#Helen
“Allora? Cos’hai depressa? Ti sei commossa? Poveriiiina”. Lucas mi accarezza viscidamente i capelli.
“Ridammi i vestiti”gli dico con tono pacato.
“No” “Prenderò una bronchite, idiota!” “Tanto chi se ne fotte se muori, anzi, faccio un piacere agli altri togliendoti di mezzo”mi dice con un sorriso perverso e maligno stampato sul volto.
“Sei solo un fottuto stronzo!”. A quelle parole s’infuria e mi dà uno schiaffo. Poi comincia a baciarmi il collo.
“Non toccarmi!”gli urlo prendendolo a pugni. “Però! Sai che sei carina? Vedo che ancora non hai usato la lametta qui” mi sfiora la pancia facendomi sussultare.
“NON TOCCARMI!”sposto la sua mano.
Si avvicina ancora più di prima spingendomi al muro in modo violento. Il suo corpo preme sul mio.
“Dai! Non fare l’antipatica, possiamo andare d’accordo no?”
Do un ultimo grido col poco fiato che mi resta.
“Aiuto!!” “Ti ho detto che nessuno può sent…”
“Lo credi sul serio?”. Una voce lo interrompe. Noto una figura esile e slanciata dietro di lui.
“E tu chi sei?”chiede Lucas al ragazzo misterioso. “Un amico di Helen, porco! Levale le mani di dosso!”
“Sei solo uno sbruffone!”. Il bullo gli si lancia contro, l’altro lo evita e tenendolo per la felpa gli dà un pugno nello stomaco.
“Ah! Stronzo!”gli urla. Cade a terra piegato in due dal dolore e continua ad imprecare.
Il ragazzo misterioso mi si avvicina, si toglie il cappuccio della felpa che gli copriva anche il viso.
E’…è…A-Andy.
“Andy!”gli getto le braccia al collo piangendo. Mi porge la sua felpa. “Tieni, rischi di prendere il raffreddore in queste condizioni!”
“Gra-grazie”la indosso e sento il suo profumo. Un misto tra colonia e fumo.
“Come ti senti?”mi chiede preoccupato. “B-bene” gli rispondo scossa.
“Vieni qui”mi abbraccia di nuovo. Questa volta restiamo qualche minuto uniti. “Ho avuto paura” gli dico.
“Shhh, ora ci sono io con te” mi dà un bacio sul capo.
Piango, come non mai, mi sfogo, lascio uscire tutto il veleno che ho dentro.
Cammino stretta a lui e prima di andarcene ci avviciniamo a Lucas. “Aspetta un attimo” mi dice fermandosi.
Si avvicina al bastardo che mezzo cosciente, impreca ancora steso sul terreno.
“Ti avverto, sfiorala e sei morto! Pervertito!”gli dà un calcio facendolo gridare dal dolore.
“A-Andy…” “E’ tutto a posto, non ti darà più fastidio”. “Grazie” gli rispondo aggrappandomi al suo braccio.
Camminiamo in silenzio. Non so cosa dire. Tremo, un po’ per il freddo, un po’ per la paura, ma non dico nulla.
“Hele…”Andy prova a rompere il ghiaccio. “Si?” “Sicura che vada tutto bene?” “S-si, perché?”
“Stai tremando”. Se n’è accorto.
Mi stringe la mano e gli sorrido.
“Hey…” parla di nuovo. “Cosa c’è questa volta?” “Andiamo a fare un giro? Vorrei parlarti di alcune cose…importanti…”
Sono un po’ stupita. “Ah…ehm…cioè…si…va bene…”. Lo seguo senza sapere neanche dove andiamo. Mi basta la sua presenza.
 
#Andy
Dio mio Hele! Che spavento mi hai fatto prendere! Piccola, non puoi sapere quanta paura ho avuto che quel bastardo ti facesse del male.
Giuro che da oggi in poi ti proteggerò…per SEMPRE…
  
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