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Autore: EchelonDammit    21/08/2013    1 recensioni
Questa storia non parla della solita ragazza che spicca fra le altre per il suo essere tutta acqua e sapone e per il suo essere diversamente estroversa dal resto delle echelon.Questa storia non ha nulla a che vedere con la Farrelleto,con lo Shomo e con altri tipi di coppia.Questa storia non parla di avventure percorse dai fratelli Leto.Questa storia non parla né di Vicki e né di Tomo.Questa storia non ha un unico protagonista.In questa storia non ci sono i protagonisti.In questa storia non c’è nulla,c’è sono solo tre piccoli bambini di sei anni.Beh,questi bambini non diventeranno mai echelon.Ma questi bambini salveranno la vita dei nostri idoli,”perché non tutti gli angeli che ci circondano hanno le ali”.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sera è le ansie per il momento dell’intervista iniziavano a farsi sentire.Domande sul nuovo video di Do Or Die,su quello di City Of Angels ecc. e il nostro Bartholomew Cubbins avrebbe risposto in maniera più che sarcastica ad ognuna. Shannon era in camera sua,davanti allo specchio rettangolare con la cornice verdastra.Si stava sistemando la canotta bianca nuova di zecca che con quei pantaloni a bermuda marroni faceva a cazzotti. UNA SAGOMA. Era apparsa nel riflesso dello specchio,sparita. Shannon si passò una mano sulla fronte,gli erano scese due gocce di sudore. Si girò a finire il suo lavoretto. LA SAGOMA. Shannon si voltò di scatto mettendosi in guardia.Non c’era nessuno.Fra sé e sé pensava che forse le storielle assurde di Jared lo potessero influenzare così tanto da far creare alla sua mente sagome sfocate ed inesistenti.Ma il volto di quella cosa,indefinita,indeterminata lasciò sovrappensiero il batterista per tutta la serata. Jared era già al piano di sotto:perfetto.Improfumato,lavato e vestito alla perfezione.Con una giacca nera di Dolce e Gabbana e il suo solito capello di paglia ebano.Teneva le gambe incrociate,sul divano,con una mano sul poggia braccia e l’altra che sfiorava una ciocca di capelli,sciolti e penzolanti sulle spalle. J:sei pronto Shan? S:si si,prontissimo. (Shan stava mentendo,le parole gli uscivano a fatica ma dovette scendere lo stesso). J:cos’è quella faccia?Hai notata per la prima volta il tuo strambo abbigliamento? S:da che pulpito,Rayon! J:almeno lei si vestiva bene! S:dai su,poche battute! Dobbiamo passare a prendere Tomo.Guido io,dove sono le chiavi dell’auto? J:davvero hai intenzione di partire senza autista? S:già,allora? J:sono lì,davanti a te! Sul comodino. Shan prese le chiavi e iniziò a chiudere a chiave la porta di casa chiedendo al fratello di aprire le portiere del veicolo:una lamborghini nera. Jay accese la radio,stava passando una vecchia canzone di Bon Jovi e alzò il volume,che iniziò ad irritare il fratello. La lamborghini sfrecciava a tutta velocità sull’asfalto,per le strade della colorata Los Angeles. Shannon iniziò a rallentare quando si accorse che un gruppo di ragazzi stava per attraversare la strada,un paio di isolati più lontano,così guardo il finestrino della macchina.Jared stava cantando a squarciagola fregandosene di tutti. LA SAGOMA. La sagoma comparve nel riflesso del finestrino.Shannon iniziò ad urlare e ad imprecare,andando fuori strada e bloccando il traffico.Jared cercò di mettere le mani al volante,ma Shannon le teneva salde come se fossero incollate.Riacquistando lucidità tirò i freni e le gomme sgommarono,facendo capovolgere l’auto.Erano salvi per un pelo.La macchina si era fermata poco prima del guard reil.Shannon aveva ancora la destra attaccata al volante.Respirava a fatica e fissava il finestrino,dove la figura era scomparsa.Jared guardava diritto davanti a lui.Poi si girò di scatto verso il fratello,alzando le mani. J:Shannon!Ma cosa cazzo fai?Cosa?Sei,tu sei un…un… S:un idiota. (Shannon abbasò lo sguardo e notò che il ventre di Jared stava sanguiando). J:ecco.Hai capito. S:Jay,Jay oddio.Sanguini,sanguini! J:porco mondo,cristo…cazzo!Cazzo Shan chiama Emma! S:guarda,il telefono è rotto!Dammi il tuo! J:cazzo non prende,cazzo. (Jared sbattè un pugno contro il finestrino e strinse occhi e denti per cercare di soffocare il dolore. Shan,metti in moto! Andiamo in ospedale,avanti! S:subito. (Shannon era rimasto sbigottito da quanto era successo e mise in moto l’auto). J:NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! FERMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! (Jared lanciò un urlo secco e Shannon frenò di botto.Frenò di botto davanti al nulla). Davanti l’auto c’era Candy,in piedi.Stava piangendo ed aveva una coperta marrone che la stava proteggendo dal freddo.Davanti a quella visione Jared scese dall’auto e corse verso di lei,afferrandola per le spalle e guardandola negli occhi,colmi di lacrime. Shannon era rimasto immobile,a bocca aperta.Non vedeva e non sentita nulla. J:Candy,Candy va tutto bene. C:non è vero Jared non è vero! Tu ti sei fatto male e io non ci sono riuscita! J:a fare cosa? C:a proteggerti,guarda…è rosso lì (la bambina indicò la ferita di Jared). J:ma va tutto bene.Sono ancora qui.Sono vivo. C:ma io non rivedrò mai più mamma e papà e adesso nemmeno più Joshwa. J:chi è Joshwa e perché non lo rivedrai più!? C:abbiamo litigato.Lui dice che non vuole essere protetto (Candy indicò Shannon). J:Shannon?!(Jared rovesciò gli occhi e cadde a terra tramortito.Aveva perso troppo sangue).
  
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