Cercai di tenermi stretta al petto la borsa di pelle che mi aveva regalato mio padre al petto, mentre uomini che non avevo mai visto mi toccavano la gonna e io li evitavo con un pò di riluttanza.
- Devi farci l'abitudine ragazza! - disse un donna giovane con il viso molto truccato e praticamente mezzo seno di fuori - Se sei qui per chiedere lavoro alla Signora Red, lei è lì. - concluse indicando un piano rialzato.
Mi avviai lì e lei si alzò, mi venne incontro e mi abbracciò.
- Sei venuta, - disse - Vieni, ti porto dietro le quinte del palco. - Mi condusse in una stanzetta piena di costumi, specchi e attrezzature. - RAGAZZE! - urlò attirando l'attenzione di tutte le ballerine che si stavano scaldando. - Un attimo di attenzione! Lei è Emily, starà qui per un pò, voi non la conoscete, ma è davvero un'ottima ballerina, per questa sera prenderà il posto di Cindy. tu, Cindy, invece andrai una fila indietro e seguirai le altre, tanto la coreografia la sai. - disse. - Bèh, allora, in bocca al lupo! - Dopo di questo uscì ed andò a prendere il suo posto. La maggior parte delle ragazze era davvero simpatica, mi aiutarono a prepararmi e a vestirmi, la coreografia la avevamo inventata io e la signora Red qualche mese fa, perciò non sarebbe stato per niente un problema per me. Solo questa Cindy e altre due ragazze che le stavano sempre appiccicate non si erano proprio avvicinate.
Era ora di salire sul palco. Ero eccitata, era la mia prima esibizione in pubblico, e le altre cercavano di rallegrarmi un pò. La musica iniziò ed entrai insieme alle altre in una diagonale scenè e picqè girati tra gli applaudi del gruppo. Sentivo ad ogni passo le travi di legno scricchiolare sotto le scarpette da punta. Era davvero bello poter ballare finalmente con qualcuno che condivideva le mia stesse emozioni, che non trovava insignificante quell'insieme di passi che al di fuori da quel palco sarebbero stati davvero strani e fuori luogo. Anche se il mio primo pubblico non era dei migliori, apprezzai quegli applausi.
Ad un certo punto entrarono nella tenda due tizi davvero strani. Un uomo, credo un indiano, con la faccia completamente dipinta e i lunghi capelli neri ed un tizio ancora più strano, vestito come uno di quegli eroi del West di cui parlano, con tsnto di cappello, maschera e distintivo. Tutti e due salirono le scale e si fermarono a parlare con la signora Red, che li accompagnò nei suoi appartamenti. Continuai a ballare, indifferente. Dopo poco entrò un gruppo di persone, quei maniaci di chiesa, che interruppero tutto e andarono fin sopra agli appartamenti della signora Harrington, evidentemente cercavano quei due tizi perchè urlavano qualcosa del tipo "il demonio!".
Scesi dal palco, da dove ogni singola ragazza era scesa per evitare di cadere per via delle spinte che davano quelle persone, e mi diressi verso gli uffici al piano di sopra mentre tutti quei pazzi uscivano di lì. Andai vicino alla signora Red, sdraiata sul divanetto che guardava ancora sognante il dipinto che la ritraeva ballare, quando ancora non aveva la gamba finta. Mi sedetti e lei mi disse quelle parole, parole che riaccesero la mia speranza.
- Emily, avremo la nostra vendetta. -