Attenzione: Alcune parti contengono un linguaggio forte e un po’ volgare. Ma non troppo (almeno credo). È Angelus che parla ..e lui non è Angel ..niente dolcezza ..niente amore. Non so se classificarlo come NC17, ma ho voluto avvertirvi, perché per alcuni, quel linguaggio potrebbe essere sgradevole. Angelus non è un damerino imparruccato. Lui è il male allo stato puro e gode nel veder soffrire le sue vittime. Specie se si tratta di Buffy. Almeno, questo è ciò che dicono tutti.. personalmente, io lo adoro, anche se non vorrei mai incontrarlo :) ma non credo di aver esagerato. Non perchè non avrei voluto, ma proprio perchè per me è difficile scrivere su Angelus. :)
Parte 17
“Non
ti ho detto che c’è una variazione su quanto previsto. Non ho capito bene
perché, ma Tara, Wesley e Lorne, ci aspettano al Magic Box” disse
Buffy.
“Cosa?
NO. Non li voglio lì” Urlò Angel.
Non voleva che
qualcuno assistesse al triste spettacolo delle parole cariche di sarcasmo che
sarebbero uscite dalla bocca di Angelus. Angel percepiva Angelus come parte di
sé stesso e odiava che i suoi amici lo vedessero in quello stato. Per lui era
insopportabile. A malincuore aveva fatto un eccezione per Buffy e per ottime
ragioni, ma Tara, Wesley e Lorne non dovevano essere li.
Arrivarono al Magic
Box e Angel quasi sfondò la porta precipitandosi dentro.
“Volete
spiegarmi?”
..e Tara spiegò. Con
pazienza e con voce calma. L’aggressività di Angel non la impauriva, era
naturale che lui fosse così teso. Lei era serena, certissima che tutto sarebbe
andato bene.
“Angel non potevo
salmodiare a casa di Buffy per due ragioni. La prima è che io avrò bisogno di
attingere energie dall’ambiente circostante. In altre parole farò da
catalizzatore durante il rituale. A casa captavo troppe energie negative ed era
un problema. La seconda ragione, più importante della prima, è che questo
incantesimo non è lo stesso che ha fatto Willow ..e soprattutto, io non sono
Willow. Quando ha eseguito il rituale la prima volta, lei ha ripristinato
l’anima richiamandola dall’etere, trasferendola poi a te. Adesso invece, io devo
estrarre la tua anima, mandarla temporaneamente da qualche parte, e poi
reinserirla con il nuovo rituale”
“Ma questo non cambia
niente” disse Angel “Trasferisci temporaneamente l’anima nell’etere, reciti la
formula, la richiami e la reintroduci dentro me.. cosa c’è di diverso rispetto a
prima?”
“Io non sono Willow. Ecco cosa c’è di
diverso. Io non sono in grado di richiamare l’anima dall’etere. Se facessi
l’incantesimo lontano da qui, quando estrarrò l’anima volerebbe via, viaggiando
nell’etere per raggiungermi, e la perderei. Quindi l’anima non deve uscire da
qui, e io devo essere fisicamente vicina a te. Come ho detto prima, farò da
catalizzatore. La richiamo verso me, la trasferisco momentaneamente altrove e la
reinserisco. Con Wesley abbiamo..”
“la trasferisci
momentaneamente altrove.. se non andrà nell’etere, dove andrà?” chiese
Buffy
“Come stavo dicendo..
con Wesley abbiamo considerato la possibilità di inserirla in un contenitore, ma
non sappiamo neanche se esiste un oggetto in grado di contenere un
anima”
“Il globo di Thesulah..” dissero Angel e Buffy
contemporaneamente, ma Tara li bloccò subito
“Il globo di Thesulah funziona solo se l’anima
arriva dall’etere. I files della Calendar erano chiarissimi su questo punto. Gli
zingari non hanno estratto l’anima da un corpo come invece stiamo facendo noi
adesso. Il nostro rituale è una cosa completamente diversa..”
“..inviarla
temporaneamente dentro qualcosa..” mormorò Buffy “..o
qualcuno”
Angel capì subito ciò
che stesse pensando “Buffy non..” ma lei non l’ascoltò.
“Dentro me. Sarò io il
contenitore della sua anima, mandatela dentro me..”
“Si, è ciò che abbiamo
pensato” rispose Lorne. “Non sarà difficile per te. Certo, a livello fisico non
hai mai avuto la sua anima, anche se l’anima non ha nulla di fisico, ma so che
hai capito. A livello metafisico invece le cose sono diverse. Le vostre sono
anime gemelle.. hai sempre posseduto la sua anima.. o una parte di essa. Ora
sarà tua anche nel senso stretto del termine. Sarà un’esperienza mistica
potente. Lo sarà per entrambi. Solo tu hai la forza necessaria per sostenere un
evento di questa portata, e Angel è più che felice di affidare a te la sua
anima.. è quello che ha sempre fatto, dopotutto” poi si rivolse ad Angel “..e se
stai per chiedermi perché sono qui, ti rispondo subito.. quando sarà tutto
finito, io dovrò leggerti per capire che sei veramente tu.. signore e signori..
Angel dovrà cantare”
“Oh no.. non di nuovo”
disse Wesley fingendo disappunto, poi si fece un po’ più serio “Angel, io devo
essere presente al rituale, so che non avresti voluto nessuno intorno e
comprendo le tue ragioni, ma devo dare una mano a Tara. Quando lei richiamerà
l’anima fuori da te, per un po’ non potrà salmodiare, lei sarà il catalizzatore
in quel momento. L’invocazione del salmo non deve subire interruzioni.
Continuerò io per lei ..inoltre conosco bene il rituale, sia in latino, in
aramaico, che in rumeno e anche in sanscrito..”
“Va bene Wesley.. va
bene..” rispose Angel, ma Wesley non aveva finito “Ho preparato tutto. Le catene
e tutto il resto. Il sangue di Darla è ancora in buone condizioni, ma è meglio
affrettarsi” Angel lo ringraziò e vedendo che Buffy parlava con Tara, prese
Wesley da parte e gli parlò sottovoce “Wesley, è meglio se andiamo.. puoi
immobilizzarmi anche subito” Wesley non capiva questa fretta improvvisa “ma..?”
Angel lo prese per un braccio “Andiamo.. non voglio che sia Buffy a farlo.
Possiamo risparmiarle almeno questo?”
“Certo ..hai ragione”
Rispose Wesley, dandogli una pacca sulla spalla. “Andrà tutto bene
Angel”
“Io resto qui” disse
Lorne “Lo sai che non amo la magia che rilascia male indescrivibile” ma Angel
non gli rispose, era già sparito oltre la porta insieme a
Wesley.
Intanto Tara dava le
ultime istruzioni. “Buffy, tu starai accanto ad Angel, il più vicino possibile.
Ho bisogno del tuo aiuto. Estrarre un anima non è una cosa facile e mi porterà
via molte energie. Immagino che lui farà delle resistenze ed è comprensibile,
devi aiutarmi a.. devi facilitarmi nel compito.. non so bene come dirlo ..dovrai
fare in modo che lui allenti il controllo.. devi farlo avvicinare il più
possibile a quel momento di gioia intensa, così per me sarà più semplice..
quando dirò che è il momento, dovrai essere fisicamente molto vicino a lui..
l’anima non deve vagare libera. Esce da Angel e immediatamente dopo deve entrare
in te. Più siete vicini, meglio è. Dopo potrai allontanarti, ma non di molto.
Quando avrai un altro segnale da me, starai di nuovo vicinissima a lui e
trasferirò l’anima da te ad Angel”
“La seconda volta..
quando dovrò stare vicinissima a lui, non sarà LUI. È meglio se Angel non lo sa
questo. Hai fatto bene a dirlo solo a me.. se lui sapesse, fermerebbe
tutto”
Entrarono in palestra.
Buffy notò subito che Wesley aveva già bloccato Angel. Era sdraiato su una panca
di legno, braccia e gambe immobilizzate da pesanti catene chiuse con dei
lucchetti e fissate ai quattro angoli della panca. Guardava in alto, gli occhi
rivolti verso il soffitto. Vide con orrore che intorno al collo aveva un pesante
e spesso anello di ferro che gli bloccava la testa, impedendogli qualsiasi
movimento. Poteva a mala pena girarsi di lato.
“Quello era proprio
necessario?” Chiese indicando l’anello a Wesley che le passò accanto, mentre si
allontanava da Angel “L’ha chiesto lui” rispose sottovoce, abbassando lo
sguardo.
Lei guardò ancora
intorno a sé e stentò a riconoscere la stanza. L’ambiente che solo qualche ora
prima li aveva avvolti come una morbida coperta, si era trasformato in un luogo
di tortura. Vide che Wesley e Tara preparavano il necessario, e notò con
sollievo che per fortuna avevano scelto un angolo abbastanza lontano da loro
due. Si avvicinò ad Angel, lui sembrava rilassato.
“Non ti pare di
esagerare?” Disse, indicando l’anello che gli bloccava il collo. Sicuramente lui
si aspettava questa obiezione. Rispose con una calma impressionante, misurando
le parole, ma era evidente che non voleva trattare su questo punto. “Si fa a
modo mio, ricordi? Ho sentito Tara, so cosa vi siete dette ..udito da vampiro,
non dimenticare le cose importanti, Buffy.. potrebbero costarti la vita ..e non
prendere decisioni senza parlarne anche con me”
Lei annuì
sorridendogli stancamente “D’accordo” Angel continuò a parlare con calma. Lo
faceva per lei, per tranquillizzarla, ma dentro tremava. “Dovrai stare molto
vicina ad Angelus, ed è meglio se non potrà sollevare la testa. La prima cosa
che farà, sarà quella di tentare di morderti.. vorrà nutrirsi di sangue umano..
per lavare via il sapore dell’anima..”
“Angel, credi che non
sappia difendermi da un.. vampiro? andiamo..lo faccio da una
vita..”
“Buffy
l’ammazzavampiri se la caverebbe benissimo, ne sono certo. Ma non sappiamo in
quale stato emotivo sarai in quel momento. Hai sentito Lorne? possedere la mia
anima dentro te, sarà un’esperienza mistica molto potente. La mia anima sarà
unita alla tua come mai prima d’ora e tu non sarai completamente te stessa.
Angelus lo capirà e cercherà di morderti, perché per un vampiro, mordere è una
cosa istintiva.. non è solo un atto predatorio, è anche una forma di autodifesa
..e poi tu sei ..tu sei Buffy ..lui è ossessionato da te, e dal tuo
sangue..”
“Lo so.” Disse Buffy.
Gli accarezzò la fronte “Stai bene?”
“Vuoi dire, a parte le
catene e tutto il resto? Si sto bene”
Anche se Tara non era
ancora pronta, Buffy cominciò a parlare con Angel nel tentativo di farlo
rilassare il più possibile e lui stette al gioco. Non staccò mai gli occhi da
lei e già questo lo faceva stare bene. Aveva bisogno di sentire la sua voce. Lei
ironizzò sul fatto che poteva leggere dentro la sua anima, e pareva funzionare,
visto che lui rideva.
“Se hai qualche
segreto nascosto dillo adesso, perché tanto lo leggerò nella tua anima..”
“Non è come leggere la
mente.. con l’anima è diverso ..credo”
“Ah no? non è come
quella volta che potevo leggere i pensieri di tutti ..tranne i
tuoi?”
“Già, gli aspetti del
demone, quella volta non sei riuscita a leggermi, ricordi? i miei pensieri
c’erano, ma non potevano riflettersi, come con lo specchio.. eri così presa con
la cosa di Faith”
“Oh si che lo
ricordo.. quella volta mi hai detto una cosa..”
Con la coda
dell’occhio vide Tara che con un cenno della mano, le indicava che tutto era
pronto. Si voltò a guardare meglio. Wesley e Tara erano seduti a gambe
incrociate, intorno al grande cerchio disegnato sul pavimento, al cui centro
avevano sistemato delle candele accese e degli oggetti strani, sembravano ossa.
Tara versò il sangue di Darla, disegnando una croce proprio al centro e cominciò
a cantare in una strana lingua. Il suo canto era ipnotico.
“Buffy?” Angel la
chiamò “Guarda me per favore” lei si voltò e gli accarezzò il viso “Sono
qui”
“Che dicevi prima?
parlavi di quella volta.. cosa ti ho detto quella volta? non mi
ricordo..”
“Mi hai detto.. non ti
ricordi? come non ti ricordi?” finse di mettere il broncio e lui
rise..
Nel frattempo, al
Magic Box, Lorne sentiva il canto di Tara arrivare da oltre la porta. Era una
voce piacevole, ma lui non ebbe il tempo di goderne, perché il suo volto, pochi
istanti dopo, si trasformò in una maschera di terrore. Prese il cellulare e
compose un numero.
Intanto a casa di
Buffy discutevano animatamente.
Willow era
nervosissima “È un incantesimo troppo potente, non può farcela da sola”
Xander gli urlò contro
“..e cosa stiamo dicendo da almeno tre ore? È proprio questo il punto.. questa
cosa è pericolosa, ma pare che nessuno voglia capirlo ..e tutto questo per cosa
poi? perché Angel possa vivere felice, portandosi a letto Buffy?”
Non sapevano però, che
qualcuno, da fuori, ascoltava i loro discorsi. “Che cosa?” sogghignò Spike
“È così, allora.. il bastardo vuole scoparsi la
cacciatrice senza rischi.. ma certo..”
Si allontanò dalla
finestra e si voltò, sentendo qualcuno provenire alle sue spalle. “Spike?”
Un uomo e una donna
stavano proprio davanti a lui. Conoscevano il suo nome, ma lui non ricordava di
averli mai visti prima “E voi chi diavolo siete?”
I due sorrisero e
l’uomo rispose con calma. “Diciamo che siamo amici o lo diventeremo presto” la
donna invece pareva più impulsiva “Tu sai dove è Angelus, devi portarci da lui”
Li guardò stupito, ma
quando realizzò cosa volessero da lui, sorrise sogghignando “Devo fare del male
ad Angelus? Bene.. sono il vostro uomo” Loro però non risposerò al sorriso
“Uomo?” Spike ammiccò, comprese che sapevano molto di lui. “Oh beh, si..
vampiro.. ma non è questo il punto, giusto? Voi volete Angelus o quella patetica
versione del vampiro-con-l’anima-che-protegge-gli-indifesi, in entrambi i casi,
se devo fare del male ad Angel, sono il vampiro giusto. Lo faccio anche gratis.
Tutto tornerà come prima ..e la cacciatrice sarà di nuovo
mia”
Intanto dentro casa,
Cordelia non era meno furiosa di Xander “Finalmente potrete conoscere Angelus
..e subito dopo saremmo tutti morti. Io ORA prendo Connor e scappo il più
lontano possibile..” Xander continuò ad urlare “Cordelia? Possibile che nessuno
mi ascolti? dimentichi che Angelus è..” Anya scosse la testa e gli sorrise
“Xander? guarda che state dicendo la stessa cosa. Comunque da Buffy non mi sarei
aspettata questo. È molto egoista da parte
sua.”
Fred, Gunn e Willow non erano d’accordo “Cordy,
non credo sia una buona idea..” disse Gunn e Fred aggiunse “..e Connor non esce
da qui, chiaro? Buffy è stata esplicita al riguardo” Willow concordava con lei.
“Tara ha isolato la casa. Connor non corre rischi, qua è al sicuro. Io sono
preoccupata per lei, però. Il rituale è.. Tara non ha mai fatto nulla del genere
prima d’ora”
Dawn si affacciò sulla
scala “Volete smetterla di urlare? State spaventando Connor” Fred le sorrise “Come va lassù?” Non fece in tempo
a sentire la risposta, perché il suo cellulare squillò. “Va tutto bene lì? Cosaaaa? Oh mio Dio. Si,
si.. è qui.. te la passo subito. Willow è per te”
Pochi minuti dopo, Willow era già fuori casa.
“Problemi?” urlò Xander, ma lei non rispose “Oh no.. lo sapevo..lo sapevo”
piagnucolò Cordelia mentre Fred e Gunn corsero in camera di Dawn. “Tutto bene?”
chiese Fred, sedendosi accanto a lei sul tappetone. Connor era ancora sveglio ed
era tranquillo. “Si, tutto bene ..ma perché hai quella balestra?” Gunn intanto
controllava la finestra, verificando che fosse tutto a posto, “Anche lui ha la
balestra, è successo qualcosa?”
Intanto al Magic Box, Lorne era nervoso. Sbirciava
dalla porta come se aspettasse l’arrivo di qualcuno. Il canto di Tara ora era
ritmico e molto più intenso, poteva sentire le note vibrare. In sottofondo
arrivava l’eco della voce di Wesley che recitava la formula dei non
morti.
Angel cominciava a sentire il suo corpo che si
intorpidiva. Era una sensazione piacevole. Buffy stava vicinissima a lui, le
loro bocche quasi si sfioravano. Sentire il suo respiro che accarezza le sue
labbra lo commosse profondamente. Succedeva ogni volta e ogni volta era la
stessa emozione. Quando sentiva quel soffio di vita che sfiorare la sua pelle,
aveva la sensazione di essere di nuovo vivo e di respirare con lei. Non poteva
muoversi, ma adesso avrebbe tanto voluto baciarla. Lei si chinò ancora di più e
lo baciò con dolcezza infinita. “Ti amo”
Sentiva le palpebre pesanti e faticava a tenere
gli occhi aperti. “In duecentocinquanta anni, ho amato solo te ..questo ti dissi
quel giorno ..non ho dimenticato, non potrei, perché nulla è cambiato da allora.
Ho provato, Buffy. Ho provato a non amarti, ma non ci riesco.. non posso.. io ho
bisogno di te.. se tu non sarai con me, nulla avrebbe più importanza. Non voglio
vivere una vita dove tu non ci sei ..sento freddo adesso, per favore non andare
via.. ho paura Buffy”
Il viso era rigato di lacrime. Buffy sapeva che
freddo e paura, nascevano dalla consapevolezza che l’anima stava lasciando il corpo. Lo
coprì con la sua giacca e sentì Tara che la chiamava. Il momento temuto era
arrivato. “Sono qui, non vado via.. non aver paura. Io non ti
lascio”
Stava tremando visibilmente “Ho freddo. Buffy..
Buffy.. non riesco a vederti”
Lei quasi si sdraiò sul suo corpo, voleva
trasmettergli calore. Gli baciava il viso, asciugandogli le lacrime e
accarezzava la sua fronte, mentre sussurrava parole rassicuranti. Lo amava da
morire e odiava vederlo così vulnerabile. Infine lo baciò con passione e lui si
aggrappò alle sue labbra come fossero la sua unica possibilità di salvezza. “Ti
amo” sussurrò lei. Angel rispose al bacio con altrettanta passione, lei lo amava
e null’altro contava. “Vieni con me, ti porterò in un luogo in cui la felicità
non faceva paura” Disse Buffy. Lui pianse di gioia e perse il senso del tempo.
La sua coscienza, per un attimo tacque e smise di tormentarlo. Fu un attimo di
troppo. Era gioia infinita. Era felicità senza confini. Pura e perfetta come lo
era il loro amore. Il suo ultimo pensiero fu per lei. Lei lo amava. Lei non
l’avrebbe mai abbandonato. La sentiva in ogni fibra del suo essere. La chiamò.
Tutto il suo mondo era racchiuso in quel nome ..Buffy
Subito dopo crollò, abbandonandosi
all’inevitabile. Si accasciò, e ancora urlò disperatamente il suo nome ..ma lei
non era più lì, se ne era andata. Voltò la testa di lato e il buio lo
accolse.
Buffy sentì che l’anima di Angel si staccava da
lui ed entrava con forza nel suo petto. Per un attimo sentì un dolore bruciante,
come una scossa elettrica, ma passò quasi subito. Il dolore lasciò il posto ad
una sensazione bellissima, che aveva ormai dimenticato da tempo. Sentì tutto
l’amore che Angel provava per lei. Nella sua mente la stanza scomparve, e lei si
ritrovò con lui accanto, sul letto dove avevano fatto l’amore per la prima
volta. Si sentiva amata come mai prima di allora. Fu inondata completamente
dall’amore di Angel e come il giorno del suo diciassettesimo compleanno,
quell’amore entrava in lei, facendola sua. Lui era dentro
Lei.
Un lieve fruscio la ridestò. In lontananza le
parve di sentire il rumore scrosciante della pioggia, proprio come quella loro
prima notte. Sollevò la testa. No, non pioveva. Non lì. Era tornata al presente,
ma non volle staccarsi da lui, non era ancora pronta. Aveva promesso che non
l’avrebbe lasciato solo. Gli accarezzò il viso. Era bellissimo.
“Angel”
Lui, lentamente voltò la testa e la fissò. Pareva
disorientato. Nessun sorriso sulle sue labbra. Nessuna emozione. Nei suoi occhi
nessun calore, la luce era svanita, non erano che tenebre. Erano vuoti ed erano
terrificanti. Quelli non erano gli occhi di Angel. Angelus era tornato.
Come Angel aveva previsto, lui mostrò le zanne e
si avventò contro il suo collo, ma non poté sollevare la testa e si dibatté
frustrato, scuotendo le catene e ringhiando minacciosamente. Lei si allontanò
subito. La sua agghiacciante risata le gelò il sangue nelle vene.
“Avanti, Buffy. Solo un sorso. Lo sai che il tuo
sangue mi eccita ..e lo sa anche Soulboy. Ha avuto un orgasmo da sballo quando
ti ha morso.. non te l’aveva mai detto? Che idiota, poteva tenerti con se per
l’eternità ..e invece che ha fatto? ti ha portato all’ospedale.
Imbecille.”
Lei istintivamente afferrò il paletto, ponendolo
ben in vista. “Stai zitto. Tu non sai niente di lui”
“Tu sogni, ragazzina. Io lo conosco bene, invece.
Si sente ancora in colpa, lo sai? Ipocrita. Ti ha detto che il solo ricordo del
tuo sangue ancora lo eccita? Pensa a te quando si masturba ..oh si, lui ti ama.
Adesso che ci penso ..no, non ti ama e non pensa a te.. pensa al tuo sapore.. lo
sai che il sangue di una cacciatrice è un potente afrodisiaco per noi
vampiri?”
Buffy si voltò verso Tara e Wesley, ma loro
parevano irraggiungibili. Non potevano aiutarla. Quella era la sua guerra e come
sempre, lei doveva combatterla da sola. L’unica cosa che la rincuorava era
sapere che presto, tutto questo sarebbe finito. Vide Tara spargere altro sangue
al centro del cerchio, ma questa volta lei tracciò un segno a forma di X come se
congiungesse i quattro angoli del mondo. Probabilmente era il suo sangue. Quando
avesse usato anche quello di Connor, avrebbe saputo che il rituale giungeva al
termine.
“Non dirmi che state facendo quello che penso che
state facendo” Ringhiò Angelus. “Siete folli” Si dibatteva con tutte le sue
forze, tentando di liberarsi, ma inutilmente. Abbandonò il volto del vampiro e
prese le fattezze umane. Vedere quel volto, per Buffy era un dolore infinito,
perché era il volto dell’uomo che amava e Angelus sapeva dove colpire.
“Sai Buffy, non ti ho ancora ringraziato per
avermi spedito all’inferno. Bella gratitudine. Ti faccio conoscere i piaceri del
letto, e detto fra noi, hai davvero ancora tanto da imparare, e tu non mi dici
neanche un grazie ..e non solo, mi infilzi con una spada e mi mandi al diavolo.
Non dirmi che non ti è piaciuto, perché ricordo bene i tuoi gemiti. Una vera
professionista, inesperta magari, ma pur sempre una professionista. Comunque io
ti ho perdonata, nessun rancore, Buffy. Già. Io ..ma lui? Angel è un tipo
rancoroso, lo sapevi? Lui non ti ha perdonata di certo, ma è troppo vigliacco
per ammetterlo. Ha paura che tu lo uccida di nuovo. Per questo ti ha lasciata.
Ha bevuto da te, ti ha prosciugata, ti ha usata e poi se ne andato ..oh certo,
ti ama”
Lei aveva le lacrime agli occhi, voleva scappare
il più lontano possibile, ma sapeva che in ogni momento Tara poteva inviare il
segnale che aspettava, non poteva allontanarsi. Era totalmente in balia di
Angelus, che la feriva con quelle orribili parole. Si sentiva persa. Era
sola.
In quel momento, sentì risuonare le parole di
Angel. Non ascoltare quello che dice.
Distorcerà la verità e mentirà per ferirti. Userà le tue emozioni per farti
abbassare la guardia. Sentì la sua voce che vibrava nel petto, non era un
ricordo che nasceva dalla sua mente. Era Angel, nel Qui e Ora, che le parlava attraverso
l’anima. Portò la mano sul cuore “Angel” e lui rispose “Sono qui, amore mio.
Sono sempre stato qui. Non ti ho mai lasciata ne mai accadrà. So che puoi
sentirmi. Parla con me, non ascoltarlo. Ho bisogno di sentire la tua voce. Ti
amo, Buffy”
Sentì le lacrime rigarle il viso, ma era gioia.
No, lei non era sola. Angel era accanto a lei. Lui era il suo rifugio e la sua
forza. Lo sentiva dentro come mai prima d’ora. Loro erano una sola cosa adesso.
Un unico corpo. Una sola anima. Avevano sconfitto la dualità. Loro erano Unità. Indivisibili. Insieme. “Ti amo”
mormorò e sapeva che Angel l’ascoltava. “Ti amo, Angel”
ripeté
Tara era stremata. Wesley la vide accasciarsi su
se stessa “No, ti prego. Non adesso.”
Sentì trambusto provenire dal negozio e l’urlo di
Lorne che si confondeva con quello di un altra voce che non pareva amichevole.
Afferrò il flacone che conteneva il sangue di Connor, ma in quel momento sentì
la porta che veniva sfondata con forza, e qualcuno entrò dirigendosi verso lui.
Le mani vacillarono e il flacone cadde, versando il sangue sul pavimento. Guardò
verso Buffy, ma era riversa sul pavimento e pareva priva di sensi. Wesley
continuò comunque a recitare l’ultima parte del rituale, ma sapeva che le cose
si stavano mettendo molto male. Lui non aveva la forza di Tara. Sentì la risata
sadica di Angelus e in quel momento realizzò quanto stesse accadendo. Erano
tutti morti. Le forze vennero meno quando qualcuno lo tramortì con un colpo alla
testa e perse i sensi.
“Spike, vecchio mio” Disse Angelus, ridendo
sadicamente.
“Angelus. Non posso crederci. Che succede qua?
Perché la cacciatrice sta lì svenuta?”
“Cosa vuoi che ti dica. Giocano ai piccoli maghi.
Avanti, liberami ..poi ti racconto meglio”
“Liberarti? Ma non sei
arrabbiato con me, giusto? La fuori ci sono due tipi che ti
cercano”
“Sciogli queste
catene. Non sono arrabbiato. NON ancora. Lo sarò se non mi liberi
subito”
Sperava che Angelus
non mentisse dicendo che non era arrabbiato. Sapeva che portandosi a letto
Buffy, aveva infranto una regola non scritta, che fra i vampiri era considerata
sacra. Angelus si era nutrito del sangue di Buffy e lui la considerava sua. Il
segno del morso era la prova tangibile. Agli altri vampiri non era permesso
avvicinarsi alla donna di un altro, specie se appartenevano allo stesso clan, e
soprattutto se la donna apparteneva al capo clan. Angelus era un vampiro Master,
il capo indiscusso del loro gruppo. Nessuno avrebbe osato mai fargli un torto
simile. E Spike aveva paura “Spike, muoviti. Cosa stai aspettando?” Urlò
Angelus.
Si avvicinò
lentamente. Angelus gli incuteva paura anche se era legato. Sapeva che prima o
poi si sarebbe liberato e lo avrebbe cercato in capo al mondo per fargliela
pagare. Decise che era meglio averlo come amico che come nemico. Certo, aveva un
accordo con l’uomo di prima e la sua ragazza, promettendo di consegnarli
Angelus, ma lui non era famoso per mantenere la parola data e comunque, Angelus
faceva più paura di loro. Spezzò la serratura dei lucchetti che bloccavano le
gambe. “Sempre impaziente tu.. non è vero? che
caratteraccio”
Stava per liberare
anche le braccia, quando fu colpito con forza, da qualcosa che lo fece volare in
aria di parecchi metri, scaraventandolo contro il muro “Levati di mezzo, Spike”
..la voce che sentì, era agghiacciante ..ed era una voce che lui conosceva
bene.
Quando sollevò la
testa, vide due occhi nerissimi che lo guardavano con furore. Sentì Angelus che
imprecava e urlava dimenandosi “Avanti Spike, sciogli queste maledette catene”
Guardò ancora verso quegli occhi ..e accidenti, facevano più paura di
Angelus.
“Willow? Non è come
pensi, stavo bloccando Angelus che si era liberato. Ha ferito
Buffy..”
“Hai fatto del male a
Tara”
“No, lo giuro. Io ero
qui per aiutarvi invece”
“Spike” sibilò Angelus
“Silenzio” comandò Willow, bloccando Angelus sulla panca con la sola imposizione
delle mani. “Tu, sparisci” e Spike non se lo fece dire due volte. Corse fuori
come un fulmine, terrorizzato a morte. La paura aveva i piedi alati. “Maledetto
chip..” disse imprecando contro Willow “Se non avessi questo chip.. ti avrei
stesa come un fuscello, Rossa”
Willow si precipitò
verso Tara sollevandola da terra “Svegliati ..avanti, non c’è più tempo” Impose
le mani sulla sua fronte, inviandole energia. Tara si svegliò, ricomponendosi
subito. In quel momento anche Buffy riprese conoscenza “Cos’è successo?” chiese
guardandosi intorno smarrita. “Tara è di nuovo il catalizzatore” rispose Willow,
che strappò il libro dalle mani di Wesley senza tanti complimenti, e cominciò a
leggere. Non c’era tempo da perdere. Wesley a quel brusco contatto riprese i
sensi “Il sangue di Connor si è rovesciato” disse preoccupato. Willow annuì,
pronunciò alcune parole “Disponiti come sai”
Il sangue pareva
obbedire ai suoi comandi. Si divise in tante piccolissime particelle che si
librarono leggermente in aria, per poi ricadere giù, poggiandosi sul sangue di
Darla e Buffy. Come fosse dotato di coscienza propria, il sangue di Connor,
spargendosi su quello delle due madri, andò a formare il segno dell’infinito.
Willow continuò a recitare il rituale, mentre Tara, ancora in trance, con un
cenno della mano indicò a Buffy che erano pronte. L’anima di Angel, ora doveva
tornare a lui. Buffy si fece forza, doveva avvicinarsi ad Angelus il più
possibile, ma la paura ebbe il sopravento e rimase immobile. “Non c’è tempo.
Avanti, Buffy” gridò Willow.
Tentò di vincere la
paura, ma era più forte di lei. In quel momento sentì ancora la voce di Angel
provenire dalla stessa sua anima. “Stai tranquilla, è bloccato dalla magia di
Willow, non può farti del male. È tempo per me di tornare. Mi mancherà il calore
del tuo corpo”
Le parve di sentire il
sorriso di Angel su di lei, come avesse consistenza fisica. Sorrise anche lei
“Non temere, presto lo risentirai ancora. Sarò fuoco sulla tua pelle”
Si avvicinò ad
Angelus. I suoi occhi mandavano oscuri bagliori di rabbia mista ad impotenza.
Era furioso, ma non poteva nuocere. Buffy decise di prendersi una piccola
rivincita.
“Hai paura, riesco a
sentirlo. Tu hai paura di me perché sai cosa sta per accadere. Non mi hai mai
piegata, Angelus. Sei appena riuscito a scalfire la superficie. Ora avrai ciò
che meriti. Rimarrai imprigionato dentro Angel per sempre. Il tuo tempo è
finito. Non potrai tornare mai più, ma prima, grazie a me, incontrerai di nuovo il tuo peggior incubo. Sai di
che parlo, lo sai benissimo. Hai già vissuto tutto questo. Ricordi lo spirito
degli antichi amanti?”
Parlava con voce lenta
e cadenzata. Sapeva che per Angelus, questa era una tortura. Lui la fissava
terrorizzato, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, era come ipnotizzato
dalla sua voce e dal verde dei suoi occhi. Buffy sentì la voce di Willow come
provenire da molto lontano, che la incitava ad affrettarsi, ma questa per lei
era un occasione unica e irripetibile e non poteva lasciarsela sfuggire. Si
avvicinò di più. Accarezzandogli il viso, vide brillare qualcosa negli occhi di
Angelus e seppe di aver vinto la sua personale battaglia. Provò pena per
lui.
“Sono lacrime quelle?
Ora sentirai ancora dentro te, ciò che ti terrorizza più di qualunque cosa al
mondo, ma che in fondo hai sempre voluto e cercato disperatamente. L’amore. Io ti amo Angelus. Tu sei una
parte di Angel, non posso non amarti, proprio come tu ami
me”
Gli accarezzò ancora
il viso e lo baciò delicatamente, asciugandogli le lacrime. Vide che la
muscolatura del suo volto si addolciva e fu in quel momento che lo baciò sulle
labbra. Sentì il suo corpo tremare. Lei sollevò lo sguardo ai suoi occhi. Erano
ancora privi di luce, ma non più vuoti come prima. Quegli occhi, fissi sui suoi,
esprimevano il bisogno insopprimibile di lei. Lui la voleva
..lussuria..desiderio..passione bruciante per lei. Lo baciò ancora, più
intensamente di prima e lui cedette ..lussuria..desiderio..passione ..ed era quasi
amore.
Sentire l’amore che
bruciava sulla sua pelle, per Angelus era la forma più spietata delle torture.
Lui era nauseato quando l’amore trapelava dall’anima di Angel, ma adesso era a
contatto diretto con le labbra di Buffy ed era insopportabile. Avrebbe
certamente voluto fare altre cose con quelle labbra e con il suo corpo, ma non
voleva sentire quel sentimento tanto odiato che bruciava più della acqua
benedetta. Odiava tutto questo e odiava sentire l’anima di Angel dentro Buffy.
Quell’anima traboccante amore per ogni essere umano, “gli indifesi” come Angel
li definiva, ma anche e soprattutto amore immenso per Buffy e quel marmocchio
partorito dalla sua Darla. Ecco.. pensare a Darla poteva salvarlo da questo
orrore, ma non funzionò. Anche lei era stata infettata dallo stesso amore e per
amore aveva messo fine alla sua non vita. Il pensiero di Darla divenne nauseante
e pianse. Buffy seppe di aver vinto.
“Addio Angelus. Angel
è finalmente libero adesso.. tu eri solo un cancro nella sua
anima..”
Buffy sentì uno
strattone violento bruciarle nel petto. L’anima di Angel tornava da lui. Lei
rimase immobile, abbandonandosi sul suo petto. Era esausta e priva di forze.
Sentì di nuovo il peso della dualità che la schiacciava ed era opprimente. Erano
di nuovo divisi. Pianse.
“Buffy.. per favore
parlami, ti prego.. dimmi qualcosa. Dura solo un momento, Buffy. Non avere
paura, non siamo divisi. Tu devi solo guardarmi.. io sono qui con
te.”
Sollevò la testa per
incontrare i suoi occhi “Angel”
No, loro non era
divisi. Al contrario, erano ancora Unità. Ancora insieme. La sua anima era
lì e poteva accarezzarla ogni volta che avesse voluto. Piansero lacrime dolci,
lavando le loro anime messe così a dura prova. Piansero a lungo ..e poi risero e
ancora piansero, come ubriachi e pazzi di gioia. La felicità non faceva più
paura.
“Angel”
“Buffy”