Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: Aine Walsh    22/08/2013    2 recensioni
Raccolta di flashfic sui personaggi del film. Pensieri, gesti, scene di vita quotidiana, battibecchi ecc.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Henley Reeves, J. Daniel Atlas, Jack Wilder, Merritt McKinney, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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One shaft of light that shows the way
[Merritt/Henley] 


Qualche tocco di mascara sulle ciglia lunghe e ancora un po’ di fard sulle guance, poi Henley ripose stancamente i trucchi e osservò il risultato allo specchio.
Al liceo, quando le sue amiche parlavano di trucchi, il pensiero della giovane Reeves non si focalizzava mai su quei tubetti di creme misteriose o su quel mondo sconosciuto fatto di ombretti, eyeliner e lipgloss. Le cose iniziarono a cambiare solo più tardi, con la conoscenza di Daniel, quando la ragazza comprese che la sopravvalutata importanza della presenza scenica finiva, di tanto in tanto, per essere più rilevante dell’abilità del mago. Lo stesso Atlas l’aveva più volte mandata in bestia giudicandola non per le sue capacità ma per il suo essere in carne, in fondo.
Henley fissò lo sguardo sul riflesso poco illuminato che di lei ne dava lo specchio, esaminando attentamente ogni piccolo particolare del suo viso. Improvvisamente si chiese da quanto tempo non ricevesse dei complimenti per il suo aspetto fisico; riceveva sempre parecchi apprezzamenti più o meno graditi e più o meno rozzi, ma la gentilezza dei complimenti dov’era finita?
Merritt. Nell’ultimo anno la fonte di ogni lusinga era diventata lui, il che era strano per un personaggio del genere. La mente di Henley si riavvolse come un nastro e si concentrò su una parola pronunciata poche ore prima, in volo verso New Orleans, dal McKinney: decompressore. Apparentemente un vocabolo innocuo, se non fosse per il contesto in cui era stato collocato.
Con non poca sorpresa la donna si ritrovò a valutare l’offerta: che male avrebbe potuto farle? Era chiaro che Merritt non andava cercando l’amore e per lei quest’aspetto era molto più che rassicurante. Da quanto non si divertiva un po’ in quel senso? Giusto per staccare la spina, dopo sarebbe tornato tutto come prima o anche meglio. Il mentalista non era affatto un uomo disprezzabile; tutt’altro, aveva un suo perché, una sorta di fascino magnetico caratterizzava i suoi modi di essere e di fare. In cuor suo Henley sapeva di non voler essere quel tipo di persona, ma sapeva di non correre alcun rischio con Merritt. Per una volta, la domanda era “perché no?”.
Un colpo alla porta la fece tornare in sé, meravigliandola della sfumatura porpora che le sue guance appena intraviste allo specchio avevano assunto. «Avanti».
Parli del diavolo e spuntano le corna, diceva suo padre.
McKinney entrò nel camerino e andò dritto a prendere posto accanto alla collega. L’unica cosa che l’escapista riuscì a pensare era quanto gli stessero bene quei pantaloni neri quasi aderenti e quanto fosse… sexy nel complesso, sì.
«C’è caldo, apro la finestra?» domandò, già in piedi.
«Come vuoi. – l’uomo scrollò le spalle – Hai rimuginato sull’offerta, tesoro?».
Fu come se una fiamma divampata senza preavviso inghiottisse Henley per intero; non aveva pensato potesse essere così diretto e, a dire il vero, non aveva nemmeno pensato che la sua proposta fosse seria. In un men che non si dica, la donna si precipitò fuori dalla stanza senza dire altro, arrivando addosso ad un Jack  leggermente affacciato allo stipite della porta.
«Caspita… che le hai fatto?» s’informò l’ultimo arrivato.
Merritt era allibito, gli ci volle un po’ per formulare una risposta. «Non lo so… le ho solo chiesto se aveva intenzione di accettare la mia proposta».
«Quale proposta? …Ah, aspetta, quella di assisterti nel numero di ipnosi di massa?».
McKinney annuì lentamente, ancora confuso dall’atteggiamento della rossa.
E Wilder scoppiò in una fragorosa risata.

Please don't wake me, no, don't shake me... leave me where I am, I'm only sleeping...

Perchè la notte dormo poco e il giorno sono uno zombie che riesce appena a camminare.
Comunque sia...
Buoooooooooooongiorno! Godute le vacanze? Vi sono mancata? :D
Vi chiedo scusa per il ritardo, ma sono stata abbastanza impegnata... a dire il vero non era previsto che aggiornassi oggi, ma il maltempo mi tiene chiusa in casa e avevo bisogno di fare qualcosa.
Vi ricordate che la volta scorsa scrivevo di non essere soddisfatta del capitolo? Beeeeh, con questo ho davvero toccato il fondo ç_ç Ragion per cui, cercherò di farmi venire altre idee per scrivere una Merritt/Henley più decente.
E basta. Vi chiedo scusa, vi ringrazio per aver letto (se ne avete avuto il coraggio *sob*) e vi do appuntamento al prossimo capitolo (se vorrete ancora seguire questa sciagurata raccolta *sigh*).
Un abbraccio,

A.
  
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